Archive for Marzo, 2008

San Giorgio Piacentino- raduno

Ciao a tutte/i

Raduno S Giorgio Piacentinol’anno scorso qualcuna di noi è andata a questo raduno,  si è trovata fra amici e vorremmo ripetere l’esperienza, chi ha tempo e voglia e non ha altri impegni, ci venga a trovare!!!

Per quanto riguarda Miss Camionista, voglio sperare che gli organizzatori non si aspettino iscrizioni tra noi… credo rimarrabbero delusi…

Saranno due giorni di festa, con l’opportunità d’incontrare le colleghe della zona, proporre le nostre iniziative e socievolizzare con i colleghi… niente di particolare e vero… ma fatto col cuore!

Arrivederci a San Giorgio Piacentino! BUONA STRADA!!

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Considerazioni e Auguri…

Ciao raga…

Oggi niente racconti di viaggio ma degli auguri di  buon compleanno…sperando di non sbagliare la data!!!

Ci sono amiche e amici che so che ci leggono sempre, ma sono “timidi” e non se la sentono di scrivere, oppure sono più bravi col volante che con la tastiera del PC (io glielo dico sempre che comunque non “morde” e una volta che si prova poi è più facile di quel che sembra!!) ma non c’è problema. Il blog è nato con l’idea di essere un modo di comunicare tra di noi, di tenerci in contatto, di informarci sulle novità, di parlare dei nostri problemi, delle nostre gioie e, perché no, anche di scambiarci gli auguri!!

Poi se siamo più o meno sempre le stesse a scrivere non importa: l’importante è sapere che ci venite a trovare! Tanto in un modo o nell’altro ci avete sempre fatto sapere che eravate passati e se le cose vi interessavano o meno.

Che giro di parole per arrivare al punto: gli auguri di oggi!!

A chi vanno? Ma al nostro caro amico Luciano!!! Compagno di viaggi e di vita di Elisabetta (cosi saluto pure te: ciao carissima!). Un camion carico di auguri è d’obbligo, e con questo non devi andare in consegna: son tutti per te!!

Ciao ragazzi, a presto, speriamo!!

Un abbraccio e …..Buona strada sempre!

Moni.

Elisabetta e Luciano                                                   Elisabetta & Luciano

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Siamo degli agenti 007: con licenza di uccidere….

Ciao…

Francesco mi ha segnalato questo articolo de L’Espresso…in edicola…

Io non commento…o forse un pochetto….:22 anni che guido, non ho mai ucciso nessuno perchè andavo a 100 km/h (non ci sono mai andata nemmeno quando usavo il 115) e nemmeno lavorato come ci descrivono nell’articolo…però sono altrettanti anni che la stampa mi ricorda che sono una criminale solo perchè faccio questo lavoro e i camionisti son tutti assassini…mai che i giornalisti vadano a fare un viaggio con i camionisti responsabili che si comportano bene su strada e che al primo dei loro pensieri hanno il rispetto per il prossimo e che l’unico desiderio che hanno è quello di tornare a casa sani e salvi dalla loro famiglia…esistono, forse qualcuno non ci crede ma è cosi!

Magari invece ho frainteso e l’articolo era in nostra difesa….poveri autisti ricattati….

Buona strada e buon weekend….da una stufa di sentirsi descrivere come un mostro cattivo….

 

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Tir-licenza-di-uccidere/2009407//0

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Un caro amico…

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Il pensiero di Moni

  

Ciao, voglio fare anch’io un saluto a Lorenzino, anche se noi non eravamo amici, non avevamo quel rapporto privilegiato come quello che lo legava a Nicoletta e a Sabrina, niente telefonate o visite o lunghe chiacchierate, solo ci conoscevamo da anni, ci trovavamo ai raduni e alle varie manifestazioni camionistiche, ci salutavamo, ci scambiavamo 4 battute…ma non ho avuto la fortuna di diventare sua amica. L’amicizia è confidenza, è conoscenza profonda e tra noi non c’era, non per scelta, forse per lontananza ma questo non toglie che si possa ricordare con piacere un grande collega.
Ci siamo conosciuti frequentando il Coast to coast di Giussano, mi ricordo che diceva che veniva per “imparare” e poi aprire un club nelle sue zone: cosi ha fatto col Coast to Coast Tiene che poi è diventato L’Highway Truck Team. Sono venuta a tutti i raduni dal primo di Marano Vicentino all’ultimo di Adria. Quando c’era lui come Presidente e anche dopo. Me lo ricordo impegnato nella gestione dei raduni, perché tutto funzionasse per il meglio, ma preferisco ricordarlo come “collega”, quando col suo camion veniva a Giussano e si divertiva in mezzo a noi a ridere e scherzare. Mi piace ricordarlo in momenti particolari, quando ci si divertiva con poco. Quando ci si metteva in circolo a raccontare storie e ognuno parlava delle sue avventure su strada, quando si passava il tempo a guardare foto, o come quella volta che il nostro gruppo di amici organizzò lo “scherzo serale” del raduno a Giussano: Nestore aveva il trattore parcheggiato proprio nel punto di maggior passaggio, lo scherzo consisteva nel far credere che lui fosse rimasto incastrato sotto la cabina semiribaltata mentre stava cercando di sistemare qualcosa nel motore. Si era messo la tuta da meccanico, c’erano gli attrezzi sparpagliati per terra e noi intorno che fingevamo di tirarlo fuori mentre lui gridava aiuto. Lorenzino passò di li e vedendo la scena pensò che non fosse vera, che si trattasse di un fantoccio, noi gli dicemmo che era veramente lui, allora per essere sicuro gli tolse le scarpe: quando vide i piedi di “carne ed ossa” si preoccupò e si mise a tirare per cercare di toglierlo da li che era pericoloso…e noi a dirgli di non farlo, di non tirare, che era tutto uno scherzo…naturalmente poi si aggregò all’allegra compagnia…Piccoli momenti, il bello dei raduni, essere amici per una sera e poi solo semplici colleghi per il resto dell’anno, ma con quella marcia in più che il partecipare a questi ritrovi ti dà, il sentirsi parte di una grande famiglia, quella delle persone che amano questa vita, questo lavoro e hanno veramente il camion nel cuore. Sono sicura che Lorenzino fosse uno di noi e vorrei augurargli una buona strada, qualunque ora essa sia, ovunque ora egli sia.
Sono andata al suo funerale insieme a centinaia di altre persone che lo conoscevano, ho molti ricordi di quel triste giorno (che avrei preferito non dover vivere…), la cosa che più mi ha colpito sono state le lacrime, tutti prima o poi quel giorno abbiamo pianto, ed erano lacrime sincere, l’ultimo saluto a un collega che ha lasciato un segno nel cuore di chi l’ha conosciuto.
Ciao Caccia….un abbraccio, se si può…
Moni.

il tuo scania  

p.s.

io volevo aggiungere la foto del suo Scania

Lorenzino era orgoglioso del suo mezzo!
Ciao, buone cose e buona strada, a presto!
Moni.

 

 

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Il pensiero di Ivan Dal Toso di Barbarano /Vicenza (pensiero che ha letto quel 2 marzo come ultimo saluto)   [foto di uno dei tanti gesti di generosità al quale insieme hanno collaborato]

 Ivan e Lorenzino - una grande collaborazione

In questo momento mi trovo in difficoltà nel ricordare il nostro amico Lorenzino meglio conosciuto col nome di Caccia, adesso che hai deciso di andare avanti.

Porto ai famigliari le condoglianze degli amici che con rammarico non riescono ad essere presenti per dare l’ultimo saluto all’amico Caccia.

E’ difficile in poco tempo dare il giusto riconoscimento nel ricordare Lorenzino come uomo, camionista, marito e padre, alpino e presidente il nostro presidente. Si perché rimarrà il nostro presidente per sempre.Persona sempre disponibile nei confronti di tutti, amico di tutti, vulcano di idee e iniziative, portatore di quello spirito di alpinità che distingue gli alpini in tutto e dovunque. Spirito che ha profuso in tutti noi al momento di coinvolgerci nell’avventura della fondazione dell’Highway Truck Team e presente in tutto quello che veniva e viene organizzato in aiuto agli altri. Grande trascinatore in tute quelle iniziative che riguardano il suo mondo i suoi amici camionisti. Battagliero fino all’ultimo senza pensare al male che nel frattempo lo consumava. L’immagine che voglio ricordare è quella della cena sociale dove Lorenzino, felice di portare a conoscenza ai presenti di essere riuscito in una battaglia importante per il settore, pensava già ad un’altra iniziativa alquanto importante per i camionisti e di come calamitava l’attenzione delle persone su di lui con le sue parole.

Persona a cui piaceva la compagnia specialmente se si trattava di mettere le gambe sotto la tavola, riusciva a colloquiare con chiunque meglio ancora se si trattava di persone che per qualche modo facevano parte del suo mondo i camion e non rifiutava mai di assistere alle partite di calcio specialmente se del Milan con i suoi amici di sempre. Ammirato da tanti per tutto ciò che faceva, da solo o assieme a noi consiglieri, per riuscire a dare all’opinione pubblica un’immagine diversa di quel mondo quello dei camionisti, molto spesso bistrattati, ad avere servizi migliori ad essere ascoltati e non accusati. In questo eri o meglio sei unico. Hai percorso con il tuo camion milioni di chilometri girando in lungo e largo l’Europa e l’Italia come un cow-boy in sella al suo cavallo viaggiava per le praterie d’America ed ora siamo qui per accompagnarti nel tuo ultimo viaggio. Voglio pensare che anche nell’aldilà ti comporterai come quando eri tra noi, magari affiancando San Pietro nel ricevere i tuoi amici camionisti quando sceglieranno di venirti a trovare. L’anno scorso hai dimostrato la volontà di lasciare il posto della presidenza ad un altro consigliere come se fosse un presentimento. La scelta è ricaduta su di me e da allora mi hai affiancato nel portare avanti assieme ai consiglieri il club, presente e consigliere in molte occasioni adesso mi sento spiazzato e in un certo senso abbandonato da una persona che oltre essere un amico tanto poteva dare, per  esperienza e iniziativa nel prossimo futuro. Dire che hai lasciato un vuoto mi sembra riduttivo e quello che ci hai lasciato sicuramente lo coprirà. Spero che tutti noi ma io in prima persona riusciremo a portare avanti quello che in questi anni hai fatto sempre con lo stesso spirito che ti ha contraddistinto. Grazie a tutti a tutti soci e amici per aver partecipato a questa festa, così come abbiamo e avete partecipato alle feste organizzate dal Caccia, solo che oggi sono stati ribaltati i ruoli e mi auguro che il Caccia sia rimasto soddisfatto di quanto è stato fatto.

Ciao Presidente. Sei e sarai sempre il caccia il nostro Presidente.

Ivan Dal Toso

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Il pensiero di Nicoletta, camionista di Spinea / Venezia

 

Ciao a tutte/i

Volevo parlarvi di una persona a me molto cara, Lorenzino detto Caccia e così lo chiamerò, visto che lui ci teneva. L’ho conosciuto 6 anni fa, in occasione dell’organizzazione del 2° raduno dell’Highway Truck Team, io e mia sorella dovevamo inserire uno stand all’interno del raduno, così una sera siamo andate alla sede del Club.

Quando l’ho conosciuto, subito mi ha dato una bella impressione: disponibile e gentile, ed è subito nata una forte amicizia.

Non dimenticherò mai il mio primo raduno, quello del 2002, BELLISSIMO e la sfilata su per Asiago con 200 camion, il CACCIA sempre davanti, ci guidava come un maestro e noi lo seguivamo. Ho visto e mi sono resa conto come il Caccia era grande con tutti, specialmente per chi ne aveva più bisogno; in quello che faceva ci metteva cuore, anima e generosità, Sempre.

Ricordo quando stavo facendo le patenti del camion, quando ho trovato lavoro come autista, era orgoglioso di una donna al volante di un tir e mi ha sempre sostenuta; sapevo che in lui potevo sempre contare. Ricordo le telefonate, quasi giornaliere, i pranzi quando era in zona, se passava davanti a casa mia ci veniva sempre a trovare. Si preoccupava di me e mio marito che cercavamo di avere un figlio, mi dispiace che non sia riuscito a vedere il piccolo Alessio, ma da lassù lui Vede.

caccia e toponaEra un Grande, qui a casa lo ricordo con la bella foto che ho sopra la credenza, in bella evidenza, orgogliosa di aver avuto un amico così.

Ricordo quel maledetto giorno che seppi della sua malattia, pensare che al telefono o di persona era lui che non ti faceva pesare questa cosa, io gli parlavo facendo finta di niente, ma dentro di me il dispiacere era grande. Mi parlava sempre di sua moglie Bertilla e suo figlio Daniele, la passione che condividevano per le moto, era molto attaccato alla sua famiglia e non parliamo del Club, la sua ragione di vita; il desiderio di portare a Vicenza il Tractor Pulling e ce l’ha fatta, ma se n’è andato troppo presto per vedere realizzato il suo sogno.

Nel mio cellulare ho ancora il suo numero di telefono, con scritto CACCIA, non ho il coraggio di cancellarlo e non lo farò.

Mi manca Lorenzino, sono passati due anni che è andato in cielo e ancora adesso sto male.

Ho perso un grande amico, il migliore e che porterò nel cuore per sempre.

Ciao Caccia…Ti Voglio Bene

Nicoletta   (Topona)

 

 

  

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Il perché di questo spazio a lui dedicato….

 

Adesso siamo pronte a ricordare… ricordare forse non è il termine giusto… diciamo "tener vivo nei nostri pensieri"  quel nostro caro amico…

Abbiamo già accennato a lui nel post di Asiago, era quasi doveroso, ricorreva la data dell’anniversario della sua m…. – è dura anche scriverlo, già mi prende il nodo in gola.

 

Questo post, non ha niente di doveroso, è del tutto spontaneo ed è nato nel cuore di tante di noi, arrabbiate con lui perché ci ha lasciato, ma grate di quanto tanto ci ha dato…

da tante di noi che da un bel po’ vogliono esprimere su di lui un pensiero e che ora hanno scelto questo blog per farlo davvero! Sarà il nostro cuore a parlare …. a parlare in modo sincero…

quello che ne esce scriviamo,

tanto lui sa che lo amiamo.

  

Sarà un testo "in progress" aggiungiamo i pensieri che ci fate pervenire

email o posta, fax o commenti….o anche al telefono per conoscenti potete riferire!

I nostri pensieri potranno essere tristi o allegri, come lui…sempre allegro! È così che vogliamo ricordarlo!

  

Non ho scritto di chi si parla ma sicuramente avete capito,

Lorenzino Bressan, per gli amici Caccia, un nostro caro amico…

 

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Il mio pensiero…   Sabrina (dalla terraferma veneziana)

 

Non ho mai conosciuto una persona come lui, un uomo nella vita tanto normale

ma sotto sotto tanto speciale.

Non era un santo, non era un benefattore,

ma sapeva mettere a posto chi faceva il calcolatore;

sapeva riconoscere un meschino,

lo affrontava in fretta e poi amici! andavano a bersi un prosecchino!

Se uno alzava la voce, lui urlava più forte,

per difendere un amico poteva arrivare alle botte!

non andava per il sottile e sapeva tirar fuori le palle

sapeva trattare con tutti altro che balle…

 

Non faceva il politico, non diceva parole in più

ma al momento giusto sapeva tirarti su.

Non fingeva amicizie ne simpatie…aveva un carattere forte e non gli faceva paura la morte!

Non era un santo, non era immacolato….Un po’ vanitoso, ma è forse un peccato?

Vi ricordate quanto ci teneva a quei riccioli d’oro in testa !!!

Eh si, non si può dire che fosse una persona modesta..

Si sentiva un bello, nessuno osava contraddirlo su quello!

Un maestro di vita per chi mostrava incertezze,

una guida per chi riconosceva le proprie debolezze.

 

Il suo impegno in favore della categoria dei camionisti

è stato grande e i risultati si sono visti,

spero che qualcuno di voi voglia elencare

le sue conquiste e battaglie, come l’iter per la patente professionale.

Parlare delle imprese eroiche che ha compiuto con risultato

è facile: gli oltre 6km in retromarcia, chi l’ha dimenticato?

 – – – – – – – –

Per chi non ricordasse con precisione, metto sotto una descrizione! 

 – – – – – – – –  

questo argomento mi tocca da vicino

per un favore che mi aveva chiesto prendendomi in un angolino

e NESSUNO NEANCHE TRA I MIEI AMICI PIU’ CARI LO SA

ed è strano che io mi confessi proprio qua

nel cuore porto questo gran rimpianto

di non esser riuscita in questa cosa: lui ci teneva tanto.

La G.W.R.L. mi aveva chiesto di contattare

perchè nel guinness dei primati voleva entrare

Ho inviato email, telefonato all’ufficio di Londra centrale,

iniziato a far carte…ma nel frattempo lui entrava e usciva dall’ospedale;

Dio mio quanto avrei voluto portargli quel libro fresco stampato

e davanti ai suoi occhi lui-eroe su una pagina avergli mostrato,

quanto avrei voluto fargli quel regalo, da lui tanto sperato invano.

A lui bastava che il suo record fosse riconosciuto

o ancor meglio che per bravura fosse battuto.

Purtroppo più volte la richiesta è stata respinta

una principalmente era la contestazione:

l’impresa troppo nel pericolo si è spinta

qualcuno potrebbe imitarla, molto grave per la commissione.

Ho insistito e spiegato più volte che c’erano tutti i permessi per questa prova,

e che le forze dell’ordine avevano assistito tutta la manovra

ma, niente da fare, mi è andata storta… domanda respinta anche stavolta!

Ho anche cercato di combinare …un appuntamento per la commissione incontrare

in un viaggio di lavoro a Londra programmato, ma senza risultato.

Lui si aggravava e non gli ho mai detto della mia sconfitta,

ancora non me lo perdono e sto pensiero mi rattrista.

Avevo sentito che Barbara d’Urso in televisione

avrebbe condotto lo Show dei Record: una nuova trasmissione

e mi sono ripromessa, al ritorno dalle ferie, di contattarne la redazione

per dedicargli almeno un piccolo riconoscimento

ho pensato: anche se ricoverato, vedere la sua impresa in tv sarebbe stato per lui di incoraggiamento…

ma… il destino talvolta è fatale! e tornata dal brasile…..c’era già stato il funerale….

ci sono rimasta così male…

Qualcuno mi avrebbe potuto avvisare…

Forse non sarei potuta comunque tornare, ma un ultimo saluto gli avrei voluto dare.

Ho visto solo in foto il corteo guidato dal suo camion con la fascia nera,

e avrei voluto esser lì per dedicargli una preghiera.

Sicuramente qualcuno che legge questo blog c’era

E se non è troppo chiedere, vorrei avere qualche scritto che gli è stato dedicato?

Per me sarebbe importante e sono convinta che non l’avete cestinato!

 

Mi dispiace aver un po’ intristito questo post, ma è verità!

E la verità può far male, questo si sa.

 

misano2005 

Ancora qualche curiosità su questo personaggio,

che ho conosciuto a Misano2005 nel mese di maggio

ho trovato questa foto fra le mille che ho scattato

lui non si è neanche accorto e click, l’ho immortalato!

Chi me l’ha presentato per me non ha capito niente,

ironizzava sulla sua bolletta telefonica sempre più crescente

e non capiva quanto quelle bollette contenessero il valore

di uno squillo di saluto, un invito o un augurio fatto con il cuore!

Erano tanti 300 euro al mese,

ma una sua telefonata faceva sempre piacere!

Lui davvero al telefono ci stava ore,

ma per lui era importante mantenere in vigore

quei contatti  e quelle relazioni

che per lui contavano più di mille azioni.

 

Nell’estate dello stesso anno ricevo una sua telefonata, strano!

Ero all’Italia in miniatura con un cugino americano,

mi disse: ‘sono a Rimini per il tractor pulling una cosa spettacolare

vieni con tua sorella, stellina, se non avete niente da fare.

Presentimento o coincidenza, altrimenti non lo so spiegare

ci trovavamo a pochi km e non lo potevamo neanche immaginare!

Allora pochi in Italia sapevano di questa manifestazione,

neanch’io sapevo bene cosa fosse, ma l’idea di andarci era una tentazione.

Mi richiama poco dopo perché lo spettacolo è rinviato

Il maltempo purtroppo tutto ha rovinato,

ma non possiamo adesso perdere l’occasione…mi dice subito con decisione,

di mangiarci una pizza, alla faccia dell’acquazzone!

E allora via: imbastiamo su una bella tavolata,

abbiamo passato una bella serata, che anche l’americano se l’è ricordata!

Ci saluta con un sorriso e con la sua Audi riparte,

raccomandandoci buona strada e a me di esser prudente,

non ci son dubbi, modero la velocità ad arte

il tempo non era certo clemente;

mi chiama che non ho ancora passato il Po’ …e lui già era a casa da mo’

vuole sapermi a casa sana e salva e mi raccomanda nuovamente di andar con calma!

 

Lui era così, sempre naturale

E quando ti parlava, mai banale!

Un sorriso ce l’aveva sempre per tutti

E la sua parola buona…sapeva dare i suoi frutti.

 

Voi lo sapete abito in c… al mondo,

una laterale del Terraglio 2km in fondo

Una mia vicina di casa mi parlò di lui una volta,

non credevo che nessuno dalle mie parti lo conoscesse,

sono rimasta infatti un po’ sconvolta

e le ho chiesto che qualche notizia in più mi desse.

 

Lei e suo marito camionista per dirla tutta

lo invitavano spesso a casa loro per una pastasciutta

perché la loro casa si trovava proprio di fronte a dove lui scaricava.

200metri da casa mia, lui gli aveva parlato dei miei che passava a salutare in negozio,

quando nel nostro piazzale veniva a girarsi col rimorchio.

 

Ne avrei altre da raccontare,

ma sono stata lunga e lascio a voi continuare….

a sosladydriver @ splinder.com i pensieri potete inviare

o con una telefonata gisy potete contattare.

 

LA SCOMMESSA DEL "CACCIA"    di: Luca Barassi [tratto da TOE]

 

Lorenzino Bressan, fondatore dell’Highway Truck Team di Thiene, ha dimostrato a tutti cosa vuol dire avere la piena padronanza del proprio mezzo

A volte le cose nascono per caso… le sfide prima di tutto. E’ bastato un amichevole battibecco in un bar dell’altopiano di Asiago tra un camionista (il nostro amico Lorenzino), un contadino ed il proprietario del bar, per mettere sul tavolo 10 euro e scommettere sulla professionalità e la perizia di chi è al volante dei “bisonti della strada”.

Detto fatto. In poche ore la sfida era lanciata: “Quando i ciliegi fioriranno, percorrerò più di 6 chilometri in retromarcia col mio camion a finestrini chiusi, sulle strade dell’Altopiano”, ha così sentenziato Lorenzino, conosciuto da tutti come il “Caccia”.

IL D-DAY  Sabato 17 aprile 2005 a Mason in provincia di Vicenza, un folto gruppo di oltre 600 persone, si è radunato davanti al Bar Trattoria 2 Camini, dopo che durante tutto l’inverno era serpeggiata la voce della mitica scommessa. Tutti a fare il tifo per il mitico Caccia che era pronto ed emoziona-tissimo davanti al suo Scania 144 L, cambio manuale e rimorchio da 7,5 metri a 2 assi. Presidente, giuria, permessi comunali per la chiusura temporanea del tratto stradale e…. via di retromarcia!

“La difficoltà maggiore – ci confessa Lorenzino ad impresa terminata – è stata la folla intorno al camion, che mi impediva a volte di vedere bene le curve e mi rendeva un po’ nervoso per il timore di prendere dentro qualcuno”. Infatti va sottolineata l’aggravante di non poter aprire i finestrini per poter meglio guardare il percorso. Solo 10 possibilità di correggere l’andatura durante la prova, ma a Lorenzino ne sono bastate 3! Infatti dopo 1 ora e 47 minuti lo Scania targato Caccia, arriva a Laverda di Salcedo dopo aver percorso 6 chilometri e 200 metri e superando 44 curve, 2 tornanti e 200 metri di dislivello!

Ombre sulla bravura dei camionisti dunque scacciate, ma soprattutto un fiero e sfinito Lorenzino che ha potuto gridare scendendo dal camion: VITTORIA!

 

 

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GUIDO

Ciao a tutte/i, voglio dedicare due righeImmag016 a chi da orma un anno, è il mio compagno di viaggi.  Era questo periodo dell’anno  scorso e Angelo (il mi pagno di vita che giusto domani compirà 44 anni) torna a casa con questo "gigante buono".

La cosa non è stata casuale perchè al tempo aveva fatto la patente E, lasciando il lavoro con le motrici, per salire su un bilico ed iniziava da lì a non rientrare a casa tutte le sere. Mi ci voleva quindi…una guardia del corpo, un gorilla, per intenderci, ed ecco arrivare nella mia vita…Guido !!!

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Da allora è sempre al mio fianco in cabina, non mi lascia mai, mi sopporta tutto il giorno e divide con me i miei momenti belli e quelli brutti, senza fiatare, senza dire una parola (nonostante io gli parli spesso).

 

So che a 35 anni è ora di crescere ma io mi sono affezzionata e non ne potri fare a meno.

Ringrazio ancora Angelo per questo regalo (in questo momento è in viaggio per Chieti); a lui, a me e Guido e a tutte/i voi

BUONA STRADA SEMPRE !!!!!

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Old trucks

Questo weekend sta ormai per finire…domani si ricomincia…spero che l’abbiate passato tutti bene, anzi meglio! Il mio è cominciato cosi:

 

VENERDI SERA:

Telefonata con Mario:

-Ciao Monica, hai da fare domani? Hai voglia di venire a spostare qualche mezzo?

-A che ora? E se piove? Ci sentiamo domattina, comunque si!

SABATO MATTINA:

Un sole caldo, una telefonata:

-Sei già li? Arriviamo!!!!

“E semm partii”….direzione Mario e i suoi “old trucks”!!!!

DIo ci salvi

Nel capannone c’è anche questo vecchio Taurus…la scritta sopra il parabrezza suona come una preghiera: non dell’autista che lo guidò ai suoi tempi, ma del camion che come i suoi “fratelli” non vuol finire rottame ma continuare la sua vita….di creatura meccanica.

In Italia purtroppo non c’è una cultura del veicolo industriale d’epoca, se alcuni mezzi sono giunti ai giorni nostri lo si deve solo agli appassionati che con tanta pazienza li cercano, li restaurano e li conservano. E non è un’impresa da poco. Mario e la sua famiglia fanno parte di queste persone che dedicano tanto tempo ed energie a quest’attività. Io ho avuto la fortuna di conoscerli anni fa e siamo diventati amici, avere interessi comuni e poterli condividere è veramente bello.

EsadeltaWhiteMario arriva col White col carrellone su cui poi caricherà i mezzi per il trasferimento.

Forse potrà sembrare strano, ma per me il poter dedicare una mezza giornata a questi camion è stato veramente bello: chi di voi aveva mai lavato un Lancia Esadelta?

Non ho chiesto, ma a occhio e croce io e lui siamo coetanei…anni ’60…

Mario meccanicoE dopo anche un Esagamma trattore…Mario ha sistemato una regolazione e poi l’ha messo in moto….Esagammacerto niente a che vedere con i gioiellini della tecnologia che ci sono al giorno d’oggi, ma il fascino che hanno questi mezzi è una cosa speciale, hanno il profumo del passato e tanta voglia di raccontare la loro storia.

ScuolabusAmbulanzaUna vecchia ambulanza e questo esemplare veramente carino: un Fiat 238 scuolabus…fa tornar bambini solo a vederlo..

E dopo la “fatica” il viaggio premio: dal capannone vecchio a quello nuovo dove ci sarà anche un’esposizione di mezzi d’epoca, poca strada ma non c’avrei rinunciato!!

Mario al volanteLi troviamo il resto della famiglia e mangiamo insieme, chiacchieriamo, ridiamo, discutiamo, c’è sempre un calore speciale, non so come dire, ma ti sembra di essere a casa quando stai con loro.

Si è fatto tardi e dobbiamo scappare, un po’ a malincuore salutiamo tutti. Vorrei avere più tempo libero da poter dedicare a giornate come questa, ma purtroppo gli impegni sono tanti… e anche i mestieri arretrati in casa!

Ciao a tutti,

 buona settimana e buona strada sempre!

Moni.

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Auguri……!!!!

uova colorate

Ho un sacco di ovetti colorati per voi…...

spero che bastino per tutti!

BUONA PASQUA DA ELDA & COMPANY….

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Senza titolo 3

BUONA PASQUA!!!!!

A chi mi ama,pasqua13
a chi mi odia,
a chi mi sopporta,
a chi mi invidia,
a chi mi evita,
a chi mi aiuta,
a chi mi ascolta,
a chi mi vuole bene,
a chi mi conosce,
TANTI TANTI AUGURI!!!!

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On the road again…

Ore 22.00, si mette la marcia e si esce dal cancello della scuderia. E’ domenica sera e son contenta di partire. So che sarà un bel viaggio…mi telefona il Coyote, ha deciso di venir via anche lui a quest’ora cosi facciamo un pezzo di strada insieme. Le chiacchiere non sono molto allegre stanotte, se ti guardi intorno ci sono un sacco di cose che non vanno bene…cosi i nostri discorsi sono un po’ “lamentosi”, purtroppo nella vita non tutto va sempre per il verso giusto e bisogna aver pazienza…è che a volte dovresti agganciarne un rimorchio pieno (di pazienza) e forse non basterebbe lo stesso. Comunque chiacchierando i km scorrono veloci e in 2 ore siamo allo svincolo x la Cisa. Ci salutiamo e ci auguriamo BUONA STRADA, il mio viaggio continua di qua, destinazione Piombino per l’imbarco. Questa volta arrivo fino ad Aulla senza toccare la leva delle marce. Ci siamo solo io e poche BM sull’A15 stanotte, non fosse stato per lo scambio di carreggiata sarei arrivata in fondo in 8^ lunga. Con su poco peso ci si può permettere di sfruttare appieno i CV e l’elasticità del motore…e di divertirsi un po’!

17 03 2008La nave parte alle 6.40 direzione Porto Ferraio – Isola d’Elba. Se fossi furba me ne starei in brandina a dormire. Ma io non lo sono mai stata e poi adoro il 17032008 sul pontemare e passo il tempo della traversata sul ponte esterno nonostante sia appena l’alba, faccia “abbastanza” fresco e il mare non sia decisamente un “olio”. Però è divertente vedere il traghetto infrangere le onde…per fortuna non soffro di mal di mare…chissà come dev’essere quando è un po’ più mosso…

Alle 7.45 si sbarca: siamo stati i primi a salire sulla nave e siamo anche i primi a scendere, ci vuole poco più di mezz’ora per coprire i 25 km che ci separano da Riomarina, sull’altro lato dell’isola, neanche ½ ora dopo siamo vuoti, meno di 2 km e siamo al porticciolo di Riomarina, il 17032008 Riomarinatempo di fare il biglietto e alle 9.20 si imbarca. Quello che si dice una toccata e fuga…se le navi non fossero cosi ben “sincronizzate” ci sarebbe il tempo di farsi un giro in questo piccolo paradiso e invece niente, ci si 17032008 arriva la navedeve accontentare di guardare dalla cabina…Il mare è più calmo, c’è il sole ed è un piacere starsene seduti sulle panche del ponte superiore a respirare l’aria di mare…e un po’ anche il “profumo di nafta” che arriva dai comignoli quando gira un po’ il vento…

Terraferma…si fila dritti a Prato per altre consegne e si ritorna dal “calvario”: l’appennino. Incrocio Debora col suo Scania sempre lucido e ci scambiamo un gesto di saluto. Dopo varie tel il capo ci comunica che si ricaricherà domattina e quindi ce la possiamo prendere con calma. Ci sentiamo col Gianfranco e decidiamo di cenare insieme, è indietro e l’aspetto a Parma. Usciamo a Fiorenzuola direzione via Emilia con tanta voglia di pizza…tira e molla, molla e tira arriviamo alle porte di Piacenza, ci fermiamo a “La Siesta”, credo l’ultimo posto prima di riprendere la grande…ma è una buona scelta: c’è posto per parcheggiare e la pizza è buona. Sulla parete di fondo della sala c’è un “murales” che La siestaraffigura una strada, una stazione di servizio e un camion (un vecchio Magirus musone) che si ferma li: solo il dipinto valeva la sosta. Saremo monotoni a parlare sempre di viaggi, di camion, di carichi, di ristoranti dove siamo stati, di persone che abbiamo conosciuto in giro? Forse, ma le nostre vite sono state tutte su “gomma” e questo  è il nostro mondo e si tende sempre a parlare di ciò che si conosce…alla fine ci alziamo dal tavolo e continuiamo il viaggio insieme fino a casa. I gatti sono contenti di vederci, non ci speravano di dormire con noi stanotte.

Martedì mattina si carica per Arco di Trento. Attraversare Milano è la solita lagna, se la gente fosse educata ci metteremmo TUTTI di meno, ma tanti si reputano furbi a spostarsi nella corsia di accelerazione di quelli che arrivano dal centro città per sorpassare a destra e reimmettersi più avanti creando un tappo…GRANDI automobilisti…mi sa che prima o poi anche li prolungheranno le barriere come già hanno fatto su altri svincoli.

Incrociamo e salutiamo il Coyote che sta rientrando e più avanti anche Andrea col suo bellissimo Premium rosso. Arriviamo a destinazione che sono in pausa e ne approfitto per telefonare alla mia cara Betty per sapere come sta. Si ricarica e si rientra. Sull’A22 non trovo neanche un camion fino ad Affi, stranissimo, la corsia opposta è piena di colleghi…sul tratto dell’A4  ogni commento è superfluo…tra assurdi divieti di sorpasso e sistemi tutor si creano dei pericolosi incolonnamenti e anche se tieni la tua bella distanza di sicurezza puoi star certo che qualcuno verrà ad occuparla bruscamente…per fortuna anche stavolta è andata bene.

Busto Arsizio:sono ferma ad un semaforo –verde da un po’- con la freccia a sinistra, dietro a una BM anche lei con la freccia a sinistra…di fronte NESSUNO (giustamente?) ci fa svoltare e noi blocchiamo la fila perché non c’è spazio sufficiente a passarci sulla destra. Quando finalmente c’è un varco la BM parte e io per fortuna guardo indietro prima di mollare la frizione: un ragazzino CRETINO con uno scooter mi sta sorpassando per andare DRITTO!!! Si infila dribblando tra me e la macchina che gira…se non avessi guardato o se avessi pensato che girava anche lui? Poi ero io l’assassina o che cosa? Non se ne può più…certe sere si arriva a casa con i capelli dritti…

1903200819 03 2008 piniLa notte si riparte per la Toscana, quella “bella”, sulla costa, quella con i viali di pini marittimi che portano all’ingresso delle ditte…una meraviglia!

19 03 2008 LaCaliforniaQuesto è un cartello che fa sognare di…essere dall’altra parte del mondo…al volante di  un Ken su un’highway assolata…Finiamo le consegne a Prato. Il viaggio è tranquillo fino a Sasso Marconi. Ci dev’essere una congiura e qualcuno ha deciso di fare di tutto per eliminarmi…basta avere un camion in sorpasso dove ancora c’è il divieto e un altro che riparte da fermo e si immette SUBITO in corsia di marcia. E io? Ero nel posto sbagliato nel momento sbagliato? Grazie colleghi per la professionalità!!!!

Milly mi manda un sms: avevo sorpassato suo fratello…la chiamo e parliamo un po’, potevamo incrociarci a PC, ma lei piuttosto che vedermi fa la via Emilia! Dispettosa!

Mi racconta che l’hanno fermata al centro di revisione mobile al casello della MI-GE. Io le dico che di quel posto li proprio non ce n’è bisogno:  la “prova freni” siamo OBBLIGATI a farla tutte le volte che sulla Ovest passiamo dallo svincolo della Genova (ma non solo da quello) e c’è sempre qualcuno che all’ultimo dalla 3^ corsia decide di USCIRE tagliando tutte le corsie e chisenefrega se sono già occupate…o che forse sarebbe meglio che facessero del pattugliamento: difatti faccio colonna da Lorenteggio alla TO-VE e in corsia di emergenza saranno passate 80 macchine: che educazione! Evidentemente era tutta gente che aveva fretta…

Si riparte per la Toscana, incrocio e saluto Gisy e do un’info a un collega. Scendiamo ancora dalla Cisa e risaliamo dall’appennino, il “Calvario”, come lo chiamo io, oggi lo è veramente per quelli in direzione sud: entriamo a Calenzano che sono già fermi e risaliamo la coda fino all’area 20 03 2008 calvariodi servizio Aglio. Santa “Pazienza”. C’è l’esodo pasquale. Le lamentele più ricorrenti al baracchino da parte dei colleghi incolonnati: “Ma gli italiani non erano tutti senza soldi?” “Ma non facevano tutti fatica a tirar la fine del mese?” Decisamente, visto il traffico, c’è ancora tanta gente che per fortuna sta bene!

Venerdi: oggi c’è il divieto dalle 16.00 alle 22.00, domani, domenica e lunedì dalle 8.00 alle 22.00 e martedì dalle 8.00 alle 14.00 (quando c’è stato lo sciopero non siamo stati fermi cosi tanto…). Per fortuna si fa solo del locale, qui in zona il traffico è tranquillo e si rientra presto in scuderia. C’è tempo di girare un po’ intorno al pupetto, piccole manutenzioni e una sciacquata alla cabina. Un saluto e una foto col “gestore” delle 21 03 2008 Mo e Lumacchine del caffè: io e lui ci conosciamo da sempre…da una vita si può dire…un po’ ci assomigliamo pure!!

La settimana è finita…questa volta vi auguro una Buona Pasqua serena e gioiosa, per la strada ci sarà tempo settimana prossima!

Ciaooo!!

Moni.

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Reality… ultima parte!

Ciao a tutte/i,19072007278

dopo aver scritto varie mail a Comiciamo Bene, Mimandaraitre e all’ufficio stampa senza ottenere nessuna risposta, possiamo affermare con sicurezza che nel nostro piccolo, facciamo parte di quella maggioranza che non ottiene neanche le semplici spiegazioni. Non avevamo chiesto danni per chissà quale cosa…, solo un semplice chiarimento: la provenienza del calendario inquadrato durante la trasmissione a cui ha preso parte una collega di un altro gruppo, che aveva rifiutato espressamente di partecipare a quell’iniziativa o a qualsiasi altra del nostro gruppo.  Come diceva qualcuno contano di più le conoscenze che le sostanze, in questo caso gli devo dar ragione… Continuo a pensare che se è stato inquadrato l’iniziativa è stata apprezzata, che la trasmissione è in diretta e se chi era presente non ha ritenuto di chiarire l’equivoco dicendo che erano "altre" lady truck ad averlo realizzato è perchè non aveva niente di meglio da proporre… ; poteva farlo in seguito con una semplice telefonata e non l’ha fatto, anzi mi ha aggredito dicendomi che visto che era su Internet non potevo pretendere nulla, quando l’ho chiamata io… come si dice dalle mie parti:" Ne andava a Lei!" E’ vero, il calendario è sul blog… ma questo non autorizza ad associarlo tacitamente a persone e gruppi errati, ma se non interessa alla Rai, dare informazioni giuste, noi sappiamo di averlo realizzato e ci basta! Mi sono già scusata col il Gruppo di colleghi che ha collaborato, senza chiedere niente in cambio; queste parole per  spiegare alle ragazze a cui era stata garantita estraneità da quel gruppo, che è stato fatto un uso improprio e noi non ne eravamo a conoscenza, che abbiamo fatto il possibile per ottenere un chiarimento, ma non abbiamo ne tempo, ne voglia di disperdere altre energie in questa storia, quando sono Foto1 - anno 1965coinvolte certe persone le cose assumono sempre un aspetto non proprio limpido, mi chiedo se è sempre fatalità. Per fortuna lungo il nostro percorso abbiamo avuto modo d’incontrare giornalisti seri, niente a che vedere con altri, che hanno scritto e parlato chiaro e semplice, come il nostro modo di agire, e li ringrazio, anche dei consigli su come ottenere risposta, ma sappiamo di essere nel giusto e ci basta, quindi come i grandi reality, c’è chi VINCE e siamo NOI!!! Come sempre BUONA STRADA!!! gisy

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