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Il mio modo di fare sindacato

Ciao a tutte/i

sappiamo tutti con quanto impegno Michela ha difeso i diritti dei lavoratori, colleghi,autisti, uomini e donne; sempre in prima linea, sempre determinata; con le parole espresse nel congresso della CGIL ad ABANO TERME lo ha ribadito con fermezza, già dal titolo si capisce che si misurava con caparbietà con le problematiche del settore, quanto fosse coinvolta, quanto fosse impegnata…Come quelle volte che al telefono mi diceva:" Non ho tempo per queste frivolezze, qui sono in gioco decine di posti di lavoro."oppure:" Devi fare controlli più spesso, la salute è una cosa che svanisce e il nostro lavoro ci consuma, tutti." " Non c'è scampo per chi si lascia ricattare una volta, se lasciato solo." Questi erano i discorsi che facevamo… l'ascoltavo sempre perchè si sentiva che era giustamente motivata, l'ascoltavo anche quando non condividevo in pieno e dopo ci scontravamo verbalmente, ma civilmente, come si condividono le strade, poi la Sua non è stata Buona e mi ritrovo a leggere senza poter commentare…
 


Vorrei fare un appello a chiunque possedesse materiale video o fotografico di quell'evento di contattarci, la famiglia sarebbe felice di averne una copia.

 

 Il mio modo
 

di fare sindacato
di Michela Ciullo *Ancora dal web...

 

Dobar dan svima.
Ja sam tu da obiasnim moj poso.
Ja sam jedna vosac i radim u firmi sa
preko 200 vosaca uglavnom srba Koja
voze po celoj Evropi
Non sono parolacce ma solo il mio “cavallo di battaglia”!! La comunicazione diretta col lavoratore è uno dei principali problemi dell'attività sindacale.
Sono una camionista, lavoro in un’azienda di circa 200 autisti quasi tutti di nazionalità serba, che girano per tutta Europa e ho conquistato la loro fiducia parlando la loro lingua.
 Il mio modo di fare sindacato è questo, aiuto i miei colleghi nelle questioni a noi più comuni come la compilazione del 730, la richiesta degli assegni familiari, le detrazioni, i codici fiscali.
È diverso dall'approccio che si ha con chi lavora in fabbrica.
Nell'azienda dove lavoro hanno aderito al referendum per il welfare in 62 e non è stato facile recuperare le firme in tutta l'Europa.
Quando si parla di modello contrattuale, noi dove siamo? Il 40% degli iscritti alla Filt siamo noi camionisti ma all'interno del settore siamo poco rappresentati ed ancor meno per quello che
riguarda le donne.
Come lavoratrici non siamo tutelate, non siamo libere di poter conciliare maternità e lavoro, famiglia e vita sociale.
Bisognerebbe mettere nel contratto un'indennità sostitutiva della trasferta per permetterci
di scegliere la maternità senza arrivare al livello di povertà.
A partire da queste questioni chiedo un impegno alla categoria per il mio settore anche perché
le 27 ore di guida filmate da Le Iene eravamo proprio noi.
 
*Filt Cgil Cesena
 

 

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No Comments

  1. gisytruck ha detto:

    In un momento in cui si cerca un accordo per il contratto degli autisti e augurandoci un rinnovo a breve, non potevamo ricordare l'impegno di Michela.

  2. frenkbarrauno ha detto:

    grazie di tutto MICHELA , speriamo che le tue parole siano ora sentite da chi non vuole sentire.

    Franco, B&B

  3. Misteriosa ha detto:

    Michela era una persona da ammirare. Ha imparato lo slavo per farsi capire e per aiutare i colleghi della ditta in cui lavorava battendosi per i diritti a beneficio di tutta la categoria. Grazie Michela.

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