Archive for Aprile, 2008

S.O.S.

Ciao a tutte/i

Oggi vi presento Andrea, un bellissimo bambino che ha festeggiato il suo primo compleanno in ospedale, dove è ricoverato da parecchi mesi assistito ininterrottamente dalla mamma, il papà è un nostro collega, lavora da sei anni in una grande azienda di trasporti, viaggia di sera, rientra la notte e la mattina va a trovare il suo piccolo a tanti km di distanza, rinunciando a riposare quando torna tardi. Con Susana, che avete visto sul Calendario 2008, nella mostra fotografica e anche nel blog, ci siamo chieste come aiutarli, un intervento in America potrebbe aiutare Andrea ad avere il suo corpicino sano e funzionale, la cifra andrearichiesta è alta, ma il problema imminente è trovare un medico legale che rediga la Diagnosi, perché il piccolo si trova in questa situazione a causa di un operazione chirurgica, se c’è qualcuno che ha sbagliato, si deve assumere le proprie responsabilità, in realtà le consulenze lo hanno dimostrato ma nessuno ha voluto scrivere nulla, come si dice: Cane non mangia Cane. Come si può fare ad aiutare questo giovanissimo papà disperato, che non riesce a dormire e quando lo fa sogna di schiantarsi contro l’area di servizio, che accumula rabbia perché impotente in un gesto che dovrebbe essere naturale per un figlio: AIUTARLO!!!Servono soldi e tanti, ma la priorità è trovare un medico legale che consultate le cartelle cliniche si assuma anche l’onere di scrivere ciò che ha capito, conoscete chi ci può aiutare? Potete indicarci qualcuno ? Avete qualche soluzione da proporci? Contattateci al 3357306690 o gisellacorradini@libero.it  A suo tempo era stato deciso di non occuparci di casi singoli, per non creare difficoltà nei termini di valutazione, non c’è competenza sufficiente, la situazione non è cambiata, ma la maggioranza aveva espresso il parere di dare priorità a malattie gravi e aiutare i bambini, Andrea rientra in questi termini e per questo motivo mi sono permessa di presentarvelo.

Buona Strada a tutte/i!!! gisy

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Appuntamento… a S.Andrea Bagni – PR

Ciao a tutte/isbandati 1

un invito per il sabato 26 e la domenica 27 Aprile a S. Andrea Bagni per gli appasionati di motori, ci sarà sì il raduno dei Truck ma anche trattori agricoli, moto d’epoca, Harley Davidson e quad tutto da osservare con particolare attenzione; musica latino-americana il sabato. Per la domenica Truck e vetture tuning, giochi d’intrattenimento e 2° driver Pulling, che sarei curiosa di sapere cos’è… premiazioni alle 16,30, cena alle 19,30; per tutte le informazioni, per le indicazioni  e volendo per prenotare una matrimoniale in albergo (50€) potete contattare Stefano al 340 1009160 è molto simpatico e disponibile; sarà sicuramente un bel fine settimana e speriamo che S. Andrea sia vigile sulle condizioni climatiche come lo è stato S Giorgio quello scorso; preferiamo annaffiaffiarci con la birra….  Se volete venire in nostra compagnia: Uscita Fornovo a sinistra- alla rotonda a destra- avanti per 3 km a sinistra per S Andrea… ci vediamo là!!!

Buona Strada!!!

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Pubblicazioni…

Ciao!!!

Dopo aver fatto tante volte gli auguri di buon compleanno alle amiche e agli amici dalle pagine di questo blog, stavolta facciamo le…”pubblicazioni”!!!

20 4 2008 Gianky e Dora

 

Sabato 26 aprile Dora e Giancarlo si sposano!!!  Per una volta sostituisco Gisy nel ruolo di portavoce delle ragazze e a nome di tutte faccio agli sposi tanti, ma veramente tanti auguri:

-che sabato sia un giorno speciale per loro ( e magari con il sole….anche se c’è il proverbio che dice “sposa bagnata sposa fortunata”, io credo che un caldo abbraccio di sole dopo tanta pioggia sia più che bene accetto!!)…

-che possano vivere ogni giorno della loro vita insieme come un giorno di festa, che siano felici di essere una accanto all’altro sempre, come il primo giorno per tutti i giorni…

-che la loro unione li porti a percorrere tanti chilometri sulla “Buona Strada”…quella che noi ci auguriamo sempre di trovare, la strada della serenità, della gioia, dell’amore…

 

Io sono un’inguaribile romantica e non dirò loro: “ma siete sicuri?”, “ ma siete convinti?”, “ma chi ve lo fa fare?”, “siete ancora in tempo a cambiar idea…”, “il matrimonio è una prigione…”, ecc., no per me non è cosi, e dico loro solo: “siate felici sempre!!!!”

AUGURI, BACI E  ABBRACCI!!!

Da Moni e tutte le ragazze,

Ciao….!

20 04 2008  - Dora e Gianky

Ieri al raduno c’erano anche loro…

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Raduno finito… ma ne è valsa la pena!

Ciao a tutte/i

sabato e domenica a S Giorgio Piacentino, in compagnia di tanti amici, oggi siamo stanchissime 19042008793ma ne è valsa la pena! E’ stato faticoso preparare tutto, lavare il camion lungo il percorso e arrivare quasi in contemporenea a destinazione; i primi saluti e si comicia a preparare per esporre foto e il resto, altri arrivi e tante parole: altri saluti e racconti di vita; i camion allineati lucidi e brillanti come tanti gioielli. Personalmente non ho avuto il tempo di scattare foto, spero  che le altre mi passeranno le loro, o le pubblichino direttamente sul blog… Non so da dove comiciare a raccontare… da subito ho chiarito con il mio vicino di parcheggio che mi ha riferito che 19042008795sarebbe arrivata una ragazza, che gli aveva detto di avvisarci, che non avremmo steso il tappeto rosso per accogliere nessuna, nemmeno per lei, ci riteniamo tutte sullo stesso piano, senza troppi preamboli, chi aveva voglia di stare in compagnia è venuto a trovarci, a seconda delle proprie esigenze il sabato o la domenica… come hanno fatto Rita da Cr, Patty da Lo, Simona da Lc, Antonella di Pc, Marcella da Mi, Angela da Vr e Whendy da Re che sono venute a trovarci il sabato; io, Marzia, Milena, Luisa, Caterina,Daniela e Monica siamo rimaste entrambi i giorni e domenica mattina Cate è dovuta partire per lo scarico verso Sud…  a pranzo grigliata all’aperto, il tempo è stato clemente e l’atmosfera festosa, preziosa la compagnia di chi ci ha raggiunto da lontano come Elisabetta, Piera, Giusy, Antonella, Dora e Angela come chi ha fatto solo pochi Km come Giorgia. Con alcune ci siamo date appuntamento il prossimo fine settimana in provincia di Pr, purtroppo però non è possibile essere presenti a tutti i raduni, abbiamo tutte famiglia, casa e lavoro da gestire e ricavare il tempo per questi incontri non è semplice. Aspetto che altre scrivano di come hanno vissuto loro il primo raduno della stagione e le loro impressioni, ringrazio tutte quelle che hanno collaborato "fisicamente" e oggi hanno la carne greve come me o qualche altro malanno, la Romy per essersi presa cura dei "vecchietti" in questi giorni in cui ero assente e tutti i compagni,mariti e amici, che non ho nominato ma che sono sempre presenti e pronti a sostenerci… come Mirco, Daniele, Mario, Luciano, Enzo, Maurizio, Stefano, Fabio e tutti gli altri, l’elenco sarebbe lunghissimo…. Buona strada a tutti!!!

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La valle degli alberi di ghiaccio

Ciao ragazze/i come va?

Vi voglio raccontare ciò che ho visto ad ammirato lungo la strada che faccio di solito.
P1010049Con grande stupore (e non è la prima volta) vi farò vedere le foto che ho scattato, perché dire l’incanto è dir poco.

P1010051Vi ricordate le odiose giornate ghiacciate dopo Pasqua? Ebbene dopo che la notte di pasquetta aveva gelato la mattina con il primo sole sembravano apparsi tutti alberi di Natale. La valle ora sembrava cristallizzata da  "mostri" di ghiaccio, guardate le foto e poi decidete voi se non è così.
La storia è che bagnano le piante proprio per ghiacciare i fiori, per conservarli dalle gelate improvvise e di notte, così la fioritura continua e la stagione è assicurata.


Ciao alla prossima da CB Regina (mamma di Rò)

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LUISA

Non capita spesso di vedere ragazze alla guida del muletto,  Luisa è una di queste, che mi viene sempre incontro quando è il mio turno. E’ da qualche mese che vado a scaricare in questa azienda e conoscendoci meglio fra una chiacchiera e l’altra vengo a sapere che in passato faceva anche lei la camionista e girava l’estero con il bilico. Poi è scesa dal camion per seguire la strada della famiglia, scelta che prima o poi faremo (o abbiamo fatto) anche noi. Comunque la passione che la lega al mondo del trasporto è ancora presente, e fare la carellista le dà l’opportunità di stare più vicino. Già avevo notato come si rapporta con noi autisti: un saluto, una parola, un caffè assieme, collaborazione nelle operazioni di scarico; caratteristiche che non sempre si riscontra nei carellisti-magazzinieri con cui si ha a che fare. Solo chi ha avuto esperienza con il camion sa com’è la nostra vita, Luisa lo sa bene e per questo le viene naturale agevolare l’autista nelle operazioni di scarico.

LuisaRoLuisaMam

Buona strada a Luisa, sperando di poter incontrare sempre persone professionali e disponibili come lei!


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Buon compleanno Sandra!

Oggi è il compleanno della Sandra…delle signore non si dice l’età però gli auguri si possono, anzi si devono fare!!!

Lei è una delle prime donne camioniste italiane, una pioniera per noi in questo mestiere, ci siamo conosciute a un raduno ed è stato un incontro importante per me: c’è sempre da imparare da chi ha più anni ed esperienza di noi. E poi è una persona speciale. E’ bello ascoltare i  suoi racconti di viaggio di un’epoca cosi diversa dalla nostra, pezzetti di storia di un tempo che fu. Lei ha iniziato a guidare a metà degli anni ’50 e ha continuato per 20 anni, portando macchina e rimorchio….mi piacerebbe tanto farvela conoscere…chissà!

Per il momento le faccio tanti, tanti, tanti AUGURI  per il suo compleanno e le mando un abbraccio e un sorriso!

Ciao Sandra, a presto e buona strada!!

Moni.

 

Sandra

(Questo è il suo ritratto nella nostra mostra fotografica)

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Racconti di vita… – 1

Ciao a tutte/i vi propongo di leggere un racconto di vita di un amico di questo blog…


Era un venerdì, ed eccezionalmente stavo andando a lavorare in moto anziché in pullman. Avevo infatti un appuntamento da rispettare al pomeriggio e gli orari del bus non mi avrebbero permesso di muovermi liberamente.francesco patti moto
Uscito dallo svincolo autostradale a poca distanza dalla spiaggia, noto un possente autoarticolato che avanza lentamente, troppo lentamente. Comprendo subito che si tratta di un autista bisognoso di informazioni per raggiungere la sua meta. Ed infatti si ferma poco più avanti, di fronte alla grande area di servizio della bretella di raccordo.
Il contesto mi appare subito chiaro. Anche se non sono del mestiere so quanto per un camionista sia fondamentale ricevere indicazioni semplici e precise per arrivare a destinazione. Supero il camion e mi ci fermo davanti. Scendo dalla moto e con un cenno della mano attiro l’attenzione del guidatore affinché comprenda che sto avvicinandomi per dargli una mano. Attraverso il parabrezza scorgo un sorriso di conferma. Giungo sotto la portiera sinistra e alzo lo sguardo mentre sento il ronzio dell’alzacristalli che tira giù il finestrino. Caspita, ma è una ragazza!…Ha un aspetto minuto, una voce squillante e indossa un paio di grandi occhiali da sole. Mi chiede della zona industriale, le rispondo che siamo a poca distanza, ma dato che conosco bene il circondario, le domando dove debba esattamente recarsi. Nomina un deposito di surgelati lì nei paraggi. Le propongo di seguirmi. Accetta con un sorriso. Salgo in moto e mi avvio. È suggestivo paragonare le dimensioni della mia motocicletta alla mole di questo gigantesco camion costellato di fanali che avanza dondolando la sua cabina. Ancor più particolare è sapere che questa dozzina di pneumatici si muove sotto i comandi di una giovane donna che viaggia da sola.
Ci immettiamo sulla strada statale, c’è da percorrere un paio di chilometri per arrivare al deposito. Poi però mi viene un dubbio. Il nome di quel deposito individua due distinti siti. Metto la freccia a destra e accosto. Il grande camion dietro di me fa lo stesso. Torno sotto al finestrino e chiedo alla ragazza di mostrarmi nuovamente la bolla di accompagnamento. Adesso ha gli occhiali sollevati sulla fronte. La sua figura esile contrasta ancor di più con la cornice di cromature in cui è inserita. Le dico che c’è da fare il giro attorno ad un isolato. Mi chiede se non corre il rischio d’incastrarsi. La tranquillizzo mentre il motorone esprime un paio di vigorosi sbuffi, come se non volesse sentirsi escluso dal breve dialogo.
Di nuovo in sella io, di nuovo la cabina ciondolante nei retrovisori.
Giungiamo al deposito. Glielo indico con la mano. La ragazza, con un gesto, mi chiede di non andar via, di aspettare. Consegna i documenti all’uomo che si presenta al cancello del capannone e viene a ringraziarmi.
È un attimo e nasce una conversazione tanto colorita.francesco patti
Mi racconta che ha finalmente dormito al confort della cabina di una nave e che le è stato quindi possibile fare una doccia. Mi dice che si sbatte in lungo e in largo per l’Europa, roba da 20-25 mila chilometri al mese. Ma aggiunge anche, con fierezza, che stare con quel volante fra le mani è la concretizzazione di una passione, una passione che, mi dice, le fa praticare questo mestiere in barba ai pareri di tanti benpensanti.
Chiacchieriamo ancora un po’ (in realtà parla lei, io mi limito quasi per intero ad ascoltarla), poi ci salutiamo affettuosamente. Lei diretta verso chissà quale orizzonte, io verso il mio ufficio di sempre.

Francesco

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Tolleranza o… intolleranza???

Ciao a tutte/i

mi è successa una cosa strana e mi sono chiesta se lo devo prendere come un caso isolato o devo predisporre la mia mente al fatto che d’ora in poi sarà normale incontrare qualcuno col burka, dico qualcuno perché non ho visto fosse una donna, non ho visto neanche gli occhi ed è rosa biancaaaaaaaaastato inquietante… credevo di non essere l’ultima delle provinciali, ho visto poco estero è vero, ma Italia tanta e cercato anche di non guardarla superficialmente, evidentemente ho ancora molto da vedere e tanto da imparare;  stamattina a 1 km da casa,  nel quartiere dove abita la mia tata, che conosco perfettamente perché ci vado tutti i giorni ho avuto una senzazione di paura, come dico sempre, spaventano solo le cose che non conosci… e così è stato. Stavo trafficando col telecomando del cancello per bloccarlo semi-aperto, dovevo estirpare l’erbacce che crescono tra il marciapiede e il manto stradale, perché danno un aspetto trascurato alla villetta dove abita Graziana, munita di guanti e secchi ho comiciato pazientemente il mio lavoro e alle mie spalle ho sentito l’arrivo di persone, mi sono girata per consentire loro il passaggio sul marciapiede e sono rimasta pietrificata: erano una bambina di Rossa rosacirca due o tre anni e la mamma, no forse la nonna o forse un chiunque conosciuto alla piccola  perché stavano conversando tra loro; il fatto è che questa persona che non so come descrivere si muoveva con passo sicuro nella mia direzione, trascinando leggermente l’esserino più piccolo, non con violenza ma con una certa decisione, era un oggetto monocolore, una figura in movimento color beige. Senza parole… eppure la bambina pareva tranquilla, perché mi sono preoccupata? Perché sono entrata nel cancello mentre passavano? Perché non ho smesso di fissarle? Perché non ho visto gli occhi di quella che penso esser stata una donna? La Signora in questione era buoni 10 cm più alta di me e io non sono piccola, spalle larghe e figura imponente, passo deciso e voce fredda; ho visto tante persone che corrispondevano a questa descrizione, ma a tutte potevo vedere il viso e l’espressione e di conseguenza non mi sono mai spaventata, stamattina sì, per un attimo ho avuto paura, per poco ma l’ho avuta e pensavo che come è venuta se n’è andasse, esattamente come quella figura inquietante, ma non è stato così. Dopo ho chiesto alla tata chi fosse e se l’aveva vista anche lei, mi ha detto che attraversa il parco per raggiungere la scuola materna dove lascia la bambina, ma che l’osserva da lontano perché non le si può vedere il viso e non saluta neanche chi scende dal marciapiede per cederle il passo… Qui si conoscono tutti, se non saluti fanno fatica ad accettarti, ma se hai il viso coperto e le dimensioni di un armadio a due ante non ci proveranno neanche, anzi ti osserveranno attentamente con la convinzione che rappresenti un pericolo per loro e per il loro quartiere… esattamente come me, provano paura vera e palpabile… di cancello in cancello, per tutto il viale…

Ma perché io, cittadina italiana devo entrare nei luoghi pubblici col viso scoperto, perché la legge vieta il contrario, e questa donna può consegnare la figlia alle operatrici dell’asilo e andarsela a riprendere tranquillamente senza dover mostrare il volto… Anni fa tribolai non poco a convincere una maestra, che mia nipotina doveva uscire da scuola con me, perché i genitori avevano avuto burkaun grave contrattempo e non potevano essere presenti all’orario prestabilito e non avevano la possibilità di farmi un’autorizzazione scritta o avvisare la scuola in anticipo… Ora non ditemi che queste maestre sono in grado d’identificare questa donna, che di riconoscibile non ha proprio niente solo stoffa di un colore chiaro in movimento… una sagoma in movimento, senza espressione, senza segni particolari, senza la possibilità di guardarla negli occhi… mi ha rattristato costatare che non sono preparata a questa globalizzazione, sono ancora una piccola provinciale e con mio stupore non mi sento di aver sbagliato, è vero ci spaventa solo ciò che non conosciamo, ma cosa si potrà mai conoscere da un fantasma diurno? Scusate lo sfogo, ma magari voi avete già superato questo momento inquietante e saprete darmi un consiglio. Da Lunedì potrei rifare lo stesso incontro…

Però mi chiedo anche se sia giusto non rispettare le leggi del Paese che si sceglie per viverci?

Buona Strada a tutte voi!!! tutte!!!

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Un'altra settimana in giro…

Domenica sera…direzione Grande Laguna per un giro di consegne, ma ci fermiamo qualche km prima, per fortuna!

Dopo Bergamo sento una modulazione femminile al baracchino, man mano che si avvicina mi sembra una voce nota…ma è Caterina!! Cerco di chiamarla ma sta facendo ping pong con due colleghi e fatico a farmi sentire, poi c’è giusto il tempo di un saluto e di un augurio di Buona strada, le nostre voci si perdono nella notte.07 04 2008 Autogrill Scaligera

L’ultima consegna la facciamo che è passato mezzogiorno a S Giovanni Lupatoto…mi faccio la SS11 fino a Peschiera perché c’è un incidente dopo Sommacampagna ( nel solito MALEDETTO tratto col divieto di sorpasso per i mezzi pesanti), esco a Desenzano e rientro a Brescia Ovest per evitare due colonne: una per lavori e una per un altro incidente…che allegria per essere soltanto lunedì pomeriggio!!  Per fortuna poi fino allo svincolo di Mesero è tutto abbastanza positivo. Sulla SS11 c’è una “donna al volante” di una Mercedes Classe A  che è veramente un pericolo vagante: ha rischiato 2 frontali per sorpassarmi mentre io sono accodata ad altre BM che van piano e c’è la striscia continua….Poco più avanti i blu hanno fermato un camion, io gli indico la BM facendo segno che è pazza, ma il puffo mi guarda strano: spero non abbia pensato che davo del matto a lui!!

Carichiamo un completo “complicato” per la toscana, mio marito deve avere origini egiziane viste le piramidi che riesce a fare con i subbi!

Verso le 22 si riparte, sono al telefono con Gisy e le dico di provare a fare il nuovo pezzo della superstrada per andare a Malpensa che è bella e molto più tranquilla dell’Autolaghi. Decido di farla anch’io, entro a Mesero sull’A4, 1 km prima di Arluno un cartello indica l’uscita obbligatoria…?!?!

Segnalarlo di giorno no? Cosi uno si regola… dopo le rotonde di Arluno ci son circa 500m di coda al semaforo per la SS11 (ancora lei!!), ci voglion 7 turni per raggiungerlo…quando finalmente sono a 4 veicoli dal semaforo vedo una BMW X5 sorpassare la colonna…di fianco a me c’è una breve corsia che ti fa svoltare a sinistra nel paese PRIMA  del semaforo, ma il tipo voleva solo fare il furbo, farsi un quarto d’ora di coda come noi per passare era troppo per lui…cosi schiaccio il bottone che attiva la calamita e ZAC mi appiccico al paraurti della BM davanti…scatta il verde, il tipo cerca di infilarsi, ma non ce la può fare, il suo muso è indietro del mio, allora cerca di passare SULLO spartitraffico….ma, strano, ci sono cartelli e semaforo li sopra…deve proprio starsene dietro….poverino. Già far la coda è noioso, ma pazienza quando ci tocca si fa, però i prepotenti, quelli che si credono più scaltri degli altri, non li sopporto proprio. Tutti svoltano a sinistra e io invece me ne vado tutta sola dritta per Cusago. I cartelli 08 04 2008 Cisadella deviazione mandavano sulla via Novara…ma li più avanti c’è il divieto di transito per i camion…boh?!? Mi auguro che non ci fossero SCERIFFI appostati…non si sa mai. Anche Gisy dall’altra parte si è trovata lo svincolo chiuso e ha fatto il solito giro. Faccio la Cisa all’andata e la Cisa al ritorno. Per andare a Pistoia è lo stesso, solo che è molto più tranquilla. Piove e tutto è triste, la primavera 08 04 2008 risaiesembra non voler arrivare veramente quest’anno. Esco a Novara perché siamo di fretta e in tre rotonde siamo allo scarico. Hanno cominciato ad allagare le risaie, il mare a quadretti oggi riflette un cielo grigio e nuvoloso.Poco prima del semaforo dove devo girare a destra e c’è subito li il cancello della ditta, un cartello blu mi informa che c’è il divieto di svolta a SINISTRA per gli autocarri, poi mentre giro a destra 08 04 2008 divietomi trovo davanti un cartello di divieto di accesso agli autocarri senza eccezioni per il carico/scarico, subito dopo la ditta dove vado io inizia il paese….forse che dovevo arrivarci dal centro? Dovrò telefonare in comune per informarmi….

Mercoledì in Emilia Romagna, tre consegne tra Cesena e Bologna e rientro veloce, incrocio Anna col suo Man e ci salutiamo, anche questa volta niente caffè per noi. Più ci avviciniamo a Milano e più brutto si fa il tempo. Passata la barriera di MI-sud fino all’uscita di Busto è tutto uno schivare BM di maleducati che tagliano dalla terza corsia per uscire, che entrano sfiorandoti il paraurti, che zigzagano in mezzo agli altri…un vero Manicomio Internazionale. E non provare a suonargli perché ti fanno subito qualche gestaccio: loro non hanno tempo da perdere, devono correre a fare affari…Io a qualcuno di bucare una gomma però glielo auguro…(non è troppo cattivo come pensiero, no?)

La sera non c’è il viaggio. Si riparte giovedì mattina presto per la bergamasca, cosi almeno all’andata evitiamo il caos milanese. Davanti alla ditta non c’è posto, il portinaio non ci può far entrare e cosi ci tocca di andare a parcheggiare da un’altra parte fino alle otto. Il ritorno…solito bailamme…andiamo nel comasco, esco a Lomazzo e sulla rampa mi “sfioro” con Patrizia, lei mi suona, io guardo nello specchio e vedo la “nostra” targa sul cruscotto di un Mercedes frigo, un gesto di saluto, poi lei gira a destra e io a sinistra. Mi telefona per chiedermi se avevo bisogno di info sulla zona, che carina! No, perché vado da un cliente abituale, ci salutiamo e ci diamo 10 04 2008 vicolo strettoappuntamento per il raduno, se tutto andrà bene. Poi, siccome sembrava tutto troppo facile questa settimana ci caricano due consegne li vicino…di solito ci vanno con un camion che ci sta tutto nel nostro cassone e avanza ancora spazio. Meno male che siamo in due: il mio 50 si improvvisa vigile per farmi uscire in retro sulla provinciale dal primo cliente. Il secondo è…in cima a una stradina in salita (ripida) lunga un 200 m e poco più larga del camion e il piazzale non è un piazzale…cosi mi tocca tornar giù in retro, far manovra sulla statale, sempre col mio 50 che cerca di fermar le BM, e risalire sempre in retromarcia per poter scaricare…in più piove e tocco sotto…che fortuna! La giornata non migliora anche se gli altri posti in cui andiamo poi sono un po’ più larghi. Sulla varesina incrocio Paolo, non è col suo autobus ma in BM e non lo riconosco, ma lui a me si e mi telefona per un saluto  e chiedermi cosa ci faccio li: evito la coda che c’è sull’autolaghi! Finalmente si rientra in scuderia e si carica l’ultimo viaggio della settimana. Ancora Veneto. Partiamo la notte. Questa volta la tangenziale di Mestre ci tocca ed è meglio farla la mattina presto. Il tabellone dice che mancano 22 giorni all’apertura del passante, ma un autista della zona che troviamo allo scarico ci dice che i lavori sono in alto mare e che è impossibile che ce la possano fare a finirli in cosi poco tempo. Alle otto, puntuale, arriva un acquazzone degno del nome, dura pochi minuti per fortuna, ma dobbiamo aspettare che finisca per poter scaricare. La seconda consegna è in una via che si chiama “delle buse”, un nome che è tutto un programma: una stradina di campagna larga come il camion…(per fortuna non incrociamo nessuno…) che termina nel piazzale della ditta. Anzi, per dire il vero, continua come sentiero in terra battuta in mezzo ai prati. Bel posto.

Mi telefona Elisabetta: lei e Luciano sono a caricare al mio paese, peccato, un’occasione persa di poterci incontrare, ma ci diamo appuntamento per settimana prossima al raduno di S Giorgio Pc. Per poter fare l’ultima consegna bisogna “oltrepassare” l’ennesimo divieto di accesso ai camion, senza possibilità di carico/scarico, la ditta è a 200m dal cartello, l’alternativa…non esiste…ma sono anni che ci passiamo…e speriamo.11 04 2008 tirannosauro da giardino

C’è chi in giardino mette Biancaneve e i sette nani, chi i puffi blu, chi statue di donne…e chi un tirannosauro…il mondo è bello perché è vario!!

Rientrando verso casa, a Ospitaletto, vedo il bilico di parcheggiato in ribalta in un magazzino dove lei va a volte a scaricare, la intravedo in cabina, suono le trombe e provo a chiamarla per CB. Ma son dall’altra parte dell’autostrada ed è impossibile che mi veda. Cosi le telefono per un saluto, anche lei ha finito e tra un po’ tornerà a casa. Oggi la pioggia è onnipresente, a un certo punto il cielo si fa nero che sembra notte e passiamo in mezzo a un altro diluvio. Ci voleva un po’ d’acqua…solo che il camion ormai è diventato di un colore indefinibile!11 04 2008 Moni e Lucio

Un’ultima presa con attesa e poi si torna in scuderia. Di lavarlo sotto la pioggia non se ne parla, meglio un caffè alla macchinetta! Poi c’è li il “gestore”, ci facciamo una bella chiacchierata e qualche altra foto insieme: vero che ci assomigliamo?!? La settimana è finita. Si riprende lunedì. Buon weekend e buona strada a tutti/e !

Ciao, Moni.

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