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CHE BRUTTI I PREGIUDIZI….

Ciao! ci ho messo un po prima di decidermi a scrivere, forse perchè non sapevo come cominciare, o cosa dire… anche se di storie da raccontare ne avrei tante, sia belle che brutte. Finalmente mi sono decisa, spinta da un impeto di "rabbia" …leggendo il commento di una collega quasi non credevo a quel che vedevo:  …come fa una donna a paragonarsi ad un uomo nello svolgere questo mestiere??!!… Posso "ammettere", ma non accettare, che questo tipo di pensieri li abbia un uomo, ma se a mettere in dubbio le nostre capacità è proprio una donna, oltretutto una collega, mi viene veramente un colpo al cuore….

Fin da piccola ho sempre avuto la passione per i camion e la voglia di guidarli, mi sono battuta per riuscire a realizzare il mio sogno scontrandomi con tutti, parenti e amici, accettando di essere derisa e presa per pazza, ma alla fine ci sono riuscita! Per 14 anni ho svolto questo difficile mestiere con fatica e tanta passione subendo angherie e umiliazione di ogni tipo da parte di colleghi uomini "maschilisti ",  perchè una donna camionista o è pazza o è "una poco di buono" (così mi è stato detto più di una volta). In altri paesi è normale vedere una donna alla guida di un bilico, qui in italia invece siamo considerate dalla gran parte della gente dei "fenomeni da baraccone", le nostre richieste di lavoro vengono cestinale ..e volano nella spazzatura accompagnate da risate e battutine stupide.., se veniamo convocate ad un colloquio il più delle volte è perchè il datore di lavoro è curioso di sapere come mai una donna decide di voler fare l’autista invece che la velina o la parrucchiera… tutte cose che so per esperienza personale. La più "buffa" che mi è capitata? metto un annuncio su un giornale specializzato nella ricerca di personale alla categoria "autisti" specifico che sono una ragazza e quelli del giornale pensando che si sia trattato di un errore mi trasformano in un uomo! non vi dico l’imbarazzo e la rabbia nel rispondere alle telefonate di chi mi "offriva" un posto… nella mia provincia dove una donna autista è una cosa da fantascenza!…

Nella ditta dove lavoravo fino ad alcuni anni fa ero stata assunta "per scommessa": volevano dimostrare che una donna non è in grado di fare la camionista. I dispetti erano all’ordine del giorno: i magazzinieri si rifiutavano di caricarmi ignorandomi, mi mandavano in posti assurdi da raggiungere con il tipo di mezzo sperando che rimanessi incastrata da qualche parte, mi davano merce impossibili da scaricare …avete mai provato a consegnare fusti di olio da 200kg con un camion senza pedana idraulica??…(non sono certo Ulk! basta un po di ingegno!)… spesso alla sera mi rubavano il carrello dal camion per farmi consegnare tutto a mano…e potrei elencarne ancora fino a scrivere un romanzo… senza contare i commenti dei clienti quando si trovavano una donna a fare le consegne…. ma non sono mai riusciti nel loro intento! Quando la ditta ha chiuso il capo venne a scusarsi e complimentarsi con me dicendo che ero stata migliore di tutti gli altri colleghi uomini… che non avrebbe mai creduto che una donna potesse essere così brava….

Sette mesi fa sono stata assunta da un altra ditta, ufficialmente come autista…ma rilegata a fare la magazziniere per la maggior parte del tempo, il motivo sempre lo stesso: sono una donna. Come se stare in magazzino fosse una cosa facile e "leggera"! la merce più leggera che mi capitava di sollevare era di un minimo di 15kg e tutto si sposta a bancali…certo ci sono i traspallet ma guarda un po che a me ne hanno assegnato uno vecchissimo con i cuscinetti consumati e due ruote bloccate che faceva fatica a camminare perfino da scarico! e mai nessun collega che si sia degnato di darmi una mano nel spingere i bancali carichi di roba per metterli a posto … ricordo un giorno in cui mi sono veramente arrabbiata: tre uomini grandi e grossi a guardarmi mentre cercavo di portar via un bancale di farina da 980Kg…solo alla fine uno mi rivolge la parola ridendo e dicendo "ma te sei matta…io non mi metto neanche a provarci..". La prima volta che si sono decisi a mandarmi in consegna al rientro sono corsi tutti a controllare che non avessi rigato il camion,  accertarsi che avessi messo bene il disco tachigrafico, e che non avessi fatto casini con le bolle…  già perchè le donne sono "cretine"!. Dopo la diffidenza iniziale hanno cominciato ad accettarmi e apprezzarmi, e ora che è scaduto il contratto  stanno facendo di tutto per farmelo rinnovare, mi hanno detto che "l’azienda non può permettersi di perdere una collaboratrice così"…. ma io voglio proseguire il mio sogno e tornare a guidare!…

Questo mondo è già abbastanza duro da affrontare così com’è, non è una questione di forza fisica ma di passione e costanza nel superare le difficoltà e i pregiudizi che ci circondano, ognuna  secondo le nostre possibilità, ma per riuscire dobbiamo essere noi donne le prime a credere in ciò che facciamo e vogliamo, altrimenti è inutile.

….E dopo questo romanzo auguro a tutte/i  BUONA STRADA!!!   MonyMiao

 

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2 Comments

  1. gisytruck ha detto:

    Ciao Monimiao, alcune delle tue disavventure già le conoscevo, ma ho capito benissimo da dove è partito il tuo istinto a scrivere… Un imput a difesa delle nostre ragioni… e in particolare delle tue… Benvenuta, spero continuerai a raccontarci di te… della tua regione antiquata sotto questo aspetto… e delle tue passioni… oltre a quella per i camion naturalmente… Ciao…Buona Strada!!! gisy

  2. anonimo ha detto:

    6 troppo fuori e coraggiosa! ho letto solo poche righe ma bastano! anche io ho la passione per i camion,,, ma è un mestiere tosto!!!!!!!!

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