Archive for Gennaio 24th, 2010

Formazione Professionale

Ciao a tutte/i
un estratto di un comunicato della camera di commercio della mia provincia, in sintesi chi si occupa di rifiuti o scarti di lavorazione dovrà adeguarsi a una nuova normativa (SISTRI), dal testo credo di aver capito che oltre alle aziende anche gli autisti dovranno conseguire un attestato, chi ne sa qualcosa se vuole comunicarlo… la conoscenza non è mai sufficente… Diversi gli organi in tutta italia che stanno organizzando meeting e convegni per rendere funzionale questa ultima trovata del ministero dell’ambiente…

La pubblicazione del D.M. 17/12/2009 "Istituzioni del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti" va a modificare in modo sostanziale l’attuale sistema di gestione dei rifiuti, in quanto il sistema SISTRI sostituirà nei prossimi mesi l’obbligo di compilazione dei registri di carico/scarico, i formulari e, dal 2011, il MUD.
Le ditte soggette a tale obbligo devono iscriversi al sistema e dotarsi di specifici dispositivi (es. chiavetta USB, ecc.) da ritirare presso la Camera di Commercio e presso le Sezioni Regionali dell’Albo Gestori Ambientali.

BUONA STRADA A TUTTE/I !!!!

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Dal web…

Ciao a tutte/i

un racconto particolare, tratto da un blog, la solita storia di convivenza sulla strada tra auto e camion, se il protagonista fosse stato al volante di un camion, sarebbe forse passato a suon di trombe e microsterzate… ; che dire…?? io sono rimasta senza parole…!!!

Venerdì 13 giugno 2008, Esodo verso Barberino

 

Claudio, Cristina, Anita e Matilda sono appena partiti da Roma in direzione Piancaldoli. Domani è previsto il mini-meeting toscano cui hanno già dato la loro adesione, anche se le previsioni non sono delle più rosee.

All’altezza di Firenze il display dell’autostrada segnala “blocco per incidente Barberino – Roncobilaccio”.

“Cri, non dovrebbe crearci problemi vero?”

“No, direi di no, noi usciamo a Barberino, l’incidente dovrebbe essere dopo la nostra uscita”.

L’uscita di Barberino del Mugello si avvicina, il traffico rallenta, è quasi bloccato. Evidentemente il blocco c’è ancora e la coda si è prolungata fino a prima dell’uscita per Barberino. Ma i cartelli indicano che il casello è a meno di un chilometro e così Claudio mette la freccia a destra e si immette nella corsia d’emergenza in modo da anticipare l’uscita. Stranamente però ad un certo punto anche la corsia d’emergenza si blocca.

Sulla destra un cartello indica soli 400 metri al casello, ma la sofferenza per percorrerli sarà come se li avessero fatti a piedi.

Le macchine procedono a passo d’uomo, poi si fermano, poi ripartono. “Possibile che escano tutti a Barberino? No, ci deve essere qualcosa. Forse l’incidente è proprio davanti all’uscita, che ne dici Cri?”

“No, se così fosse non avrebbero scritto Barberino – Roncobilaccio, ma uscita Barberino”

La Hyundai blu è finita in un vicolo cieco. A sinistra una lunga fila di tir, a destra il guardrail, davanti una punto grigia e un camion che impedisce di vedere oltre.

I minuti scorrono impietosi. Intanto la corsia di emergenza è finita, sostituita dalla linea tratteggiata che segnala l’inizio dell’uscita. Ma a questo punto la punto grigia davanti si blocca e così pure il camion davanti. Intanto i camionisti bloccati nella corsia di marcia normale bivaccano. Claudio inizia a spazientirsi e così scende dall’auto curioso di vedere cosa si nasconde al di là del camion che da tanta parte della Hyundai blu il guardo esclude.

Finalmente innanzi a lui tutto si fa chiaro. Davanti al camion c’è un altro camion, un po’ più grosso, poi il nulla, una rampa completamente sgombra, che giace assolata al pensiero del prossimo rude pneumatico che la accarezzerà.

Claudio ritorna nell’auto. “Porc………………… c’è un camion fermo davanti, la corsia è libera!”

“E allora Claudio cosa facciamo?”

Claudio ormai è imbufalito. Bisogna fare qualcosa. Scende dall’auto e valuta il da farsi. Il camion davanti è bloccato perché la corsia d’emergenza nel punto in cui lascia il posto alla rampa d’uscita ha un restringimento, da cui non passa quel fottuto di camion “che scommetto che non deve nemmeno uscire a Barberino!!” pensa Claudio.

Claudio nota che nella corsia di marcia normale tra i camion c’è un certo spazio. Eureka! Claudio precetta uno dei camionisti che stava passeggiando per l’A1 e gli intima di dare ordini ai camion che stanno davanti di serrare i ranghi. Lui invece si occupa dei camion che stanno dietro. L’obiettivo è quello di creare un vuoto nella corsia di marcia in modo che il camion bloccato vi possa rientrare e liberare così l’uscita.

Claudio si dirige verso il primo dei camion da spostare. Dentro il conducente sta dormendo. Claudio inizia a battere nel vetro e dopo poco il camionista decide di aprire gli occhi. Claudio è una furia. Inizia ad urlare “devi andare indietro! Dobbiamo far posto all’altro camion se no non passa!!” Ma il conducente del tir sembra olandese o tedesco o di quelle parti insomma, e così Claudio inizia a impartire gli ordini non solo urlando, ma anche sbracciandosi e dimenandosi.

L’olandese, seppure scocciato, sembra convinto. Claudio passa al camion successivo. In pochi minuti i tir si muovono, si apre un varco. E’ uno spettacolo grandioso. Claudio è trionfante. Il nuovo Mosè, senza bastone (per fortuna che non ce l’aveva, se no l’avrebbe fracassato contro il camion che bloccava l’uscita), torna alla Hyundai blu, guarda sollevato la fila chilometrica creatasi per l’uscita ed esclama rivolto agli autisti fermi nelle loro auto: “Non temete, state fermi, e mirate la liberazione che ho compiuto oggi per voi; poiché i camion che avete veduti quest’oggi, non li vedrete mai più in perpetuo” .

Buona Strada Sempre!!!

 

 

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Una poesia…

CAMIONISTI00000000000000

 

I chilometri distesi

suddivisi

dalla linea di mezzeria.

Un ruotare monotono,Bild_106

calpestando ore di viaggio

sull’autostrada.

Sono file di braccia

sporte dal finestrino.

Un vago profilo che trapela

dal rettangolo dello 
specchietto.photo100

Guidano il loro dinosauro a nafta,

per un salario che non mette in conto

le vittime del ruggito

di una bestia a motore.

 

 Miriam Ballerini

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