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Il 9 Giugno è passato…

Ciao a tutte/i

il 9 Giugno avrebbe dovuto esserci un Tavolo di trattative tra committenza e Associazioni di trasportatori; ad oggiTmp00009 non ho trovato nessuna notizia riguardo, voi ne sapete qualcosa????
 

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  1. FrankBang ha detto:

    Che sappia io….com'era prevedibile non si sono messi d'accordo e quasi tutte le associazioni di categoria sono decise al fermo o quanto meno all'agitazione. Agitazione che, sempre x quanto ne sappia io, è stata fissata per il 30 giugno (era ora). Poi….già sappiamo come vanno queste cose: magari all'ultimo momento si mettono d'accordo, ci danno il contentino, qualche promessa e tutto finisce a tarallucci e vino. Tanto l'asino continua a tirare….
    Comunque, giusto per riallacciarmi al discorso che stavo facendo con Gisella nel post di Valentino R, finchè non saremo uniti, autisti dipendenti e titolari, nel mettere in piedi uno sciopero concreto e volto al raggiungimento di obiettivi comuni, fregandocene se ci accuseranno di voler mettere in ginocchio il paese (troppo comodo!! dobbiamo starci noi in ginocchio?) non concluderemo mai niente e resteremo sempre nel territorio delle chiacchiere fumose. Gli autisti potrebbero rivendicare il riconoscimento di professione usurante; gli imprenditori hanno tutte le ragioni x chiedere la tariffa minima, tempi d'attesa pagati quando si superano le 2 ore, corresponsabilità della committenza, pagamenti diretti quando nei sub-appalti il primo vettore non paga e magari ci metterei anche limiti di velocità adeguati alle superiori caratteristiche tecniche dei veicoli e abolizione del divieto di sorpasso su molti tratti in cui rappresenta una vera e propria assurdità.
    Il problema è che le associazioni di categoria sono tante….anzi, troppe….e ognuna (come sempre) vuol fare di testa sua. E' ovvio che, alla fine, vinca sempre la Marcegaglia, la Confindustria e la Confcommercio. Come si dice….troppi galli a cantare non si capisce quando fa giorno.

  2. anonimo ha detto:

    Il problema non sono le troppe associazioni, ma gli interessi che queste hanno, loro ha Roma vanno giù solo perchè ci devono guadagnare, sono capaci di chiedere gli sconto sui pedagi, il recupero delle accise , tutti soldi che entrano , nlle tasche, poi di quei consorzi associazioni, che ci rappresentano.
    A nessuno interesa di noi e a noi sta bene così!!!!!!
    Le tariffe sono state tolte dalle ns. associazioni, ma quando c'erano cmq , non erano rispettate, perchè non siamo mai stati capaci di fare gli imprenditori.
    Abbiamo la forza di mettere in ginocchio un paese , ma siamo sempre stati capaci di farci ricattare, siamo una categoria che con quello che investe per acquistare un camion dovrebbe  straguadagnare, ed  invece è già fortunato se chiude il bilancio a pari.

  3. gisytruck ha detto:

    Queste parole sarebbero più interessanti se fossero firmate;
    non si pretende nome, cognome, indirizzo, codice fiscale e numero di carta d'identità, basta un semplice nome, vero o falso non importa ma un NOME a cui rivolgersi.
    I nostri blog-lettori sanno che lo chiediamo da sempre, per rispetto sia di legge che di scrive.
    BUONA STRADA a Tutte/i!!!

  4. FrankBang ha detto:

    Anonimo….guarda che hai fatto la scoperta dell'acqua calda!! Sono tante proprio per quello! Così la confusione creata dalle loro divergenze d'opinioni è un buon paravento per giustificare il fallimento. E' tutta una farsa per salvare la faccia: le associazioni di categoria fanno solo FINTA di difendere gli iscritti. In realtà fanno gli interessi dei settori più forti (industria e commercio)…e più redditizi. Fanno un pò di scena ma poi….magna tu e famme magnà anche a me. Lo stesso succede con i sindacati dei lavoratori…i quali si giustificano grazie al fatto che siamo una categoria disunita e sindacalmente ingestibile. Non è che abbiano tutti i torti, visto che al titolare basta farci annusare 50 € fuoribusta per farci correre giorno e notte. Autisti e imprenditori: siamo una categoria d'individualisti improvvisati e maldestri sempre pronti a farci le scarpe uno con l'altro. Alla fine, la nostra insaziabile avidità, ci porta a rimanere sempre con l'amaro in bocca. Se ti lamenti per la soppressione delle tariffe obbligatorie rispondo che ve la siete cercata: se non ricordo male le avete barattate in cambio della liberalizzazione e del raddoppio delle licenze. Dal padroncino monoveicolare all'azienda con 50 macchine: tutti che nutrivano l'assurda quanto ridicola idea di ingrandirsi e diventare colossi dell'autotrasporto. Invece questi sono i risultati: l'Europa a 25 e la globalizzazione hanno tagliato le gambe a tutti e le manie di grandezza sono state miseramente ridimensionate. Chi troppo vuole nulla stringe

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