Ciao a tutte/i
questa settimana, il 09 è andata in onda la Rubrica "Costume & Società" su RaiDue, dove Gabriele Flamma ha descritto il nostro mondo, attraverso il racconto di una Lady Truck e qualche mia battuta… è stato un bell’incontro, un pomeriggio passato in compagnia di persone simpatiche e disponibili, anche se sapere che si trattava della Rai mi metteva in soggezione… per chi non l’ha vista e/o volesse rivederla…
http://www.tg2.rai.it/dl/tg2/RUBRICHE/PublishingBlock-ca75d386-ac8b-479f-bb73-7dfd4cd43d8d.html
ringrazio chi mi ha mandato sms e email di complimenti per la simpatia di Germana che si è prestata per quest’avventura… ricordo a tutte/i che il mio punto di riferimento è Splinder, quindi se non rispondo su altre piattaforme è perchè ci "viaggio" poco… il mio percorso è su questo blog…
Ringrazio Germana e Gabriele Flamma per il loro impegno a descrivere questo mondo che seppur in un momento negativo, ha un lato umano.
Buona strada a tutte/i!!!
Corri più veloce del vento
il vento non ti prenderà mai
corri ancora adesso lo sento
sta soffiando sopra gli anni tuoi.
Dammi la mano fammi sognare
dimmi se ancora avrai
al traguardo ad aspettarti
qualcuno oppure no
Dimmi cos’è che fa sentire
il vuoto che ti toglie tutto
e fa finire il gioco
dimmi cos’è dentro di te
dimmi perchè
Cerchi questo giorno d’inverno
il sole che non tramonta mai
lo cerchi in questa stanza d’albergo
solo e sempre con i tuoi guai.
Dammi la mano fammi sognare
dimmi se ancora avrai
al traguardo ad aspettarti
qualcuno oppure no
Dimmi cos’è che fa sentire il vuoto
che ti toglie tutto
e fa finire il gioco
dimmi cos’è dentro di te
dimmi perchè
Dimmi cos’è che fa sentire
il vuoto che ti toglie tutto
e fa finire il gioco
dimmi cos’è dentro di te
dimmi perchè
A braccia alzate verso il cielo
nella notte te ne andrai
e a pugni chiusi sulla vita
la tua vita graffierai
Dammi la mano fammi sognare
dimmi se ancora avrai
al traguardo ad aspettarti
qualcuno oppure no
Dimmi cos’è dentro di te
dimmi perchè
dimmi cos’è dentro di te
dimmi perchè….
Il testo dell’ ULTIMA SALITA dei Nomadi racchiude tutta la storia di Marco Pantani in poche righe….
Anche Fabri Fibra riduce a poche parole un’esistenza finita tragicamente…
"perché è la coca che distrugge un grande come Pantani, mica è la gente che c’è intorno e vuole show da marziani"
"e ti ritrovi in questi alberghi lussuosi, come Marco Pantani con in mano due dosi e con gli occhi esplosi"
Dentro un’enorme biglia, un’immagine di un ciclista, sotto sforzo che guarda l’orizzonte… l’A14 all’altezza di Imola, non è uno qualunque, è il Pirata, uno che ha fatto seguire il ciclismo anche a chi non lo aveva mai fatto…lui che ha lanciato la moda della bandana…lui che rimaneva un ragazzo timido e cordiale, appena sceso dalla Sua bicicletta… lui che un anno ha cantato la sigla di un giro d’Italia e qualche anno dopo non vi ha potuto partecipare…lui che si è fatto benvolere da chiunque ci ha scambiato una sola parola di persona…
Da quella biglia guarda i veicoli passare veloci, attraversare la sua Romagna che gli ha insegnato tanto, ma non abbastanza da sopravvivere nella fossa dei leoni… Le fauci del mondo dello sport stritolano chiunque, quando sei in alto, catapultato sempre più su e appena scivoli, vieni abbandonato nella tua discesa da tutti, anzi, sempre c’è qualcuno pronto ad affossarti, ancor di più… se possibile… Dopo anni saltano fuori i difensori… tanti, ma qualcuno non ha la coscienza pulita… dopo anni sono cambiati i valori di riferimento, ma i ciclisti "cadono" ancora, in quella buca che sono le "analisi a campione", perché non è più il ciclismo di una volta…perché ci sono dietro troppi interessi economici, perché un campione è considerato tale solo dal pubblico vero quello genuino, per gli altri sei solo businnes; ma Marco Pantani non è più qui a vedere le scalate e le cadute degl’altri; non è qui a sentire le canzoni che gli Stadio, I Nomadi, I Litfiba, Francesco Baccini, Riccardo Maffoni e tanti altri hanno dedicato a una vita spezzata troppo presto, che con le parole cercano di rendergli merito, di ringraziare chi porta nel cuore il ricordo di un ragazzo timido che solo sulla sua bici era a suo agio, che ha pedalato con tutte le forze, che riusciva a tirar fuori e che aveva esaurito quando gli sarebbero servite a salvarsi la vita.
Gli anni passano e dalla biglia osserva il traffico dell’autostrada, adesso non è solo, chiunque percorra quel tratto lancia uno sguardo, lo cerca, tifoso o no, solidale per ciò che ha subito, riconoscente per le emozioni che ci ha regalato, pedalando con tutte le sue forze, vincendo, per lui, per la sua squadra, per chi ci guadagnava, per chi ci credeva, ma anche per i colori di una bandiera.
E’ l’anniversario della sua caduta e vorrei rendergli un piccolo omaggio anche da queste pagine…
la canzone degli Stadio, E MI ALZO SUI PEDALI…
Io sono un campione questo lo so
È solo questione di punti di vista
In questo posto dove io sto
Mi chiamano Marco, Marco il ciclista
Ma è che alle volte si perde la strada
Perché prima o poi ci sono brutti momenti
Non so neppure se ero un pirata
Strappavo la vita col cuore e coi denti
E se ho sbagliato non me ne son reso conto
Ho preso le cose fin troppo sul serio
Ho preso anche il fatto di aver ogni tanto
Esagerato per sentirmi più vero
E ora mi alzo sui pedali come quando ero bambino
Dopo un po’ prendevo il volo dal cancello del giardino
E mio nonno mi aspettava senza dire una parola
Perché io e la bicicletta siamo una cosa sola
E mi rialzo sui pedali ricomincio la fatica
Poi abbraccio i miei gregari passo in cima alla salita
Perché quelli come noi hanno voglia di sognare
E io dal passo del Pordoi chiudo gli occhi e vedo il mare
E vedo te…e aspetto te…
Adesso mi sembra tutto distante
La maglia rosa e quegli anni felici
E il Giro d’Italia e poi il Tour de France
Ed anche gli amici che non erano amici
Poi di quel giorno ricordo soltanto
Una stanza d’albergo ed un letto disfatto
E sono sicuro di avere anche pianto
Ma sono sparito in quell’ attimo esatto
E ora mi alzo sui pedali all’ inizio dello strappo
Mentre un pugno di avversari si è piantato in mezzo al gruppo
Perché in fondo una salita è una cosa anche è normale
Assomiglia un po’ alla vita devi sempre un po’ lottare
E mi rialzo sui pedali con il sole sulla faccia
E mi tiro su gli occhiali al traguardo della tappa
Ma quando scendo dal sellino sento la malinconia
Un elefante magrolino che scriveva poesie
Solo per te… solo per te…
Io sono un campione questo lo so
Un po’ come tutti aspetto il domani
In questo posto dove io sto
Chiedete di Marco, Marco Pantani
Dalla Sua biglia veglia anche su di noi, perché la nostra Strada sia Sempre Buona!!!
Ciao a tutte, sembra ieri che ci facevamo belle x andare a festeggiare il capodanno e bang siamo già a metà febbraio! Come vola il tempo , a vent’anni non passa mai dopo scivola via come un torrente in piena! Ma bando alle malinconie! Domenica sera siamo partiti come al solito insieme a Davide ns. collega con un bellissimo Scania 620 Atelier, bella serata e nulla che faccia presagire un mezzo inferno. Scendiamo x la Val Bormida e c’è un traffico micidiale in direzione opposta di gente che approfittando della giornata quasi primaverile s’è fatta una capatina al mare(beati loro)Solito caffè bruciacchiato a Bordighera,4 chiacchiere attendendo il Gufo. Si riparte ,passiamo il casello e nella salita dopo la galleria cominciamo a trovare i primi camion partiti dall’autoporto, ci fosse una targa italiana! E’ tutto un susseguirsi di LT PL H SLO ,rigorosamente tutti con mezzi nuovi di pacca e super accessoriati,come faranno è uno dei tanti misteri, hanno solo un difetto, in piano ed in discesa camminano come schegge ben oltre i limiti di legge ma in salita ti fanno morire sono peggio dei portoghesi,almeno loro hanno la scusa di mezzi con pochi cavalli hanno molti volvo con 380/400 cv e se tanto mi dà tanto…. Nonostante il divieto sorpassiamo dietro di noi c’è il deserto e siamo sulla 3 corsie. Al primo casello Miracolo! Una targa italiana, 2 chiacchiere x CB un’informazione e via ,siamo vuoti ed andiamo tranquilli.Fino a mercoledì è tutta una bellezza si viaggia bene qualche goccia d’acqua la notte ma niente di più.Mercoledì notte la sorpresa. Ci dà il benvenuto in terra francese il tabellone luminoso che preannuncia neve. Accendiamo la radio su info trafic ed i menagrami annunciano forti nevicate in arrivo.A Laverà comincia già male la giornata, abbiamo 3 camion avanti a noi il che significa caricare non prima delle 6.La radio continua a gufare ma guardandomi intorno non noto nulla di strano, solito vento ed un freddo barbino ma cielo sereno avranno toppato le previsioni penso! Una volta caricato fermata a Gardanne x gasolina ( lo pago solo 1 euro e 03 x lt) e si riparte.Cominciano i guai, la radio comincia ad annunciare difficoltà di transito sulla A8 direzione Italia,chiamiamo un collega che ha caricato nell’altro stabilimento alle 4 e ci dice che nevischia ma non ci sono problemi lui è già sulla salita della Turbie e và sù spedito. Si comincia a parlare di stoccaggio camion ,una sessantina di km dopo il casello de La Barque troviamo già i birilli ed il cartello x lo stoccaggio camion, l’area è già zeppa non ci sono gendarmi e decidiamo di tirare alla prossima sono solo 34 km. nel frattempo annunciano l’obbligo di fermo x i mezzi pesanti. A vidauban ci fermiamo caso strano l’area è semideserta e possiamo pure permetterci di scegliere come parcheggiare(capiterà 1/2 volte l’anno).Accendiamo il CB e sembra di sentire un bollettino di guerra, un collega c’informa che è tutto una lastra di ghiaccio e che x scendere dall’Esterel che è una roba da 10 minuti a voler fare le lumache, ci ha messo 1 ora e mezza! Mi guardo intorno non vedo nè ghiaqccio ne il minimo accenno di neve, anzi fa persino capolino un timido sole non è che mi sono teletrasportata in un’altra dimensione? al casello intanto i camion in transito vengono fatti uscire e rinviati verso Marsiglia, è cominciato lo stoccaggio! Cominciano le prime tejefonate, Gufo poverino l’hanno bloccato a Cambarette a 600 mt dall’ingresso dell’area xchè è stracolma ed il gendarme non vuol farlo ripartire nonostante gli abbiamo detto che qui c’è il deserto, qualcuno più intelligente decide di uscire a Puget convinto di farla franca, in barba ai divieti x gli adr non calcolando che sarebbero dovuti rientrare a ST Tropez e che TUTTA l’autostrada era stata chiusa ai camion,ma tornano al casello scornati xchè la statale è una lastra di ghiaccio e non si cammina,chissà forse volevano dimostrare di essere i migliori! Nel frattempo le cose peggiorano, hanno bloccato anche in direzione opposta rassegnati andiamo a far colazione, alla faccia della dieta decidiamo di esagerare, succo d’arancia cornetto marmellata e burro e ci prepariamo ad una lunga attesa.La cosa che mi lascia perplessa è che qui il sole splende ed a parte un freddo cane è una splendida giornata.Arriva un collega non si sà come ha passato il primo stoc. E’ un ragazzo albanese al suo primo viaggio con un camion lavora x uno stagionale è non ha la minima idea di cosa sia una gasiera! Meno male che ha caricato in Geo dove c’è l’operatore! Ci accorgiamo che ha una piccolissima perdita dovuta ad un malposizionamento della guarnizione dietro la flangia, mauro gliela sistema e nota che non ha nemmeno la chiave antiscintilla x sbullonare.Questi sono trasporti molto delicati che non perdonano l’errore e quindi sono da censurare questi trasportatori che pur di risparmiare assumono gente senza arte nè parte.Le cose ,se possibile, vanno peggiorando,chiamiamo in dogana in Italia e le notizie non sono delle migliori, autoporto al collasso, panorama da cartolina ed un centinaio di cisterne che devono scendere,di bene in meglio. Nel primo pomeriggio inizia la fase di telefono bollente chiamano i depositi xchè sono agli sgoccioli non hanno più gas, chiamano i colleghi x avere aggirnamenti,in poche parole il magro guadagno del viaggio se ne va’ in telefonate!!!!!Nel contempo dall’Italia la polizia lascia passare peccato che una volta a La Turbie i gendarmi li rispediscono al mittente,evviva la cooperazione!A Vidauban continua a splendere il sole! Oggi si và alla grande ci concediamo il lusso di pranzo e cena 2 pasti completi in un giorno ,e quando mai! Dopo tante pene alle 21 arriva il sospirato via libera comincia l’agitazio ne i motori cominciano a ruggire ed i bisonti si preparano a lanciarsi sulle praterie sconfinate,io e Mauro ci guardiamo ,schiaccio un tasto e fino a domani alle 4 l’unico rumore sarà quello del webasto!!!!!Alle 4 partiamo, l’autostrada è pulita è non ci sono tracce di ghiaccio nè di neve sino all’Esterel,c’è solo un piccolo mistero che ci accompagna sono passate le lame ,gli spargisale(alle 4 continuano a viaggiare) ma non troviamo le voragini delle ns autostrade dopo simili interventi,intervento Divino? All’autoporto la situazione non è migliorata più di tanto dobbiamo scendere x forza x fare dogana slalomando tra i mezzi troviamo anche un buco dove parcheggiare x farci un caffè al bar.Ripartiamo e se di là non abbiamo avuto problemi di quà è una via crucis,fino ad Imperia è tutto ghiaccio ma gli spargisale non si vedono saranno al calduccio a riposare ed a risparmiare gasolio,nei parcheggi lungo l’autostrada ci saranno 3 dita di ghiaccio voglio vedere quei poveri cristi al momento di ripartire, aspetteranno il disgelo di primavera! Finalmente dopo tante peripezie arriviamo a destinazione,nel primo pomeriggio scarichiamo e poi via a casa, meno male che Livorno è a secco xchè non arrivano le navi e quindi si riposa fino a domenica sera e poi chi vivrà vedrà!!!!Buona domenica a Tutte/i e buon S. Valentino! Hasta la vista siempre!!!!
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