Archive for Agosto 27th, 2010

Senza titolo 48

Allarmi da non sottovalutare….

Il corpo ci manda segnali precisi riguardo la nostra salute.
Sfortunatamente, per senso del dovere, poca attenzione e, soprattutto, i tantissimi impegni che obbligano i camionisti ad avere poco tempo per se stessi, tendiamo ad ignorarli fino a quando non sfociano in problemi reali. Per esempio, dolori muscolari alla schiena e alle gambe possono essere segno di una posizione non corretta alla guida, che, se protratta per ore , nel tempo, può portare seri problemi alla schiena.
Frequenti mal di testa potrebbero indicare un affaticamento della vista, specie se ci sembra di avvertire un leggero calo della stessa.
Un altro segnale da non trascurare è il forte russare e la sonnolenza durante il giorno, se si presentano entrambi questi due “allarmi”, probabilmente si soffre di problemi del sonno, come l’apnea notturna, che può causare il tanto temuto colpo di sonno.
Non bisogna trascurare sintomi più vaghi come l’irritabilità, la stanchezza, la fame eccessiva rispetto al solito o la mancanza di appetito e la tristezza. Potrebbero essere, infatti, segnali del famoso “stress”, un agente molto spesso sottovalutato ma che a lungo andare può causare problemi a stomaco, cuore e fegato.
E’ quindi fondamentale non controllare solo il corretto funzionamento del proprio mezzo, ma anche del proprio corpo e, se si notano dei campanelli d’allarme, fare una telefonata al proprio medico per un consiglio o concedersi un po’ di riposo in più.

" Abbiamo soltanto una vita, trattiamola bene…. "

 
 
 
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Una donna …Al volante di Volvo F88 e fh700

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Volvo e le donne…

Tratto da:  Professione camionista.it

La carenza di autisti rischia di essere uno dei maggiori problemi dell’industria europea del trasporto. La crisi finanziaria di questi ultimi anni ha lasciato da parte la possibile soluzione, ma quando la ripresa, che tutti ci aspettiamo, arriverà con essa si ripresenterà anche il problema. Il fatto è che, per costituire una buona classe di nuovi autisti è necessaria una valida base e una politica di reclutamento che allarghi il bacino di utenza. Per questo, è opinione comune di molte istituzioni e Case costruttrici che si deve fare di più per rendere la professione del camionista interessante anche per le donne. È indubbio, infatti, che le donne camioniste rappresentano una “specie rara”. Per fare un esempio, in Gran Bretagna, su 309.100 autisti professionali solo l’un per cento è costituito da donne e la situazione non è diversa nel resto d’Europa. Persino in Svezia, da sempre bandiera della parità sessuale, la percentuale di autiste non arriva al 4 per cento. “La guida dei camion richiede abilità professionali e grandi responsabilità dell’autista, ma non c’è alcuna ragione pratica per cui le donne non possano guidare degli autocarri pesanti”, così ha dichiarato Liam Northfield della Britain’s Freigth Transport Association. Purtroppo, a farla da padrone sono ancora i i luoghi comuni; primo fra tutti quello che guidare un camion porti una donna troppo tempo fuori di casa, nonostante meno del tre per cento dei trasporti totali europei siano più lunghi di 500 km e circa i 2/3 delle merci totali viaggino per meno di 50 km. Un altro argomento che da sempre allontana le donne dal volante dei camion è che la guida di questi ultimi richieda un impegno fisico troppo alto. Se questo poteva anche essere trent’anni fa oggi la situazione e ben diversa. Anche per questo Volvo Trucks è da sempre impegnata nello sviluppo di veicoli che possano essere guidabili in sicurezza da tutti. Tanto per citare Rikard Orell, design manager in Volvo Trucks: “Dall’uomo più alto alla donna più piccola. Il nostro obiettivo è quello di creare camion che siano il più possibile confortevoli e funzionali in base alla mission per cui sono destinati a prescindere che dietro al volante ci sia un uomo o una donna”.  Appurato che design e tecnologia hanno, senza dubbio, dato a chiunque la possibilità di intraprendre la professione, ora è necessario creare nelle donne il giusto interesse per essa. Ben vengano quindi inziative come quella della stessa Volvo Trucks che, circa un anno fa, ha inviato a Goeteborg un centinaio di donne a guidare un FH16 700 e illustrare loro la professione di camionista.
 

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