vi ricordate di Natalizia? ebbene recentemente mi ha fatto una sorpresa con una videochiamata, era al volante diretta a Perth con un convoglio di altri b-double, tappa da mio cugino Morris per pausa caffè e poi via verso destinazione! Poi mi ha inviato alcune foto con la scuderia e la nostra tabella che per la prima volta la vedremo su un Kenworth in Australia!
…e a proposito di targhe una bella soddisfazione arriva dalla sua azienda che le ha conferito un riconoscimento per il suo servizio svolto per ben 10 anni presso la Western Freight Management ! Congratulazioni da tutte noi!
Sono aperte le iscrizioni per partecipare alla quattordicesima edizione del concorso per il “Sabo Rosa” il tradizionale riconoscimento offerto dalla Roberto Nuti Group, in occasione della Festa della Donna, a una lavoratrice del settore dell’autotrasporto.
Vi metto i link delle pagine ufficiali, dove troverete tutte le informazioni e da cui chi vuole partecipare può effettuare l’iscrizione:
È partita la quattordicesima edizione del Sabo Rosa, il tradizionale riconoscimento che, in occasione della Festa della Donna, viene conferito dal nostro Gruppo, a una lavoratrice del mondo dei trasporti. Alla “Camionista dell’Anno” verrà consegnato, nella giornata di martedì 7 marzo 2023, un esemplare unico dell’ammortizzatore Sabo con livrea rosa. La cerimonia si svolgerà nella nostra sede.
Per partecipare si può inviare la propria candidatura (o suggerire il nome di un’altra persona) entro le ore 12.30 del 20 febbraio 2023 compilando in pochi minuti l’apposito form che potete trovare in questa pagina.
Hanno diritto a candidarsi per il Sabo Rosa: autiste di camion, bus, autoscale; meccaniche (riparazione di veicoli industriali), dipendenti di aziende di trasporto, lavoratrici o imprenditrici in ogni settore delle filiere del trasporto merci o persone: autiste, imprenditrici, manager, titolari o dipendenti di rivenditori di ricambi, costruttori di rimorchi e loro dipendenti.
Il Sabo Rosa è stato istituito nel 2010 e, finora, è stato consegnato a una campionessa di cronoscalata e manager del team (nonché autista del camion che ospita la vettura da corsa), un’autista dei Vigili del Fuoco, un’autista di pullman, alla titolare di un’officina meccanica e a otto camioniste: due bolognesi, una livornese, una modenese, una lombarda, una altoatesina e tre provenienti dal Veneto. Chi sarà la prossima a festeggiare l’Otto marzo con il prestigioso “esemplare unico” riservato all’autista dell’anno?
Per ulteriori informazioni scrivere alla segreteria del Sabo Rosa: redazione@rizomedia.com
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Buon concorso a tutte le colleghe che si iscriveranno!
Un’altra bella video chiacchierata tra colleghi, questa volta Mauro ci fa conoscere Vanessa, una collega originaria della Sardegna ma che vive e lavora a Livorno.
Ringrazio Mauro che ci da l’opportunità di conoscere altre colleghe e rinnovo a tutte il suo invito a partecipare alle sue “chiacchierate”!
Questo è il video, buona visione e buona strada sempre!
Vi ricordate di Giulia, la prima donna a guidare un autobus nel sud Italia, una vera pioniera, prese la patente D nel 1961 sfidando i pregiudizi dell’epoca che ritenevano le donne non adatte a fare quel mestiere.
Di lei abbiamo già scritto alcune volte, purtroppo l’anno scorso è venuta a mancare, ma ha sempre un posto nel cuore dei suoi concittadini satrianesi che ora le hanno fatto un bellissimo omaggio alla memoria.
Faccio una premessa su Satriano, paese della lucania dove Giulia ha vissuto, è noto come il paese dei murales, ed è proprio un bellissimo murales, che la ritrae alla guida del suo autobus, l’omaggio che le hanno dedicato!
Vi metto i link di qualche articolo della scorsa settimana dedicato all’evento:
Un altro programma radiofonico, sempre su Radio 24, si tratta di “Melog – Il piacere del dubbio”, nella puntata del 21 dicembre scorso si parla di una probabile riforma del codice della strada, per cercare di migliorare la sicurezza nella circolazione:
Un racconto alla radio, su Radio 24, nel programma “Il treno va”, non è recente, risale a ottobre 2020, ma come sempre, quando trovo qualcosa che riguarda il nostro mondo, mi piace portarla qui nel nostro blog, il nostro album di famiglia, dove raccogliamo tutte le storie delle colleghe, sia di quelle che conosciamo che di quelle che ci piacerebbe conoscere!
Questa è la storia di una collega che ha iniziato la carriera in Argentina, suo paese d’origine, viaggiando in Patagonia insieme a suo marito, poi si è trasferita in Italia e ha continuato a guidare i camion… e forse era amica di una mia amica… dovrò chiederglielo!
L’intervista l’ho appena ascoltata tutta, che dire, è davvero una bella storia, buona strada Susanna!
Ho trovato questa simpatica intervista radiofonica di qualche anno fa, (del 2019 ma è comunque attuale!) alla collega Monica Bartolini, fatta da Radio Cusano Campus nel programma Bagheera.
Le nostre storie sono tutte diverse ma anche tutte uguali! 🙂
Patricia è una camionista, anzi una fernfahrerinnen austriaca, ed è anche una delle protagoniste della serie “Trucker babes” austriaca, in questo simpatico video è anche cantante insieme ai “Die Partykrocha”!
La canzone parla dell’importanza dei camion e dei camionisti… ma di preciso non so cosa dice! 🙂
Buon ascolto, buona strada sempre e buon anno nuovo!
Inizierà tra pochi giorni, il 5 gennaio in Francia, la terza serie de “Les reines de la route!
Alcune protagoniste c’erano già nelle serie precedenti altre sono nuove e mostreranno diverse tipologie di trasporto.
Lexie, ad esempio ha cambiato compagnia ed ora è al volante di uno dei camion di Janina Martig.
In Germania e Austria hanno le “Trucker Babes”, in Francia “Les Reines de la route”, chissà se prima o poi faranno una serie anche con le colleghe italiane? Sarebbe interessante vedere le differenze con le cugine d’oltralpe!
In questo articolo la storia di Iryna, ragazza ucraina che vive in Italia da diversi anni, e che quando si è ritrovata senza lavoro ha deciso di diventare camionista.
Tre figli e un solo stipendio in famiglia: «Dovevo trovare un lavoro, sono diventata camionista»
Un negozio aperto in viale Dante a gennaio 2020, poi la chiusura e per Iryna Gobeletska, 34enne ucraina, la necessità di trovare una nuova strada: «Così riesco a pagare tutte le spese; l’impennata dei prezzi ci ha colpito duramente»
Tre figli e un solo stipendio in famiglia: «Dovevo trovare un lavoro, sono diventata camionista»
«Con uno stipendio solo in famiglia, avendo tre figli, dovevo trovare per forza un nuovo lavoro. Così sono diventata camionista, come mio marito». Iryna Gobeletska è una donna ucraina di 34 anni che da cinque anni vive a Piacenza con il marito e i figli. Rappresenta solo una delle tante storie di uomini e donne che cercano di reinventarsi per uscire da un periodo economico non facile, iniziato con il Covid e sfociato nei rincari e nell’inflazione di questi ultimi, faticosi, mesi.
Arrivata a Piacenza con la famiglia dall’hinterland di Napoli, Iryna aveva aperto un negozio di abbigliamento per bambini e intimo in viale Dante. La data di apertura non è stata fortunata. «L’ho inaugurato nel gennaio 2020. A marzo è scoppiato il Covid. Le cose non sono andate bene: le spese dovevo pagarle ugualmente». Così il negozio chiude nell’agosto 2021. «Non potevo rimanere ferma, ho tre figli, di 11, 9 e 2 anni, solo con lo stipendio di mio marito, autotrasportatore, non ce la facciamo». Iryna trova così un lavoro in una cooperativa, per lavorare nei turni notturni di un’azienda di confezionamento. «Ci ho provato, ma risultava difficile lavorare di notte e occuparsi di giorno della famiglia. Non riuscivo a conciliare le due cose, ho dovuto lasciare, a malincuore».
In tutto questo, mentre a Piacenza bisogna far quadrare i conti, una parte della famiglia a Kiev sta affrontando situazioni ben peggiori. «Non è un bel momento nella capitale. Là vivono mio padre e i suoceri. Spesso rimangono senza riscaldamento e senza luce, c’è molta confusione».
Insomma, serve un lavoro. Così Iryna decide di seguire le orme del marito. «Avevo la patente per i camion da 4-5 anni, però poi non avevo mai intrapreso questa strada, perché era nato il terzo figlio e m’ero lanciata nell’attività da commerciante. “Chissà se un giorno riuscirò a salirci su un camion”, dicevo sempre. Ora, eccomi qui su un mezzo pesante». Lavora in una nota azienda piacentina di trasporti. «Ho fatto un periodo di affiancamento, vista l’inesperienza – seppur avessi viaggiato a lungo con mio marito – e da un mese e mezzo ora viaggio da sola. I camionisti mancano, li cercano, è un lavoro molto richiesto».
Le riflessioni di Iryna sono quelle di tante donne che cercano di far quadrare i conti. «Così riesco a pagare tutte le spese e anche una babysitter. L’impennata dei prezzi ci ha colpito duramente: è aumentato il cibo al supermercato, il gasolio, le bollette. Davvero impossibile con un solo stipendio farcela, in particolare crescere tre figli. Dovevo lavorare per forza». Poi, ai figli non si vorrebbe far mancare niente. «Vogliono fare sport, non si vuole negargli questa possibilità».
Così Iryna viaggia con il suo camion. «Per ora giro il Nord Italia, non faccio viaggi molto lunghi: Novara, Milano, Bologna…Non sono l’unica donna nella mia ditta». Per il 2023 spera che si risolva la situazione nel suo Paese d’origine. E in Italia «che l’inflazione si normalizzi. Il costo della vita è troppo alto».
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