Archive for Marzo 5th, 2023

Auguri a tutte le partecipanti!

Abbiamo riportato qui nel nostro blog tutte le storie delle trenta partecipanti al quattordicesimo concorso per il “Sabo Rosa” . Manca ormai poco all’assegnazione del Premio offerto ogni anno dalla Roberto Nuti Group, in occasione della Festa della Donna, e che viene conferito a una lavoratrice del mondo dei trasporti. Il “premio” consiste in un esemplare unico dell’ammortizzatore Sabo tinto di rosa e in un pranzo in onore della vincitrice. Come sapete hanno diritto a ricevere il SABO Rosa: autiste di camion, bus, autoscale; meccaniche, dirigenti di aziende di trasporto, dipendenti o lavoratrici autonome in ogni settore della filiera: dalla produzione alla ricambistica, passando per la logistica.

Quest’anno sono veramente tante le partecipanti, sperando che sia un segno che la presenza femminile nel mondo dell’autotrasporto – sia di merci che di persone – sta aumentando, facciamo a tutte l’augurio di essere la vincitrice.

Anche se, per noi, sono già tutte vincitrici: per la passione che mettono nel proprio mestiere e per la grinta e la determinazione a superare tutti gli ostacoli e i pregiudizi che purtroppo ancora ci sono, anche se grazie a una presenza sempre maggiore di donne al volante le cose stanno pian piano migliorando. Auguri a tutte le colleghe e buona strada sempre!

 

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La storia di Roberta

 

Roberta è un’altra figlia d’arte, viaggiava in pullman con suo papà già da piccola e per lei è stato naturale intraprendere la stessa carriera. Sono stati i suoi colleghi a suggerirle di partecipare al Sabo Rosa 2023.

Il link:

https://www.sabo.it/roberta-sepede/

La sua intervista:

Roberta Sepede

Attività: autista di autobus
Residenza: Campobasso

Quando hai capito che quello del trasporto sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?

Fin da piccola ho sentito il richiamo dei camion. Mio padre è autista e quando mi portava con lui sui pullman, anche nei lunghi viaggi all’estero, ero felicissima. Quindi è stato naturale, per me, seguire le sue orme. Oggi trasporto passeggeri lungo la tratta che corre da San Salvo, in provincia di Chieti, a Roma Tiburtina e Fiumicino, per la ditta di trasporti abruzzese Dicarlobus.

Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?

Alcuni colleghi e amici mi hanno inviato il link, suggerendomi di partecipare perché sono una delle pochissime autiste della mia età in Abruzzo e Molise. Mi prendono come esempio, sperando che altre ragazze seguano la mia strada.

Quali sono i lati positivi del tuo lavoro e quelli che vorresti cambiare?

I lati positivi sono diversi, perché guidare mi piace molto. La tratta che faccio è sempre la stessa, quindi non ho occasione di vedere posti nuovi, ma quando la ditta mi assegna un noleggio posso visitare luoghi diversi e interessanti.  Il lato negativo sono le ore che passo fuori. La giornata lungo la linea San Salvo – Roma dura in totale 12 o 13 ore, fra il viaggio vero e proprio e il tempo che si passa fermi a Fiumicino, nell’attesa di ripartire. È un lavoro impegnativo che, sempre più spesso, ultimamente è reso difficile per colpa di alcuni passeggeri che fanno perdere la pazienza per la loro arroganza.

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La storia di Elena

 

Elena ha cominciato tardi a guidare gli autobus ed ora sta prendendo anche le patenti per i camion, partecipa al concorso per il Sabo Rosa 2023 perchè si è resa conto che sono ancora poche le donne alla guida dei mezzi pesanti.

il link:

https://www.sabo.it/elena-tait/

La sua intervista:

Elena Tait

Attività: autista di autobus
Residenza: Mezzolombardo (TN)

Quando e come è nata la tua passione per i camion? Quando hai capito che quello dei camion sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?

Ho intrapreso tardi la carriera di autista di autobus, a 53 anni, però non ho intenzione di fermarmi qui. Dopo la patente D, per il trasporto di persone, nel dicembre 2022 ho conseguito la patente C per i camion, e ho in programma di dare l’esame per la E, per il traino di rimorchi. Guidare gli autobus mi appassiona anche se, devo ammetterlo, è molto stressante, perché il contatto con il pubblico a volte è difficile.

Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?

Ho deciso di candidarmi al Sabo Rosa perché mi sono resa conto che le donne alla guida di mezzi pesanti sono in netta minoranza. D’altronde è un lavoro che impegna fisicamente e ci vuole tanta passione per scegliere questo mestiere, oltre ad un considerevole impegno economico per sostenere gli esami e mantenere patenti e certificazioni.

Cosa non ti piace e cosa ti piace di questo lavoro?

Guidare mi entusiasma molto. Se devo trovare un difetto al mio lavoro è che spesso si sta fuori casa anche 16 o 18 ore consecutive, ovviamente non tutte alla guida, ma comunque lontano dai propri affetti.

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La storia di Patrizia

 

Anche Patrizia è figlia d’arte: suo papà guidava gli autobus e lei ha seguito la sua “strada”!

Ora concorre per il Sabo Rosa 2023 che trova essere una bella iniziativa per le donne del settore

Il link:

https://www.sabo.it/patrizia-franchi/

La sua intervista:

Patrizia Franchi

Attività: autista di autobus
Residenza: Torricella in Sabina (RI)

Quando hai capito che quello dei camion sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?

Mio padre faceva l’autista di autobus e io sono cresciuta con i suoi racconti e  ammirandolo mentre era alla guida. Inoltre ho tre fratelli con i quali trascorrevo del tempo fra motorini, motori di auto e pezzi di ricambio. Direi che non ho avuto scampo.

Prima però, ho lavorato per qualche anno in un’azienda di telecomunicazioni ma non ero soddisfatta. Quando si aperto il concorso ad Atac, l’Azienda per la mobilità di Roma Capitale, per autisti di autobus, ho partecipato e ho vinto. All’inizio è stato complicato, perché abito a Chieti e lavoro a Roma, ma ora sono molto contenta di guidare il mio bus, è un 18 metri, per la città.

Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?

Ho visto il post su Facebook e ho pensato subito che fosse un’iniziativa molto bella per le donne che lavorano nel settore. Una cosa diversa dal solito. Così mi sono iscritta, prima che lo facesse mia figlia per me, come è capitato con il concorso Miss Mamma Lazio dello scorso anno.

Quali sono i lati positivi del tuo lavoro e quelli che vorresti cambiare?

La cosa positiva sono i turni, che posso gestire e che mi permettono di lavorare al mattino presto per essere a casa dai miei figli al pomeriggio. La cosa più complicata è lavorare nei giorni festivi, ma è un mestiere che mi permette una vita dignitosa. E poi devo dire che i rapporti con i colleghi e con le persone che si incontrano lavorando sono sempre molto buoni e non ci sono discriminazioni.

I lati negativi sono davvero pochi, a parte il traffico della città, le sveglie di mattina molto presto per andare al lavoro e il fatto che siamo ancora in poche donne a fare questo lavoro.

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La storia di Luisa

 

Anche Luisa concorre per il Sabo Rosa 2023, lei non guida i camion ma è impegnata nel settore del turismo.

Questo è il link:

https://www.sabo.it/luisa-carotenuto/

E la sua intervista:

Luisa Carotenuto

Attività: impiegata in ambito trasporti
Residenza: Boscoreale (NA)

Quando hai capito che quello del trasporto sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?

Cinque anni fa, per una serie di combinazioni favorevoli, ho colto l’opportunità di fare il lavoro che ho sempre desiderato, in un modo alternativo al solito. Mi spiego: il mio sogno è da sempre quello di lavorare nel turismo come accompagnatrice, ma dalle nostre parti è molto difficile arrivare al compimento della carriera di guida turistica. Così, grazie all’apertura di un concorso che aspettavo da tempo, ho preso la licenza per driver NCC e oggi mi occupo di accompagnare le persone raccontando loro la storia del territorio che attraversiamo e mostrando le bellezze storiche. Concilio così due cose molto diverse tra loro ma in qualche modo convergenti.

Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?

Ho visto su Facebook il post, mi ha incuriosito e ho deciso così di inviare la mia candidatura. Penso sia una cosa molto interessante per le donne che lavorano nel trasporto.

Quali sono i lati positivi del tuo lavoro e quelli che vorresti cambiare?

La libertà di gestire il mio tempo e il mio spazio è sicuramente uno dei lati positivi più evidenti. Però la cosa più bella in assoluto è poter viaggiare e incontrare persone che vengono da tutto il mondo, con cui scambiare esperienze e idee. Adoro i lavori che permettono il contatto umano e quello che faccio è davvero il massimo. Non mi pesa trascorrere anche un’ora in più del pattuito con qualche cliente che, incuriosito, chiede informazioni. Amo molto la mia professione. Una passione che mi fa sorvolare sul fatto che, lavorando nella costiera amalfitana e salernitana, c’è spesso un gran traffico.

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