Una settimana della mia vita…
Diario di Bordo dal 29 giugno al 3 luglio 2009
Considerazioni, incontri, chilometri…
Non avevo voglia di alzarmi lunedì mattina. E avrei fatto meglio a girarmi dall’altra parte e continuare a dormire…ma no, si va sempre a lavorare. Giornata in zona, da un paese all’altro, attaccati senza confini apparenti, senza un bel rettilineo in mezzo ai campi che li separi, in mezzo a pazzi che pensano sempre di stare a fare il GP di Montecarlo, percorso cittadino. Un camion che in città rispetta i limiti è solo un “rompicoglioni” da sorpassare in ogni modo ed ad ogni costo. Poi succedono i patatrack e mettono il divieto ai camion…questa è giustizia? Non credo. Io giro solo per lavoro. Un episodio per tutti: mi fermo a far attraversare due anziane signore con la bici (a mano) che andavano dalla mia destra verso sinistra e un signore sul lato opposto che veniva verso destra…anche …precedenza ai pedoni dove ci sono gli attraversamenti, no? No, il “coglione” con lo scooter non ci arriva a capirlo, nonostante gli facessi segno anche con la mano fuori dal finestrino, nonostante il sonoro colpo di trombe, niente, aveva fretta di sorpassare, non le ha investite per un miracolo….è questo della foto, l’ho raggiunto a un semaforo 500m più avanti Serviva fare lo stupido nel traffico? Cosa ha
guadagnato? Sarà stato che faceva anche parecchio caldo, ma a sera ero veramente stanca. Stanca di tutto. Abbiamo caricato per la toscana e siamo partiti un po’ più tardi del solito…una telefonata con Gisy e ci troviamo all’area di servizio di Assago, quella col ponte, ho un po’ di cose da darle, lei viaggia in compagnia di Carolina e di due suoi “collaboratori”.
Carolina è una ragazza con un sorriso stupendo che sta realizzando il suo sogno di fare un documentario, tema le donne camioniste, (ma ne scriverà meglio
All’ultimo ritiro della giornata, fermi sotto il sole in un piazzale asfaltato che libera calore, di colpo il tempo cambia, arriva l’amico vento, porta nuvole nere, lampi e tuoni, l’aria si fa fresca, ma dura poco, dopo qualche goccia di pioggia il calore torna a salire dall’asfalto sotto forma di vapore appiccicoso. L’aria si fa irrespirabile. Cosi per starcene un po’ al fresco andiamo a rintanarci in un centro commerciale li vicino, convinti di passarci il pomeriggio. Uno scambio di sms con un collega per trovarci la sera per cenare insieme. Ma i programmi cambiano e ci fanno caricare già stasera sul tardi. Poco male. Quando abbiamo finito
andiamo lo stesso a cena con i colleghi della Galtrans: Roberto “Chiodo” e Antonello la “Barra nautica”, tanto in ogni caso si scarica domani e non c’è fretta una volta tanto. Ci perdiamo in chiacchiere davanti ad una buona pizza, poi faccio la strada con loro fino allo svincolo della Cisa.
Il traffico di qui è quasi nullo. Ai discorsi seri sul nostro lavoro alterniamo battute divertenti, come quando Antonello tira fuori il “momento moana” che noi non abbiamo mai sentito nominare e andiamo subito col pensiero all’attrice…che però non centra nulla…poi son risate sul fatto che in ogni provincia d’Italia abbiamo dei modi di dire completamente diversi che a volte danno vita a fraintendimenti divertenti…cosa significava? Chiedetelo a lui
…noi per controllarlo, sto momento moana, ci siam fermati all’ultimo autogrill a mestare un caffè e far un po’ baracca…e le foto di rito che non avevamo fatto in pizzeria…e il tempo è volato via…arriva
sempre il momento dei saluti: ciao ragazzi, grazie della bella serata in compagnia, delle risate, dei sorrisi, del caffè, di tutto!
toscana. Ma ho mal di testa e pensieri. Cedo il volante. E’ già giovedi, finiamo velocemente e altrettanto velocemente ce ne torniamo verso casa, incrocio un sacco di gente che conosco, scambio saluti ma anche no, nel senso che oggi devono avercelo spento in tanti…anche il capitano Aerodyne di Truck Italia Forum (son sicura che era lui!!), l’Anna, Giorgio…poi sono io a non riconoscere un ex collega di tanti anni che mi chiama nelle mie coordinate: scusa Vito!!! Alla fine però l’ho capito che eri tu!! Altro giro di giostra, si ricarica la toscana. E
il viaggio comincia con una bella coda appena entrati a Busto sulla Laghi…avrei voluto avere le telecamera per immortalare l’idiozia della gente in colonna, a parole non si può spiegare… “E che te lo dico afffare??” aggiungerebbe un mio amico…una lunga telefonata con Gisy riempie di colore la notte e i km scorrono veloci. Venerdì. Dormiamo fino a tardi, tanto i cinesi dell’ultima consegna arrivano tardi, cosi non dovremo aspettarli troppo. Torniamo
dalla Cisa. Ultimo incontro della settimana poco prima di svincolare per la montagna, un caffè (fatto da Stef) con Roberto Chiodo e Antonio Bomber che vanno a Firenze, gli dovevo dare gli adesivi
del Bestione…, 4 chiacchiere veloci e via, sulla Cisa incrocio
Poi in A1 incrocio anche Lorena, pure lei su un altro canale, ma oggi son fortunata e trovo anche lei! Potevamo finire la settimana senza fare coda in tangenziale? Certo che no!!!
Quasi fermi dall’imbocco della Ovest fino a dopo l’area di servizio di Assago perché…c’era un autobus fermo in piazzola, e si sa che gli autobus in piazzola non sono uno spettacolo da tutti i giorni, bisogna fermarsi e guardarlo bene…NO COMMENT!!!
La radio da colonne sulla laghi…io passo da Mesero e me ne torno in scuderia. Scaricato, caricato e a casa. Un’altra settimana della mia vita è passata….
Buona strada a tutti, sempre!
Moni.