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Anno 2012: il mio weekend del camionista…

Questo è un racconto di Gisytruck, una pagina del suo diario, una di quelle che ti si imprimono nella mente e non si cancellano più, passano gli anni ma certi giorni  non si scordano, non è possibile e non sarebbe giusto.

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0098 - 26 Gisy e Tania 23 09 2008

Ma quanto mi son divertita stasera?!?!

Un’ottima scelta quella di Tania, un ristorante dove il pesce è re del menù e per chi come me viene dall’entroterra è un vero paradiso. Antipasti, vino bianco frizzante…Spaghetti e vino; frittura e vino; dolci e vino dolce… che spettacolo!!! Approfitto del fatto che non devo guidare… e che per una volta stacco la spina dalla quotidianità…Tania ci riporta sani e satolli in albergo.

Finalmente in camera, a dar sollievo ai miei piedi… tutta la giornata a guardare le prove dei camion e quegli stand che han scelto di venire a questa manifestazione: Week End del camionista.

Camion in tutte le salse: in esposizione, in gara, in prova, modellini, raduno… poi la cena, il rientro, le ultime chiacchiere e ora son talmente stanca che non riesco ad addormentarmi.

Questo albergo è a ridosso del circuito, ieri sera quando siamo arrivate c’era un Blue Shark parcheggiato vicino all’ingresso, sembrava un maggiordomo a dare il benvenuto. La mia camera ha finestra su degli alberi e sento musica, senza vedere da dove proviene…dopo toilette e pigiama, in tv non trovo nulla di interessante e allora meglio dormire… domani sarà un altra sfacchinata.. appuntamento alle 9 per colazione.

Non mi rendo conto di quanto tempo è trascorso da quando mi son sdraiata, mi sveglio di sobbalzo spaesata… non capisco cos’è il rumore che mi ha svegliata, ma soprattutto cosa succede al mio stomaco, mai provato questa sensazione di nausea: ho capito, mi sono ubriacata per la prima volta in vita mia…in pochi secondi accendo la luce… sul tavolino vedo che la bottiglia d’acqua che ho portato su prima dalla reception sembra schekerata… ma allora? Allora questo rumore non è un bisonte della strada… queste vibrazioni sono altro… le pareti non sembra a me che si muovano, si muovono veramente e devo uscire prima possibile.. cerco di aprire la porta ma serve un ‘infinità di tempo o così sembra a me… quando finalmente esco in corridoio c’è un silenzio da film horror… a parte la porta sulla mia destra che si sta aprendo è tutto normale… luce accesa e silenzio…

ci guardiamo increduli… non ci conosciamo e siamo gli unici in tutto lo stabile ad essere svegli, è un ragazzo che mi chiede “ma era il terremoto?” “sembrava di sì, ma l’abbiam sentito solo noi? Impossibile!” Aspettiamo qualche minuto, nessun movimento… guardo la porta dove dorme Tania con la tentazione di svegliarla, poi l’immobilità totale di tutto mi fa desistere “sarà stato un camion, ciao, buonanotte!” e me ne torno a letto, dove ovviamente non riesco a prender sonno… prendo il computer e in pochi minuti capisco che siamo lontani da un disastro… chiamo a casa e mi assicuro che sia tutto a posto, svegliandoli… ok ora provo a dormire davvero. Sogno un terremoto che in realtà non ho sognato ma era una scossa d’assestamento..

terremoto-maggio-2012

Dopo poche ore mi alzo, mi preparo per trascorrere un altra giornata sul circuito e vado a svegliare Tania, la informo del terremoto dalle nostre parti e lei mi prende in giro dicendomi che era solo una sbronza e non mi devo preoccupare… poi accende la tv e finalmente mi crede. Le racconto che durante la notte dalla camera a fianco la mia era uscito un ragazzo, mentre la sera precedente ci ha dormito un collega che si definisce play boy e scoppiamo a ridere, per un attimo …poi Lei parte in quarta a fare supposizioni su come aiutare e cosa può servire. Trascorriamo la giornata chiedendo a chi arriva notizie più dettagliate, sul momento sembra non ci siano gravi danni, invece non sarà così.. una giornata un po’ in sospeso, felici di stare in compagnia e guardare le gare ma allo stesso tempo preoccupate per gli amici che abbiamo in quella zona; Comincia da lì la nostra collaborazione con la protezione civile e le varie consegne a Finale Emilia perchè il giorno dopo ci mettiamo in contatto con l’associazione di cui facciamo parte e ci organizziamo.

Rientrando la sera cominciamo a capire l’entità del disastro dal numero dei mezzi delle forze e dei vigili del fuoco che si dirigono verso l’Emilia ferita.

A building in San Felice Sul Panaro is damaged following an earthquake on May 20, 2012 in the Modena province. Panicked people rushed into the streets when a powerful earthquake shook northern Italy early Sunday, killing three people and injuring at least 50.  AFP PHOTO / GIUSEPPE CACACE        (Photo credit should read GIUSEPPE CACACE/AFP/GettyImages)

Non era un Truck e purtroppo non era neanche un sogno, una cruda realtà.

Il lunedì mattina il mio viaggio era per Camposanto e ho cominciato a toccare con mano cosa significa mollare tutto e scappare perchè vibra tutto, il pavimento , le pareti e il tetto… solo sul camion e lontano da edifici c’è un momento di tranquillità… la ditta è aperta, manca molta gente, ma ogni tanto tutto s’interrompe e si radunano le persone nell’area predisposta… andrà avanti così per tante settimane del 2012… e non ci si fa l’abitudine, si sopravvive.

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Un altro “week end del camionista ” sta arrivando ma il 2012 sarà indimenticabile! Almeno per me.

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(Le foto del terremoto sono prese dal web)

 

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