Oggi, tornando dal Raduno di Susa, abbiamo pensato di fermarci a Settimo Torinese per rendere omaggio alla memoria di Teresina Bruno, la prima donna camionista italiana.
Vi ricordate che qualche tempo fa ho pubblicato il link dell’articolo in cui si parlava della panchina che le era stata dedicata nel “Sentiero delle donne”?
Ci siamo fermati li, in via Modigliani, e abbiamo scattato qualche foto rivolgendole un pensiero…
Mi ha sempre affascinato la sua storia, immaginarla alla guida del suo camion nel dopoguerra, in un epoca in cui le donne difficilmente guidavano le automobili, cosa che allora era riservata quasi esclusivamente agli uomini.
Pensare che lei fu praticamente obbligata da suo papà a prendere la patente superiore, quando ancora ai nostri giorni tanti papà camionisti impediscono (o almeno ci provano!) alle proprie figlie di seguire le loro orme!
Mi sono seduta su quella panchina e ho immaginato di poter scambiare due parole con lei, di poterle chiedere tante cose della sua vita da ragazza camionista… di poterle dire grazie per avere aperto la porta a tutte noi che dopo di lei abbiamo avuto la voglia e la forza di salire su un camion e di affrontare la strada.
Non è facile ancora oggi entrare in questo settore sempre troppo maschile, è vero che le cose stanno pian piano cambiando, ma la strada è ancora lunga e la si costruisce con la tenacia di tutte quelle donne che non rinunciano a realizzare il proprio sogno nonostante tutti gli ostacoli che devono affrontare.
Un ultima cosa, un appello a chi si siede, magari alla sera, su quella panchina e sulle altre li intorno: è vero che il cestino dei rifiuti era pieno, ma perchè sporcare tutto, perchè buttare carte e cartoni per terra? E’ brutto farlo già normalmente, ma è ancora più brutto pensando a cosa Teresina ha rappresentato per Settimo Torinese, è una mancanza di rispetto alla sua memoria, anche se quello non è il luogo in cui riposa…
Oggi a Susa si è svolto il ” 1* Raduno camion storici Valle di Susa”, una calda domenica di luglio in compagnia dei mezzi che hanno fatto la storia dell’autotrasporto italiano.
Vi pubblico qualche foto scattata nella piazza del raduno:
Ecco gli altri episodi della nuova serie “Al lavoro con Laura Broglio“, dal canale You Tube K 44 risponde, dedicati alle attese nel mondo dell’autotrasporto e alle soluzioni per ridurle.
Secondo episodio della nuova serie di video con Laura Broglio, che in questa puntata ci racconta le sue esperienze e quanto le lunghe attese influiscano sullo stato psicofisico degli autisti.
D’inverno guida lo scuolabus e d’estate copre la linea “R” per il mare
30/06/2023 di Mariaelena Forti
A vederla tra i ragazzi che porta tutti i giorni a scuola, andata e ritorno, si confonde con loro. Minuta e giovane, Francesca invece è l’autista che d’inverno guida lo scuolabus dell’Unione Rubicone e mare e d’estate copre la linea “R”, al mare e viceversa, ogni giorno, tutti i giorni.
Vedere una donna al volante di un autobus, ma anche di un’ambulanza o addirittura di un camion, è un evento sempre più frequente, eppure non ancora comune e ogni volta desta curiosità e anche un po’ di sorpresa.
Lo conferma anche lei, Francesca Foschini, 33 anni, di Gambettola, da due anni vive a Sala di Cesenatico, alle prese con motori e annessi e connessi sin da giovane età. In possesso della patente da sei anni, prima si occupava del rifornimento dei mezzi di Start Romagna muovendoli, senza persone a bordo, dall’autorimessa alla stazione del metano o del gasolio per farli trovare pronti all’uso.
Dal giugno del 2022 è l’autista della linea estiva “R” per Start Romagna, dipendente di Autoservizi Casadei che fornisce il servizio a Start. La cesenate Servizi Casadei su un totale di 50 autisti, impiega oltre a Francesca, altre cinque donne.
Dallo scorso autunno la giovane autista ha preso in mano anche gli scuolabus, a inizio estate lascia e riprende il servizio di collegamento terra mare da Savignano, San Mauro e Gatteo. Magra e minuta, guida anche i dodici metri con 51 posti.
“Ho iniziato – racconta – dopo che, come volontaria nel 2015 in una comunità di ragazzi con disturbi psichiatrici, facevo l’addetta al trasporto con un furgoncino di massimo otto posti. Da quella prima esperienza ho iniziato a valutare l’idea di trasformare la passione per la guida in una professione e ho cominciato a prendere tutte le patenti e le certificazioni necessarie. Ora eccomi qua”.
Come si sente, donna in un mondo come quello dei conducenti, popolato in genere da uomini?
“Sono sincera, mi sento coccolata anche se confermo che la mia presenza a bordo, al posto della guida, desta sempre una certa curiosità. Anche negli insegnanti che poi imparano a conoscermi e si fidano di me”.
Guida per passione?
“Guidare mi piace perché dà un grande senso di libertà. Questo mestiere è di grande responsabilità, noi autisti siamo una categoria che si ribella da anni per ottenere condizioni di lavoro ed economiche migliori. Questa è tuttora anche la mia personale grande battaglia”.
Primo video della nuova serie con la nostra collega Laura Broglio che affronta il problema delle lunghe attese nei luoghi di carico e scarico viaggiando a bordo di uno Scania Super 500 S.
Ho trovato interessante questo articolo del “Il giornale di Vicenza” dove una studentessa vicentina ha deciso di “portare a scuola” la passione per i camion di famiglia
DUEVILLE
Va a scuola in tir per l’esame di terza media con la tesina sugli autotreni
La tredicenne Aurora De Martino è sempre stata affascinata dai bestioni della strada. Nella tesina è riuscita a collegarli alla Nato, al jazz e al decadentismo
24 giugno 2023
Il camion Scania 660S, motore V8, sul quale Aurora De Martino è arrivata a scuola
Sono i camion a entusiasmare da sempre Aurora De Martino. Le potenti motrici e i lunghi rimorchi, parcheggiati nell’azienda di autotrasporti del padre, l’hanno affascinata sin da quando era bambina. Un “amore di famiglia” per i giganti della strada che nel tempo ha portato la giovane a conoscere e approfondire la meccanica degli imponenti veicoli, a distinguere le varie tipologie e conoscerne gli utilizzi. Una grande passione che nelle ultime settimane l’ha spinta a dedicare la tesina di terza media proprio al mondo degli autotreni: così, ieri mattina, giorno della sua prova orale, la studentessa ha raggiunto la scuola Roncalli di Dueville a bordo di una motrice, accompagnata da papà Maurizio e dal fratello Davide.
Il mezzo pesante è stato parcheggiato nel cortile di fronte all’ingresso delle medie di via Rossi attirando la curiosità di alunni e insegnanti. «Sono cresciuta nella ditta dei miei genitori e ho fatto tanti viaggi a bordo del camion di mio padre. Questa passione ce l’ho da quando sono piccolina», ha raccontato dopo essere scesa dall’abitacolo di uno Scania 660S. Aurora ha sostenuto l’esame partendo proprio da un approfondimento sul motore V8 e dalla descrizione degli autoarticolati più utilizzati, tra l’interesse e lo stupore della commissione esaminatrice.
«Dalla meccanica alla seconda rivoluzione industriale, per passare poi alla Nato e al patto Atlantico, collegando il jazz, Mondrian, Pascoli e il decadentismo. Infine, un racconto in francese sul viaggio in camion di mio fratello fino alla Normandia, traversata conclusa solo pochi giorni fa con la celebrazione dell’anniversario dello sbarco nella regione della Francia». La studentessa della 3aG, che a settembre frequenterà l’istituto Fusinieri di Vicenza, ora guarda al futuro con le idee ben chiare. «Mi piacerebbe dare continuità e un seguito all’attività di famiglia. Magari, in qualche occasione, anche continuare a viaggiare a bordo di un camion», dice. «La mia speranza è che sempre più ragazze e donne diventino protagoniste e si avvicinino ad ambiti professionali come questo».
Tanto l’orgoglio del padre Maurizio De Martino che con i suoi dieci mezzi trasporta metalli ferrosi, ma anche veicoli militari dell’esercito degli Stati Uniti e della Nato. «Li spostiamo dalla base di Vicenza fino a varie destinazioni europee come Germania, Francia, Polonia, Spagna o Bulgaria, dove vengono organizzate le missioni», spiega. «Mia figlia ha ereditato la passione di famiglia e ormai sa meglio di me dove si trovano i pezzi di ricambio in officina», ammette ridendo il genitore.
Non è la prima volta che all’istituto Roncalli uno studente arriva a bordo di un veicolo particolare per sostenere l’esame orale.Nel 2021 Alberto Pigato, 13 anni, aveva parcheggiato nel piazzale delle medie un trattore, con tanto di lama livellatrice all’anteriore e di un erpice rotante sul retro, per discutere la sua tesina dal titolo “Agricoltura e macchinari”. «Due anni fa un trattore, ora un camion e l’anno prossimo? Forse un aereo o un’astronave», scherza il dirigente scolastico, Cosimo Basile. «Durante l’esame i ragazzi hanno la possibilità di sviluppare un argomento a loro scelta che può essere, come in questi casi, legato a un’esperienza personale. La passione, quindi, diventa veicolo per collegare altre materie e stimolare riflessioni originali, evitando che tutto si riduca a una ricerca passiva di contenuti».
Una nuova serie di video dal canale You Tube “K 44 risponde”, con protagonista la nostra collega Laura Broglio, questa volta alla guida di uno Scania Super 500 S.
L’argomento saranno le lunghe attese nei luoghi di carico e scarico
Questi i video di presentazione, la serie di 5 episodi comincia domani.
Questo fine settimana la LAM – Lega Antichi Motori – organizza questa rievocazione storica con i mezzi d’epoca, sulle strade del ferro tra le province di Brescia e Bergamo.
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