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Incontri on the road – 3

 

Giovedi.. direzione Nord.. giornataccia di grandine.. poi sole.. e poi ancora neve …
cammino tranquilla tranquilla.. godendo la strada al telefono di tanti amici ..

cammin cammino.. poi un frigo.. aspetto la mini che sorpassa, metto la freccia… E……

ASPETTA UN ATTIMO!!! MA QUESTA è LA SIRENETTA!!!!!!

quel camion.. unico al mondo è inconfondibile.. visto milioni di volte sui giornali specializzati .. i raduni.. alla tv… ma siiiii è
 

 le sfanalo.. mi ci accosto… le suono
(ahahhah la bm che abborda la camionista hihihihi ) ..
con il braccio le faccio segno di guardare la targa .. quella targa fuxia sfavillante che alberga quieta e serena sul mio lunotto …
e le vedo stendersi un bellissimo sorriso sul volto che ha rischiarato il cielo di quella mattina e mi fa segno con le dita vicino alla bocca se.. "ci prendiamo il caffè"…
figuriamoci se non coglievo al volo l'invito!!!

mi ci accosto.. e la seguo fino al prossimo autogrill..parcheggio tra le macchine skizzo fuori come una faina e saltello fino al suo camion… che regna imperante nel piazzale…

arancione brillante.. cromature .. tutto un packaging di hello kitty sul cruscotto .. e la scritta a led luminosi ""…

sullo sportello la rirenetta con la cornicie di bollicine tutto intorno sulle portiere.. è un gioiello.. non un camion..

che emozione.. vederlo dal vivo fa emozionare .. quanta dedizione riposta dalla Anto in quel suo compagno di lavoro .. accudito come un bambino.. e sfavillante come un drago arancione che sputa fuoco in tutta la sua potenza!

APRE LA PORTA E MI CI TUFFO PER ABBRACCIARLA..
ci presentiamo.. ci scambiamo qualche risatina.. parliamo.. parliamo.. parliamo … e parliamo.. ci facciamo scattare qualche foto dal bisarchista (simpaticone che ci ha anche opfferto il caffè… ) che potesse immortalare quel  "meeting on the road"
rimaniamo a parlare per un po.. credo sia passata un oretta anche se alla fine in queste occasioni il tempo vola ..

mi ha emozionato sapere dei suoi camion.. dei suoi tragitti.. della sua vita..
 si è aperta con me da subito come se ci sonoscessimo da anni.. riflettendo la sua personalità di donna entusiasta della vita onthe road.. del suo lavoro e i sacrificiper i camion .. della strada.. con la semplicità e la modestia che la contraddistingue ..

che persona dolce ..solare ..  brillante ..
ho trovato un altra amica ..

 

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Per il Pirata

monumento monte cippoCorri più veloce del vento
il vento non ti prenderà mai
corri ancora adesso lo sento
sta soffiando sopra gli anni tuoi.
Dammi la mano fammi sognare
dimmi se ancora avrai
al traguardo ad aspettarti
qualcuno oppure no

Dimmi cos’è che fa sentire
il vuoto che ti toglie tutto
e fa finire il gioco
dimmi cos’è dentro di te
dimmi perchè

Cerchi questo giorno d’inverno
il sole che non tramonta mai
lo cerchi in questa stanza d’albergo
solo e sempre con i tuoi guai.
Dammi la mano fammi sognare
dimmi se ancora avrai
al traguardo ad aspettarti
qualcuno oppure no

Dimmi cos’è che fa sentire il vuoto
che ti toglie tutto
e fa finire il gioco
dimmi cos’è dentro di te
dimmi perchè

Dimmi cos’è che fa sentire
il vuoto che ti toglie tutto
e fa finire il gioco
dimmi cos’è dentro di te
dimmi perchè

A braccia alzate verso il cielo
nella notte te ne andrai
e a pugni chiusi sulla vita
la tua vita graffierai

Dammi la mano fammi sognare
dimmi se ancora avrai
al traguardo ad aspettarti
qualcuno oppure no

Dimmi cos’è dentro di te
dimmi perchè
dimmi cos’è dentro di te
dimmi perchè….

Il testo dell’ ULTIMA SALITA dei Nomadi racchiude tutta la storia di Marco Pantani in poche righe….

pantani imola
Anche Fabri Fibra riduce a poche parole un’esistenza finita tragicamente…

"perché è la coca che distrugge un grande come Pantani, mica è la gente che c’è intorno e vuole show da marziani"

"e ti ritrovi in questi alberghi lussuosi, come Marco Pantani con in mano due dosi e con gli occhi esplosi"
biglia pantani
Dentro un’enorme biglia, un’immagine di un ciclista, sotto sforzo che guarda l’orizzonte… l’A14 all’altezza di Imola, non è uno qualunque, è il Pirata, uno che ha fatto seguire il ciclismo anche a chi non lo aveva mai fatto…lui che ha lanciato la moda della bandana…lui che rimaneva un ragazzo timido e cordiale, appena sceso dalla Sua bicicletta… lui che un anno ha cantato la sigla di un giro d’Italia e qualche anno dopo non vi ha potuto partecipare…lui che si è fatto benvolere da chiunque ci ha scambiato una sola parola di persona…

Da quella biglia guarda i veicoli passare veloci, attraversare la sua Romagna che gli ha insegnato tanto, ma non abbastanza da sopravvivere nella fossa dei leoni… Le fauci del mondo dello sport stritolano chiunque, quando sei in alto, catapultato sempre più su e appena scivoli, vieni abbandonato nella tua discesa da tutti, anzi, sempre c’è qualcuno pronto ad affossarti, ancor di più… se possibile… Dopo anni saltano fuori i difensori… tanti, ma qualcuno non ha la coscienza pulita… dopo anni sono cambiati i valori di riferimento, ma i ciclisti "cadono" ancora, in quella buca che sono le "analisi a campione", perché non è più il ciclismo di una volta…perché ci sono dietro troppi interessi economici, perché un campione è considerato tale solo dal pubblico vero quello genuino, per gli altri sei solo businnes; ma Marco Pantani non è più qui a vedere le scalate e le cadute degl’altri; non è qui a sentire le canzoni che gli Stadio, I Nomadi, I Litfiba, Francesco Baccini, Riccardo Maffoni e tanti altri hanno dedicato a una vita spezzata troppo presto, che con le parole cercano di rendergli merito, di ringraziare chi porta nel cuore il ricordo di un ragazzo timido che solo sulla sua bici era a suo agio, che ha pedalato con tutte le forze, che riusciva a tirar fuori e che aveva esaurito quando gli sarebbero servite a salvarsi la vita.

marco-pantani

Gli anni passano e dalla biglia osserva il traffico dell’autostrada, adesso non è solo, chiunque percorra quel tratto lancia uno sguardo, lo cerca, tifoso o no, solidale per ciò che ha subito, riconoscente per le emozioni che ci ha regalato, pedalando con tutte le sue forze, vincendo, per lui, per la sua squadra, per chi ci guadagnava, per chi ci credeva, ma anche per i colori di una bandiera.

E’ l’anniversario della sua caduta e vorrei rendergli un piccolo omaggio anche da queste pagine…
la canzone degli Stadio, E MI ALZO SUI PEDALI…

 Io sono un campione questo lo so
È solo questione di punti di vista
In questo posto dove io sto
Mi chiamano Marco, Marco il ciclista
Ma è che alle volte si perde la strada
Perché prima o poi ci sono brutti momenti
Non so neppure se ero un pirata
Strappavo la vita col cuore e coi denti
E se ho sbagliato non me ne son reso conto
Ho preso le cose fin troppo sul serio
Ho preso anche il fatto di aver ogni tanto
Esagerato per sentirmi più vero

E ora mi alzo sui pedali come quando ero bambino
Dopo un po’ prendevo il volo dal cancello del giardino
E mio nonno mi aspettava senza dire una parola
Perché io e la bicicletta siamo una cosa sola
E mi rialzo sui pedali ricomincio la fatica
Poi abbraccio i miei gregari passo in cima alla salita
Perché quelli come noi hanno voglia di sognare
E io dal passo del Pordoi chiudo gli occhi e vedo il mare
E vedo te…e aspetto te…

Adesso mi sembra tutto distante
La maglia rosa e quegli anni felici
E il Giro d’Italia e poi il Tour de France
Ed anche gli amici che non erano amici
Poi di quel giorno ricordo soltanto
Una stanza d’albergo ed un letto disfatto
E sono sicuro di avere anche pianto
Ma sono sparito in quell’ attimo esatto

E ora mi alzo sui pedali all’ inizio dello strappo
Mentre un pugno di avversari si è piantato in mezzo al gruppo
Perché in fondo una salita è una cosa anche è normale
Assomiglia un po’ alla vita devi sempre un po’ lottare
E mi rialzo sui pedali con il sole sulla faccia
E mi tiro su gli occhiali al traguardo della tappa
Ma quando scendo dal sellino sento la malinconia
Un elefante magrolino che scriveva poesie
Solo per te… solo per te…

Io sono un campione questo lo so
Un po’ come tutti aspetto il domani
In questo posto dove io sto
Chiedete di Marco, Marco Pantani

Dalla Sua biglia veglia anche su di noi, perché la nostra Strada sia Sempre Buona!!!

 

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Il coraggio del TARTARUGA TRUCK TEAM

Ciao a tutte/isimbolo

Conosciamo bene il Tartaruga Truck Team, non per i numeri di associati o le grandi iniziative, è un gruppo di amici che sottrae tempo ad azienda e famiglia per creare una giornata di festa.

E’ nata per ricordare un’amico ed è cresciuta incontrandone tanti altri, a Castelnuovo Monti prima e a Felina negli ultimi anni si respira un’aria particolare, un’allegria vera, dove gli scherzi e le battute sono spontanei, dove il tempo vola, perché sei in buona compagnia e senza renderti conto hai tirato mattina, dove l’accoglienza emiliana è ben rappresentata e sembra sempre finire tutto troppo presto, ognuno di noi si è portato via ricordi piacevoli, unico premio,la vittoria di un po’ di serenità; Marco, Giorgio,Jhonny e le loro famiglie s’impegnano tanto per poterci ospitare tutti, come se fossimo ospiti a casa loro, per due giorni, e le loro fatiche vengono ripagate solo dagli schiamazzi festosi. Spettacoli, spaghettata notturna, giochi, musica e clacson hanno un senso solo se l’animo è sereno, se si può sorridere a tutti, per il solo fatto d’incontrarsi, ciò che quest’anno non è possibile, ci s’incontra e ci si chiede “ A te, come va?” “Come fai a sopravvivere?”, non si può far finta che vada tutto bene, ognuno di noi cerca di resistere, come meglio può, al periodo nero che sta mettendo in ginocchio il nostro mondo e mandando in frantumi il frutto dei sacrifici passati, polverizzando le aspettative di tutti.

Questa non è l’atmosfera per fare FESTA, non si può chiedere a chi non lavora e non guadagna di lasciare a casa i propri pensieri… non si può chiedere a nessuna azienda di sostenerti in nessun percorso, anche se sei cliente e neanche per beneficenza, sarebbe un velato ricatto; con questa consapevolezza il Tartaruga Truck Team ha fatto una scelta dolorosa ma dovuta e NON organizzerà il raduno.  

Negli ultimi anni, ogni fine settimana c’era un “impegno”, difficile scegliere uno a discapito di un altro, difficile perché non esiste un vero indice di preferenza, siamo tutti sulle stesse strade e almeno a far festa dovremmo essere uniti, sono già tante le divisioni nel mondo del trasporto.
TTT raduno

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Regalo

Babbi_SexyQuesto è il regalo di un nostro fan modenese… Mony ieri parlava d’amore, intendeva qualcosa di diverso, ma anche questi potrebbero tirare su il morale a qualcuna…. Buona Strada!!!

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BUON 2010 a tutte/i!!!!

Ciao a tutte/iBrindisi
Vorrei dedicare qualche parola al 2009, scriverei un romanzo e non ho il tempo, devo lavorare, perché contrariamente a quanto si possa pensare, lavoro anch’io;

questo anno ci ha portato nuove amiche ed amici che sono contenta di aver conosciuto, sono arrivati nuovi amori di cui sono altrettanto felice, perché l’amore è un’ingranaggio fondamentale per far girare “il mondo”; il nostro gruppo è riuscito a continuare i progetti e mantenere quella continuità che ci siamo prefissate, a volte costa molto, ma ha funzionato; purtroppo ci ha portato via Michela, con cui non abbiamo avuto il tempo di approfondire la conoscenza…

Molte di noi hanno perso il lavoro o si sono trovate in condizioni instabili e/o precarie, non possiamo aiutare ma siamo solidali… Molti ci hanno criticato negativamente, personalmente accetto le critiche solo da chi spende tempo ed energie in prima persona, troppo semplice predicare salendo in cattedra, il nostro è un percorso nuovo e come tale dobbiamo sperimentarlo, a dimostrarlo le tante dimostrazioni di affetto e approvazione.Io, da portavoce, posso anche non piacere a tutti, ma in questo momento non c’è la figura adatta a sostituirmi, in futuro arriverà… con più sensibilità,esperienza e carisma. Sarò una romantica, ingenua, ma voglio continuare a percorrere istintivamente, questa, che mi sembra la nostra BUONA STRADA!!!

Grazie a tutte/i … per la collaborazione, per l’affetto e BUON 2010 “on the road”!!!
gisy

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Senza titolo 37

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Da Professione Camionista Nr 144…Grazie Francesca, è stato un piacere conversare con te, Complimenti per ciò che ne hai tratto… Buona Strada con qualsiasi mezzo tu la percorra!!! 

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C'è posta per noi… – 8

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Progetti in corso….. – 1




Un altro anno sta per finire e anche quest’anno volevo ringraziare tutte le amiche e gli amici che ci hanno aiutato nella realizzazione delle nostre iniziative, un piccolo aiuto da ognuno per portare avanti i nostri progetti a favore delle varie Associazioni che continuiamo a sostenere perché siamo convinte che anche dei piccoli contributi possono servire ad aiutare chi ne ha bisogno!! Noi ci proviamo e continuiamo sulla nostra Buona Strada e questi sono i risultati: i calendari per il 2010, sempre sponsorizzati dagli amici del “Coast to coast Truck Team”, 5 versioni per le Lady Truck a favore dell’A.L.T.S. (Associazione Lotta Tumori al Seno) e una per i Mister Truck a favore dell’Associazione Paolo Belli:

 

 IL CALENDARIO ROSSO





2010_2 -



Hanno partecipato: Daniela, Dayana, Monica, Evelyn, Elda, Giusy, Nicoletta, Sabrina, Rosa, Silvia, Paola, Laura, Elisa e  Marianna.

 

IL CALENDARIO BLU






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Hanno partecipato: Federica, Susanna, Elisabetta Gisella, Marcella, Giorgia, Agata, Francesca, Monica, Simona, Marzia e Josephine.

 

IL CALENDARIO VERDE






2010_3-



Hanno partecipato: Luisa, Ramona, Milena, Tania, Lorena, Ornella, Sara, Romina, Angela, Rita, Giuliana, Anna, Romy, Orianna e Sara.

 

IL CALENDARIO GIALLO





2010_4-



 

Hanno partecipato: Betty, Daniela, Debora, Patty, Cristina, Antonella, Rita, Donatella, Alessia, Angela, Claudia, Patrizia, Valentina e Giulia.

 

IL CALENDARIO FUCSIA





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Hanno partecipato: Silvia, Giovanna, Daniela, Caterina, Ramona, Monica, Giusy, Paola, e Lady Paolina”!

 

IL CALENDARIO MISTER TRUCK





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Hanno partecipato: Paolo Iceman, Roby, Fabio, Roberto Chiodo, Herbert, Luca, Franco  B & B, Giovanni, Daniel, Ivan  Graspa e  Andrea Pandorino, Nicola, Giovanni, Max , Carioca, Lupo,  Walter e Matteo.

 

I nostri progetti continuano con il RICETTARIO  “Nonsolocamioniste”   giunto alla sua terza edizione e che anche quest’anno  con l’aiuto e la collaborazione di tante colleghe raccoglie ricette da tutta Italia e i cui proventi vengono devoluti all’associazione “Noiperloro”  che si occupa di assistere i bambini ricoverati nel reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Parma.





maglietta



Copertina 3 ricettario-







…e naturalmente ci sono sempre le T-shirt col logo del gruppo il cui ricavato va a favore dell’associazione Rock No War



Anno dopo anno continuiamo il nostro percorso, anno dopo anno continuiamo a crederci e speriamo che anche voi continuate a credere in noi !!! Grazie a tutti/e ! ! ! !

 

Buona Strada sempre, e Buone Feste a tutti ! ! ! !









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buon compleanno ICEMAN!!!!!!!!!!

Oggi è il compleanno di Paolo, ovvero cb ICEMAN.

Paolo-RidPaolomio

 


A volte penso quante volte ho percorso la Brennero e non ti ho mai incontrato nonostante le migliaia di volte che sicuramente ci siamo incrociati. Tu viaggiavi con la cisterna ma spiccava la tua tabella luminosa "Iceman" l’unica cosa che vagamente ricordavo. Poi hai cominciato con il frigo e facevamo gli stessi posti di carico e scarico, ma x la mia riservatezza non mi sono mai avvicinata ai colleghi e tantomeno tu x rispetto verso di me. Quando facevi i raduni io non c’ero perchè viaggiavo spesso con la moto, e quando sono entrata nel mondo raduni con il gruppo tu non c’eri +. Forse era destino che ci saremmo  conosciuti un giorno grazie ad Armin, scoprendo quale bella persona che sei. Quindi Paolo, nel rinnovarti gli auguri di compleanno ti chiedo anche di non cambiare mai, di  restare sempre così allegro e spontaneo come ti abbiamo sempre visto e che per questo ti vogliamo bene. Noi Lady siamo orgogliose di te e come noi anche tutti i colleghi e gli amici che ti conoscono dai camionraduni e dal lavoro che ami per la passione che ci metti. Ci hai divertiti al raduno dei B&B a Grisignano di Zocco (come dimenticare la partita di calcio nei panni di Paolina?) e partecipi attivamente alle nostre iniziative, portando nel tuo Scania il logo dei fans. Quindi continua così  BUONA STRADA SEMPRE!!!!

 

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Ancora dal web…

Dal web un altro giornale, "Il resto del Carlino" dell’11/12/09  in cui si parla del funerale di Michela.


 
Di solito non scriviamo a due mani i post, ringrazio Rò per l’ospitalità… ho partecipato a questo rito funebre, guardando la foto e rivivendo quell’emozione ho pensato di condividere ciò che avevo scritto, in serata durante l’attesa allo scarico, in solitudine… Mi scuso fin da ora se qualcuno si sente "preso in causa", sono solo riflessioni personali, di cui mi assumo le responsabilità, come noi lady truck siamo solite fare…
Ti amo amamiAncora dal web...
ti penso pensami
ti ho perso ritrovami.
Sono disperata confortami
sono debole dammi la forza
c’è buio intorno a me illuminalo di te
in me c’è il vuoto riempilo
sono sola in questo viaggio…
accompagnami.

mamma io per te ci sarò sempre 
non dimenticarmi
 

 

Tarda mattinata di giovedì, ho scambiato il viaggio con Fabio, cercato di organizzarmi per andare a portare un saluto a Michela, e comincio a rendermi conto che sarò sola… la mia amica che doveva accompagnarmi è stata trattenuta al lavoro… sento che devo andare ugualmente… ma sono riluttante… la Tata, lei che di dolore ne sa fin troppo… e che mi avrebbe accompagnato volentieri ma…mi dice:” Sai che non si sceglie! Se ti senti di andare, DEVI!”. Poche parole, ma vere, non si sceglie mai di andare a dare l’ultimo saluto… pranziamo io e lei, in silenzio, quello che dice tante cose; quando parto mi accompagna in cortile e mi dice:” Stai attenta!” Come quando parto col camion… Durante i 170 km che mi separano da San Mauro Pascoli ricevo diverse telefonate, amici e colleghi, mi chiedono di salutare Michela anche per loro, mi dicono che è giusto che vada, mi dicono che non dovevo andare sola… eppure le altre sono impegnate e il nostro lavoro è anche questo, essere lontano da dove vorresti essere… ma se tanti mi telefonano è perché col pensiero sono anche loro diretti a quella chiesa… Tra domande, riflessioni e tristezza sono arrivata all’ultima area di servizio prima dell’uscita, mi fermo, entro velocemente, diretta alla toilette, nella fretta, travolgo un poliziotto…”:Mi scusi..”, ho solo visto la divisa, chiesto scusa e proseguito, lo rivedrò alla cassa, mentre sto facendo la fila per pagare, mi chiede se sto bene, se è tutto ok? Tutto ok un corno… :”Tutto Ok, sono solo triste!” Riparto sotto lo sguardo attento e fisso suo e del collega, usciti anche loro, allaccio la cintura, accendo i fari… non è proprio giorno da verbale…Un quarto d’ora dopo la slaccio, ho parcheggiato davanti ad una palazzina e si sente il vociare dei condomini… voci di famiglia… io invece sto andando a vederne una che dovrà rimettere insieme ciò che ne è rimasto… una famiglia amputata di un pezzo… mi sforzo per non piangere… non so neanche il perché poi… piangere non è ne delitto, ne debolezza… Camminando verso la chiesa rivedo una cittadina che  anni fa frequentavo, sono cambiate tante cose, ma capisco che Michela abbia scelto di viverci… la immagino seduta al tavolino esterno di un bar, con la figlia a far colazione, invece c’è un signore che sta fumando e mi guarda, so che in questa cittadina si conoscono tutti o quasi e si sta chiedendo chi sono… Vedo un grande albero di Natale, gli scatto una foto, la chiesa eccola lì…a pochi metri e la gente in attesa, espressioni tristi su tutti i volti infreddoliti, increduli e sgomenti… abbiamo tutti la stessa espressione, una tristezza unica… Vorrei sapere tante cose, non conosco nessuno, non conoscevo bene neanche lei… eppure qui siamo in tantissimi, sicuramente tanti colleghi, per essere un giorno feriale… C’è un gruppo di Altamura, hanno stampato un epigrafe diverso da quello della famiglia, ci sono molte persone nella fascia d’età dai 35 ai 45, tanti ragazzi giovani, amici di Jessica… Tante donne, tra loro sicuramente ci sarà qualche autista… la famiglia è di fronte alla bara, la chiesa strapiena, molte persone in piedi, ma un silenzio assordante, di quelli che pesano… perché qui siamo tutti sgomenti… durante l’omelia il parroco ha detto di essersi confrontato diverse volte con Michela su alcuni temi esistenziali, me la immagino a sostenere le sue ragioni, caparbia e determinata come pochi… immagino lei a ribadire le sue convinzioni e lui contrapporre le sue di uomo di fede… quando è successo a me di confrontarmi con lei, ho trovato di fronte una persona che credeva fermamente in ciò che descriveva, quella determinazione figlia  di conoscenza, dedizione e passione per il proprio lavoro, non la pensavamo nello stesso modo, ma la stima è rimasta, ognuna ha proseguito sul percorso prescelto… torno ad ascoltare il parroco e una frase mi ha colpito, ha ammesso di non aver parole per descrivere questa tragedia, dice:”Le supposizioni son come le prediche… tante parole che non portano a nulla; sa Dio cosa è successo e forse…Michela!”. I miei pensieri corrono ancora… spero che non abbia capito che era la Fine! Spero umanamente che non abbia sofferto le pene di quell’inferno sotto al viadotto… spero che non abbia avuto davanti la successione delle immagini a lei più care… spero che… niente, tutte parole e pensieri inutili, una donna giovane e sorridente ci guarda da una foto, tutti… quel sorriso che la famiglia ha scelto è ciò che ne è rimasto. La messa prosegue… Jessica, coraggiosamente, legge al microfono una lettera alla mamma, con naturalezza nelle parole, come forse tante volte ha fatto al telefono, vorrei non entrare in questa intimità… eppure lei è lì a descrivere la sua vita e il legame con la mamma, con quello che gli costa emotivamente chi sono io per non starla ad ascoltare? Sembra un fiore… a cui sono state recise improvvisamente le foglie, recando una sofferenza che sempre si porterà nel cuore. A casa tante di noi hanno figli di quell’età, troppo grandi per essere bambini e troppo piccoli per essere considerati adulti, perché dover crescere in una sola notte?

Ci commuoviamo tutti, lacrime silenziose, compaiono fazzoletti e si sentono vari singhiozzi…qualcuno la abbraccia, quello che avremmo voluto fare tutti… C’è una mamma, una sorella, una figlia… che vediamo, ma tanti altri, che sono riusciti ad essere presenti, altri che sono lontani, soffrono per questa perdita… Lo so per certo, ho ricevuto telefonate, sms, email e commenti sul blog … Alla fine del rito di benedizione le persone non si riversano verso l’uscita, sembra che nessuno la voglia lasciar andare via, si forma un cerchio di persone verso l’altare, sembra un grande abbraccio a questa famiglia che adorava Michela e in un qualche modo aveva accettato il suo lavoro, che per una famiglia è sempre un peso, nel quotidiano. Oggi c’è tanta gente, speriamo che non dimentichino di queste persone, speriamo di non dimenticare Michela… La dignità del pianto dei congiunti è qualcosa di unico. Esco e vedo fuori altrettante persone… la salma andrà a Faenza per la cremazione, altra scelta che personalmente condivido; però adesso… un carro funebre ospita una cassa e parte accompagnato da un applauso, lo stesso vigore di quando Jessica ha diviso con noi il suo dolore e la rabbia di non aver avuto la possibilità di conoscere meglio sua mamma. Un applauso e la tua vita è finita, per sempre! Ricordi che rimarranno nel cuore di tanti, che sono qui… Ma non è giusto, perdere la vita in un minuto… non è giusto morire di lavoro e tu Michela, lo sapevi bene. Fra queste persone ci saranno sicuramente tanti di quelli che hai aiutato col tuo lavoro nel sindacato… ci saranno persone con cui hai viaggiato… ci saranno quelli con cui hai provato un confronto… ci saranno coloro con cui hai gioito di una soddisfazione… persone addolorate e sgomente sul sagrato della chiesa… che non accennano ad andarsene per parecchi minuti… a cosa possono servire le parole, cosa dire ora a tua mamma che circondata da parenti e amici, cerca di vedere chi c’è a consolare tua sorella e tua figlia… dovevate essere proprio una bella famiglia e qui si spezza il cuore… lasciarle sole, dover andar via. Mentre cammino verso la macchina penso che sono stata vigliacca, non ho avuto il coraggio di parlare con nessuna delle tre… penso, mi ero ripromessa di scrivergli una lettera e consegnargliela, oggi, ma non avevo le parole, sarebbe stato tutto banale… sarebbe stato tutto inutile per poter alleviare il loro grande dolore…

Parto… Durante il rientro altre chiamate, domande, ricordi, parole di gente addolorata, le mie colleghe, i nostri amici, i miei amici… domande a cui non so rispondere… tranne:”Come stai?” “Io? Ah.. io bene, sto bene… sono loro che…!?!” Qualsiasi cosa faremo per loro e decideremo insieme, sarà poco, troppo poco e soprattutto Michela non ci sarà più. So bene io, che non si dimenticano i propri congiunti scomparsi prematuramente, che la vita continua e ci si fa una ragione per andare avanti, so bene che nel nostro cuore nessuno prende il posto di nessuno; so bene che si crede di aver superato il dramma e inaspettatamente ti esce la rabbia incontenibile perché al tuo compleanno non ci sarà qualcuno che per te conta molto, ne a questo, ne a nessun altro…

A proposito di compleanno, Michela avrebbe compiuto 38 anni giovedì 17, non sarà tanto, ma credo non sia mai successo in Italia, chi vuole renderle omaggio, si fermerà col camion dalle 15,30 alle 15 e 35… poi chi è dove può farlo e vuole, nell’ultimo minuto il lamento del clacson e trombe… un requiem unico!!! Qualcuno mi ha detto spudoratamente che sono morti anche tanti colleghi uomini e non si è scatenato nulla di simile, io egoisticamente, voglio pensare che sia un piccolo omaggio a Michela, unica, per il suo impegno a difendere il diritto alla dignità sul lavoro, il diritto alla sicurezza sul lavoro, il diritto-dovere al rispetto altrui; lei ci ha investito tanto, in forze, energie, tempo, conoscenza e disponibilità, sicuramente sacrificando del privato… Grazie Michela.

 

Mi rendo conto di aver scritto un romanzo, ma non sapevo cosa eliminare, ogni frase ha il suo valore, ogni particolare mi preme non vada perso, ognuno di noi ha il suo modo di elaborare … ora che sono qui, nella cabina di Titty, al caldo, in pace e solitudine,sto aspettando che scarichino, routine, il mio lavoro, come era il suo…un brivido mi fa ripensare a lei e al suo salto nel vuoto, no non voglio cancellare neanche una parola… scusate.

 

Da oggi ci metteremo in contatto con la famiglia perché abbiamo avviato un’iniziativa per aiutare Jessica, su queste pagine potrete tenervi aggiornati, ringrazio fin da ora chi vorrà unirsi a noi.   

Gisytruck

 

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