Archive for Settembre 30th, 2010

I raduni del weekend! – 36

02-03/10 ALL MOTOR'S SHOW
a Pianiga (VE)
x info www.allmotors.it

02-03/10 Raduno a Spilamberto (MO)

02-03/10 TRUCK SHOW by TUTTOTRASPORTI
c/o Autoparco Brescia Est

Week-End di festa per gli autisti con i loro camion e famiglie. Esposizione Camion Aerografati. Prove camion in circuito di regolarità e sicurezza, di diverse case costruttrici. Intrattenimento per bambini. Gare e Musica per gli adulti.

x info su programma e iscrizione http://www.tuttotrasporti.it/truckshow/index.cfm

I raduni del weekend!

BUON DIVERTIMENTO!!!!

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Campagne sulla sicurezza

 Ciao a tutte/i
Da alcuni giorni sento gli spot di una campagna sulla sicurezza sul lavoro, promossa dal Ministero del Lavoro e in sostanza recita:” QUALSIASI LAVORO TU FACCIA HAI IL DIRITTO DI TORNARE A CASA!”; letta così sembra legittimo per tutti, ma la nostra categoria non può dirlo…
Condividere questa frase costa poco, metterla in pratica molto di più: costa guidare quando mi viene imposto, perché devo farlo dopo le 11 ore di pausa, nella legalità e magari non in sicurezza perché non avevo sonno, ho cominciato a dormire poche ore prima che fosse il tempo di ripartire e non posso “bruciarmi” le ore della mia giornata lavorativa, concordo che un’unità di misura andava trovata ma che mi debba fermare a un’ora da casa (che è già fuori dal 10% per cui è ritenuta grave infrazione) per mangiare, lavarmi e riposare, quando a casa mia è sempre tutto più semplice e rapido quindi più “riposante”, lo ritengo assurdo, dovrebbe esserci più “buon senso”, quello tanto decantato, tutte le volte che mi sono trovata a confrontarmi verbalmente, a tavolino e non per strada, da rappresentanti delle forze dell’ordine preposte a questi controlli.
Queste campagne pubblicitarie costano sempre cifre esorbitanti, non sarebbe bene investire in qualcosa di più “materiale”, come ad esempio materiale didattico, formativo, per i piccoli, che saranno i lavoratori di domani?
Troppo bella la faccia del bambino riccioluto che chiede al papà di mettere l’elmetto per essere sicuro che ritorni a casa dal lavoro, ma realizzazione e diffusione saranno costate cifre con tanti zeri e passano in secondo piano rispetto gli spot delle aziende private che sanno come catturare l’attenzione, sarei curiosa di sapere quanti euro ci è costata…
Stesso discorso vale per quelle campagne promosse dal Ministero dei Trasporti per la sicurezza stradale, alcune anche molto simpatiche, ma tutte dispendiose, anche qui migliaia di euro che potevano andare a rinforzare tanti guard-rail sui viadotti come quello dove è caduta Michela e che non le ha lasciato scampo, sostituito con uno identico, significa quindi che non è nelle direttive del Ministero proteggere gli UTENTI tutti, non solo i camionisti, da una caduta senza ritorno.
In diverse parti d’Italia, Comuni e Regioni hanno fatto istallare sagome raffiguranti le persone a ricordare a tutti i giovani che hanno perso la vita in quel punto, servono a non dimenticare e a ricordare prudenza, ma poi viene contestato il Comune che ha messo in una piazza di ritrovo il “rottame” di un auto perché deturpava il panorama ed era una visione troppo cruenta. Sicuramente è una visione cruenta, ma reale ed è con la realtà che si da un insegnamento.
Ritorno ai guard-rail perché ne ha scritto di recente un amico di questo blog, nel suo, in occasione del drammatico incidente avvenuto ad un collega che tamponato da un furgone ha saltato con la motrice dal viadotto e niente ha trattenuto la sua caduta, il guard-rail era quello che noi chiamiamo per le “biciclette”.
Queste strade d’Italia che definisco sempre malridotte, sono protette in modo adeguato secondo voi? Il Ministero dei Trasporti a quanto mi risulta è uno di quelli che usufruisce della consulenza del maggior numero di tecnici, indipendentemente dallo schieramento che governa, quale specialista serve a “segnalare” l’inadeguatezza di certe strutture di protezione? Quale deve essere il numero di vittime prima che tecnici e politici si pongano il problema?
 
Questa è la mia opinione personale, mi assumo la responsabilità di quanto scritto.
incidente_ciullo[1]
 
Nonostante tutto…BUONA STRADA!!!

 
 

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Retromarcia…. sempre Pericolosa!!!

Ciao a tutte/i
quante volte facendo retromarcia stiamo in ansia più per le persone che vediamo comparire e scomparire negli specchi che per dove posizioniamo il camion? Le persone non si rendono conto che guardiamo lo specchio ed esso ha un campo visivo ristretto e noi due soli occhi che sono allineati e ci permettono di guardare una sola direzione per volta… che spostandosi in continuazione non li vedremo più… che non possiamo prevedere i loro spostamenti e nel peggiore dei casi, si può non rendersi conto di avere urtato e fatto cadere a terra una persona…
In questo modo papà hanno investito i propri figli… Figli hanno investito i genitori… questi i casi estremi in cui l'assurdità della notizia ne ha amplificato la diffusione… collaboratori, magazzinieri, autisti, o semplici passanti, vittime di un incidente, perchè tale manovra viene sottovalutata, sarà una mia teoria, un'impressione maturata negli anni, ma tante, troppe volte succedono incidenti gravi durante la manovra di retromarcia!

Tratto da : ARENA.IT

 Pedone travolto e schiacciato da un camion
ASFALTO INSANGUINATO. Terribile incidente in Borgo Roma sotto gli occhi di una testimone. Per estrarre il corpo sono dovuti intervenire i vigili del fuoco con una gru
Il mezzo era in retromarcia, l'uomo ha tentato di aggrapparsi ma è finito sotto le ruote. Inutile il tentativo di una donna di avvisare il conducente

29/09/2010

La gru dei pompieri è servita per liberare il corpo della vittima
 
Ha tentato disperatamente di agganciarsi all'asse dell'autocarro Iveco che lo stava travolgendo durante la retromarcia. Ma l'impronta delle mani su quel "paraurti" rimane l'ultimo segno della sua vita: in pochi attimi, è stato risucchiato sotto il camion ed è morto schiacciato dalle ruote.
FINE ATROCE. Una fine atroce quella capitata a un passante ancora non identificato ieri alle 8.20 in via Benedetti, la strada che unisce via san Giacomo con via Scuderlando in borgo Roma. L'arteria, in procinto di essere asfaltata dall'impresa proprietaria del mezzo, nel giro di pochi minuti si è riempita di sirene e lampeggianti dei mezzi dei vigili del fuoco, Verona emergenza e polizia locale. A pochi minuti dalla tragedia, sono arrivati anche i tecnici di Spisal e nucleo edilizia della polizia locale. Il camion della ditta Saf srl, Società allacciamenti fognaria di via Legnago a Verona, è stato posto sotto sequestro.
AUTISTA INDAGATO. I vigili urbani, coordinati dal comandante Luigi Altamura e dal vice Lorenzo Grella, hanno poi ascoltato i testimoni. Tra loro anche l'autista del camion, Stefano Rangheri, 39 anni, rimasto per più di un'ora sull'ambulanza di Verona emergenza mentre i sanitari tentavano di spegnere gli effetti del forte choc, causato dalla vista dei resti della vittima sotto il suo camion. Per sostenere l'autista, è arrivata la moglie e poco dopo un'altra parente. Rangheri viene descritto dai suoi colleghi come molto attento e scrupoloso. Ora, però, è indagato per omicidio colposo, fanno sapere dal comando di via Pallone. Gli ispettori del nucleo edilizia della polizia locale e i tecnici dello Spisal hanno svolto altri accertamenti anche sull'area di cantiere. È stato controllato se era stata installata tutta la segnaletica prevista dalla legge per avvertire la presenza di lavori in corso.
TESTIMONE. È stata sentita anche l'automobilista che ha assistito alla tragedia. È stata lei a tentare di fermare il camion in retromarcia suonando più volte il clacson mentre il corpo del passante, finiva schiacciato sotto le ruote. I disperati tentativi della donna, rimasta anche lei sotto choc per più di un'ora, però, non hanno fermato la manovra del camion se non a tragedia avvenuta.
I SOCCORSI. È stato necessario l'intervento della gru dei vigili del fuoco per estrarre il corpo, finito sotto le ruote del camion. Una volta sollevata la parte posteriore dell'autocarro dell'impresa in procinto di iniziare i lavori di asfaltatura della strada, ai soccorritori si è presentata una scena agghiacciante. L'incidente è accaduto all'altezza dei cassonetti per l'immondizia, sistemati sul marciapiedi dall'Amia. Una collocazione necessaria per far svolgere i lavori su via Benedetti, previsti per lunedì ma poi rinviati a ieri a causa della pioggia. Ma tant'è che la vittima molto probabilmente è scesa dal marciapiede troppo stretto in quel punto per essere poi travolto dal camion.
IDENTITÀ. Ora il nucleo dell'infortunistica stradale sta svolgendo gli accertamenti necessari per identificare il pedone, il cui volto è stato reso irriconoscibile dallo schiacciamento. Nelle sue tasche c'erano un mazzo di chiavi e un biglietto sul quale erano riportati due numeri di telefono, rivelatisi però inutili. Non c'era, invece, alcun documento d'identità. Si tratta di un uomo sui 60-70 anni dai capelli grigi, vestito con pantaloni jeans blu, giubbino jeans chiaro, camicia azzurra e maglione a righe scure. Chi avesse informazioni utili, può mettersi in contatto con la polizia municipale allo 045/8078462. 

 
 

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