Posts Tagged "diario"

Strada & Vita

Ciao a tutte/i

chi è attento nella lettura ha notato che è stato aggiunto un link, nella colonna di destra:LINK, da dove si possono raggiungere siti che riteniamo interessanti, cliccando sul nome si possono raggiungere in fretta, senza digitare nient’altro… l’ultimo in ordine di tempo è http://stradaevita.splinder.com/, vi consiglio di andare a visitarlo, Luigi è un collega, si esprime con parole semplici, ma con chiarezza e coerenza, un vero spasso leggere…Vi anticipo la pagina iniziale, ma per il seguito dovete andare sul blog… vale la pena!

domenica, 06 settembre 2009
E’ nato "strada&vita"

Ciao a tutti mi chiamo Luigi sono un camionista, lavoro sulla strada e sulla strada trascorro buona  parte della mia vita, come me altri colleghi con i quali abbiamo deciso di dare vita a questo blog. Il nostro scopo e quello di condividere con tutti le nostre esperienze e le nostre passioni, ma anche discutere dei nostri problemi ed essere criticati o eventualmente elogiati per il nostro operato.
Il nostro credo e sempre lo stesso: Famiglia, libertà,Lavoro,legalità e Solidarietà.

Questo Blog è dedicato a tutti quelli che a vario titolo vivono la strada, a chi  la vede come un pericolo e a chi la sogna per andare lontano.
Ditecelo con i vostri commenti …..

GRAZIE
A:Michele di Sannio Casa che mi ha assistito alla parte tecnica.
A: Antonio mio amico e collega  che mia ha sostenuto sin da subito,
A: Mia moglie che ha dato (non senza riserve) il consenso a sacrificare la privacy

A:Mio figlio che é alle medie e ha promesso che tra un compito e l’altro mi aiuta a corregere gli errori di ortografia!

UN SALUTO:
Alle colleghe di Buona strada lady Truk, e al loro Blog dal quale ho preso ispirazione per iniziare quest’avventura .

LUIGI…

 

Grazieeee!!!!

 BUONA STRADA a Luigi e a STRADA & VITA!!!

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In breve da Giussano…

Sabato 5 SettembreXF105-pedal-truck

… arrivo all’alba, parcheggio in fretta per non disturbare chi dorme, mi sveglia dopo tre ore il Bruno bussando alla portiera, è ora di sistemare i camion, vorrei restare all’esterno ma mi fa parcheggiare dove potrò uscire senza disturbare nessuno. Pochi minuti per salutare Mony e Ste, conoscere Bomber e Chiodo, mentre loro si occupano delle foto vado a far colazione … è bello vedere come questo gruppo di persone si dia da fare per farci stare bene… chi si occupa di riempire frigoriferi, chi di far caffè, le spine,la cassa, i biglietti della lotteria, le iscrizioni, tutto deve funzionare bene, Marzio è indaffarato a coordinare il tutto, un saluto veloce e torno al gazebo che ci hanno assegnato. Una nota di rosa per il nostro spazio, qualche accorgimento per renderlo comodo e ospitale al tempo stesso, … primi visitatori, conosciamo Arianna una collega, con il suo papà è venuta a vedere i camion, presentazioni e foto di rito. Ho rivisto Andrea, Giancarlo, Dora, Giuliano,  Stefania, J.Paul, Vittorio, Gianni…L’arrivo di Tania e Milly … ci vorrebbero ore per descrivere tutto, dall’arrivo dei nostri calendari 2010, alle foto dei Belli & Budelli esposte vicino a Titty, ai racconti di Andrea Pandorino , le battute sagaci di Gianpiero, il piccolo Giovanni brioso come Agata che batteva il “cinque” con l’omino Michelin, Luca collezionista dei nostri calendari, Massimo il nuovo contatto Tuttotrasporti, Elisabetta, Luciano,Ciccio, Sabry, Massimo, Susanna, Roby, Franco, Federica, Daniela… e dimenticavo c’erano anche i CAMION, tanti, belli lucidi sotto il sole e brillanti sotto le luci, luci… cavolo è già ora di rientrare, che tristezza, sarebbe bello poter restare con questa bella compagnia…

Buona Strada a Tutti!!!

 

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Senza titolo 32

Dal diario di bordo della mia mamma:

"In giorni che impieghi 4 ore a percorrere 160 km di autostrada perché il traffico è paralizzato ti chiedi dove sta la crisi, tutti direzione mare.. mi chiedo se davvero la crisi è solo a casa mia? Ripeto ancora a me stessa che quando vado negli uffici spedizioni, delle varie aziende, non si parla che di cassa integrazione, riduzione dell’orario, riduzione dello stipendio, riduzione del personale e nei casi più gravi: licenziamento. Guardando queste vetture stipate fino al tettuccio e anche sul portapacchi mi vengono in mente gli alberghi e le pensioni della riviera adriatica, almeno il settore turistico patirà di meno che il nostro. Ripenso alle conversazioni con i colleghi, sempre sulla stessa linea… questo trasporto l’ho perso perché la tal ditta ha abbassato il prezzo… questa ditta ha chiuso e ci ho rimesso tot… quest’altra è in cassa integrazione e non produce nulla da trasportare… queste ditte hanno allungato i pagamenti… che tristezza, chi ha ancora lavoro deve tribolare il doppio, per lo stesso compenso e leggere sui giornali che chi dovrebbe guidare il Paese verso la ripresa, dice che è solo una spirale di allarmismo creata dai media e contemporaneamente parla di ammortizzatori sociali, decreti anticrisi e solidarietà… mi fa arrabbiare, forse sono io ad aver sbagliato, ma pensare ad una vacanza ora, senza sapere cosa succederà al rientro è fuori dal mio immaginario, prendono il sopravvento le preoccupazioni.

Tante le manovre anticrisi, non ho sentito niente di positivo per questo settore, anzi altre restrizioni nei nostri confronti sul codice stradale in preparazione e già con le schede di trasporto ci complicheranno le giornate, quando già la committenza è indirizzata unicamente verso il ribasso e nessuno controlla perché certe aziende riescono a far trasporti a cifre che non coprono nemmeno i costi; non si può trattare nulla perché sordi alle problematiche che gli poni, disposti a sacrificare affidabilità e serietà in cambio di una tariffa minore. Mentre percorro questi kilometri mi sorpassano 218 moto dalla corsia d’emergenza, le conto ne ho tutto il tempo… ripenso con nostalgia a mio fratello, quando m’insegnò ad usarla e si raccomandava di non sorpassare mai nessuno a destra, tranne dove è consentito, perché chi sorpassi non se l’aspetta e se per un qualche motivo, il più improbabile, si sposta di traiettoria lo investi in pieno e non riesci a tenere la moto, per l’urto vieni catapultato lontano e sicuramente ti fai male… non è la moto ad essere pericolosa, ma chi la guida. Dalla nostalgia al pessimismo… siamo pochi camion, solo quelli che non avevano scelta, perché nessuno di noi è masochista e se può non sceglie di venire in mezzo a questa bolgia, anche divieto ai mezzi pesanti permettendo. Altra problematica di quando c’è così tanto traffico sono i controlli, pochi camion quindi aumentano le possibilità di essere fermati, anche se è tutto a posto se ne vanno altri  buoni 20/30 minuti… non è proprio un bel viaggio, se non avessi fatto le ore di riposo giornaliero a Milano in area di servizio ora sarei a casa nel mio letto a dormire, anziché essere qui a conversare con un poliziotto, devo riconoscere che non è uno di quelli arroganti e cafoni, mi permetto di chiedergli come mai nessuno di loro vede mai chi occupa la corsia d’emergenza a sproposito, mi racconta che una volta alla guida della volante in emergenza gli è sbucata da dietro la cabina di un camion una moto con sopra due persone e d’istinto ha sterzato verso il guard-rail, carrozzeria strisciata su tutta la fiancata e moto volatilizzata… mortificato ed arrabbiato ha dovuto proseguire verso l’incidente che aveva causato la fila… ora ci ride e imita il suo superiore quando lo ha rimproverato… io ribadisco che telecamere e tutor sono in grado d’identificare anche questi trasgressori se si volesse, solo per “parcondicio”, come per gli autocarri nei divieti di sorpasso e lui annuisce con la testa…Mentre mi riconsegna i documenti e i dischi mi chiede perché non ho il CQC,  mi fa i complimenti per i 20 punti conservati, non gli sto a spiegare che sono iscritta a scuola guida e conto di fare il cqc con una nuova patente entro settembre,  neanche che sono tornata a 20 punti da poco…, invece gli sto dicendo un “bugiardo” :”Arrivederci!”

Che ne pensate?? Romy

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Buon Compleanno a Mony!!!

Ciao a tutte/i

Oggi è la giornata giusta, non sabato come pensavo, per fare gli Auguri ad una lady che ha torta x Monycreduto fosse possibile fare gruppo dall’inizio; lei sa parlare di questo mondo con una passione unica, trasmette la calma di chi ha tanta esperienza e la rabbia di chi vede col passare degli anni, crescere l’incoscienza; sa ascoltare i racconti dei colleghi e trarne insegnamenti, sa lei stessa infondere sicurezza a chi ha un momento d’indecisione. Personalmente ho avuto modo di confrontarmi spesso, essendo della stessa generazione abbiamo trovato spesso un’intesa brindisicostruttiva, qualche volta anche divergenze, ma sempre costruttive perché Lei è “ SPECIALE” nei rapporti con gli altri… e qui ho molto da imparare; forse non tutti avrete capito che sto parlando di Mony…

Dobbiamo a Lei buona parte del percorso del nostro Gruppo e di questo Blog, quindi unitevi a me per mandare un autotreno di AUGURI alla nostra MONYYYYY!!!!

BUON COMPLEANNO!!!

 

 

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Allo specchio…

Aspettando il ritorno di Danilo…   riflettendo su questo testo, tratto  dall’ultimo album …….Romy e i biglietti dNomadi furgone

……………………………

C’è una riva per ogni mare Veduta da Corneto

un mare per ogni riva

una favola a lieto fine

una storia cattiva

C’è una musica che comincia

Una musica che finisce

c’è un amico quando hai bisogno Corneto RE

ed un nemico che aspetta e ti colpisce

 

Se capovolgi il mondo

lo specchio ti riflette……Veduta di Corneto

………………Veduta dell

 

 

E’  un martedì speciale per me, riesco finalmente ad andare al concerto dei Nomadi, quest’anno è il primo e in compagnia di Romy; avevamo invitato anche una sua amica che non è potuta venire, quindi siamo partite appena libere e nonostante fosse ancora giorno c’era già gente ad ascoltare le prove; è incredibile la varietà di gente che s’incontra ai loro concerti… ci facciamo un po’ di strada  Nomadi TRucka piedi dal prato adibito a parcheggio e osserviamo questo paesino che ha un suo fascino come tutto l’appennino reggiano. Da qui si vede la pietra di Bismantova a cui facciamo riferimento per orientarci, ci sono un sacco di giovani con la maglia dell’evento, si prestano per far funzionare tutto al meglio,il  ricavato andrà speso per l’iniziativa Nomadi Truckdi ricostruzione in Abruzzo della Protezione Civile di Reggio Emilia, qui ci sono i volontari di diverse associazioni ad aiutare gli Alpini del gruppo di Corneto, promotori dell’evento; i componenti del complesso hanno giocato una partita di calcio qualche ora fa in un paese vicino  e sono già sul palco…Passiamo il tempo che manca all’inizio del concerto chiacchierando, salutando tante persone, in Nomadi truckeffetti quasi tutti camionisti… qualcuno mi chiede perché ho tolto la targa “NOMADI” dal parabrezza, ci penso e non c’è un vero motivo, solo ho fatto posto ad altre e poi non l’ho più messa.. cerchiamo un posto per sederci e potervi rimanere fino alla fine:

Questa iniziativa che abbiamo individuato grazie ad un quotidiano fa parte di un progetto complesso di beneficenza, unisce Nomadi truckdiverse onlus che da Aprile stanno mettendo a disposizione risorse e i 18 € del biglietto sono solo un piccolo contributo personale che abbiamo dato; l’inizio  del concerto è preceduto dall’ingresso della banda e la marcia degli alpini presenti, qualche parola d’introduzione, per ringraziare del contributo e come si dice da queste parti:

 Predica curta e mnestra féssa!Tradotto:Predica corta e minestra densa,

A sottolineare che si deve andare avanti con lo spettacolo…  Si comincia! E’ sempre un’emozione per me, nonostante non conosca ancora bene i testi dell’ultimo album mi concentro e Nomadi  riconosco alcune canzoni… mi torna in mente un altro concerto di tanti anni fa, la Romy, bimbetta, che saltellava nei paraggi e canticchiava quelle che erano state le sue ninna nanne, è passata una vita e siamo ancora qui a cantare con alcune di quelle persone… il signore con la barba, come lo chiamava lei è solo nei ricordi… Altro grande assente, altra voce inconfondibile, manca Danilo, c’è Veduta da Cornetonell’aria preoccupazione ma grande attesa per il suo ritorno, in salute e sul palco, perché nel tempo ha conquistato tutti, anche i più scettici… ma sono un grande gruppo e sanno gestire tutto anche la mancanza di un componente e ognuno ha nuovi spazi da riempire… alcuni ritornelli hanno dovuto rifarli parecchie volte perché la gente non smetteva di cantare… Sarò un po’ di parte, Veduta dallalcune di queste canzoni non hanno un valore temporale, sono sempre attuali. Le ore volano e suonano già i loro cavalli di battaglia, quelle note inconfondibili che sono il loro simbolo, raggiungiamo la macchina infreddolite e stanche, mancano 45 minuti di strada per arrivare a casa, canteremo insieme per tutto il viaggio come abbiamo fatto tante altre volte, ma stasera immaginiamo di fare il coro Alpini di Corneto RE e amici della solidarietàa questi nostri “amici” che ci hanno accompagnato per la nostra vita insieme…fin da quando le facevo ascoltare : Crescerai…

aspettando il concerto dei Nomadi

 

 

 

 

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Nomadi in concerto

 

 

 

 

 

Allo specchio - Nomadi

Buona Strada ai Nomadi e a tutte/i voi!!!

 

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Senza titolo 26

P1010007_ridDa quanto tempo nn tornavo su x le montagne… poi in questa stagione è veramente interessante e piacevole attraversare quei paesini immersi nel verde con i suoi profumi e colori della primavera. Percorrendo i numerosi tornanti poi si può ammirare laP1010010_rid città di Bolzano che man mano si sale rimpicciolisce sempre +. Dopo tanti mesi è tornata anche mia mamma ad accompagnarmi con il piccolo Ercole. Finalmente arriviamo al posto di carico che  ahimè diventa sempre + stretto a causa di lavori sul magazzino adiacente e pertanto materiale e macchinari sparsi nn aiutano P1010006_ridcerto alle manovre. Ma è in questi casi di difficoltà che ci si mette alla prova, e x quanto la ditta nn si preoccupa delle mie capacità, c’è sempre qualche autista che rimane a bocca aperta e se ne sta lì a guardare con le mani in tasca x curiosare anche quando stacco/metto le valvole dell’aria ecc ma dico io c’hanGasperettino altro da fare, è possibile che c’è ancora gente così?… vabbè lascio perdere sti ebeti e me ne torno alle mie cose, nn degnano di attenzione. x fortuna nn sono tutti così, infatti ecco arrivare un collega che sembra ci corriamo dietro visto che facciamo le stesse tratte, e parlo di Michele, che ha partecipato anche lui alla sfilata ad Asiago di quest’anno. Lui è dalla Val di non ed è padroncino di questo magnifico Scania grigio tutto aerografato, le cui immagini sulle fiancate sono i ritratti del padre e del nonno mancati in tragiche circostanze. Prendiamo un caffè alla saletta e mi parla molto della sua vita e di come il camion sia la sua passione, condivisa con suo fratello anche lui camionista. Quì sono velocissimi a caricare x cui devo ripartire in fretta x lasciare posto alle ribalte, aggancio, mi aiuta con le porte e ci salutiamo certi di vederci di lì a breve.

E dai viaggi in alta quota passo a quelli di basso fondo, ecco quì una vasca che ha deciso di farsi…una vasca. Vascanelbisatto_ridSembra che il conducente abbia effettuato un sorpasso azzardato,  e poi… Stavo percorrendo la provinciale della Riviera Berica in direzione Vicenza e mi trovo questa scena appena successa dentro il fiume Liona. Ha fatto notizia dalle mie parti in quanto nn capita tutti i giorni cose del genere, ma x me nn è la prima volta vedere mezzi d’opera fuori strada soprattutto alle rotatorie, dove il peso trasportato è tale che x la velocità che fanno è un attimo perdere il controllo ma a qualcuno nn interessa, basta correre x finire le spole giornaliere. Naturalmente nn tutti sono così, e cmq son cose che capitano. E questo è tutto alla prox!

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Storie divertenti e non…

Bagni – Toilette – WC ….  

 

Lo so che ne abbiamo già parlato, ma è un problema sempre di attualità soprattutto per noi …quando si viaggia purtroppo bisogna usufruire dei servizi igienici dove si può…Ci sono anche ditte che si rifiutano di farti usare i loro inventando scuse di vario tipo…di solito ti dicono che sono dall’altra parte dello stabilimento e che non ti possono  permettere di  attraversarlo…oppure che sono guasti ( mi chiedo loro

dove vanno…in giardino?), a volte sono cosi’ indecenti che preferisci tenertela… Per contro ci sono dei posti (di solito piccoli) dove i bagni sono lindi e ti danno anche una salvietta pulita per asciugarti le mani!!1

Ci sono i bagni per ciechi: quelli senza finestre e senza luce… (vedi lampadina bruciata da mesi..) o lasci la porta aperta (???), oppure ti studi la planimetria e poi vai a tentoni…sperando di fare centro!! Un po’ può aiutare la luce dello schermo del cellulare…ma proprio un po’!

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Ci sono anche quelli in cui se non continui a muoverti si spegne la luce! Quindi ti tocca far doppia P e ginnastica insieme.

Per cui quando c’è tempo secondo me è meglio fermarsi in un autogrill sull’autostrada o in un bar lungo le piccoline. In autostrada di solito non ci sono problemi, almeno di giorno, male che vada ti trovi qualche pullman di turisti e fai prima ad andare a quello successivo piuttosto che far la fila…di notte un occhio in più non guasta..(ma ve l’ho già raccontato tempo fa). Poi sono colorati e mettono un po’ di allegria.

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Nei Bar io uso prima consumare e poi chiedere dov’è e anche qui alcune volte mi sono sentita rispondere che non funzionano…certo se ci torni a distanza di tempo e ancora non vanno ti viene voglia di chiamare l’ufficio d’igiene! E la domanda è sempre quella: loro… dove vanno? Se la portano a casa?

Una volta ci siamo fermati in un’area di servizio sulla tangenziale di MO, ho chiesto, mi danno la chiave per il bagno delle donne, apro la porta e entro, dentro la chiusura era a bottone , non con la chiave…la sorpresa al momento di uscire: la porta non si apriva più, ho provato in tutti i modi ma niente, bloccata! Il mio 50 nel frattempo era tornato al bar, quindi non mi sentiva. Dopo un po’, non vedendomi tornare è rientrato nelle toilette

-Tutto bene? – mi ha chiesto

-Tutto bene un cavolo! –gli ho risposto- Non si apre più la porta!! E’ un po’ che ti chiamo!!

Mi chiede se ho provato a far cosi e cosà…certo che si!! Ma non c’era verso…sapete come ho fatto a uscire? Ho tolto la chiave dall’anellino del portachiavi e con l’aiuto di un pezzetto di cartoncino (un biglietto da visita) gliel’ho passata sotto la porta e cosi mi ha potuto aprire lui da fuori. Ho tirato un bel sospiro di sollievo. Siam tornati di là e l’abbiamo detto alla barista e lei candida ci fa:

Ah si, è vero…non funziona bene, non è la prima volta che capita.

L’avrei morsicata…

 

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3(i bei bagni fioriti di un autogrill)

 

Un’altra volta, in un bagno SENZA finestre (quindi senza vie di fuga), entro, e chiudo con la chiave da dentro. Ce l’ho io la chiave, che cosa mi può succedere? Ma niente, quando la giro per aprire si rompe semplicemente in due! Metà dentro la serratura e metà (la parte tonda) in mano a me! Momento di panico: “E mo come ci esco?”  Qui non c’era mica tanto da far passare la chiave sotto la porta…già mi immaginavo i pompieri che venivano a salvarmi…smetto di sognare e busso…Ste è fuori che si sta lavando le mani, gli dico cosa mi è successo mentre mi giro tra le mani il “mozzicone” di chiave…non sappiamo proprio cosa fare…mi accorgo che però un pezzettino ci è rimasto attaccato…provo a infilarlo nella serratura e piano piano, dopo vari tentativi riesco a farla girare…libera!! Questa volta al barman porto quello che resta della chiave e lui si scusa dell’accaduto….mentre io temevo che me l’avrebbe fatta pagare….!2

Cosi ho capito perché certe signore anziane si rifiutano di chiudere a chiave la porta anche quando c’è un semplice chiavistello: non è una bella esperienza ritrovarsi chiusi dentro un bagno! Non sarà bello nemmeno quando una ti apre la porta mentre sei dentro…ma tra le due forse è il minore dei mali (cmq io busso sempre prima di entrare, a volte però non risponde nessuno e apro…ops!!)

Certo non c’è bisogno di essere camioniste per vivere queste esperienze, lo so, ma si hanno certamente più probabilità che capitino.

Anche poco tempo fa mi si è incastrata la serratura in un bagno in una palazzina di uffici dove eravamo andati a ritirare i documenti,  però con un po’ di “buone maniere” e qualche spintone ne sono venuta fuori….Io non riesco a perderla l’abitudine di chiudermi dentro…quindi se dovessi sparire per un po’ sapreste dove andare a cercarmi

76Queste foto sono di un bagno per donne da record: penso sia più unico che raro, ha la bellezza di 30 lavandini uno in fianco all’altro!!!

5Un’altra cosa divertente sono i “messaggi” che i proprietari dei “locali” espongono agli “usuifritori” del 10servizio…per cercare di convincerli ad usarli in modo civile….purtroppo non sempre ci riescono….e questo è meno divertente.

Buona strada!

Moni.

 

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Una breve settimana… – 1

In clima decisamente rigido comincia un’altra settimana; da un po’ non vengo a far consegne per questa ditta,mi ha sostituita Fabio, ed è bello rivedere tante facce amiche, si chiacchiera un po’ di argomenti diversi, ma inevitabilmente si finisce con: Crisi!!!. Buono di carico, DDT,  carico, controllo, saluti e gettone, da qualche mese per uscire bisogna inserire un gettone che fa aprire la sbarra, serve a non far scappare gli autisti senza documenti, ma per me che lavoro per15062008927 conto loro è solo una rottura di scatole, in altro periodo mi avrebbero fornito di telecomando, pazienza… Parto per la triangolazione, cioè una sequenza di depositi di piastrelle dove andranno i vari camion a ritirare per consegna a destinazione o in una logistica che provvederà alla consegna. Su di un libro che parla della storia della Piastrellavalley ho visto la storia di un’azienda di trasporti internazionali e ne parlo con uno dei titolari, gli chiedo se posso scannerizzare le foto e metterle sul questo blog, dice che il padre ne sarebbe felice, rispondo di fargliele vedere fra qualche giorno, sorride e :”Mio padre è mancato anni fa.” Bingo! Prima gaffes della settimana. Mi racconta in breve la storia del padre e lo sviluppo dell’azienda, una crescita parallela all’industria ceramica, c’interrompiamo perché uno dei suoi autisti ha bisogno d’informazioni e io devo riprendere il giro, non ho fretta perché non c’è molto da fare ma devo 15062008933consegnare in tempi accettabili. Rimango in autoporto e vado dove lavora una Lady Truck, caffè insieme e qualche amara considerazione su chi pone e dispone per gli altri unicamente nel proprio interesse, la informo che è in partenza il 3° ricettario e stavolta non possono mancare le ricette della sua terra d’origine… Stop siamo entrambe al lavoro e pochi minuti si possono sacrificare ma non tanti, Saluti e Via. Proseguo per Castellarano, poi torno a Sassuolo, poi Fiorano, poi Maranello, poi Formigine, poi Sassuolo e di nuovo Castellarano.  Pranzo veloce al Pink Phanter, è bello farsi viziare a tavola pronta da Titty e Nadia, il tempo è sempre meno di quello che si vorrebbe e senza aspettare Birba, abitudinaria per il caffè, vado a far la fila davanti a un altro deposito, 28012005442scarico per prima e riprendo lo stradone direzione Sassuolo. Per la terza volta incontro Onorevole, scherziamo al CB che se avessimo programmato un incontro non sarebbe stato così puntuale e preciso; al lavaggio c’è ancora fila e così le mie corse non sono servite a nulla, guardo Titty con tristezza, non avessi la tosse e ci fosse qualche grado in più di temperatura esterna lo laverei io, non posso però rischiare d’ammalarmi, per oggi in convalescenza basta Fabio. Rientro e pausa, se c’è il viaggio a Malpensa devo per forza farlo io, infatti alle 17,00 arriva la chiamata: 2 scarichi a cui io aggiungo pernottamento per un ritiro in zona Milano. In A1 ho Tania dietro parecchi Km ma l’aspetto in area di servizio, faremo un bel tratto insieme, potrà poi riposare davanti alla ditta fino a mattina, io ne avrò ancora per neanche due ore, ironia della sorte quando non devo rientrare mi libero sempre in fretta; tende tirate, branda, webasto e22022008607 sveglia alle 6,40. Che Freddo Tremendo -4°, paesaggio bianco per la brinata, chiamiamola così, sembra una spruzzata di neve… il parcheggio è molto suggestivo così, tutte le vetture dello stesso biancastro e il cargocity è un unico colore con varie sfumature… Pochi minuti per prendermi cura di me , camion in moto, caffè alle macchinette,disco inserito e una nesw: il navigatore; sulla strada per Milano il traffico è intenso ma non quello tradizionale dell’economia che tira e della Milano da bere… meno caotico, in tempi normali avrei fatto km di coda a quest’ora … mi sto facendo guidare dal navigatore e alle 7.50 mi indica che sono a 400 metri dalla destinazione, io che l’ho “scaricato” anni fa dopo che mi aveva giocato due brutti scherzi, mollandomi a piedi in pieno centro perché i palazzi alti non gli facevano trovare il satellite, per tornare ai metodi tradizionali, mi devo ricredere… ma… “Girate a destra e 50 metri a sinistra” proseguo lentamente, non ci sono strade da quella parte, ancora avanti e “tornate indietro!” “ Appena potete invertite la direzione!” ma porca miseria…  vado a cercare un posto per girare e vedo un’insegna familiare, una nota marca di cioccolato che uso per fare i dolci… buona a sapersi sta 14062008899uscendo un Volvo e l’autista non risponde alla mia chiamata al Cb, pazienza procedo ancora e vedo un’altra insegna che conosco, quella delle autobetoniere e se girano loro giro anch’io, infatti dopo pochi minuti esco dal viale e riprendo a cercare Via Francia, maledetta lei e il navigatore…Alle 8,00 sono davanti alla ditta, è un viale piccolo a senso unico, opposto a dove l’indicava il naviga e ne occupo qualche decimetro col cassone che è rimasto fuori dal cancello, mi dicono che è consuetudine e di non preoccuparmi. Sono tutti molto gentili, un po’ stupiti di come mi prendo cura della macchina  utensile, cinghie ben strette, nonostante sia leggera è sbilanciata col peso dei motori in alto e non voglio sorprese spiacevoli, il carrelista mi consegna i documenti, mi accompagna a lavarmi le mani, caffè ai14062008900 distributori automatici, è leggermente insistente e se non potesse essere mio figlio penserei che ci sta provando… quasi quasi gli faccio vedere la foto di Romy sul cellulare… va bhè avrò frainteso… parliamo di automazioni, lavoro, camion e crisi… saluto e “ Speriamo che torni tu a prendere le altre macchine.” “ Non so dirti… Ciao” Retromarcia lenta, molto lenta ma qui è provincia di Milano e le 4 frecce sembrano non indicare nulla, le auto continuano la loro corsa incuranti del poco spazio e suonando quando se ne rendono conto… frenare un momento… no? Finisco la mia manovra senza aver schiacciato nessuno e prendo la via del ritorno, destinazione Parma; chiamo Milly lei invece è in Piastrellavalley a pochi km da casa mia, con una destinazione difficile, non posso aiutarla non conosco la ditta e la via che cerca per me è unicamente residenziale, lei invece aiuta me, in pochi minuti uscita dall’A1 troverò il luogo di scarico. Le racconto del mio dubbio e ci ridiamo su “Le donne mature vanno di moda.”, smetto in15062008925 fretta di scherzare c’è nebbia fitta in tangenziale ovest e un mio collega sassolese mi dice che è densa fino a Fidenza, fortunatamente a Melegnano si dirada e io non ho problemi…Via verso Parma… Richiamo Milly per dirle “Tutto ok e tu?” , siamo entrambe libere, ma su due strade diverse quindi niente incontro per pranzo, rientro, doccia, pranzo e letto… a sera si riparte in compagnia di Tania, stesso percorso fino a Marcallo e stavolta si rientra in nottata; ci siamo fermate all’area di servizio di San Zenone a mangiare e a far due parole con i dipendenti… in quell’occasione di solidarietà: una signora aveva ripreso il barista con un tono sprezzante e cafone… vero che sono cari ma altrettanto vero che non sei obbligato a fermarti e da loro dipende il servizio non il prezzo…un altro viaggio a Malpensa e la mia settimana è finita, recupero le ore di riposo settimanale e non solo purtroppo… che tristezza… causa sonno ho mancato anche un incontro con Mony che ha scaricato a 3 km da casa mia, pensare che mia mamma voleva l’invitassi a pranzo.. che dormigliona che sono… Buona Strada a Tutte/i!!!

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Senza titolo 20

La settimana è volata via, il ruolo della badante-accompagnatrice ha avuto il il Gladiatoresopravvento su quello di autista e mercoledì è stato il primo giorno intero alla guida, ma bisogna dare delle priorità e la salute di chi mi sta vicino ce l’ha… Non è comunque stata una noiosa, sono successe un sacco di cose… La Rai sta cercando storie INCREDIBILI da proporre in un nuovo programma, qualche suggerimento lo abbiamo dato e forse hanno trovato ciò che fa il loro caso, mi sarebbe piaciuto fossero interessati al record del Caccia, ma non essendo più in vita non è stata ritenuta proponibile, io ci ho provato..; Sabry vive con ansia, legittima, l’ultimoTruck 3 periodo prima dell’esame, si cerca di tranquillizzarla… Elda ha incontrato Maurizia in un magazzino zona Mi, ma per le operazioni di carico non sono riuscite a scambiarsi una parola… Milly ha incontrato Giorgia e non è riuscita a farsi notare, così l’ha filmata per qualche minuto… Tania ha cominciato a fare trasporti di generi alimentari, nuovo per lei e con entusiasmo affronta la novità… Mi ha chiamato una Lady Truck 2Truck che ancora non conoscevamo, una romagnola simpaticissima, speriamo capiti presto l’occasione d’incontrarci… Già settimana scorsa si è messa in contatto con noi una toscana “adescata” da Milly mesi prima… Una giornalista di un quotidiano vorrebbe scrivere di noi e del nostro modo di fare gruppo… Mercoledì sera ho incrociato Gianpiero, dopo un msg e una lunga telefonata ho invaso la sua riservatezza e l’ho fotografato, pessimo risultato… pazienza; un’ora dopo ho incrociato Mony che non ancora TRUCK 1ristabilita completamente andava in Toscana…; Tante persone mi dicono di aver visto i Calendari Lady Truck a Mattino5 settimana scorsa, se li ripropongono vuol dire che sono piaciuti, purtroppo la crisi ha colpito anche quelli e non sono ricercati come l’hanno scorso, però gli affezionati rimangono, mi ha chiamato un fan dal Sud, settimana prossima carica a Fiorano e vorrebbe averli… Dany ha fatto un breve viaggio col Bimbo e soffre di nostalgia… non ha però perso la sua grinta… Simo si è iscritta a scuolatruck guida e ci teniamo in contatto… Gianni è sempre disponibile a dare informazioni e consigli e l’ha fatto anche con lei e Sabry… Anche sul blog ci sono novità, è arrivata l’Indomabile… La Tata… Simo… Sony Benvenute!!! Aspettavo uno spazio dedicato ad Anto e il suo camion, su una rivista settimanale, che ormai compro da un mese, ma gli avvenimenti internazionali hanno riempito tutte le pagine… Nel riassunto della settimana dovrei scrivere dei viaggi…, sono stati all’insegna della pioggia e delle attese interminabili, si parla interno trucktanto di Malpensa che va male… questa settimana ho fatto 2 viaggi il primo impiegandoci 12 ore e il secondo 15 contro le 7 o 8 di tempi ragionevoli… se va male ci saranno svariati motivi… voi che ne dite? Senza contare che giovedì hanno accettato e imbarcato una spedizione che non era destinata a loro senza che nessuno se ne renda conto, noi non ne abbiamo la possibilità perché non vediamo i documenti, sono sigillati…poi ieri leggo sul quotidiano:” Da Malpensa a Roma non ci si arriva neanche da morti”, una salma destinata a Roma è arrivata in Marocco… Malpensa cargocity e i suoi misteri…

Buona Strada a Tutte/i  !!! gisy

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Una pagina dal diario di…

Ciao a tutti  blog-lettori,

 

torno con un DIARIO DI BORDO, non l’ho scritto io (non ho mai fatto il militare!!) ma un carissimo amico (mio e del blog) con una grandissima passione per i camion che mi ha raccontato via mail di quando ragazzo nel periodo della naja ha preso parte a una missione di PACE in Albania, lui non guidava i camion, ma un giorno….

 

“Nel mio periodo di servizio militare obbligatorio (svolto in diverse caserme tra l’autunno del ’91 e l’autunno del ’92) mi capitava spesso di infilarmi nelle rimesse per guardare da vicino i camion dell’esercito. Ebbi persino modo di ottenere i manuali d’officina dei mezzi in dotazione (autobus Fiat «370» compreso) e ricordo bene anche le pagine dedicate al cambio Fuller a 13 marce del libretto di istruzioni presente nel cruscotto del «190.33 Turbostar» allestito ad autocisterna.

002 rEra il 1992 quando ebbi modo di passare i mesi estivi di naja in Albania, nell’accampamento della città di Durazzo. Si trattava di una missione di pace, denominata Pellicano proprio come l’uccello che porta da mangiare ai suoi piccoli riempiendosi il grande becco. E in realtà buona parte della presenza dell’esercito italiano in Albania tra il ’91 e il ’93 consisteva proprio nella distribuzione di derrate alimentari (zucchero, grano, farina) alla popolazione. Più in là vennero assegnati anche libri e strumenti medici. 014 r

Ogni mattina decine di automezzi targati EI partivano diretti a vari depositi e rientravano generalmente alla sera dopo aver scaricato tonnellate di roba. Mi piaceva molto assistere a quel via-vai di autocarri che si muovevano ordinatamente. Tuttavia io ero assegnato ad incarichi da ufficio, quindi niente camion. Una volta però mi feci un po’ di coraggio, e considerando che non c’era molto da lavorare al computer, chiesi al maresciallo se mi accordava il permesso di uscire in colonna. Lui acconsentì e mi disse che il giorno dopo sarei andato insieme ad un gruppo che avrebbe pernottato fuori e sarebbe tornato l’indomani.

013 FraRicordo ancora la contentezza di sedere sul sedile destro di quell’Astra «BM 201», accanto ad un autista sardo molto gentile. Il nostro mezzo era il secondo di una colonna di nove camion carichi di sacchi di farina, e vederli dal retrovisore era uno spettacolo. A chiudere il serpentone provvedeva un esperto maresciallo alla guida di uno sbuffante Iveco «330» con gru retrocabina e rimorchio carrellone. Serviva come mezzo di soccorso nel caso qualche camion si guastasse o finisse fuori strada.012 rr

Partimmo alle nove del mattino e la meta da raggiungere distava circa 200 chilometri, ma la strada era interamente in terra battuta. In più c’erano lunghissimi tratti che si inerpicavano per le montagne, su sedi stradali strette e prive di paracarri. Insomma, in più d’un momento, soprattutto quando si incrociava un mezzo che procedeva in direzione opposta, sembrava di essere in quei film in cui basta un nonnulla per finire nel precipizio!007 r

La gente salutava festosa al nostro passaggio intrecciando le dita in un simbolo che inneggiava alla libertà, e a me sembrava di vedere le immagini dei documentari in cui gli Italiani esultano all’ingresso degli Americani alla fine della seconda guerra mondiale. Non so con esattezza com’è la situazione attuale, ma allora c’era tanta povertà. Pensate che le donne ci chiedevano spesso le bottiglie di plastica vuote. Tagliandole in basso ricavavano economicamente un bicchiere. Il lavoro gravava in buona parte su donne e bambini; gli uomini passavano più che altro la giornata a bighellonare. Però erano affettuosi nei nostri confronti e ci offrivano meloni, patate e zucchine appena raccolti. 009 r

I giovani albanesi tentavano di tutto per passare in Italia. Rai e Fininvest si ricevevano bene nei bar che avevano un televisore e per questo erano convinti che il nostro Paese fosse la nazione del bengodi, dove i soldi piovono dal cielo. In particolare erano illusi dagli alti ingaggi dei calciatori (pensavano che bastasse tenere un pallone fra i piedi per diventare ricchissimi) e dai quiz di Mike Bongiorno che regalava milioni e milioni a chi dava semplicemente la risposta esatta ad una domanda! 

Quando i mezzi dell’Esercito impossibili da riparare in loco venivano rimandati in Italia imbarcandoli al porto di Durazzo, si doveva procedere ad attenti controlli perché c’erano ragazzi che si nascondevano in ogni angolo sotto il camion pur di imbarcarsi clandestinamente nella nave per Trieste.010 r

Durante il viaggio rimasi meravigliato dalle tante botteghe per la riparazione di pneumatici. Del resto non c’era molto da meravigliarsene: con le strade di ghiaia e terra battuta le gomme avevano vita tutt’altro che facile.

A pranzo ci fermammo in una pineta, consumando le razioni preconfezionate in dotazione all’esercito. C’era una bella atmosfera composta da fatica e solidarietà. Poi di nuovo in cabina, con la colonna sonora del motore, la coreografia di un paesaggio dall’orografia suggestiva e il contorno di inenarrabili scossoni e sussulti in cabina.

Giungemmo al magazzino di scarico che erano da poco passate le otto.

  015 r

Feci un rapido conto: praticamente avevamo impiegato più di dieci ore per arrivare a destinazione, una media di circa 20 chilometri orari!…

Ma come fu bello!

 

Francesco “

 

E bello è stato anche leggere di una missione pacifica per aiutare chi ne aveva bisogno mista a un grande amore per i camion!! Io ringrazio Francesco (si il “nostro” Francesco, proprio lui!!) per aver voluto condividere con noi questa esperienza di vita, grazie veramente di cuore e…buona strada!!!!

 

Moni

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