Archive for Gennaio 13th, 2008

Il "gergo" CB

Hei ghiringhella!!”

Chi di noi ragazze non se lo è sentito dire per CB da qualche collega “camionaro” almeno una volta?

Pensare che è una delle poche parole del gergo CB ancora in uso…

una volta era più facile sentire modulare usando parole che ad un ascoltatore occasionale potevano sembrare incomprensibili…

Se uno ti chiedeva il tuo QRA o il tuo QRZ sapevi benissimo cosa voleva sapere, (erano sigle che arrivavano dal linguaggio dei radioamatori)…se uno ti diceva che era della Papa Charlie piuttosto che della Tango Oscar, sapevi da dove veniva, (queste sigle  arrivavano dal codice Icao), c’erano anche sigle come la Vedova Allegra o il Manicomio Nazionale, o le Belle Signore, o la Papera Nera  per indicare le province di provenienza, ma quelle erano di fantasia…come la Grande Laguna o Grande Pozzanghera per indicare la direzione Venezia, o la Grande Isola per la Sicilia, qualcuno ancora usa chiamare le città col prefisso telefonico quando vuole un’informazione: com’è la direzione 02? La direzione 011? ecc, ecc.

Una volta ognuno aveva la sua sigla CB e ci teneva a farsi chiamare con quella…(il nome di battesimo veniva sempre dopo nelle presentazioni), ed era rigorosamente scritta sulla sponda posteriore o sul paraurti del camion, la fantasia si sprecava, poi pian piano si è perso quasi tutto…

CB Paperino-

Le “ghiringhelle senza mutande” non erano donne nude, ma il bestiame trasportato sui baraccamenti,  la “carica batterie”…non si faceva dall’elettrauto ma al ristorante…“carica caffeina” è più facile da capire…”cambiare mutanda” voleva indicare un cambio di carreggiata per lavori “di corsa”, ” tirare il paracadute” sta per frenare, la “carica pupilleè una bella dormita, ma si diceva anche “andare in 144,   occhio alla cristalleria” un monito di stare attenti alla strada, conoscersi “in verticale” incontrarsi di persona, la ”grande carrettiera” è l’autostrada e naturalmente la “piccola” le strade normali, il camion è la “barra pesante”, “macchina e marmocchio” sta per motrice e rimorchio, i 4 e 4 venivano chiamati “millepiedi” e quando andavano particolarmente piano “barre mosce” o “catamarani” o “barre pentite” al contrario delle “barre prepotenti” o “positive” riferito a quelli che andavano veloci!  Le motrici 2 assi “biciclette”, le “BM” o barre mobili sono le automobili. La “velocità di crociera” è la velocità regolare, la “velocità di galera”quella superiore ai limiti. La Polizia i puffi o più semplicemente i  blu”, quando erano in movimento dicevi “attenti al lupo in direzione…” (è venuto in uso dopo la canzone di Lucio Dalla), se i blu sono fermi a un casello questo è “sporco”, altrimenti è “pulito”, se c’era l’autovelox avvisavi di “pettinarsi” al KM…per la fotografia!

7351 sono i saluti, 88 i baci, 50 il coniuge, 25 la fidanzata o il fidanzato…la 75 l’amante…  K roger” era uno stacco di uso comune, a volte sostituito da “capra” o “capanna”….e si può continuare cosi a lungo: lo “scandalo” è lo Scania, il “ranocchio” il Renault, il “BrodoStar” era il Turbostar  Iveco,  Devi Aver Fiducia” la sigla per il DAF chiamato anche “Dash”, le “buche” sono le gallerie, il “fumo” la nebbia, le “cartoline… nero su bianco” erano i km dell’autostrada e quando ti sembrava di non trovarne neanche uno dicevi che erano passati i napoletani (sono sempre stati presi di mira..) e se li erano portati via per farne parafanghi.. gli “sblateri” sono i disturbi che arrivano da modulazioni su altri canali CB, le “vitamine” o “segretarie” si riferiscono ai baracchini amplificati, il “michelino” naturalmente è il microfono,  primiera” è modulare con qualcuno per la prima volta, “copiato al 100 si diceva quando si era capito tutto bene, “sentire pio pio” è quando l’altra modulazione ha un volume troppo basso e quasi incomprensibile, fare “orecchie da ciuccio” si diceva quando uno ascoltava in silenzio una conversazione su un altro canale, “ fare un po’ di bianco stare zitti per un po’, “stazione femminile” è la donna che modula al baracchino,  andare in discoteca  ascoltare la radio, fare “ping pong” è parlare con un altro senza lasciare spazio ad altri per intervenire, “l’impiegato del volante” è naturalmente l’autista, il “parallelo” il compagno di viaggio in cabina, ” l’albero di Natale” è il camion pieno di luci supplementari…la “scuderia” è la ditta di trasporti per cui si lavora, il trasporto “casse da morto” si riferiva alle bisarche, mentre il “trasporto bugie” ai trasporto stampa….e poi?

Poi cedo la parola a voi altri/e  perché in questo momento non mi vengono in mente altre cose, ma sono sicura che ce n’erano ancora di termini in gergo Cb…spero però di avere almeno in parte soddisfatto la curiosità di Francesco! (ma se hai altre domande chiedi pure!)

Un ciao a tutte e oltre al solito “buona strada”…vi auguro un “buon trabacco” per la settimana prossima!

Moni.

 

 

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Milena e la sua disavventura…

Milena mi ha chiesto di postare per lei:

Esibizionisti o ladri?

 

Venerdì 11 gennaio, percorrevo l’A14 in direzione Bologna quando all’altezza della diramazione da Ravenna si immetteva una vettura, il  comportamento degli occupanti è stato strano da subito: nella corsia di immissione avevano già oltrepassato il camion quando all’improvviso Dolce Milenafrenano e mi si accodano. Mi sorpassano, noto in vettura un uomo e una donna, si posizionano davanti a me e vedo lei che con movimenti strani si gira per vedere meglio chi è alla guida del camion appena superato: forse non sono convinti che alla guida di un "bestione" ci possa essere una donna. Rallentano e mi obbligano al sorpasso, pochi secondi e la vettura è di nuovo in seconda corsia ma anzichè effettuare un sorpasso veloce rimangono affiancati alla cabina di guida. Abbasso lo sguardo e vedo lei coricata in grembo al guidatore e lui che con una mano le solleva la gonna e le solletica le parti intime. Sconvolta da questa scena di degrado umano cerco di prendere la targa della vettura, telefono alle forze dell’ordine denunciando l’episodio estremamente pericoloso per la sicurezza stradale e mi viene garantito l’intervento di una pattuglia. Continuo a macinare kilometri con questi strani personaggi che continuano a divertirsi alle mie spalle. Nonostante la mia indifferenza che avrebbe dovuto farli desistere ho notato che non venivano presi di mira altri camionisti. Allora ho cominciato ad insospettirmi: perchè proprio io? Erano interessati al mio camion? Erano interessati al mio carico? Ero l’unica donna alla guida di un camion nella zona? Arriviamo a Bologna nel tratto a due corsie e fanno in modo di rimanere tra mé e il camion che mi precede, di pattuglie della stradale nemmeno l’ombra. Verso l’immissione in A1 tornano ad effettuare le loro manovre pericolose, ritelefono alle forze dell’ordine spaventata e mi10012005410 garantiscono di nuovo l’intervento di una pattuglia. Vedendomi con l’auricolare all’orecchio forse hanno capito che stavo parlando di loro con qualcuno. Mi hanno seguita ancora per alcuni kilometri poi non li ho più visti. Arrivata nella mia ditta, al sicuro nel piazzale chiuso dal  cancello e la presenza di alcuni colleghi già rientrati, mi sono rilassata. Se erano dei ladri hanno usato la tecnica sbagliata per rubarmi il camion. Se erano solo degli esibizionisti: che tristezza, come si può cadere così in basso per un pò di piacere. Come può una donna abbassarsi ad un degrado simile. Raccontando l’episodio al mio titolare l’ha buttata sul ridere per cercare di tranquillizzarmi, ma quando ha saputo che la merce che avevo era di valore e di facile smercio si è fatto serio. Spero non mi debbano più capitare episodi simili e spero non debbano capitare a nessuna di voi.

Buona strada da Milena di Parma.

 

 

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