Ciao a tutte/i
Ricevo molte telefonate da parte di amici del Buona Strada Lady Truck Driver Team, ci si scambiano informazioni sul lavoro,si paragonano le zone e le varie difficoltà, a volte si discute di questa o quella norma, tante volte si parla anche di progetti e la loro realizzazione… in una di queste conversazioni, con Marco, abbiamo sottolineato i diversi aspetti del volontariato e dei risultati raggiunti dirottando i nostri sforzi nella direzione giusta; è uno degli organizzatori di un raduno, nell’ambiente dei trasporti da sempre conosce bene i colleghi, molto meglio di me,determinato a creare un evento divertente per tutti ma che il ricavato in termini economici vada speso bene; abbiamo sottolineato le tante, troppe volte che alcuni spendono energie per curare iniziative che portano a un solo risultato, che può essere la soddisfazione personale o addirittura l’interesse economico di qualcuno… Ci siamo chiesti quali sono le motivazioni che ispirano queste persone, certamente non quello che seguiamo noi lady truck o il loro gruppo; da anni il raduno associa la sana voglia di far festa alla raccolta di fondi per associazioni locali, come il nostro calendario, il ricettario e la maglietta sono legati a diverse Associazioni Onlus. Valutiamo i vari aspetti del volontariato nella mia zona e nella sua, non siamo molto distanti ma ogni realtà è diversa, come l’approccio con i cittadini… Mi chiedeva come sarebbe bello poter consegnare un elenco di nomi a un’associazione di donatori , da potr inserire nela loro banca dati e io a elencargli invece le difficoltà del convincere i colleghi ad iscriversi, prima fra tutte la paura… lo scambio d’opinioni fra me e lui non produce nulla, solo considerazioni sulla realtà attuale, ognuno di noi pensa che non gli possa mai succedere in prima persona, di aver bisogno di trasfusioni di sangue, della sostituzione di un organo o il trapianto di midollo… gli ricordo che per le ultime due siamo entrambi “fuori limite di età massima” e ridiamo… Ripensiamo a tutti quei nostri conoscenti, sempre pronti a criticare o a proporre alternative, che però non spendono energie e tempo in nessun progetto, ne di collaborazione, ne individuale, perchè più facile e meno impegnativo… Potremmo continuare per ore… ma si sta lavorando e i tempi non lo permettono, ci promettiamo di non rinunciare a questa bizzarra idea e di cercare la formula giusta per proporla ai nostri amici e colleghi… ci salutiamo: Buona strada.. può anche voler dire saper scegliere come impegnarsi e verso quale scopo; si può anche sbagliare, basta prenderne atto e cambiare direzione, proprio come sulle strade che ogni giorno percorriamo col camion.
Buona Strada a tutte/i!!!
Ciao a tutte/i e buon anno !!!!!
Sono sopravvissuta ai due mesi di intenso lavoro natalizio, e come promesso, alle interessate, durante la cena del 6 dicembre, ho trovato l’alternativa, soprannominata xxxxxxxllllll, della maglietta fucsia.
Andate sul sito della FRUIT LOOM , cercate "per colore", scegliete il colore 57 FUCSIA e l’articolo 63-560-0.
Questo è quello che mi ha proposto lo stesso che ha fatto quelle che ho consegnato su ordinazione appunto alla cena. Purtroppo non ha il colletto bianco come l’altra, ma se vi piace, fatemelo sapere.
Per Elda e Luisa: non mi sono dimenticata delle vostre, appena riesco ve le faccio fare !!!!!!
Grazie a tutte e buona strada.
Ciao ragazze,
vi porto un caro saluto da Ricky che stamattina è venuto a trovarmi a casa con una delle sue 3 figlie, Alice.
Mi ha chiesto di estendere a tutte voi i complimenti per la realizzazione dei calendari (mi ha chiesto di Tania, voleva il calendario dove c’era anche lei, ma ne ero sprovvista…) così oltre ai suoi 5 calendari Mister Truck gliene ho lasciato uno dei miei con le VENETE!
Abbiamo parlato di … camion ovviamente e di club e di raduni… poi di una cara signora che simpaticamente chiamiamo "Vanna Marchi" ma è a capo di una ditta leader nel settore per il risparmio energetico ed ecologia dei motori (Dukich)… proprietaria del brevetto di quella ‘pistola’ che si fissa sui serbatoi per polarizzare il gasolio, lui l’ha messa su tutti i suoi 42 camion e mi ha detto che è molto contento del risparmio economico che ne sta avendo!!!
Poche altre parole su famiglia, lavoro, crisi, eccetera… ha preso la sua porsche gialla (proprio come il suo scania!!!) e ha raggiunto le altre sue tre donne per una domenica in famiglia.
Buona strada Ricky, sei un grande!
Ciao a tutti blog-lettori,
torno con un DIARIO DI BORDO, non l’ho scritto io (non ho mai fatto il militare!!) ma un carissimo amico (mio e del blog) con una grandissima passione per i camion che mi ha raccontato via mail di quando ragazzo nel periodo della naja ha preso parte a una missione di PACE in Albania, lui non guidava i camion, ma un giorno….
“Nel mio periodo di servizio militare obbligatorio (svolto in diverse caserme tra l’autunno del ’91 e l’autunno del ’92) mi capitava spesso di infilarmi nelle rimesse per guardare da vicino i camion dell’esercito. Ebbi persino modo di ottenere i manuali d’officina dei mezzi in dotazione (autobus Fiat «370» compreso) e ricordo bene anche le pagine dedicate al cambio Fuller a 13 marce del libretto di istruzioni presente nel cruscotto del «190.33 Turbostar» allestito ad autocisterna.
Era il 1992 quando ebbi modo di passare i mesi estivi di naja in Albania, nell’accampamento della città di Durazzo. Si trattava di una missione di pace, denominata Pellicano proprio come l’uccello che porta da mangiare ai suoi piccoli riempiendosi il grande becco. E in realtà buona parte della presenza dell’esercito italiano in Albania tra il ’91 e il ’93 consisteva proprio nella distribuzione di derrate alimentari (zucchero, grano, farina) alla popolazione. Più in là vennero assegnati anche libri e strumenti medici.
Ogni mattina decine di automezzi targati EI partivano diretti a vari depositi e rientravano generalmente alla sera dopo aver scaricato tonnellate di roba. Mi piaceva molto assistere a quel via-vai di autocarri che si muovevano ordinatamente. Tuttavia io ero assegnato ad incarichi da ufficio, quindi niente camion. Una volta però mi feci un po’ di coraggio, e considerando che non c’era molto da lavorare al computer, chiesi al maresciallo se mi accordava il permesso di uscire in colonna. Lui acconsentì e mi disse che il giorno dopo sarei andato insieme ad un gruppo che avrebbe pernottato fuori e sarebbe tornato l’indomani.
Ricordo ancora la contentezza di sedere sul sedile destro di quell’Astra «BM 201», accanto ad un autista sardo molto gentile. Il nostro mezzo era il secondo di una colonna di nove camion carichi di sacchi di farina, e vederli dal retrovisore era uno spettacolo. A chiudere il serpentone provvedeva un esperto maresciallo alla guida di uno sbuffante Iveco «330» con gru retrocabina e rimorchio carrellone. Serviva come mezzo di soccorso nel caso qualche camion si guastasse o finisse fuori strada.
Partimmo alle nove del mattino e la meta da raggiungere distava circa 200 chilometri, ma la strada era interamente in terra battuta. In più c’erano lunghissimi tratti che si inerpicavano per le montagne, su sedi stradali strette e prive di paracarri. Insomma, in più d’un momento, soprattutto quando si incrociava un mezzo che procedeva in direzione opposta, sembrava di essere in quei film in cui basta un nonnulla per finire nel precipizio!
La gente salutava festosa al nostro passaggio intrecciando le dita in un simbolo che inneggiava alla libertà, e a me sembrava di vedere le immagini dei documentari in cui gli Italiani esultano all’ingresso degli Americani alla fine della seconda guerra mondiale. Non so con esattezza com’è la situazione attuale, ma allora c’era tanta povertà. Pensate che le donne ci chiedevano spesso le bottiglie di plastica vuote. Tagliandole in basso ricavavano economicamente un bicchiere. Il lavoro gravava in buona parte su donne e bambini; gli uomini passavano più che altro la giornata a bighellonare. Però erano affettuosi nei nostri confronti e ci offrivano meloni, patate e zucchine appena raccolti.
I giovani albanesi tentavano di tutto per passare in Italia. Rai e Fininvest si ricevevano bene nei bar che avevano un televisore e per questo erano convinti che il nostro Paese fosse la nazione del bengodi, dove i soldi piovono dal cielo. In particolare erano illusi dagli alti ingaggi dei calciatori (pensavano che bastasse tenere un pallone fra i piedi per diventare ricchissimi) e dai quiz di Mike Bongiorno che regalava milioni e milioni a chi dava semplicemente la risposta esatta ad una domanda!
Quando i mezzi dell’Esercito impossibili da riparare in loco venivano rimandati in Italia imbarcandoli al porto di Durazzo, si doveva procedere ad attenti controlli perché c’erano ragazzi che si nascondevano in ogni angolo sotto il camion pur di imbarcarsi clandestinamente nella nave per Trieste.
Durante il viaggio rimasi meravigliato dalle tante botteghe per la riparazione di pneumatici. Del resto non c’era molto da meravigliarsene: con le strade di ghiaia e terra battuta le gomme avevano vita tutt’altro che facile.
A pranzo ci fermammo in una pineta, consumando le razioni preconfezionate in dotazione all’esercito. C’era una bella atmosfera composta da fatica e solidarietà. Poi di nuovo in cabina, con la colonna sonora del motore, la coreografia di un paesaggio dall’orografia suggestiva e il contorno di inenarrabili scossoni e sussulti in cabina.
Giungemmo al magazzino di scarico che erano da poco passate le otto.
Feci un rapido conto: praticamente avevamo impiegato più di dieci ore per arrivare a destinazione, una media di circa 20 chilometri orari!…
Ma come fu bello!
Francesco “
E bello è stato anche leggere di una missione pacifica per aiutare chi ne aveva bisogno mista a un grande amore per i camion!! Io ringrazio Francesco (si il “nostro” Francesco, proprio lui!!) per aver voluto condividere con noi questa esperienza di vita, grazie veramente di cuore e…buona strada!!!!
Moni
Ciao a tutte,
correva l’anno 19.. e l’8 Gennaio nasceva Josephine, non so dove ne quando, so che vive in Olanda, ama i camion, viaggia in Italia ed è un’amica, cosa serve sapere il resto? Noi l’abbiamo conosciuta nel 2007 ad Adria e rivista successivamente ad altre feste, sempre sorridente, sempre pronta far festa, sempre dinamica… So che viene spesso a trovarci qui, mi scuso per il ritardo le mando i nostri Auguri di Buon Compleanno e un arrivederci a presto!!!
Happy Birtday Josephine!!
“…..Ancora tuona il cannone, ancora non è contento
di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento e ancora ci porta il vento…
Io chiedo quando sarà che l’ uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà… ”
….quanti anni ha questa canzone del grande Francesco Guccini?
…tanti, troppi….e ancora non c’è una risposta….
…buona strada a tutti….verso la pace…
Moni.
Ciao a tutte/i
quando si viaggia in solitudine, in tranquillità, senza le difficoltà di condizioni climatiche avverse, con la musica in sottofondo, in perfetto orario con la tabella di marcia, sguardo fisso sulla strada e tutto il tempo per riordinare i pensieri… qualche km e …Porca Miseria!…; un altro camion mi ha raggiunto e ha scartato a sinistra appena in tempo, prima di colpire Titty, …ancora una volta… mi è andata bene! Da qualche settimana ho dovuto far attivare il limitatore, come previsto per i mezzi immatricolati dal 2002, la velocità massima che raggiunge è 85,5 km, troppo pochi, chi mi raggiunge pensa che viaggi a 89/90, così non rallentano per poi scartare improvvisamente e PERICOLOSAMENTE; cosa succederà quando il conducente non potrà spostarsi a sinistra perché la corsia è impegnata? Titty è una motrice leggera e dovesse essere colpita nelle migliore delle ipotesi mi ritroverò fiondata giù per il terrapieno a fianco dell’autostrada, nella peggiore contro il pilone di un ponte. Questa velocità non consente di mantenere la fila, anzi scatena un susseguirsi di sorpassi, mi chiedo dove sta la tanto declamata SICUREZZA, c’è rischio continuo; qui l’unica cosa sicura è che prima o poi qualcuno mi tamponerà e in caso d’urto la differenza di velocità sommata alla differenza di peso mi farà finire tra le vittime della strada. Controllo in continuazione gli specchi che mi evitino, ma cosa potrei fare in caso contrario? Come in tutti i drammi che si rispettino c’è anche la beffa… le motrici immatricolate prima del 2002 non hanno l’obbligo di montare il limitatore, ne avete mai guidata una? In fatto d’efficienza dell’impianto frenante non c’ è paragone… eppure chi legifera pensa di aver incrementato la sicurezza, quei pochi km di differenza invece creano continue situazioni di pericolo per me e per gli altri… una mattina uno Stralis rosso , per evitarmi ha sterzato bruscamente, a parte le strombazzate delle vetture in terza corsia che fortunatamente lo hanno evitato, ha percorso diversi metri zig-zagando spinto dal peso del semirimorchio…. È andata bene ancora… Scusatemi per lo sfogo, ma dovesse capitarvi di vedere il “mio” canarino giallo sui portelloni posteriori, spostatevi nella corsia di sorpasso, mi eviterete una dosa di panico.
BUONA STRADA a tutte/i !!!
Ciao a tutte/i
sarà vero che la befana vien di notte, ma può anche essere che non si faccia in tempo a consegnare tutti i doni e riempire le calze preparate dai bambini… giuro che ero partita in perfetto orario, ma purtroppo ad Albareto(MO) sono arrivata poco dopo pranzo, in sostituzione di una Befana designata che ha marcato visita per non contagiare i bimbi… successo lo hanno avuto i regali, ma non la mia presenza, il piccolo Fabio è rimasto scosso e ha pianto spaventato, non si è avvicinato ma ha gradito i regali… mandando baci solo con la manina al momento della partenza per un’altra meta, Samuele forse mi ha riconosciuta ma da bravo ometto non ha indagato più di tanto… Auguri a questi bimbi e ai loro genitori…; grazie a Monica per aver procurato uno splendido vestito e per l’ospitalità a pranzo, come sempre… La mia "bambina" nonostante fosse andata a ballare, poi al mare oggi, ha comunque preparato la calza davanti al camino, anzi due e al rientro stasera, il papà ha provveduto a riempirle con alcuni dolcetti e qualche banconota… forse è vero che non si vorrebbe che diventassero adulti così in fretta… L’Epifania tutte le feste si porta via… al prossimo anno… e nel frattempo BUONA STRADA a Tutte/i!!! gisy