Archive for Marzo 4th, 2023

La storia di Ilenia

 

Quasi un colpo di fulmine quello di Ilenia per il mondo dell’autotrasporto!  E si è iscritta al Sabo Rosa per combattere una mentalità ancora troppo maschilista in questo settore e con la speranza di vedere sempre più ragazze al volante!

Il link:

https://www.sabo.it/ilenia-olia/

La sua intervista:

Attività: autista di autobus
Residenza: Simaxis

Quando hai capito che quello del trasporto sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?

È successo da adulta ed è stato qualcosa di improvviso, potrei quasi dire che una mattina mi sono svegliata e mi sono detta: “Oggi prendo le patenti”. Così ho fatto. A 24 anni ho cominciato a guidare gli autobus. Successivamente ho seguito il corso per diventare istruttrice di guida e a breve darò l’esame. Vorrei che tante ragazze seguissero il mio esempio e prendessero le patenti, perché siamo poche a fare questo lavoro. In questo momento lavoro per un’azienda privata che svolge servizi urbani ed extraurbani, di linea e per gli studenti, da Terralba a Oristano. A volte capita di fare un po’ di trasporti turistici, ma sono lavori che si svolgono in giornata. In Sardegna si arriva ovunque in massimo due ore.

Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?

Il Sabo Rosa è uno strumento importante per abbattere la mentalità maschilista che ancora predomina in questo settore, per far credere alle ragazze che siamo in grado di fare qualsiasi cosa. È un simbolo importante per noi.

Quali sono i lati positivi del tuo lavoro e quelli che vorresti cambiare?

Questo lavoro mi piace così tanto che mi fa superare anche i momenti più difficili. Situazioni date dai pregiudizi a cui siamo sottoposte quotidianamente, anche da persone che non ci conoscono. È una realtà molto difficile, perché spesso le ragazze sono considerate meno capaci degli uomini oppure si incontrano colleghi che mettono il bastone fra le ruote od omettono dettagli importanti per il solo gusto di farti sbagliare.

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La storia di Daniela

 

Si sente sempre dire che ci sono tante donne che guidano gli autobus, Daniela è una di loro e anche lei concorre per il Sabo Rosa 2023!

Il link:

https://www.sabo.it/daniela-de-ledda/

 

La sua intervista:

Daniela De Ledda

Attività: autista di autobus
Residenza: Napoli

Quando e come è nata la tua passione per i camion? Quando hai capito che quello dei camion sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?

Da piccola seguivo mio papà in Sicilia seduta in cabina, nel suo camion, ma la mia passione sono sempre stati gli autobus. Circa 15 anni fa, pur avendo due bambini piccoli, mi sono decisa e ho conseguito le patenti professionali. Dopodiché ho cominciato la trafila dei concorsi pubblici. Per diversi anni non è andata bene poi, nel 2018, proprio a Napoli, la mia città, fu pubblicato un nuovo bando di assunzione per autisti di autobus. Partecipai demotivata, dicendomi che quello sarebbe stato l’ultimo tentativo. Invece, fin dai primi test di selezione, le cose andarono per il verso giusto e superai brillantemente tutte le prove. Oggi lavoro per l’Eav, l’azienda di trasporto pubblico della Regione Campania.

Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?

A segnalarmi il Sabo Rosa è stato un mio collega. Leggendo il regolamento ho deciso di candidarmi per onorare noi donne che, in questo settore, siamo ancora poche e, spesso, dobbiamo superare molte difficoltà.

Quali sono i lati positivi del tuo lavoro e quelli che vorresti cambiare?

Amo questo mestiere, un sogno che è diventato realtà. Mi piace rendermi utile, accompagnare le persone a lavorare, a studiare. Mi fa sentire realizzata. Una cosa che non mi piace, invece, è il traffico delle grandi città e la poca tutela nei nostri confronti.

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La storia di Giulia

 

Anche tra le conducenti di autobus ci sono “nipoti d’arte”, Giulia ha ereditato la passione dal nonno, ora concorre anche lei per il Sabo Rosa 2023.

Il link:

https://www.sabo.it/giulia-giommi/

La sua intervista:

Giulia Giommi

Attività: autista di autobus
Residenza: Genova

Quando hai capito che quello dei trasporti sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?

Posso dire di aver respirato il profumo del gasolio fin da piccola. Mio nonno paterno, che lavorava come conducente professionale per l’Acotral, l’azienda consortile trasporti laziali di Roma, mi portava con sé nelle autorimesse, per guardare da vicino gli autobus e i motori. Da lì è nato il mio interesse. Con la patente B mi sono accorta che mi piaceva molto guidare e così ho conseguito anche la C e ho cominciato a lavorare nel trasporto di persone. Oggi sono conducente di autobus da 20 e 30 posti per un’azienda NCC di Genova e faccio viaggi urbani ed extraurbani, anche verso varie parti d’Italia.

La società per cui lavoro ha un parco macchine molto ampio e svolgiamo servizi di ogni genere: dal trasporto scolastico a quello dei lavoratori della MSC Crociere, che portiamo dal porto agli alberghi oppure da Malpensa a Genova per gli imbarchi, fino alle gite di studio universitarie oppure quelle prettamente turistiche verso destinazioni con Portofino, Santa Maria Ligure e altre nella Riviera

Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?

Devo ammettere che quando ho visto l’ammortizzatore rosa mi sono innamorata subito, perché mi piace molto la componentistica dei mezzi pesanti. Poi credo sia una bellissima iniziativa, che dà rilievo alle donne autista nell’ambito del trasporto. C’è davvero molto fermento, in questo momento, e le ragazze alla guida sono sempre di più. Questa cosa mi piace molto ed è interessante lo spazio che il Sabo Rosa dà al movimento.

Quali sono i lati positivi del tuo lavoro e quelli che vorresti cambiare?

Innanzitutto mi piace perché mi permette di lavorare in autonomia, anche se ovviamente sono in contatto con la clientela e i colleghi. Poi guidare mi rilassa molto ed è gratificante quando alcuni clienti che ho servito in passato chiamano in azienda per chiedere che sia io l’autista per il prossimo viaggio. Sui lati negativi devo dire, dal mio punto di vista, che gli autisti sono poco tutelati, a livello di legge. Quando succede qualcosa per strada viene spesso data la colpa al conducente e così scatta subito la sospensione della patente. All’estero c’è un’attenzione diversa per chi lavora alla guida. Poi, purtroppo, gli autisti oggi non sono trattati molto bene e sono figure quasi marginali, soprattutto nel turismo.

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