Archive for Novembre 21st, 2021

Le 3 canzoni per capire un camionista

Le 3 canzoni per capire un camionista”     è il nuovo racconto della nostra collega Laura, camionista e scrittrice, pubblicato su Timocom

https://www.timocom.it/blog/siamo-carichi-le-tre-canzoni-per-capire-un-camionista

E se la cabina di un camion fosse una grande cassa armonica?

Le 3 canzoni per capire un camionista

Con il suo stile ironico e mai banale, nella serie “Siamo Carichi”, Laura ci racconta spaccati e momenti della sua vita di autista professionista.
In questo articolo, Laura ci parla di di tre canzoni della sua playlist, che dicono tanto di lei e del suo lavoro

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Siamo autisti… oltre il sedile c’è di più! Dovrebbe essere lo slogan del camionista per eccellenza.
In verità slogan lo è stato anche per troppo tempo, in troppi contesti.

Perciò il camionista che odia essere etichettato, nonostante invece sia una delle categorie più raggruppate in luoghi comuni, ha deciso di dare uno sprazzo di originalità, ad una cosa che originale lo è ben poco: all’apparenza.

Inizia così prima con le personalizzazioni dei mezzi, vani tentativi di distinguersi tra la massa informe di carrozzerie ingombranti e dalle forme poco sinuose, poi degli impianti stereo per cercare di far sentire la propria voce, visto che con l’appariscenza non c’è riuscito. Anzi, in certi casi, ha acuito quel senso di “grezzuria” che già ci dava solo il fatto di girare la chiave.

Anche se io, ammetto, dietro quella leggera arroganza, non ci stavo poi male. È uno strano fascino che attrae le menti giovani e inesperte, che hanno voglia di farsi notare in qualche modo.

Con cotanta dimostrazione d’arte, come in tutte le arti che si rispettino, nascono le mostre: agglomerati di colori, accessori assurdi, alcuni inutili di cui pochi conoscono il significato.

Divisi in settori precisi, come scaffali nei magazzini logistici:

Gli olandesi fila 10 ripiano B;
Gli Italian style fila 7 ripiani 5 e 6;
I Woodstock fila 19 ripiano 2.

I Woodstock, i re indiscussi di tutti i raduni! Quelli che hanno trasformato il camion in palcoscenici che il palco di Bowie dell’87 era niente, con casse capaci di sparare decibel da Milano fino a Catanzaro.

Loro, hanno reso un concetto astratto, tangibile: la musica ti entra dentro e non ti abbandona più.

(…)

Il post completo è su Timocom

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