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Dal mio diario… – 3

Ciao a tutti i blog-lettori…

In queste settimane non ho avuto molta voglia di scrivere durante le pause e cosi niente diario di bordo, poi non è successo niente di particolare o di diverso dal solito…kilometri e kilometri, autostrade, i soliti divieti,  nuovi divieti, attese, l’incrocio con qualche amico-collega e lo scambio di un saluto, manovre assurde per entrare in posti stretti, qualche imprecazione contro il maleducato di turno, indirizzi “ingannatori”…insomma il solito tran tran!! Ormai come sono i miei viaggi lo sapete già…(cosi prendo l’occasione di invitare le mie colleghe a raccontare la loro di settimana, per variare un pò!!).

Ma dopo i tanti argomenti seri degli ultimi giorni un po’ di leggerezza ci vuole e cosi sono andata a ripescare una pagina dei miei vecchi diari degli anni scorsi e visto che l’estate forse stavolta arriva veramente vi racconto un episodio estivo:

 

L’anguria – giugno  1991

 

Un’altra storia d’altri tempi, dei primi anni che guidavo ed ero ancora abbastanza una rarità, soprattutto nel sud Italia.

Mi capitava spesso che i colleghi che mi notavano sorpassandomi poi mi rallentassero davanti per farsi risorpassare….e darmi un’altra occhiata…ma io ero più testarda di loro e non cedevo…capitava cosi’ che finivamo per fermarci in corsia di emergenza o in qualche piazzola (ovviamente dove c’era poco traffico!!)

Loro davanti e io dietro….quando si stufavano ripartivamo….

 Monica 1991Quella volta andò proprio cosi’….poi il caso volle che io mi fermassi per un caffè nella stessa area di servizio dove si era fermato il collega del giochetto del sorpasso, io feci l’indifferente, ma lui, dispiaciuto dell’accaduto mi aspettò mentre ritornavo verso il mio camion…con un anguria in mano!!! Ne aveva un autotreno pieno…

Mi disse che era per farsi perdonare del suo comportamento di prima, che non gli era mai capitato di vedere una ragazza guidare un camion… la accettai volentieri, lo ringraziai e gli sorrisi…scambiammo poche parole e poi ognuno sul proprio camion riprendemmo il viaggio.

Che dire? Sono passati tanti anni, non mi ricordo il volto del collega  ma mi è rimasto un bel ricordo del suo gesto.

Buona strada!!!

Moni.

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9 Comments

  1. alessandrodue ha detto:

    Finalmente riesco a leggere qualcosa di tuo,sono contento che sei tornata,con uno dei tuoi bei racconti e complimenti per la foto.

    Ciao Moni.

    Un Ciao anche a tutte le altre-i.

    Buona strada

    Ale.

  2. blutornado ha detto:

    grandissima moni stupendo il racconte e devo dire ke se te sei quella della foto eri pure una bella ragazza cmq buona strada a tutte

  3. FrancescoPatti ha detto:

    Wow!….Com’è carina la Monica in versione teen-ager con tanto di camion con decorazioni di sapore yankee!…

    Ciao a tutti!…

  4. ironduckmoni ha detto:

    Grazie ragazzi!! Fa sempre piacere sapere che a qualcuno piace leggere le nostre storie!!!

    Avevo 17 anni di meno in quella foto, sembra ieri ed invece..ne son passati di km sotto le ruote!

    Ciao a tutti, buon weekend e buona strada!

    Moni.

  5. gisytruck ha detto:

    Ciao Mony

    questi racconti fanno parte di quel bagaglio che ognuna di noi ha, sarebbe bello sentire i racconti delle altre, non che i tuoi non siano belli, però a volte ho l’impressione che queste cose succedano solo a noi… poi ai raduni o in altri momenti d’incontro senti storie divertenti o interessanti, ma tutte insieme e non hai il tempo di assimilarle come andrebbe fatto… sto pensando a Cate che ci racconta sempre mille cose e così d’un fiato che dopo non ricordi nulla… quando si deciderà a fare amicizia col pc?? ciaoooo e un abbraccio agli amici che vedrai stasera… Buona Strada!!!

  6. Misteriosa ha detto:

    eh eh i colleghi! ricordo anchio qualche episodio… uno sorpassandomi comincia a dar giù di clacson e sento che al cb fa a un suo collega “una donna! una donnaaaa!” ho pensato ” vabbè che anni fa era raro vederle ma che esagerazione!” 🙂

    e ora gisy provo anch’io a raccontarmi un pò

  7. ironduckmoni ha detto:

    Ciao, credo che più o meno questa cosa sia successa a tutte…cmq quella più divertente o meglio strana è stata quella volta che dopo il solito giochetto del rallentamento, la sosta in piazzola, la ripartenza, il collega mi chiamò per cb e mi disse che dopo avermi sorpassato si era sentito male…mi sto ancora chiedendo se era stato per lo spavento di avermi visto o per che cosa…visto che poi si era ripreso cosi bene!!! Poi siccome tante volte non stavo zitta perchè alcuni rientravano proprio FRENANDO mi son sentita inventare scuse di ogni tipo: che dovevano aspettare un collega (cosi, di colpo!?), che gli era salita la temperatura (del motore o quale?)e magari eravamo tra Bologna e Milano “in mezzo alla pianura”…, che cmq avevano il “diritto” di guardarmi…che non era vero (questo lo dicevano soprattutto quando erano in due, salvo poi andare su un altro canale e nei loro discorsi confermare che ERA vero…), per fortuna ora non succede quasi più, sarà che siamo di più noi, sarà che il vederci al volante non fa più “notizia”, sarà che son cambiate un pò le persone, chissà.

    Ciao a tutte e buona strada sempre!

    Mò.

  8. alessandrodue ha detto:

    Speriamo che le persone la pensino in maniera diversa riguardo le Donne nel mondo del lavoro,e specialmente nel vostro.

    Anni Fà le Donne al volante di camion èrano poche e la gente non èra abituata,la cosa prendeva un aspetto come se uno vedesse una stranezza qualunque,invece oggi è diventata una cosa normalissima,ed è giusto cosi,perchè poi le Donne in qualsiasi settore dove si sono presentate ,hanno fatto uguale e in dei casi anche meglio di noi maschi,perchè è provato che le Donne sono molto responsabili di quello che fanno.Ora cito un esempio che non c’entra col vostro settore,ma perdonatemi è quello che conosco meglio,nel settore delle piastrelle o pavimenti in cotto ,la scelta finale del materiale la Donna è quella più affidabile,perchè nelle linee dove c’è un uomo nei pacchetti vengono trovate una percentuale più alta di difetti,invece quella fatta dalle Donne è proprio un piccolissima parte che è umano che ci sia perchè stare delle ore a vedere passare le piastrelle alla velocità di 57 e in dei casi anche 60 al minutoScusatemi e scusa Moni di questo intervento che non rientra in questo post,ma ormai mi è venuta cosi.

    Un Salutone a tutte-i

    E Buona Strada.

    Ale.

  9. gisytruck ha detto:

    Ciao Ale, senza saperlo hai toccato un argomento che conosco bene, l’impiego delle donne nel settore ceramico, qui in Piastrellavalley l’economia è strettamente legata a quel mondo, direttamente o per indotto… e ci sono delle mansioni particolari in cui sono superiori per attenzione e concentrazione… è un dato di fatto e le aziende ne sono ben consapevoli… una mansione in cui invece comiciano ad emergere è la guida dei carrelli elevatori, 15 anni fa era una rarità, ora rientra nella norma… un altra affinità con le lady driver…

    Sai Mony… quante volte sull’adriatica ho spento il cb per non mandare al diavolo questi colleghi, sorpresi, invadenti e maleducati… o anche dopo averceli mandati a seconda dell’umore… sull’A1 invece arrivata a Firenze lo spegnevo proprio per non correre il rischio d’incavolarmi e perdere la mia tranquillità, lo riaccendevo solo per salutare i colleghi che conoscevo… e lì ricomiciava tutto da capo… Col tempo le cose sono un pò migliorate, adesso viaggiando spesso la notte è anche più raro che m’individuino… ho messo su kg in più e gli anni passano… tutto ha contribuito ad allontanare un pò di “allupati”… A “quel paese” però dev’esserci una bella ressa con tutti i colleghi uomini che ci ho mandato negl’anni… ma chiamarli uomini è azzardato, mi piace più chiamarli vigliacchi e codardi perchè all’area di servizio o nelle ditte si trasformano in persone diverse, campioni di metamorfosi!

    BUONA strada a tutti!!!

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