Archive for Dicembre, 2009

ultimo saluto a Michela

Il 17 dicembre sarebbe stato il 38° compleanno di Michela. Pertanto amici e colleghi  hanno deciso di darle l’ultimo saluto con una commemorazione che si terrà alle 15.30 nell’area di sosta in zona Canili sul Verghereto dove è successo l’incidente. I mezzi pesanti  faranno risuonare il loro clacson su tutta la vallata  e noi ovunque saremo con i nostri mezzi, sia in Italia che all’estero, faremo da eco ai nostri colleghi sul Verghereto.



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buon compleanno ICEMAN!!!!!!!!!!

Oggi è il compleanno di Paolo, ovvero cb ICEMAN.

Paolo-RidPaolomio

 


A volte penso quante volte ho percorso la Brennero e non ti ho mai incontrato nonostante le migliaia di volte che sicuramente ci siamo incrociati. Tu viaggiavi con la cisterna ma spiccava la tua tabella luminosa "Iceman" l’unica cosa che vagamente ricordavo. Poi hai cominciato con il frigo e facevamo gli stessi posti di carico e scarico, ma x la mia riservatezza non mi sono mai avvicinata ai colleghi e tantomeno tu x rispetto verso di me. Quando facevi i raduni io non c’ero perchè viaggiavo spesso con la moto, e quando sono entrata nel mondo raduni con il gruppo tu non c’eri +. Forse era destino che ci saremmo  conosciuti un giorno grazie ad Armin, scoprendo quale bella persona che sei. Quindi Paolo, nel rinnovarti gli auguri di compleanno ti chiedo anche di non cambiare mai, di  restare sempre così allegro e spontaneo come ti abbiamo sempre visto e che per questo ti vogliamo bene. Noi Lady siamo orgogliose di te e come noi anche tutti i colleghi e gli amici che ti conoscono dai camionraduni e dal lavoro che ami per la passione che ci metti. Ci hai divertiti al raduno dei B&B a Grisignano di Zocco (come dimenticare la partita di calcio nei panni di Paolina?) e partecipi attivamente alle nostre iniziative, portando nel tuo Scania il logo dei fans. Quindi continua così  BUONA STRADA SEMPRE!!!!

 

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Ancora dal web…

Dal web un altro giornale, "Il resto del Carlino" dell’11/12/09  in cui si parla del funerale di Michela.


 
Di solito non scriviamo a due mani i post, ringrazio Rò per l’ospitalità… ho partecipato a questo rito funebre, guardando la foto e rivivendo quell’emozione ho pensato di condividere ciò che avevo scritto, in serata durante l’attesa allo scarico, in solitudine… Mi scuso fin da ora se qualcuno si sente "preso in causa", sono solo riflessioni personali, di cui mi assumo le responsabilità, come noi lady truck siamo solite fare…
Ti amo amamiAncora dal web...
ti penso pensami
ti ho perso ritrovami.
Sono disperata confortami
sono debole dammi la forza
c’è buio intorno a me illuminalo di te
in me c’è il vuoto riempilo
sono sola in questo viaggio…
accompagnami.

mamma io per te ci sarò sempre 
non dimenticarmi
 

 

Tarda mattinata di giovedì, ho scambiato il viaggio con Fabio, cercato di organizzarmi per andare a portare un saluto a Michela, e comincio a rendermi conto che sarò sola… la mia amica che doveva accompagnarmi è stata trattenuta al lavoro… sento che devo andare ugualmente… ma sono riluttante… la Tata, lei che di dolore ne sa fin troppo… e che mi avrebbe accompagnato volentieri ma…mi dice:” Sai che non si sceglie! Se ti senti di andare, DEVI!”. Poche parole, ma vere, non si sceglie mai di andare a dare l’ultimo saluto… pranziamo io e lei, in silenzio, quello che dice tante cose; quando parto mi accompagna in cortile e mi dice:” Stai attenta!” Come quando parto col camion… Durante i 170 km che mi separano da San Mauro Pascoli ricevo diverse telefonate, amici e colleghi, mi chiedono di salutare Michela anche per loro, mi dicono che è giusto che vada, mi dicono che non dovevo andare sola… eppure le altre sono impegnate e il nostro lavoro è anche questo, essere lontano da dove vorresti essere… ma se tanti mi telefonano è perché col pensiero sono anche loro diretti a quella chiesa… Tra domande, riflessioni e tristezza sono arrivata all’ultima area di servizio prima dell’uscita, mi fermo, entro velocemente, diretta alla toilette, nella fretta, travolgo un poliziotto…”:Mi scusi..”, ho solo visto la divisa, chiesto scusa e proseguito, lo rivedrò alla cassa, mentre sto facendo la fila per pagare, mi chiede se sto bene, se è tutto ok? Tutto ok un corno… :”Tutto Ok, sono solo triste!” Riparto sotto lo sguardo attento e fisso suo e del collega, usciti anche loro, allaccio la cintura, accendo i fari… non è proprio giorno da verbale…Un quarto d’ora dopo la slaccio, ho parcheggiato davanti ad una palazzina e si sente il vociare dei condomini… voci di famiglia… io invece sto andando a vederne una che dovrà rimettere insieme ciò che ne è rimasto… una famiglia amputata di un pezzo… mi sforzo per non piangere… non so neanche il perché poi… piangere non è ne delitto, ne debolezza… Camminando verso la chiesa rivedo una cittadina che  anni fa frequentavo, sono cambiate tante cose, ma capisco che Michela abbia scelto di viverci… la immagino seduta al tavolino esterno di un bar, con la figlia a far colazione, invece c’è un signore che sta fumando e mi guarda, so che in questa cittadina si conoscono tutti o quasi e si sta chiedendo chi sono… Vedo un grande albero di Natale, gli scatto una foto, la chiesa eccola lì…a pochi metri e la gente in attesa, espressioni tristi su tutti i volti infreddoliti, increduli e sgomenti… abbiamo tutti la stessa espressione, una tristezza unica… Vorrei sapere tante cose, non conosco nessuno, non conoscevo bene neanche lei… eppure qui siamo in tantissimi, sicuramente tanti colleghi, per essere un giorno feriale… C’è un gruppo di Altamura, hanno stampato un epigrafe diverso da quello della famiglia, ci sono molte persone nella fascia d’età dai 35 ai 45, tanti ragazzi giovani, amici di Jessica… Tante donne, tra loro sicuramente ci sarà qualche autista… la famiglia è di fronte alla bara, la chiesa strapiena, molte persone in piedi, ma un silenzio assordante, di quelli che pesano… perché qui siamo tutti sgomenti… durante l’omelia il parroco ha detto di essersi confrontato diverse volte con Michela su alcuni temi esistenziali, me la immagino a sostenere le sue ragioni, caparbia e determinata come pochi… immagino lei a ribadire le sue convinzioni e lui contrapporre le sue di uomo di fede… quando è successo a me di confrontarmi con lei, ho trovato di fronte una persona che credeva fermamente in ciò che descriveva, quella determinazione figlia  di conoscenza, dedizione e passione per il proprio lavoro, non la pensavamo nello stesso modo, ma la stima è rimasta, ognuna ha proseguito sul percorso prescelto… torno ad ascoltare il parroco e una frase mi ha colpito, ha ammesso di non aver parole per descrivere questa tragedia, dice:”Le supposizioni son come le prediche… tante parole che non portano a nulla; sa Dio cosa è successo e forse…Michela!”. I miei pensieri corrono ancora… spero che non abbia capito che era la Fine! Spero umanamente che non abbia sofferto le pene di quell’inferno sotto al viadotto… spero che non abbia avuto davanti la successione delle immagini a lei più care… spero che… niente, tutte parole e pensieri inutili, una donna giovane e sorridente ci guarda da una foto, tutti… quel sorriso che la famiglia ha scelto è ciò che ne è rimasto. La messa prosegue… Jessica, coraggiosamente, legge al microfono una lettera alla mamma, con naturalezza nelle parole, come forse tante volte ha fatto al telefono, vorrei non entrare in questa intimità… eppure lei è lì a descrivere la sua vita e il legame con la mamma, con quello che gli costa emotivamente chi sono io per non starla ad ascoltare? Sembra un fiore… a cui sono state recise improvvisamente le foglie, recando una sofferenza che sempre si porterà nel cuore. A casa tante di noi hanno figli di quell’età, troppo grandi per essere bambini e troppo piccoli per essere considerati adulti, perché dover crescere in una sola notte?

Ci commuoviamo tutti, lacrime silenziose, compaiono fazzoletti e si sentono vari singhiozzi…qualcuno la abbraccia, quello che avremmo voluto fare tutti… C’è una mamma, una sorella, una figlia… che vediamo, ma tanti altri, che sono riusciti ad essere presenti, altri che sono lontani, soffrono per questa perdita… Lo so per certo, ho ricevuto telefonate, sms, email e commenti sul blog … Alla fine del rito di benedizione le persone non si riversano verso l’uscita, sembra che nessuno la voglia lasciar andare via, si forma un cerchio di persone verso l’altare, sembra un grande abbraccio a questa famiglia che adorava Michela e in un qualche modo aveva accettato il suo lavoro, che per una famiglia è sempre un peso, nel quotidiano. Oggi c’è tanta gente, speriamo che non dimentichino di queste persone, speriamo di non dimenticare Michela… La dignità del pianto dei congiunti è qualcosa di unico. Esco e vedo fuori altrettante persone… la salma andrà a Faenza per la cremazione, altra scelta che personalmente condivido; però adesso… un carro funebre ospita una cassa e parte accompagnato da un applauso, lo stesso vigore di quando Jessica ha diviso con noi il suo dolore e la rabbia di non aver avuto la possibilità di conoscere meglio sua mamma. Un applauso e la tua vita è finita, per sempre! Ricordi che rimarranno nel cuore di tanti, che sono qui… Ma non è giusto, perdere la vita in un minuto… non è giusto morire di lavoro e tu Michela, lo sapevi bene. Fra queste persone ci saranno sicuramente tanti di quelli che hai aiutato col tuo lavoro nel sindacato… ci saranno persone con cui hai viaggiato… ci saranno quelli con cui hai provato un confronto… ci saranno coloro con cui hai gioito di una soddisfazione… persone addolorate e sgomente sul sagrato della chiesa… che non accennano ad andarsene per parecchi minuti… a cosa possono servire le parole, cosa dire ora a tua mamma che circondata da parenti e amici, cerca di vedere chi c’è a consolare tua sorella e tua figlia… dovevate essere proprio una bella famiglia e qui si spezza il cuore… lasciarle sole, dover andar via. Mentre cammino verso la macchina penso che sono stata vigliacca, non ho avuto il coraggio di parlare con nessuna delle tre… penso, mi ero ripromessa di scrivergli una lettera e consegnargliela, oggi, ma non avevo le parole, sarebbe stato tutto banale… sarebbe stato tutto inutile per poter alleviare il loro grande dolore…

Parto… Durante il rientro altre chiamate, domande, ricordi, parole di gente addolorata, le mie colleghe, i nostri amici, i miei amici… domande a cui non so rispondere… tranne:”Come stai?” “Io? Ah.. io bene, sto bene… sono loro che…!?!” Qualsiasi cosa faremo per loro e decideremo insieme, sarà poco, troppo poco e soprattutto Michela non ci sarà più. So bene io, che non si dimenticano i propri congiunti scomparsi prematuramente, che la vita continua e ci si fa una ragione per andare avanti, so bene che nel nostro cuore nessuno prende il posto di nessuno; so bene che si crede di aver superato il dramma e inaspettatamente ti esce la rabbia incontenibile perché al tuo compleanno non ci sarà qualcuno che per te conta molto, ne a questo, ne a nessun altro…

A proposito di compleanno, Michela avrebbe compiuto 38 anni giovedì 17, non sarà tanto, ma credo non sia mai successo in Italia, chi vuole renderle omaggio, si fermerà col camion dalle 15,30 alle 15 e 35… poi chi è dove può farlo e vuole, nell’ultimo minuto il lamento del clacson e trombe… un requiem unico!!! Qualcuno mi ha detto spudoratamente che sono morti anche tanti colleghi uomini e non si è scatenato nulla di simile, io egoisticamente, voglio pensare che sia un piccolo omaggio a Michela, unica, per il suo impegno a difendere il diritto alla dignità sul lavoro, il diritto alla sicurezza sul lavoro, il diritto-dovere al rispetto altrui; lei ci ha investito tanto, in forze, energie, tempo, conoscenza e disponibilità, sicuramente sacrificando del privato… Grazie Michela.

 

Mi rendo conto di aver scritto un romanzo, ma non sapevo cosa eliminare, ogni frase ha il suo valore, ogni particolare mi preme non vada perso, ognuno di noi ha il suo modo di elaborare … ora che sono qui, nella cabina di Titty, al caldo, in pace e solitudine,sto aspettando che scarichino, routine, il mio lavoro, come era il suo…un brivido mi fa ripensare a lei e al suo salto nel vuoto, no non voglio cancellare neanche una parola… scusate.

 

Da oggi ci metteremo in contatto con la famiglia perché abbiamo avviato un’iniziativa per aiutare Jessica, su queste pagine potrete tenervi aggiornati, ringrazio fin da ora chi vorrà unirsi a noi.   

Gisytruck

 

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Dal web altre nesw…

Ciao a tutte/i

oggi che i giornali hanno comunicato che domani pomeriggio alle 14,30 nella chiesa di San Mauro Pascoli ci sarà il funerale di Michela, dopo diverse telefonate ricevute da Lady e Fans,insieme abbiamo deciso di fare una raccolta di fondi per aiutare economicamente Jessica, se volete unirvi a noi, mandate un msg a una Lady o una e-mail a buonastradaladytruck@libero,it vi spiegheremo cosa abbiamo deciso di fare;

inoltre pubblico un articolo dove per una volta l’autista è definito vittima e non un armato killer…

Savignano: camionista accusa malore, salvato da agente della Forestale   9 dicembre 2009 – 

 SAVIGLIANO – Stava percorrendo al volante di un tir la superstrada che collega Palazzo del Pero a Molin Bianco, in provincia di Arezzo, quando ha accusato improvvisamente un malore perdendo il controllo del mezzo. Un 25enne di Savigliano sul Rubicone, V.R., è stato tratto in salvo da Mario Lanzi, un ispettore della Forestale di Arezzo, grazie ad una spettacolare manovra. Il militare era a bordo di un auto guida da un collega quando ha visto il camion procedere a zig zag.

A quel punto ha fatto affiancare la vettura al mezzo pesante, e vi è salito in corsa mettendosi alla guida e fermandolo. Quindi ha dato l’allarme al "118". Sul posto è giunta un’ambulanza che ha soccorso l’autotrasportatore romagnolo. Ora si trova ricoverato nel reparto di Neurologia dell’ospedale di San Donato, dove i medici gli hanno riscontrato una emorragia sub-aricnoidea ed una commozione cerebrale.

Il 25enne ha poi spiegato che venerdì scorso aveva avuto un incidente stradale vicino a Siena ed era stato portato al pronto soccorso per aver battuto la testa. Qui, dopo gli accertamenti del caso, lo hanno dimesso ritenendo non ci fossero ragioni per ricoverarlo.

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Il pranzo del 6 dicembre…

Ciao a tutti/e

…domenica ci siamo ritrovati in un bel gruppo di persone per il nostro solito incontro di fine anno…eravamo più di cento, lady truck e tanti amici e amiche che ci hanno raggiunto da tutta Italia, tutti intorno ai tavoli…..visi, sorrisi, chiacchiere, mangiare e bere, scambiarsi opinioni e raccontarsi le ultime novità, poi la lotteria, i nuovi calendari dei Mister truck, il tempo è letteralmente volato e in un attimo era sera ed  era ora di salutarsi e tornare a casa…con la speranza di ritrovarsi di nuovo tutti insieme l’anno prossimo….non sempre è cosi purtroppo, ma gli amici non si dimenticano mai. Ci restano sempre nel cuore e nei pensieri.
Per ricordare la giornata e l’allegria della compagnia il video che ci ha dedicato Roby….
…aggiungi un posto a tavola che c’è un amico in più….



Ciao a tutti e BUONA STRADA SEMPRE!!!!!!!

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Addio Michela….

Ciao a tutte/i

avrei voluto arrivare a casa, accendere il pc e condividere il ricordo di oggi e qualche foto spiritosa; purtroppo nello stesso modo in cui si è formato il gruppo, col passaparola, arrivano anche le brutte notizie e non ero ancora fuori dall’autostrada che una lady truck mi ha chiamato per chiedermi se sapevo di un incidente in cui ha perso la vita una camionista, sangue raggelato, che la conosciamo o no è una collega. Una telefonata e in 10 minuti crolla ogni speranza è tutto vero, c’è il nome, il luogo e quando… la tristezza prende sopravvento su tutto; il compito di dare la notizia a chi la conosceva non è facile, ma si deve…

MICHELA (a sinistra) con Debora al raduno di Collecchio (PR)

http://www.romagnanoi.it/News/Romagna/Cesena/Cronaca/articoli/98933/Morta-dopo-un-viaggio-di-400-km.asp

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/emiliaromagna/2009/12/06/visualizza_new.html_1624131565.html

Un abbraccio alla figlia, che ha l’età dei nostri e che non rivedrà la mamma; images

Un abbraccio a MICHELA per il suo viaggio da cui non tornerà,  non la conoscevo bene, ho avuto modo di capire che s’impegnava molto per riuscire a migliorare la condizione degli autisti, amava il suo lavoro e era determinata in ciò che credeva giusto.

Non so se sia giusto o sbagliato scrivere qui per esprimere tristezza, ma questo è il nostro punto d’incontro e tramite questo blog ci siamo incontrate… e lei stessa aveva apprezzato la frase : Buona Strada.

ADDIO MICHELA!!!                    BUONA STRADA!!!

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Don't drink & drive



….adesso è sabato sera….ma questo video vale anche per tutti gli altri giorni della settimana…mattina, pomeriggio, sera…non importa l’orario….
Se devi guidare non bere!!!! MAI!!!!!!

Grazie Roby….per il messaggio e perchè riesci sempre a trasmettere emozioni con i tuoi video….

Buona strada e occhiovivo sempre, a tutti! Ciao bbye!

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Se mi piace non torno più

Poco tempo fa io e mia mamma abbiamo avuto il piacere di incontrare la nostra amica Paola Trevisan, ve ne parlai in questo post di qualche tempo fa. Abbiamo Se mi piace non torno piùpassato una splendida mattinata fatta di shopping, foto, baretti nel centro Se mi piace non torno piùdi Bolzano. Inoltre in piazza Walter si stavano allestendo i mercatini di Natale che vi invito a venire a vederli, qui sono veramente speciali. Ci siamo fermate anche a pranzo  a degustare la tipica cucina alto atesina in compagnia del marito Pio, persona molto cordiale e di spirito, come la nostra Paola. E fra una chiacchiera e l’altra Paola sfila dalla sua borsa il suo capolavoro, ovvero il suo libro DSC00536tanto atteso! Ci teneva tantissimo che la sua storia venisse pubblicata, dopo aver compiuto un’impresa da guinness dei primati. Sì perché non è da tutti fare il giro d’Europa con un’apecar! La decisione di questo viaggio fu presa a seguito di una grave malattia che riuscì a sconfiggere; doveva prendersi una rivincita dopo un lungo periodo fatto di forti cure e crisi depressive, sentiva di dover vivere tutto subito e non perdere tempo visto il suo grande valore. Questo viaggio inoltre lo dedicò anche a tutte le persone che sono malate per dar loro la speranza e il coraggio per affrontare la battaglia contro il tumore, e che si può combatterlo, perché lei ce l’ha fatta. Il libro si intitola “Se mi piace non torno più” di Paola Trevisan e lo trovate in tutte le librerie. Potrebbe essere un bel regalo di Natale, x gli altri e anche per sé. Io l’ho letto tutto d’un fiato e mi sento orgogliosa di lei, perché Paola è veramente grande!         
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In Camion… alla DAKAR

 Ciao a tutte/i
in un momento in cui non sto viaggiando e non ho voglia di confrontarmi con la realtà triste con cui ho dovuto scontrarmi oggi, il lavoro scompare per diverse lady e io stessa mi ritroverò con più tempo libero e meno soldi in tasca…, sono andata a fare un viaggio nel web e ho incontrato una Lady Truck d’eccezione… 
 

 
 Luisa Trucco
Una donna alla Dakar … in camion 8_Iveco_Luisa_2_small[1]Copia_di_24[1]
 
 201[1]
 
 

E’ la prima donna italiana ad aver tagliato il traguardo di Dakar al voltante di un camion.

E’ Luisa Elena Trucco, anno ’73, laureata in architettura, nella vita gestisce un centro cinofilo nel canavese e nel suo poco tempo libero si diverte con qualsiasi cosa abbia un motore.


Nel 2004 è stata l’unica donna italiana che ha partecipato al Rally dei Faraoni, dove si posiziona al 4° posto nella classifica camion e al 10° posto assoluto nella classifica auto e camion.

Nel 2005 si ripresenta alla prima Dakar a Barcellona con un Mercedes Unimog accompagnata dal suo copilota Corrado Pattono, già partecipe come pilota di 14 Dakar con auto, moto e camion fino al 2005. Ora è copilota e tecnico della Trucco.

Da soli, senza assistenza e senza meccanici, sono riusciti a qualificarsi al 13° posto su 71 camion, dove solo 33 hanno tagliato il traguardo della Dakar. Insieme hanno superato la sabbia, la fatica, gli imprevisti e persino gli errori di calcolo dell’organizzazione.

Nel 2006 con il Team Motorsport Italia partecipa alla Lisbona-Dakar, ma a tre giorni dalla fine ha dovuto abbandonare la gara per la rottura del cambio.trucco01g[1]

Così l’anno dopo, nel 2007, con una maggiore grinta e con una maggiore esperienza ormai raggiunta con le precedenti gare che hanno ormai trasformato  in lei la passione per i motori nel coraggio per l’avventura, si ripropone alla Lisbona-Dakar con un Eurocargo da gara e uno di assistenza. Questa volta con un nuovo team, con il loro team P&T Racing Team composto dalla Trucco e dal Pattono: tra loro c’è sinergia, complicità e queste qualità sono emerse a Lisbona, permettono loro di qualificarsi al 24° posto.

Nel 2008 la Lisbona-Dakar viene annullata causa pericolo atti di terrorismo e nel 2009 decide di  affrontare la Dakar “Argentina-Cile” con due Eurocargo: si piazza al 17° posto nella classifica camion e al 3° posto nella categoria sotto i 10 litri.Corrado-Pattono-e-Luisa-Tru[1]

E’ stato il primo equipaggio italiano a raggiungere il traguardo e soprattutto, è stato uno dei pochi equipaggi composti da solo due persone, poiché in genere sui camion si va in tre.luisa_trucco_pilota[1]

Nel 2010 Luisa Trucco parteciperà nuovamente alla Dakar.
 
 
 
 
 

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