Archive for Gennaio 4th, 2021

Les Reines de la Route

“Les reines de la route, le regine della strada, un reality con protagoniste 7 donne camioniste  in onda da questo mese su una TV francese. Dovranno affrontare una serie di viaggi “difficili”… per aggiudicarsi il titolo!

Che dire? Buona strada a tutte le partecipanti!

Qualche link sul programma:

https://www.franceroutes.fr/actualites/television-serie-les-reines-de-la-route-sur-6ter-en-janvier-2021/

https://www.lezappingdupaf.com/2020/12/les-reines-de-la-route-serie-documentaire-inedit-des-le-7-janvier-sur-6ter.html

https://www.routiers.com/pagetype.asp?revue=routiers&pagetype=breves&brevenum=52919

https://www.trasportoeuropa.it/notizie/autisti/in-francia-a-gennaio-un-reality-tv-sulle-camioniste/

 

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La storia di Nadia

 

Sempre alla ricerca di notizie sulle colleghe, ho trovato la storia di Nadia, da muratore a camionista!

Questo è il link:

https://muncitoriiromaniinitalia.blogspot.com/2018/03/nadia-da-muratore-camionista-mi_15.html

E questo il testo:

 

Nadia, da muratore a camionista «Mi rispettano, ma quando mi presentavo in cantiere tutti sgranavano gli occhi»

BELLUNO. Muratore e camionista sono lavori per soli uomini? Chiedetelo a Nadia Maierean e vi risponderà con il sorriso che lei ha imparato a farsi rispettare dai sui colleghi uomini e che non è seconda a nessuno in quello che fa. Nata in Romania 41 anni fa, Nadia è in Italia da 18 e da allora ha sempre lavorato tra cantieri e camion; un curriculum che, ancora oggi, farebbe pensare più a un uomo quando arriva sulla scrivania di qualche responsabile di risorse umane.
Sta di fatto che Nadia è stata iscritta alla Filca Cisl di Belluno, la categoria che rappresenta i lavoratori dell’edilizia, per 10 anni, fino a quando ha cambiato settore per diventare camionista. In questo periodo è stata anche l’unica iscritta donna al sindacato nel suo settore, se non si conta una giovanissima apprendista che si occupava di restauro, su circa 1500 tesserati della Filca in provincia di Belluno. «Ho imparato il mestiere di muratore e tuttofare lavorando con mia madre in Romania. Faceva l’imbianchina e la piastrellista», ricorda Nadia. «Quando sono partita per arrivare in Italia ho deciso di sfruttare le mie conoscenze per trovare lavoro e ho lavorato in una ditta di serramenti come muratore, ricoprendo le mille mansioni dei cantieri. Questo fino all’anno scorso, quando ho preso la patente C e ho deciso di lavorare sui camion».
Il rapporto con i colleghi maschi non è stato sempre rose e fiori perché di primo acchito ai lavoratori maschi sembrava impossibile che una donna potesse fare lavori tanto pesanti «ma», spiega ridendo Nadia, «se mi rispettano io rispetto loro, se non lo fanno ci penso io a mettere le cose in chiaro. E quando mi vedono scaricare da sola tre/quattro tonnellate di merce al giorno mi rispettano subito».
Come prevedibile Nadia non ha mai avuto colleghe donne e, anche quando si è dovuta presentare a qualche colloquio di lavoro, lo stupore era sempre inevitabile: «Ogni volta che mi presentavo per un lavoro in cantiere tutti sgranavano gli occhi, poi toccava a me far vedere che non sono da meno di un uomo. Anche quando mi sono proposta per fare le consegne con il camion è stato così e i dirigenti dell’azienda per cui lavoro sono stati bravi a darmi fiducia, anche perché avevo la patente C da pochi mesi e non avevo mai avuto esperienza in questo settore».
Quello che sta più a cuore a Nadia quando racconta la sua storia è dire che fa un lavoro che le piace e che non lo cambierebbe per nessun altro, un esempio di forza e tenacia che le ha permesso col tempo di far cadere ogni tabù e di raggiungere la parità nel suo lavoro. (f.r.)

 

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