Il libro e voi!!!
Nuovi ” scatti” del nostro libro nelle vostre mani!!!
Lady truck Marzia, una delle “scrittrici!
Un’amica, Dafne
Una collega, Joara
Buona lettura e buona strada sempre!!!
Nuovi ” scatti” del nostro libro nelle vostre mani!!!
Lady truck Marzia, una delle “scrittrici!
Un’amica, Dafne
Una collega, Joara
Buona lettura e buona strada sempre!!!
Vi ricordate di Beatrice? Qualche settimana fa le ho consegnato il nostro libro, ora la sua bella storia la potete leggere sulla pagina di “Uomini e trasporti” a firma di Elisa Bianchi.
Una ragazza giovane ed entusiasta di aver intrapreso questa professione, a cui auguriamo tanta buona strada per il futuro!!! Vai Beatrice!!!
Questo è il link dell’articolo:
E questa è la prima parte della sua storia:
Classe 1995, varesotta, diplomata in lingue, inizia a lavorare nell’azienda di famiglia che si occupa di edilizia. Poi, da qualche piccola consegna con il furgoncino a conseguire le patenti C, E e Cqc, salire su un bilico e non scendere più, il passo è stato breve
Si chiama Beatrice Donghi, classe 1995 e originaria della provincia di Varese. Colpisce la sua storia perchè Beatrice non è “figlia d’arte”, ma ha un curriculum professionale che lascia innegabilmente di stucco chiunque. Diplomata in lingue, inizia a lavorare da subito nella ditta edile di famiglia. «Dato il mio titolo di studio mi sarei dovuta occupare della parte di ufficio, ma un giorno mi è stata chiesta una mano con il furgoncino della ditta e da quel giorno io l’ufficio non l’ho più visto». All’epoca, però, Beatrice non dava una mano solo alla guida del furgoncino. «Facevo di tutto all’occorrenza, anche la manovale quando c’era da aiutare in cantiere. Preparavo la malta, guidavo gli scavatori e i muletti telescopici. Sono cresciuta tra i cantieri e trovarmi lì a lavorare è stata una conseguenza naturale. Per me era come lavorare con tanti zii, perché i dipendenti mi hanno vista crescere e anche per loro la mia presenza lì era del tutto normale». La strada di Beatrice, però, stava per cambiare e questa volta non per naturale evoluzione delle cose, ma per una passione nascosta in lei da sempre.
Dopo aver preso la patente C e il CQC per tre anni ho guidato un camion con cassone ribaltabile e gru, ma lavorare in famiglia non è sempre facile, iniziava a pesarmi il fatto che non ci fosse una separazione tra vita famigliare e vita lavorativa e soprattutto più guardavo i camion, più mi brillavano gli occhi e mi convincevo che fosse quella la mia strada. Così ho preso il coraggio con due mani e comunicata alla famiglia la mia decisione – accolta favorevolmente e sostenuta – ho cercato lavoro come autotrasportatrice. Ho mandato una trentina di curricula in una sola notte e la mattina successiva sono stata ricontattata da un’azienda della zona, che è quella per cui oggi lavoro. Per i primi tre mesi ho lavorato nell’ambito dei traslochi e nel mentre studiavo per prendere la patente E, ma dal giorno successivo al conseguimento il mio sogno si è realizzato. Sono salita sul bilico e oggi non ho intenzione di lasciarlo.
Di tutto: bobine di carta, tubi di plastica, alimentare non da frigo, polimeri di plastica. Una cosa però è rimasta in comune con il mio precedente lavoro: capita ogni tanto di trasportare ancora cemento.
Lavoro prevalentemente nel Nord e nel Centro Italia e spesso capita di passare fuori le notti con il camion.
Lavoro da poco in questo settore, ma mi sono resa conto da subito che la situazione per quanto riguarda i servizi non è delle migliori. Quando mi capita di trovare aree di sosta con servizi dedicati alle donne rimango davvero sorpresa, eppure mi è capitato. Una volta in zona Bergamo e un’altra in zona Brescello. Forse è un buon segnale.
(…) Il continuo della sua storia sulla pagina ufficiale di Uomini e trasporti
Melissa è una giovane collega francese e questa è la sua storia… non tanto diversa da quella di tante nostre colleghe italiane!
Il link dell’articolo:
E il testo:
En France, seuls 5 % des chauffeurs sont des femmes ! Témoignage avec Mélissa Szucs, 26 ans, qui exerce cette profession depuis quatre ans.
Quand elle parle de camions, son enthousiasme est sincère. Une passion
, transmise de père en fille. Il était chauffeur routier. Quand j’étais petite, il m’emmenait parfois.
Alors, à 14 ans, Mélissa n’hésite pas. Elle sera conductrice de poids lourds, et s’inscrit au lycée Mézen à Alençon (Orne). J’ai passé le bac pro Conducteur transport routier de marchandises. En trois ans et trois permis, j’ai eu le temps de maîtriser la conduite des différents gabarits.
Mélissa obtient son bac à 18 ans, mais en cherchant un emploi, elle essuie de nombreux refus car elle n’a pas d’expérience. Être une femme ne joue pas non plus en sa faveur. « Un transporteur m’a dit : « Moi, je ne veux pas m’embêter avec une femme, parce que ça peut tomber enceinte… »
»
Elle interrompt ses recherches dans les transports, puis les reprend en 2017, à 22 ans. J’ai été embauchée par l’entreprise Desjouis le 2 mai. Je suis la troisième conductrice de la société (contre 58 hommes). J’ai tout de suite été acceptée. Au bout de deux jours de formation en interne, mes collègues ont estimé que j’étais capable de me débrouiller seule.
Aujourd’hui, elle fait en moyenne 270 km par jour. Je pars à 7 h de Mortagne-au-Perche (Orne) avec mon porteur chargé. Je livre toutes sortes de marchandises, à des entreprises comme à des particuliers. Et je ne finis jamais après 18 h. Comme je suis seule à élever mon enfant de 5 ans, ce rythme me convient très bien.
Lorsqu’on lui parle de pénibilité, elle répond qu’aujourd’hui,
il suffit d’appuyer sur un bouton pour décharger
, et elle assure que « conduire un 19 tonnes,
c’est comme conduire une grosse voiture ».
Reste les réflexions sexistes… Mélissa admet qu’elle en entend encore, notamment des clients. Mais je ne me laisse pas faire ! J’ai mon petit caractère.
E questa è la traduzione:
TESTIMONIANZA.
Al volante del suo 19 ton., Mélissa, camionista, prospera
In Francia, solo il 5% degli autisti sono donne! Testimonianza con Mélissa Szucs, 26 anni,
che esercita questa professione da quattro anni.
Quando parla di camion, il suo entusiasmo è genuino. Una "passione", trasmessa di padre in figlia.
"Era un camionista. Quando ero piccola, a volte mi prendeva". Così, a 14 anni, Mélissa non esita.
Farà la camionista e si iscrive al Lycée Mézen di Alençon (Orne). "Ho superato il diploma di
maturità professionale di autista di trasporto merci su strada. In tre anni e tre patenti,
ho avuto il tempo di padroneggiare la guida di diverse dimensioni".
Mélissa conseguì il diploma di maturità a 18 anni, ma mentre cercava un lavoro subì molti
rifiuti perché non aveva esperienza. Anche essere donna non gioca a suo favore.
"Un corriere mi ha detto: 'Io, non voglio assumere una donna, perché può rimanere incinta...'"
Terza autista
Ha interrotto la sua ricerca nei trasporti, per poi riprenderla nel 2017, all'età di 22 anni.
"Sono stata assunta dalla società Desjouis il 2 maggio. Sono la terza autista donna dell'azienda
(contro 58 uomini). Sono stata subito accettata. Dopo due giorni di formazione interna,
le mie colleghe hanno sentito che ero capace di badare a me stessa. "
Oggi percorre in media 270 km al giorno. "Lascio Mortagne-au-Perche (Orne) alle 7 del mattino
con il mio camion carico. Consegno ogni tipo di merce, ad aziende e privati.
E non finisco mai dopo le 18. Dato che sono da sola a crescere il mio bambino di 5 anni,
questo ritmo mi sta molto bene".
Alla domanda sulle difficoltà, risponde che "oggi", "devi solo premere un pulsante per
scaricare" e assicura che ""guidare un 19 tonnellate", "è come guidare una grande macchina ".
" Rimangono le riflessioni sessiste... Mélissa ammette di sentirne ancora alcune,
soprattutto dai clienti. "Ma non mi arrendo! Ho il mio caratterino."
Il libro si diffonde tra i nostri amici, le consegne continuano….
Questa è la volta di Paolo, un amico di vecchia data, da sempre sostenitore del nostro gruppo:
Ne ha due copie perchè una è destinata ad un’altra nostra collega!
La foto ricordo insieme non poteva mancare!
Questa foto invece me l’ ha inviata Sebastiano che ha promesso di farci una recensione appena avrà finito di leggerlo… aspettiamo con curiosità…..
Lui è Danilo, amico e collega di Seba, che speriamo di conoscere di persona al più presto, per il momento gli auguriamo buona strada sempre per i suoi viaggi in tutta Europa!
Una canzoncina divertente che racconta di un camionista fermato dalla Polizia appena partito, ma poichè aveva lasciato a casa la patente gli toccò tornare indietro a prendere i documenti e….
Per sorridere un pò…
Una nuova canzone interpretata da Tinka, un pò di allegria on the road!
Ho trovato questo articolo e questi video che raccontano la storia di Giovanna, una delle prime donne a conseguire la patente CE in Italia. E poiché nel titolo le si fanno gli auguri per i suoi novanta anni, è nata nel 1931, compiuti il 15 di aprile, la mente mi ha riportato a un’altra collega che ho avuto l’onore di conoscere a un raduno, che compiva gli anni nella stessa data anche se era nata un anno prima. La loro storia è pressoché uguale, tutte e due hanno fatto la patente per affiancare il marito nei lunghi viaggi sulle strade d’Italia in quanto in quegli anni la legge prevedeva due autisti a bordo degli autotreni. Me li ricordo i racconti della Sandra, racconti di fatica e sacrifici, del rimpianto di aver passato poco tempo con la figlia piccola che cresceva con la nonna, dei pranzi a pane burro e acciughe, degli scarichi a mano….
Una data di nascita, uno stesso destino, auguri a Giovanna per il bel traguardo raggiunto, purtroppo di Sandra non ho più notizie, ma conservo un bellissimo ricordo di lei e della sua dolcezza. Due grandi donne che hanno aperto la strada a chi, come me e tante altre ragazze, è arrivata anni dopo a sedersi dietro il volante di un camion. Grazie di cuore!
Buona strada a tutti/e sempre!
Il link dell’articolo:
E i video del suo compleanno:
Lunedì, 18 maggio, stavo andando nelle Marche. Siccome le mie ore di guida finivano li, mi sono fermata all’area di
servizio Bevano. Ho cenato in cabina, perché a me cenare da sola seduta ad un tavolo mette tristezza. Poi sono andata a fare un giro dentro l’autogrill. L’ho visto negli scaffali, quel libro. A dire il vero l’avevo già notato un’altra
volta ma non l’avevo preso. Questa volta si. L’ho rigirato tra le mani, sfogliato, letto qualche riga… e sono andata alla cassa a pagarlo. Cibo per la mente invece di cibo per lo stomaco. L’economia gira anche cosi…
inaugurazione |
viadotto Aglio |
C’è tempo fino a lunedì 16 febbraio per inviare la propria candidatura (o per suggerire il nome di una candidata) per il Sabo Rosa 2015, il riconoscimento giunto alla sua sesta edizione che, in occasione della Festa della Donna, viene conferito a una lavoratrice del mondo dei trasporti. Il “premio” consiste in un esemplare unico dell’ammortizzatore Sabo colorato di rosa ed è un momento per far festa.
Possono ricevere il Sabo Rosa autiste di camion, autobus, autoscale, meccaniche di officina, dirigenti di aziende di trasporto, dipendenti o lavoratrici autonome in ogni settore della filiera: dalla produzione alla ricambistica, passando per la logistica. Per esprimere la candidatura si può compilare in pochi minuti l’apposito form accessibile dalla home page del sito sabo.it. La giuria che valuterà le candidature, anche sulla base delle motivazioni indicate nel form, sarà tutta al femminile e sarà composta da dipendenti della Roberto Nuti, azienda leader nei ricambi per veicoli industriali da oltre mezzo secolo; promotrice del singolare premio.
Il Sabo Rosa è stato istituito nel 2010 e, finora, è stato consegnato a un’autista dei Vigili del Fuoco e a quattro camioniste: una bolognese, una livornese, una modenese e veronese. La cerimonia di consegna del Sabo Rosa avverrà nella sede bolognese del Gruppo, fondato nel 1962 da Roberto Nuti. Per ulteriori informazioni scrivere alla segreteria del Premio: redazione@rizomedia.com
ciao a tutti
stavo scorrendo l’album delle foto fatte ai vari raduni a cui ho partecipato…. quanti ricordi! ma il raduno che mi è sempre stato nel cuore è quello di Assen! l’emozione che ti trasmette la terra dei tulipani è unica! poi l’ultima volta ho portato con me Tania e ci siamo divertite come matte! voglio condividere con voi alcuni scatti dell’evento, ovvero il lato rosa della festa!
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