Archive for Agosto 5th, 2022

Alessia risponde….

 

 

Dal sito di “Uomini e Trasporti” un’intervista in 10 domande alla collega Alessia “Ribelle”!

Questo è il link dell’articolo:

https://www.uominietrasporti.it/dopolavoro/voci-on-the-road/10-domande-a-alessia-zanaboni/

E queste sono le prime risposte, buona lettura e

Buona strada ad Alessia!!!

 

10 domande a… Alessia Zanaboni

CARTA DI IDENTITÀ

Nome Alessia
Cognome Zanaboni
Soprannome Alessia Ribelle
Età 42
Stato Civile convivente
Punto di partenza Livorno
Anzianità di Servizio 18 anni
Settore di attività corriere

 

  • Come mai hai scelto di fare la camionista?

Sono figlia d’arte. Mio padre era camionista e quindi si può dire che la passione è nata in famiglia. Ma non è stato un percorso semplice perché ci hanno provato in tutti i modi a farmi fare altro. In pratica non volevano che diventassi camionista perché – dicevano – «non è un lavoro da donna». Anzi, spesso toccava sentirmi dire da mio padre che se avessi preso le patenti, mi avrebbe buttato fuori di casa.

  • Come sei riuscita a gestire queste pressioni?

Andando controcorrente e facendo di tutto per inseguire il mio sogno. Non a caso mi soprannominano «Alessia Ribelle» proprio per questo motivo. L’illuminazione definitiva scattò quando vidi una ragazza alla guida di un bilico e mi dissi: «Quella è la mia strada. Questo è ciò che voglio per me». E così a 24 anni mi decisi, presi le patenti e salii sul camion.

  • A distanza di tempo rifaresti quella scelta?

Assolutamente sì. Sono pienamente convinta e soddisfatta del mio percorso.

  • Donne al volante: resistono ancora i pregiudizi o qualcosa sta cambiando?

La mia percezione è che il settore dell’autotrasporto abbia ancora una forte impronta maschile e maschilista. Tuttavia, devo dire che nella mia esperienza personale mi sono trovata molto bene con tanti colleghi uomini. In situazioni di difficoltà, ad esempio, l’aiuto non mi è mai stato negato e non ho vissuto alcun caso di discriminazione.

  • Un episodio che ti ha segnata?

Ho avuto un brutto incidente stradale circa sei anni fa. Per fortuna sono rimasta illesa, ma lo shock è stato talmente forte che per tre anni mi sono dovuta prendere una pausa da questo lavoro.

  • Come hai superato quel trauma?

È stata dura, anche perché proprio non riuscivo a guidare con serenità. Dopo quell’episodio, appena sentivo dei rumori strani provenienti dal veicolo mi prendeva l’ansia. Ho provato a distrarmi facendo nel frattempo altri lavori. Ma poi, col tempo, il riavvicinamento al camion è stato naturale. Sarà per il fatto che ho il gasolio nelle vene…

 

(…) continua….le altre risposte le trovate nella pagina ufficiale di “Uomini e trasporti.

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