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La storia di Iryna

 

In questo articolo la storia di Iryna, ragazza ucraina che vive in Italia da diversi anni, e che quando si è ritrovata senza lavoro ha deciso di diventare camionista.

Le auguriamo tanta buona strada!

 

Questo è il link:

https://www.ilpiacenza.it/attualita/da-commerciante-a-camionista-storia-mamma-iryna-ucraina-piacenza.html

Questo è l’articolo:

Filippo Mulazzi  Giornalista Il Piacenza –  16 dicembre 2022

Tre figli e un solo stipendio in famiglia: «Dovevo trovare un lavoro, sono diventata camionista»

Un negozio aperto in viale Dante a gennaio 2020, poi la chiusura e per Iryna Gobeletska, 34enne ucraina, la necessità di trovare una nuova strada: «Così riesco a pagare tutte le spese; l’impennata dei prezzi ci ha colpito duramente»

Iryna Gobeletska con il suo camion

«Con uno stipendio solo in famiglia, avendo tre figli, dovevo trovare per forza un nuovo lavoro. Così sono diventata camionista, come mio marito». Iryna Gobeletska è una donna ucraina di 34 anni che da cinque anni vive a Piacenza con il marito e i figli. Rappresenta solo una delle tante storie di uomini e donne che cercano di reinventarsi per uscire da un periodo economico non facile, iniziato con il Covid e sfociato nei rincari e nell’inflazione di questi ultimi, faticosi, mesi.

Arrivata a Piacenza con la famiglia dall’hinterland di Napoli, Iryna aveva aperto un negozio di abbigliamento per bambini e intimo in viale Dante. La data di apertura non è stata fortunata. «L’ho inaugurato nel gennaio 2020. A marzo è scoppiato il Covid. Le cose non sono andate bene: le spese dovevo pagarle ugualmente». Così il negozio chiude nell’agosto 2021. «Non potevo rimanere ferma, ho tre figli, di 11, 9 e 2 anni, solo con lo stipendio di mio marito, autotrasportatore, non ce la facciamo». Iryna trova così un lavoro in una cooperativa, per lavorare nei turni notturni di un’azienda di confezionamento. «Ci ho provato, ma risultava difficile lavorare di notte e occuparsi di giorno della famiglia. Non riuscivo a conciliare le due cose, ho dovuto lasciare, a malincuore».

In tutto questo, mentre a Piacenza bisogna far quadrare i conti, una parte della famiglia a Kiev sta affrontando situazioni ben peggiori. «Non è un bel momento nella capitale. Là vivono mio padre e i suoceri. Spesso rimangono senza riscaldamento e senza luce, c’è molta confusione».

Insomma, serve un lavoro. Così Iryna decide di seguire le orme del marito. «Avevo la patente per i camion da 4-5 anni, però poi non avevo mai intrapreso questa strada, perché era nato il terzo figlio e m’ero lanciata nell’attività da commerciante. “Chissà se un giorno riuscirò a salirci su un camion”, dicevo sempre. Ora, eccomi qui su un mezzo pesante». Lavora in una nota azienda piacentina di trasporti. «Ho fatto un periodo di affiancamento, vista l’inesperienza – seppur avessi viaggiato a lungo con mio marito – e da un mese e mezzo ora viaggio da sola. I camionisti mancano, li cercano, è un lavoro molto richiesto».

Le riflessioni di Iryna sono quelle di tante donne che cercano di far quadrare i conti. «Così riesco a pagare tutte le spese e anche una babysitter. L’impennata dei prezzi ci ha colpito duramente: è aumentato il cibo al supermercato, il gasolio, le bollette. Davvero impossibile con un solo stipendio farcela, in particolare crescere tre figli. Dovevo lavorare per forza». Poi, ai figli non si vorrebbe far mancare niente. «Vogliono fare sport, non si vuole negargli questa possibilità».

Così Iryna viaggia con il suo camion. «Per ora giro il Nord Italia, non faccio viaggi molto lunghi: Novara, Milano, Bologna…Non sono l’unica donna nella mia ditta». Per il 2023 spera che si risolva la situazione nel suo Paese d’origine. E in Italia «che l’inflazione si normalizzi. Il costo della vita è troppo alto».

 

 

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