Archive for Dicembre, 2007

Il calendario lilla…

calendario lilla

Cambiamo ancora il colore e i visi, ecco a voi sempre in ordine sparso:

Nicoletta, Monica, Paola, Daniela, Rita, Elda, Silvia, Betty, Dora, Elisabetta, Evelyn e Barbara.

Mi ripeto ma vi voglio ringraziare tutte!!!

Buona strada!

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Il calendario verde…

calendario verde

Cambiamo visi e colore: ecco a voi il calendario verde!

Hanno partecipato:la nostra madrina Nora, Luisa, Tiziana, Antonella, Loretta, Giovanna, Gaia, Gisella, Germana, Silvia, Orianna e Michela.

Un grosso grazie anche a tutte voi!!!

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Il calendario arancione…

calendario arancione

Uno per uno vi presento i calendari e le ragazze/colleghe che hanno partecipato.

In ordine sparso: Giuliana, Giorgia, Stefania, Antonella, Anna, Grazia, Sabina, Antonella, Debora, Betty, Paola e Romy.

Un grazie a tutte e naturalmente un augurio di Buona strada!!

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Saluti e auguri dall'Olanda….

Auguri

Auguri 1Dall’Olanda gli auguri e i saluti dai nostri amici e colleghi, conosciuti ad Adria a Luglio e rivisti ad Agosto a Tezze s/Brenta; Tonia e Josephine hanno portato il nostro simbolo al raduno di Assen e le ringraziamo ancora. Durante questi mesi abbiamo conosciuto tanti amici che ci hanno dimostrato stima ed affetto, condiviso con loro qualche ora spensierata, ricambiamo portandoci un bel ricordo nel cuore e augurando loro Buone Feste e Buona Strada!!! Gisy

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Incontri e calendari

Dicembre, tempo di calendari…anche noi abbiamo i nostri!!

Dopo aver lavorato diversi mesi x raccogliere le adesioni e le fotografie dei volti di ben 60 colleghe sparse per tutta Italia, le nostre “calendary girl”, ne abbiamo realizzate ben 5 versioni (l’ultima è stata stampata da poco), ora l’impegno è volto alla distribuzione, un piccolo aiuto da parte di tutte noi per cercare di piazzarne il più possibile per poi fare la donazione all’ALTS (Associazione Lotta Tumori al Seno). Come in tutte le cose, sono le gocce che formano gli oceani, cosi’ un piccolo aiuto da parte di ognuna di noi può portare a un grande risultato, ed è quello che speriamo di raggiungere per poter dare una mano a chi ne ha bisogno.

Ieri sera incontro alla “solita” rotonda: noi partivamo per la toscana, Betty voleva un po’ di calendari da distribuire alle sue amiche e Gisy arrivava da Modena e li aveva in cabina.

Betty

Betty Moni Gisy

Betty sul mio Premium                                                       Betty, Monica e Gisy

Ci siamo fatte quattro chiacchiere  veloci, le foto di rito, un abbraccio e poi via, ognuna per la sua direzione, era già tardi e i km da fare ancora tanti….

Antonella Monica

Gisy mi ha dato i calendari anche per Anto e Stefania e cosi stamattina in toscana sono passata a trovare Antonella e ho fatto la “consegna”….e la foto!!!!

Mi ha mostrato uno dei “gioielli” che vendono loro, che dire: è molto, molto bello….!!!

Antonella e Monica

Ma il mio cuore è a forma di “losanga”! E dopo tanti anni  di fedele convivenza non potrei mai tradirlo ( e spero che il mio capo rimanga della stessa idea!!), non volermene Antonella ma è il mio grande Amore!!

Ciao ragazze: a tutte un augurio di buona strada da parte mia!!!!!

Ironduck.

 

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Il blog di Isabelle

Voglio raccontarvi una storia che mi ha colpito molto….una storia che arriva dall’altra parte del mondo…   La storia di “Belle”, una collega canadese, una “camionneuse” come si dice da quelle parti.

Scriveva su un blog e a me piaceva andare a leggere le sue avventure di viaggio tra il Canada e gli USA, naturalmente era scritto in francese  e magari non capivo tutto quello che raccontava, però era bello leggere che alla fine i problemi che le donne devono affrontare sono gli stessi dappertutto. O forse sarebbe meglio dire che i problemi dei camionisti sono gli stessi dappertutto, ma anche la passione che ci lega a questo lavoro e che ci permette di affrontare le varie difficoltà giorno per giorno.

Poi a un certo punto non sono più riuscita a entrare nel suo blog… desaparecido …con mio grande dispiacere…mi chiedevo come mai, ho pensato a tante motivazioni mentre leggevo le parole:  “La pagina che stai cercando non è reperibile”…  Poi ho saputo il perché, la risposta l’ho trovata nel blog di un suo amico e collega “camionneur”: la ditta per cui lavora Belle le ha imposto di chiuderlo!!! Pena il licenziamento….Non stiamo parlando di una nazione in cui vige una dittatura ma del  modernissimo Canada!!!  W la libertà!!!!

E’ una cosa che fa meditare…molto. Che tristezza…

E non che lei scrivesse qualcosa contro la compagnia di trasporto per cui lavora, solo avventure di viaggi, carichi, scarichi, dogane, traffico, le cose che succedono a tutti tutti i giorni sulle strade e autostrade del mondo, a volte raccontava problemi familiari, pensieri personali,emozioni. Cose cosi’… Nessun segreto di stato!!!

Io spero che presto possa tornare a condividere le sue avventure con i suoi amici/lettori, per il momento le mando un augurio di “bonne route”.

Ciao Belle!!!!

 

Ironduck.

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Mezz'ora da incubo…

Dal mio diario…

 

Guidavo sulla Pedemontana in direzione Reggio Emilia, proveniente da Parma, avevo di fianco il mio 50 che aveva già finito il suo turno di guida, stavamo parlando del carico del prossimo viaggio,non c’erano altri mezzi, il pomeriggio stava per finire, rallentavo per affrontare  una curva in discesa, permettendomi di vedere un rettilineo di alcune centinaia di metri, per la metà in discesa e il resto in salita, senza mezzi provenienti dall’altro senso; improvvisamente dalla curva nascosta alla nostra visuale sbuca un motociclista, la moto si scompone per la velocità ma non solo, il comportamento del mezzo era anomalo,moto che rotola e poi striscia sull’asfalto e motociclista che catapulta a bordo della strada contro il gard-rail… no sopra…no sotto…dove cavolo è finito???  Guardo Fabio  per avere conferma di non aver sognato… Mi guarda e dice: Stavolta mi tocca!!!  Tante esperienze in due anni, con i feriti, gli incidenti erano già capitate a me, per una avevo anche sofferto di incubi per qualche tempo ma a lui non era ancora successo di vederne, era sempre arrivato dopo i soccorsi o le forze dell’ordine.  Non è detto che se non sei coivolto non rimani comunque scioccato, io avevo detto che se continuava così, tornavo alla mia occupazione precedente… fra le quattro mura tanto odiate, come se nelle fabbriche ci fosse sicurezza….

Raggiunto il punto, ho spento il camion parcheggiato  più fuori possibile dalla strada, qui si è in collina, per consentire il miglior passaggio a chi fosse arrivato in seguito… frecce accese…corsa verso il ferito… sicuramente si è fatto male…. Tutto in un lampo… Guardo mio marito che sta scavalcando il guard-rail e mi dice che non lo vede ancora, io corro verso la curva per mettere il triangolo…Urla che ci sono dei cespugli troppo fitti e non lo vede… Altra corsa in discesa, nel frattempo sto chiamando i soccorsi, sono passati anni e ancora in quel tratto non c’è campo… so già che la prossima mezz’ora sarà "da ricordarsi" per un bel pò…

Riesco a mettermi in contatto col 118, mi rispondono che devo dare notizie più precise…saperle…le darei… molto volentieri…Purtroppo stavamo parlando, siamo a 50 km da casa, ormai rilassati…

Come faccio?? Non so esattamente come si chiama il paese dopo… Non so dove è finito… qual è il punto esatto dove è volato e come sta il motociclista…Li richiamerò…

Ma perché non arriva nessuno??? Mio marito è tornato in strada, percorso quasi tutta la salita e scendendo osserva attentamente il bordo per riuscire a trovare una traiettoria giusta… ha trovato un ciuffo d’erba schiacciato, ma è troppo poco lo spazio perché ci passi una persona… potrebbe essere un ragazzino… chiamiamo verso quella vegetazione selvatica e uniforme… niente… Scendiamo giù… rovi e spini ci graffiano le gambe…accidenti a me e mettere i pantaloncini… non vedo più niente solo rami, foglie, terra e mi sento inutile, incapace e disperata… mancano pochi metri e c’incrociamo… non l‘abbiamo ancora trovato… Se avessi tempo mi metterei a piangere… non serve perdere lucidità,cerco ancora, non può essere lontano…

Quando ero convinta di aver sognato e che la moto era un’allucinazione ho visto uno straccio bianco, non era uno straccio, era una maglietta ma la posizione della persona che c’era dentro era talmente strana che non sembrava un essere umano,un fagotto a forma di pera; Fabio era in un punto che per raggiungermi doveva risalire e fare il percorso che avevo fatto io, almeno l’avevamo trovato, cerco di raggiungerlo, di girarlo, di stenderlo, gli apro la visiera del casco…vedo che è un ragazzo sui 40 anni e apre fortunatamente gli occhi… mi guarda ma non parla…siamo quasi al buio qua sotto…Urlo che è vivo…urlo che si sbrighi, è pesante non riesco a stenderlo… Sento altre voci oltre quella di Fabio e mi raggiunge un ragazzo magro e molto agile nei movimenti, cerchiamo insieme di far parlare questo ferito che da veder così non ha un graffio, noi sanguiniamo per le ferite alle gambe, lui però niente… vedo il portafogli nella terra, apro, prendo la patente e lo chiamo per nome.. :”Franco ti sei fatto male? Cosa ti senti? Mi senti?”

“Sei la Madonna?” Mi scappa da ridere per la tensione accumulata nei vari minuti di ricerca inutile, rido per isterismo, rispondo che si è sbagliato, che stavolta non vedrà la Madonna e che sicuramente non abbiamo niente in comune io e lei…comicia a muovere le braccia e le mani piano piano, ma sente dolore alle gambe, gli faccio provare a muovere le dita, è senza scarpe…c’è reazione ma qui ci vuole un medico…qua non si vede niente e decidiamo di trascinarlo in salita, verso la strada, lentamente e faticando parecchio arriviamo alla fine della vegetazione, mentre riprendiamo fiato si vorrebbe togliere il casco, non lo lascio fare e controllo le gambe e il busto, dice che sta meglio ma è passato per uno spazio piccolo per uno della sua stazza e ha già il livido sulla schiena, se arrivassero i soccorsi mi sentirei più tranquilla…”Non dite a mia sorella che sono caduto, è stata la moto ad inchiodare e l’ho aggiustata oggi!” “Ci pensiamo dopo…, tu non togliere il casco e io non  gli dico della moto.” Come se si potesse tener nascosto un simile casino… Sospira e dice di aver dolore al torace, chiede se ha qualcosa di rotto; gli spiego che non sono un’infermiera, sono un’autista di camion… secondo me è probabile che qualche costola abbia subito danni, visto che è passato violentemente in uno spazio così stretto…, quando arriverà l’ambulanza ci sarà sopra chi se ne intende di più… dice che gli sembra di essere in buone mani… scoppiamo a ridere, di tre lui è quello che non sanguina… Nel frattempo si sono radunate tante persone, tra i quali un maresciallo dei carabinieri in borghese, chiedo se possiamo andarcene, per togliere il camion dalla strada che ingombra, ma siamo gli unici col cellulare che riceve e dobbiamo aspettare i soccorsi… Inutile la ricerca delle scarpe, inutile discutere con Franco per il casco, si comicia ad agitare parecchio… io non posso toglierlo, ma non posso impedire a lui di farlo e ci appare uno spettacolo per niente rassicurante: viso gonfio e un grosso livido sulla tempia destra e un malumore crescente, che giudico strano, dovrebbe essere contento di essersi salvato, non ha ancora capito il rischio che ha corso…, mi parla sempre come se mi conoscesse da prima, il ragazzo che mi ha aiutato non riceve neanche risposta, quando gli parla e mi dice che forse mi ha scambiata per un’altra. Arrivati gli operatori del 118 ci mettiamo in disparte per qualche minuto, ora possiamo andarcene e liberare la strada, non serve più la nostra presenza, saluto il mio socio nel recupero, commentiamo che Franco l’ha scampata bella.  Non ho più avuto notizie…ma tutte le volte che percorro quel tratto ci ripenso… come ci ho ripensato per le due settimane che disinfettavo l’escoriazioni che mi ero procurata tra le sterpaglie e di cui conservo le cicatrici.

Buona Strada a tutti!!! gisy

 

 

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Un invito a cena… accettato!

Salve a tutte,

con qualc’una ci siamo viste ieri sera in Veneto, le altre sanno che erano comunque nei nostri pensieri; la cena dell’Highway Truck Team era ben organizzata, abbiamo rivisto, conosciuto e salutato tanti amici. In un bel locale tante persone riunite per “chiudere” l’anno e darsiDSCF0059 appuntamento al prossimo: si è iniziato con il braccialetto di riconoscimento (serve per evitare i troppo furbi), per passare all’aperitivo e ai primi saluti. Il gruppo ha fatto le cose in grande e chiare: subito dopo la cassa, c’era un cartellone ben in vista, con l’elenco della destinazione del ricavato delle iniziative dell’anno; potevi scegliere se leggerlo o no, impossibile però non vederlo, apprezziamo da sempre la chiarezza. Avevamo fatto una sosta in un supermercato, ad acquistare i prodotti di prima necessità, che per tradizione vengono raccolti in quest’occasione, già l’anno scorso li avevamo inviati tramite Mirko e Luisa, non potendo partecipare di persona. Elda era molto impegnata allo spazio marketing, non ha potuto stare molto con noi, ma haDSCF0042 permesso a noi di stare a tavola, occupandosi lei di calendari e ricettari. Evelyn è quasi al termine della gravidanza e farà sapere le novità tramite Elda…

 In bocca al lupo!!!

Silvia sempre raggiante nei momenti di festa…

A metà cena la parte ufficiale… la presentazione del direttivo, del nuovo Presidente e dei vari ospiti presenti, un riconoscimento alla “preziosa” Marina, l’assegnazione delle donazioni e le parole di ringraziamento da parte di chi li ha ricevuti; la mia timidezza non mi ha permesso di ringraziare a dovere, come sarebbe stato giusto fare, mi sono uscite solo due frasi concise, spero comunque chiare. La certezza che siamo sulla Buona Strada viene anche dalla fiducia che l’Highway  ci ha espresso affidandoci  € 1.000,00 da consegnare all’Associazione Lotta Tumori al Seno, ripeto ora: GRAZIE!!!

Già ci avevano aiutato nella realizzazione del ricettario con € 360,00 a favore di Noiperloro

Altre parole sui progetti futuri, un omaggio ai gruppi presenti, e infine torta e lotteria; qui viene il bello… il 1° premio l’ha vinto Milena, devo dire che il braccialetto d’oro le stava molto bene… l’ha ripagata delle tribolazioni del raffreddore… e di tutte le scocciature che le procuriamo: scrivi questo… prendi quello… sai per caso quanto…per noi è lei “presioza”… sempreDSCF0018 disponibile… , Ma quanta pazienza porta Milena?… Grazie!!!

La serata è volata via… già ora di andare a dormire, stupende anche le camere che avevamo prenotato in precedenza chiedendo solo il costo: vasca idromassaggio, temperatura equatoriale, ecc

La stima degli altri gruppi ci ripaga degli sforzi che facciamo; anche il  Coast to Coast  ha creduto in noi,  per due anni ci ha invitato al loro raduno e ha collaborato alla realizzazione del calendario….

Sono fondamentali le buone intenzioni, altrettanto chi si adopera per portarle avanti…

Ho sentito di recente, che in questo mondo contano i numeri, non lo condivido;  noi preferiamo mantenere un contatto umano con le persone  e non trasformarci in operatrici di marketing…

Buon proseguimento all’Highway Truck Team sulla BUONA STRADA!!!

Ciao Elda, Silvia, Evelyn,Luisa, Sara, Stefania, Milena, Tania, Anna Lisa  gisy

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Sassi

Nel mio corridoio,  a mezzo metro circa dal soffitto ho montato una mensola che segue tutto il perimetro del locale, è piena di libri, cassette e ..”diari di bordo”…tanti, uno per ogni anno passato al volante, è per quello che quando scrivo qualcosa dal mio diario so la data esatta…non è che ho una memoria cosi’ buona!!!

Ogni tanto mi piace rileggerli e ritornare con la mente ad avvenimenti passati, al ricordo di persone incontrate durante i viaggi, sono sempre stata un po’ malinconica…a volte mi stupisco da sola di quello che rileggo, perché si tratta di cose ormai perse nella memoria…piccoli incontri, sensazioni, emozioni, nomi di persone che proprio non ricordavo più… devo anche ammettere che tante cose che ho scritto mi fanno arrabbiare ancora a distanza di anni…non è tutto rose e fiori questo mestiere….ma nonostante tutto non lo cambierei con nessun altro!!!

 E dopo tutta questa premessa un’altra pagina dal mio diario:

Sassi in autostrada-1 – 5 settembre 1990

E’ successo un po’ di anni fa sull’A 14, dopo Fano, tornavamo dalla Puglia. Ste guidava e io stavo dormendo in brandina quando sono stata svegliata da dei colpi molto forti. Ci siamo fermati subito in una piazzola, noi e un altro camion. Ci avevano tirato dei sassi. A lui non avevano fatto danni, l’avevano colpito sulle piantane, ma a noi avevano rotto lo specchio destro e ammaccato la cabina.. Siamo andati all’area di servizio prima di Pesaro e da li’ abbiamo chiamato la Polizia  (non c’erano ancora i telefoni cellulari!). Mentre facevamo la denuncia è arrivato anche un automobilista, avevano colpito anche lui sul cofano anteriore.

Mi ricordo che uno dei poliziotti mi chiese se mi ero spaventata.

Io dissi di si, anche perché la cabina del 170 era vetrata e dieci cm più su il sasso avrebbe rotto il vetro e mi sarebbe finito addosso…

 

Era il settembre del ’90…poi purtroppo è diventata una triste moda, ci son state anche delle vittime, i ponti ora sono tutti segnalati….la domanda è sempre la stessa: non ha confini la stupidità umana?

segnalazione numerica dei ponti in autostrada

 

 

P.S.: purtroppo ci è successo anche altre volte…..e non è mai un’esperienza piacevole.

Buona strada sempre….

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Patente "C"…

Complimenti!!!

So che a parlare è il mio orgoglio di mamma, ma Romy non si decide a scrivere, neanche dietro compenso (fra l’altro già ricevuto). Mercoledì ha sostenuto l’esame di teoria, superandolo. RomiNannaPurtroppo io ho dormito fuori, quella mattina non l’ho neanche potuta sostenere moralmente, lei ha avvertito solo dopo aver lasciato l’istruttore, c’è stato uno scambio continuo di telefonate fra me e il suo papà, nell’ultima ora prima della sua chiamata. La sua è stata una scelta motivata dal fatto di poter essere d’aiuto in occasioni di necessità, i progetti professionali sono orientati verso un altro obbiettivo; il suo senso pratico è stato disarmante: se una volta vengo con voi, se siete stanchi, posso darvi il cambio al volante, in caso di malattia non avrete bisogno di cercare un Bicisostituto, se c’è necessità di andare a ritirare il camion in officina, ecc ecc nulla da dire, anzi ben contenti! L’autoscuola non era vicino a casa, la motorizzazione quella provincia limitrofe, quindi non le ho potuto dare nessuna notizia, poi sono passati tanti anni da quando l’ho sostenuto io, ha affrontato tutto da sola e ce l’ha fatta al primo colpo. L’istruttore l’aveva avvertita che l’ingegnere l’avrebbe strapazzata per bene… il confronto verbale, per lei timida per natura non l’ha favorita, ma ora non conta più… cosa ha chiesto e se era sensato chiederlo… Ora ci si preparaRomyOnScania per un appello all’università, dopodiché la prima guida; ha detto che avvertirà l’istruttore di darle appuntamento in un momento di poco traffico, tanto per non far correre rischi a tante persone di essere investite. E’ passato parecchio tempo da quando l’ho sostenuto io, ma ancora lo ricordo…Ci ridiamo sopra…, tante volte quando era con me, ha visto autisti inesperti, incapaci o distratti, ora dice che lei vorrebbe essere di un livello superiore; l’unica cosa che mi sento di consigliarle è di prestare sempre attenzione… Non so se è portata per guidare il camion, ma con la sua utilitaria mi sembra responsabile ed attenta, sono più tranquilla quando guida lei che i suoi amici.

Correva l’anno 1995…girava tra i camion in bici o ci dormiva su…

Nel 2005 prediligeva questo, per lei il più bello tra tutti…

Buona Strada a Romy e a tutte voi!!!

 

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