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Buona Strada a Massimo, IL MAGO!!!

 

L'eroe/Trevigiano scende dal camion e
si butta tra le fiamme per salvare l'autista

Inferno sulla A4, Massimo Capovilla è ricoverato al centro
grandi ustionati: cabina esplosa mentre soccorreva la vittima

Dal Gazzettino.it

TREVISO (6 agosto) – Era appena entrato in autostrada a San Donà e l’inferno è scoppiato proprio dietro di lui, lo ha visto nello specchietto retrovisore del suo camion. Massimo Capovilla, 38enne autotrasportatore trevigiano, non ci ha pensato un attimo. Ha fermato il suo mezzo, ha preso l’estintore in dotazione, ed è corso in soccorso dei colleghi bloccati fra le fiamme. Appena arrivato all’altezza del tir all’interno del quale c’era il camionista austriaco intrappolato (morirà proprio per le ustioni) il trevigiano è stato investito dall’esplosione della cabina di quel camion satura di gas. Ora è ricoverato al Centro grandi ustionati di Padova e il padre, da Crespano, prega e racconta di quel suo figlio eroe.

«No, non è per la gloria che voglio far conoscere a tutti cosa ha fatto mio figlio – esordisce Renato Capovilla che abita in via Altivole – ma perchè è giusto offrire esempi positivi alla gente». Lui, il figlio, lotta contro la morte: è già stato sottoposto a un delicato intervento ed ha ustioni sul 75 per cento del corpo, soprattutto agli arti. «È’ stato con il suo coraggio che ha cercato di strappare dalla morte il povero autista austriaco, poi deceduto in quell’inferno – continua il padre -, purtroppo, malgrado il suo coraggio e l’altruismo quell’uomo è morto».

L’intento di papà Capovilla è anche quello di dimostrare come «i camionisti, troppo spesso bistrattati, ogni giorno combattano una guerra invisibile per portare a casa la pelle. La gente li crede insensibili e a volte anche pericolosi per la viabilità, invece sono i primi ad aiutare il prossimo anche a costo della propria vita». Il 38enne trevigiano ora vive a Villaverla nel Vicentino e lavora per un’azienda di Bressanvido. A casa la moglie Jessica e i due figli sperano di rivederlo presto.

Ho scoperto questa notizia per caso,  cercavo le notizie riguardanti gli incidenti avvenuti e che hanno avuto come vittime i nostri colleghi in quei  due giorni… Passerà inosservata alle masse, ma io vorrei dargli il più risalto possibile….

Dopo alcuni giorni, Cinzia la sorella ha ringraziato tutti e informato che Massimo  IL; MAGO dovrà affrontare una degenza ma non è in pericolo di vita e potrà tornare ad abbracciare la moglie , i suoi figli e i genitori ;  per caso ho anche scoperto che dovrà pagare ticket , medicinali ed eventuali tutori necessari alle cure.
 
BUONA STRADA a Massimo anche da parte delle Lady Truck!!!

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  1. omega61 ha detto:

    Grande e coraggioso Masssimo…….
    è veramente vergognoso il fatto che l'autore di un gesto simile debba addirittura pagarsi cure e medicinali….
    perchè allora i soldati che vanno in missione ricevono addirittura medaglie e premi (è anche giusto non stò dicendo di no) ma perchè il nostro lavoro,  non è una MISSIONE RISCHIOSA  tutti i giorni ? ne succedono tanti di questi episodi, camionisti che per primi soccorrono feriti in incidenti ecc. ma nessuno ne parla mai ….. forse perchè nessuno li racconta …. e allora ben vengano i nostri racconti , cosi che tutti possano sapere che anche i camionisti hanno un cuore e tanto coraggio…. noi cavalieri solitari della strada…. 

  2. anonimo ha detto:

    Purtroppo la giustizia non appartiene a questo mondo.

    Un grosso in bocca al lupo a Massimo.

    Simone

  3. omega61 ha detto:

    Ho scritto a varie personalità politiche e gruppi politici, chiedendo se per loro no sia una vergogna che questo coraggioso collega, debba addirittura affrontare tutte le spese di cure ecc. da solo, quando sarebbe più che degno di un encomio pubblico, e di un premio per il suo coraggio e altruismo. Speriamo che qualcuno si vergogni di questo e faccia qualcosa….  ti siamo vicini massimo…..

  4. anonimo ha detto:

    Purtroppo nel mondo vengono premiati i disonesti !!! E' vero che noi camionisti non siamo visti, siamo invisibili il nostro lavoro, gli incidenti, passano sempre inosservati, ammenochè non siano provocati da noi e quindi motivo per additarci, darci degli assasini,…..
    Sono d' accordo Massimo è da considerarsi un' eroe, come tanti che svolgono questo lavoro con passione  e correttezza!!!
    Un imboccca al lupo a lui e alla sua famiglia che potrà riabbracciarlo.
    Buona Strada Massimo
    Agata

  5. dany67 ha detto:

    un grande abbraccio a Massimo
    e una stretta di mano alla nostra ITALIA possibile che non facciamo proprio parte della razza umana??????????? scusate lo sfogo ma  siamo proprio considerati nessuno…..
    un caro saluto anche al collega che ci assiste da lassù…
    ciao e BUONA STRADA  Dany67

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