Mi segno la data: sabato 09 marzo. Evento: 1° WoMan’s Day. Organizzatore: Man Truck Italia. Per vari motivi rimando la conferma alla partecipazione di un incontro che prevede una giornata tutta al femminile, in occasione della festa della donna. Caspita, la voglia di ritrovarmi fra colleghe è tanta, anche perchè da quanto tempo è che manco agli eventi del settore?? tanto. Mi organizzo con il corso cqc e anticipando gli impegni di lavoro… perfetto sono libera e invio la email di conferma!
Arriva il gran giorno. Mi trovo a Verona con Laura, Valentina e Silvia, facciamo conoscenza davanti a un caffè e partiamo alla volta di Arese, dove ci aspettava una giornata molto interessante! Grazie a Man Truck, che ha riunito un gruppo di 14 colleghe, prendiamo parte a un corso che ci avrebbe aiutato nell’affrontare il nostro amato lavoro con scioltezza e sicurezza.
Si inizia con la parte teorica in aula, la coach Michela Nestori ci vuole conoscere da vicino per poterci guidare a una consapevolezza personale per poter gestire lo stress verso una migliore qualità della vita. Si è aperto un dibattito dove abbiamo constatato che abbiamo molto in comune e fra varie battute e racconti di vita personale abbiamo riscoperto il filo conduttore che ci unisce, la passione per il camion, la libertà di decidere il proprio futuro, la voglia di riscatto, e il valore dell’amicizia e della solidarietà.
La giornata poi prosegue con le prove pratiche in pista. Ci dividiamo in 4 gruppi per occupare 4 zone della pista dove abbiamo testato i Man su strada ovvero su resina bagnata! l’intenzione infatti era quella di capire come muoversi sul ghiaccio in caso di sbandamento. L’adrenalina era al massimo, sappiamo che è una situazione che non ci vorremmo mai trovare ma se dovesse capitare bisogna trovarsi preparati.
Terminate le corse si torna “ai Box” e ci si riunisce in aula dove ci vengono consegnati gli attestati di partecipazione con i vari ringraziamenti e saluti. Si rientra con la soddisfazione di aver imparato qualcosa, certo dovrebbero esserci più eventi di questo tipo dal momento che l’istinto domina in situazioni di pericolo, mentre sterzo e pedali giocano un ruolo importante.
Corso a parte il gruppo era molto affiatato, ci siamo trovate benissimo fra noi ed è nata una bella amicizia. A volte basta poco per fare conoscenza, perchè oltre ad essere poche quote rosa, siamo persone con il camion nel cuore e lavoriamo col sorriso. Se non ci fosse stata questa opportunità non so se e quando le nostre strade si sarebbero incrociate facendo zone e orari diversi! pertanto ci siamo promesse di rimanere in contatto così sicuramente verrà l’occasione di ritrovarci ancora!
Non solo interviste, non solo video, non solo libri, ma anche musica!
Per gli appassionati di Hard Rock voglio segnalare l’ultimo album del mitico Alice Cooper dedicato alla strada, intitolato appunto “Road”! Intesa come strada ma anche come percorso personale, di seguito la copertina e la tracklist!
Tracklist
01. I’m Alice
02. Welcome To The Show
03. All Over The World
04. Dead Don’t Dance
05. Go Away
06. White Line Frankenstein
07. Big Boots
08. Rules Of The Road
09. The Big Goodbye
10. Road Rats Forever
11. Baby Please Don’t Go
12. 100 More Miles
13. Magic Bus
già la prima canzone è una sorta di presentazione dell’artista che casualmente è a bordo di un camion!
E che dire della sesta canzone della Tracklist “White Line Frankenstein”? fate largo al camionista della notte!
IL FRANKENSTEIN DELLA LINEA BIANCA
Beh, sono il grande lupo cattivo e guido da solo Sono il settimo figlio e sono cattivo fino al midollo
Mi sento un po’ morto, ma stanotte sono vivo Devo caricarlo nel mio naso, devo guidare, guidare, guidare
Non ho la moglie, nessun marmocchio, non ho alimenti Vivo per strada perché devo essere libero
Mi chiamano “Il Frankenstein della linea bianca” Il Frankenstein della linea bianca
Dalla strada allo spettacolo, sono un gigolò e Tutte le ragazze sanno che possono farsi un giro, oh, yeah
Perché sono un uomo infernale in un’avventura di una notte Stanno mangiando dalla mia mano, così soddisfatte
L’autostrada è il mio cuore e questo camion è la mia casa Sono un ratto di strada, piccola, sono una roccia rock n’ roll
Mi chiamano “Il Frankenstein della linea bianca” Il Frankenstein della linea bianca (Il Frankenstein della linea bianca; sono io)
Ho l’olio nelle mie vene e una boccata di gas Levatevi di torno perché sto correndo veloce
Sono un fulmine rotante, vado alla velocità della luce Ho questo mostro di metallo che devo sfamare
L’autostrada è il mio cuore e questo camion è la mia casa Sono un ratto di strada, piccola, sono una roccia rock n’ roll
Mi chiamano “Il Frankenstein della linea bianca” Mi chiamano “Il Frankenstein della linea bianca” Mi chiamano “Il Frankenstein della linea bianca” Perché sono “Il Frankenstein della linea bianca” (Levatevi di torno!)
Ho trovato interessante questo articolo del “Il giornale di Vicenza” dove una studentessa vicentina ha deciso di “portare a scuola” la passione per i camion di famiglia
DUEVILLE
Va a scuola in tir per l’esame di terza media con la tesina sugli autotreni
La tredicenne Aurora De Martino è sempre stata affascinata dai bestioni della strada. Nella tesina è riuscita a collegarli alla Nato, al jazz e al decadentismo
24 giugno 2023
Il camion Scania 660S, motore V8, sul quale Aurora De Martino è arrivata a scuola
Sono i camion a entusiasmare da sempre Aurora De Martino. Le potenti motrici e i lunghi rimorchi, parcheggiati nell’azienda di autotrasporti del padre, l’hanno affascinata sin da quando era bambina. Un “amore di famiglia” per i giganti della strada che nel tempo ha portato la giovane a conoscere e approfondire la meccanica degli imponenti veicoli, a distinguere le varie tipologie e conoscerne gli utilizzi. Una grande passione che nelle ultime settimane l’ha spinta a dedicare la tesina di terza media proprio al mondo degli autotreni: così, ieri mattina, giorno della sua prova orale, la studentessa ha raggiunto la scuola Roncalli di Dueville a bordo di una motrice, accompagnata da papà Maurizio e dal fratello Davide.
Il mezzo pesante è stato parcheggiato nel cortile di fronte all’ingresso delle medie di via Rossi attirando la curiosità di alunni e insegnanti. «Sono cresciuta nella ditta dei miei genitori e ho fatto tanti viaggi a bordo del camion di mio padre. Questa passione ce l’ho da quando sono piccolina», ha raccontato dopo essere scesa dall’abitacolo di uno Scania 660S. Aurora ha sostenuto l’esame partendo proprio da un approfondimento sul motore V8 e dalla descrizione degli autoarticolati più utilizzati, tra l’interesse e lo stupore della commissione esaminatrice.
«Dalla meccanica alla seconda rivoluzione industriale, per passare poi alla Nato e al patto Atlantico, collegando il jazz, Mondrian, Pascoli e il decadentismo. Infine, un racconto in francese sul viaggio in camion di mio fratello fino alla Normandia, traversata conclusa solo pochi giorni fa con la celebrazione dell’anniversario dello sbarco nella regione della Francia». La studentessa della 3aG, che a settembre frequenterà l’istituto Fusinieri di Vicenza, ora guarda al futuro con le idee ben chiare. «Mi piacerebbe dare continuità e un seguito all’attività di famiglia. Magari, in qualche occasione, anche continuare a viaggiare a bordo di un camion», dice. «La mia speranza è che sempre più ragazze e donne diventino protagoniste e si avvicinino ad ambiti professionali come questo».
Tanto l’orgoglio del padre Maurizio De Martino che con i suoi dieci mezzi trasporta metalli ferrosi, ma anche veicoli militari dell’esercito degli Stati Uniti e della Nato. «Li spostiamo dalla base di Vicenza fino a varie destinazioni europee come Germania, Francia, Polonia, Spagna o Bulgaria, dove vengono organizzate le missioni», spiega. «Mia figlia ha ereditato la passione di famiglia e ormai sa meglio di me dove si trovano i pezzi di ricambio in officina», ammette ridendo il genitore.
Non è la prima volta che all’istituto Roncalli uno studente arriva a bordo di un veicolo particolare per sostenere l’esame orale.Nel 2021 Alberto Pigato, 13 anni, aveva parcheggiato nel piazzale delle medie un trattore, con tanto di lama livellatrice all’anteriore e di un erpice rotante sul retro, per discutere la sua tesina dal titolo “Agricoltura e macchinari”. «Due anni fa un trattore, ora un camion e l’anno prossimo? Forse un aereo o un’astronave», scherza il dirigente scolastico, Cosimo Basile. «Durante l’esame i ragazzi hanno la possibilità di sviluppare un argomento a loro scelta che può essere, come in questi casi, legato a un’esperienza personale. La passione, quindi, diventa veicolo per collegare altre materie e stimolare riflessioni originali, evitando che tutto si riduca a una ricerca passiva di contenuti».
questo weekend ci sono alcuni raduni da non perdere:
TRUCK RIVER FESTIVAL a Tezze sul Brenta (VI) c/o Parco dell’amicizia
PROGRAMMA:
– Sabato 24 Giugno– 14.00 Ritrovo mezzi presso zona industriale Tezze sul Brenta, in via Enrico Fermi 16.00 Partenza verso il parco in convoglio, con sfilata per le vie del paese 18.00 Inaugurazione manifestazione con la presenza delle autorità 19.00 Apertura stand gastronomici 21.00 Party FEBBRE A 90
– Domenica 25 Giugno – 10.00 Apertura manifestazione con colazione offerta a tutti gli autisti partecipanti 11.00 Preghiera dell’autista con benedizione dei mezzi 12.00 Pranzo sociale (da prenotare presenza e numero entro il sabato sera ore 19:00) 14.00 Lotteria 15.00 Tiro del camion a squadre
5° TRUCK FESTIVAL VALSASSINA Località Fornace Merlo – Barzio (LC)
qualche giorno fa ho ritrovato Lucia nello stesso posto dove ci siamo conosciute. Stavolta le ho consegnato la nostra tabella così anche lei sarà riconoscibile on the road!
Benvenuta Lucia, la prossima volta ci prenderemo anche il caffè!
Neanche farlo apposta la settimana scorsa ho beccato due colleghe alto atesine, Lissy e Manuela! Entrambe guidano scania bilico frigo e hanno partecipato alla realizzazione del nostro libro con la loro storia su come è nata la loro passione! due chiacchiere veloci, un caffè e le foto di rito!
Domenica 7 maggio si è tenuto a Montecchio Maggiore (Vicenza) un raduno di mezzi d’epoca e c’era anche un gruppo di camion ben disposti davanti il duomo.
Allego alcune foto e il video realizzato da “Garage Storico”.
E’ bastato un messaggio al cellulare per combinare il nostro incontro, eravamo vicinissime quindi è stata l’occasione per conoscerci! la raggiungo alla Forst di Trento (non al bar eh) dove stava caricando una navetta per la Val di Non, e qui scatta la foto di rito!
mi racconta che due anni fa ha preso le patenti superiori per scommessa, che chiaramente ha vinto, una soddisfazione che si è trasformata in un lavoro come autista di bilico alla Frioli.
E’ la prova che se credi in te stesso arriva sempre l’occasione di realizzare il proprio sogno, certo i primi tempi non sono mai facili, ma superati quelli poi, grazie anche alla voglia di imparare e mettersi alla prova, si riesce!
Le consegno il nostro libro con la promessa di ritrovarci presto, che poi in trentino non è così difficile che le nostre strade si incrocino! Buona strada Lucia è stato un piacere conoscerti!
Simona Piersanti: «Sul camion festeggio di nuovo i 18 anni»
Classe 1984, marchigiana, autista e, scesa dal camion, mamma a tempo pieno. Simona Piersanti quest’anno festeggia un compleanno molto speciale, i suoi 18 anni in cabina, inseguendo la sua più grande passione: guidare
La voce è allegra, l’entusiasmo lo stesso di quando ha iniziato, la passione, neanche a dirlo, non se ne è mai andata. Simona Piersanti, 39 anni, originaria di Serra de Conti – un piccolissimo paese in provincia di Ancora, nelle Marche – è in cabina da quando di anni ne aveva appena venti e quest’anno festeggia un compleanno molto speciale: 18 anni come autista.
Figlia di un camionista, inizia a viaggiare fin da piccolissima, quando il padre la portava con sé nei suoi lunghi viaggi. Con lui macina chilometri su chilometri e più il tempo passa più capisce che quella sarà anche la sua strada. Il papà – oggi anche collega – è il suo primo sostenitore, ma la mette in guardia sulle difficoltà del mestiere. Così Simona inizialmente tentenna: «Subito dopo il diploma- racconta – provai a darmi una possibilità in altro campo. Iniziai a lavorare come impiegata in un’azienda di import-export, ma la vita sedentaria da ufficio non faceva per me che sono sempre stata uno spirito libero. Ho resistito un anno, poi ho capito che dovevo inseguire la mia passione più grande: guidare».
Così trova lavoro in una cantina vinicola dove le affidano il furgone per le consegne, ma lei è abituata a mezzi molto più grandi. L’occasione arriva grazie a un altro grande amore, quello per l’uomo che oggi è suo marito. «Aveva un’azienda di trasporti – l’Autotrasporti Simonetti Antonio di Serra de Conti – e così, compiuti 20 anni, ho deciso di fare sul serio. Ho preso le patenti e ho chiesto di lavorare per la sua azienda, per la quale ancora oggi sono dipendente». Simona torna a viaggiare, questa volta a bordo di una motrice con la quale trasporta “un po’ di tutto”, come dice lei, attraversando in lungo e in largo le Marche, la Toscana, l’Umbria e l’Emilia-Romagna, e riscoprendo la libertà che le dà stare al posto di guida.
…il resto dell’articolo lo trovate cliccando su questo link
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