Archive for Marzo 3rd, 2023

La storia di Nilde

 

Tra le tante colleghe che guidano autobus in concorso per il Sabo Rosa 2023, c’è anche Nilde.

Questo è il link:

https://www.sabo.it/nilde-trulli/

Questa la sua intervista:

Nilde Trulli

Attività: autista di autobus
Residenza: Roma

Quando hai capito che quello dei trasporti sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?

La mia è stata una scelta fatta per necessità, nel 2021. Così, visto che il mio compagno guida gli autobus per i gruppi turistici, in tratte italiane ed europee, ho deciso di provare anch’io, perché è un lavoro sicuro. Guido autobus a lunga percorrenza per Flixbus. La mia tratta è la notturna tra Roma e Bolzano. È un lavoro impegnativo, che mi permette però di far fronte alle spese della famiglia e, durante il giorno, di stare con mio figlio, che ha sette anni.

Ora sono molto contenta ma nell’ultimo anno ho dovuto cambiare un paio di ditte perché non mi sentivo valorizzata. Tendono ad affidarti il mezzo più piccolo, il lavoro meno complicato, pensando che una donna non sia in grado di svolgerlo.

Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?

Ho visto l’annuncio su Facebook e ho deciso di partecipare. Credo che sia un’iniziativa importante, che fa luce sulla nostra categoria, che è un po’ maltrattata. Alla guida ci sono tante ragazze valide, che si fanno valere. Il problema è che non siamo apprezzate a sufficienza, anche dalle ditte per le quali lavoriamo.

Quali sono i lati positivi del tuo lavoro e quelli che vorresti cambiare?

Il lato positivo è certamente quello di avere uno stipendio fisso da portare a casa. Sono separata e con un figlio piccolo, è chiaro che occorre organizzarsi e adattarsi alle circostanze. Per fortuna che c’è una nonna che ci dà una mano. Il lato negativo, nel mio lavoro, è legato al fatto che la qualità dei rapporti si è rovinata a causa del Covid. E così la gestione dei rapporti umani si è fatta complicata. I passeggeri a volte hanno poco rispetto nei nostri confronti e si comportano con maleducazione. Le persone hanno i loro problemi e li scaricano su chi incontrano, non riescono a mettersi nei panni degli altri. I colleghi, invece, sono sempre molto rispettosi.

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La storia di Maria Luisa

 

In concorso per il Sabo 2023 c’è anche Maria Luisa, camionista e conducente di autobus!

Questo è il link:

https://www.sabo.it/maria-luisa-ciurca/

Questa la sua intervista:

 

Maria Luisa Ciurca

Attività: Autista di camion e autobus
Residenza: Nizza Monferrato (AT)

Quando hai capito che quello del trasporto sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?

L’ho capito a 18 anni, quando mi sono fidanzata con mio marito, che ha un’azienda di autotrasporto. Così ho cominciato a viaggiare assieme a lui, oltre i confini nazionali. Da sempre ho la passione per i motori e la meccanica, compravo motorini, motociclette, l’apecar, ma da quel momento l’idea di prendere la patente di guida per i camion ha guadagnato una ragione in più.

Oggi sono conducente di autobus, per la Bus Company di Cuneo, e sono l’unica donna in città che guida un autosnodato, sia nelle tratte urbane sia in quelle extraurbane.

Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?

Ho visto il post su Facebook e mi sono incuriosita. Ho deciso di iscrivermi perché è una bella iniziativa dedicata alle donne autista.

Quali sono i lati positivi del tuo lavoro e quelli che vorresti cambiare?

Ogni lavoro ha i suoi pro e contro. Guidando l’autobus mi piace l’idea di essere in giacca e cravatta e di avere orari certi, cosa che ad esempio non capita quando si guidano i camion. È anche vero che si hanno molte responsabilità, trasportando persone, e ci sono tempi che non è sempre facile rispettare perché si guida nel traffico cittadino. Però è un lavoro che mi gratifica e piace molto.

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Gloria e i suoi sogni!

 

Un altro bel articolo che racconta la storia di Gloria, la nostra amica e collega in concorso per il Sabo Rosa 2023,  i suoi sogni, la  sua passione per i camion, con tante belle fotografie, lo trovate sul Corriere di Romagna.

Questo è il link:

https://www.corriereromagna.it/una-26enne-di-cesena-e-perito-informatico-specialista-nella-cura-delle-unghie-ed-in-corsa-per-il-titolo-di-camionista-dell-anno/

Questa la sua storia:

Una 26enne di Cesena in corsa per il titolo di camionista dell’anno – Gallery

Perito informatico, specialista nella cura e ricostruzione delle unghie e… In corsa per diventare la camionista dell’anno.
Passioni completamente diverse quelle che caratterizzano la cesenate 26enne Gloria Benazzi.
«Passioni che sono nate in ordine inverso rispetto a come si sono sviluppate nella mia vita – racconta al telefono da Conegliano, città dove ora vive col fidanzato – Il mio cuore batte prevalentemente per i camion e per guidarli. Anche perché in mezzo ai Tir sono cresciuta fin da piccola nell’azienda che era gestita da mio padre».
Attualmente la 26enne romagnola è in lizza tra le trenta autotrasportatrici italiane che si giocheranno il “Sabo Rosa”: ovvero il titolo di camionista dell’anno.

Un destino quasi inevitabile finire in questo concorso per lei, donna e amante di un lavoro e di veicoli che storicamente sono più legati al genere maschile.
«In provincia c’è chi ricorderà la Benazzi Trasporti. Era la ditta di mio padre, una ditta che ora non c’è più. Ma è il luogo che fin da piccola mi ha fatto crescere in mezzo ai camion. Inevitabile che mi innamorassi di questo lavoro. I camion e la Romagna, anche se la vita poi mi ha portato per ora altrove, fanno parte costantemente del mio essere. Conosco bene Fabio Vignali (dell’omonima ditta di Bertinoro, ndr) e ci ho già portato “in visita” il mio ragazzo. Fa anche lui l’autotrasportatore e sa già che il nostro futuro sarà all’insegna dei camion in Romagna».

E dire che il cammino di Gloria sembrava essersi avviato in maniera molto diversa. Anche se ancora in un ambiente prevalentemente maschile. «Ho fatto l’Iti al Pascal. Indirizzo informatico. Chiaramente ero l’unica femmina in classe. Una scuola che mi è piaciuta anche se, nel cassetto dei rimpianti, c’è il non aver fatto l’indirizzo elettronico. Magari con i camion mi sarebbe stato più utile rispetto all’informatica. Comunque non sono del tutto a secco di certe tematiche. Se c’è da mettere mano a fili e collegamenti riesco abbastanza bene; e quando serve mi metto all’opera».
Basta guardare le decine di foto sui social network di Gloria Benazzi per notare anche mani davvero molto curate: qui emerge la sua ulteriore passione.
«Ho preso la patente del camion quasi subito, a 21 anni. La ditta di mio padre non c’era più e mi ero trasferita a Bologna dove, con una collega, ho aperto ed abbiamo condiviso un centro estetico. La mia specialità sono i trattamenti alle unghie. Il centro estetico è stato aperto per sei anni. Poi mi si è presentata un’occasione che non potevo rifiutare».

Gloria è risalita in cabina. «In Olanda mi è stato offerto di stare costantemente alla guida dei camion. Per una azienda che si occupa di trasporto fiori e carne. Un’esperienza bellissima che mi ha fatto notare anche quanto sia impegnativa la vita sul camion e le problematiche che si devono affrontare quotidianamente in viaggio».
Gloria è proprietaria anche di uno Scania 143 d’epoca, che coccola come tutti i collezionisti fanno con il loro oggetto più prezioso. «Adesso vivo a Conegliano con il mio fidanzato. Ho riaperto un centro estetico con l’idea di affidarlo comunque ad una dipendente. Perché contemporaneamente faccio il jolly per aziende di autotrasporti che a chiamata mi fanno fare viaggi. Quando c’è bisogno. Ma comunque la mia intenzione è tornare in Romagna. E, come il mio ragazzo, fare costantemente la vita in cabina».

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