Giorgia lo sapeva che si sarebbe infilata in un mondo di soli uomini o quasi. Ma Non le è mai importato. “E poi non sono certo l’unica donna camionista, in Francia ce ne sono tante”, dice. Ma in Italia  non sono poi così numerose le ragazze che hanno scelto un mestiere che per decenni è stato appannaggio maschile. Giorgia Gastaldi, 28 anni, vive a Chiusa Pesio e lunedì darà l’ultimo esame per conseguire la patente E, ha già finito il corso e le prove scritte e pratiche per altre due patenti, C e Cqc, come unica studentessa donna della Truck Driver Academy.

“Grazie a questa iniziativa ho potuto permettermi il corso e gli esami, altrimenti imparare a guidare i camion è davvero troppo costoso”. Sedersi alla guida dei giganti delle strade non è esattamente il suo sogno di bambina, “nella vita –  dice –  ho fatto di tutto, dalle pulizie alla commessa in panetteria”. La sua è piuttosto una passione nata per amore. “Il mo compagno lavora da anni nel trasporto degli animali. E sono almeno tre o quattro anni che io lo seguo quando posso –  noi siamo una famiglia che arriva dalla campagna sappiamo cosa significa faticare. E’ stato un nostro amico a consigliarmi di imparare a guidare i camion perché in fondo ero già sempre con il mio compagno. Ora posso essergli più utile”.

L’occasione è arrivata quando Astra Cuneo ha finanziato un bando per giovani autotrasportatori. “Non dovevo essere l’unica ragazza ma all’ultimo una ha rinunciato”.  Giorgia ha passato una prova dopo l’altra. “Devo dire che un po’ temevo di essere discriminata, avevo paura che i miei compagni mi avrebbero un po’ tenuto da parte e invece non è stato così, anzi li devo ringraziare per l’aiuto che mi hanno dato a preparare i test. E con loro devo ringraziare  il presidente di Astra, il presidente del progetto Luca Viada e il miei professori  Luca Bergese e Nando Moscone. Non mi hanno mai fatto sentire di troppo”.

Cuneo: la sfida di Giorgia, la patente da camionista per lavorare con il fidanzato

Giorgia al volante

Giorgia conosce la realtà degli autotrasportatori francesi perché spesso ha accompagnato il suo fidanzato nei viaggi oltralpe a prendere bovini da portare in Piemonte. “Spesso le donne camioniste sono mogli e fidanzate di camionisti – racconta – In due è più facile coprire i viaggi lunghi dividendosi le ore di guida. Anche noi adesso faremo così e potremo guidare più lontano. Le regole per chi viaggia sulla strade sono tante e ci sono dei limiti precisi sulle ore che si possono passare al volante”.

Giorgia non nega che nel paesino del Cuneese dove abita qualcuno abbia strabuzzato gli occhi quando ha saputo i suoi progetti. “Qualche sorrisino, qualche battuta forse – dice – Ma a me non interessa, ho una corazza dura e non mi preoccupo certo di quel che pensa la gente, se lo facessi non andrei da nessuna parte”.  Questa giovane cuneese sa di non aver scelto una vita facile: “Si dorme e si mangia sul camion a volte  – racconta –  Ma in realtà dormire nell’abitacolo è confortevole se il camion è scarico. Quando ci sono i bovini che si muovono dietro è tutta un’altra storia”.