Impressioni di settembre…
Diario di bordo dal 15 al 19 settembre 2008
Domenica sera.
Siamo solo alla metà di settembre e sembra già autunno inoltrato, la domenica è passata tra un acquazzone e l’altro e a ½ notte più che di partire verrebbe voglia di andare a dormire. Poi per fortuna ha rasserenato un po’, il termometro sul cruscotto segna
Allo scoccare dell’ora 00.00 siamo pronti ad uscire dal cancello, c’è anche il Gianfry, in piazzale, ma sta facendo tardi, deve far caricare l’aria al rimorchio ed io ho appuntamento col mio amico Giuliano Coyote all’ingresso della grande tra 10 minuti e non voglio farlo aspettare. Andiamo insieme fino a Bologna, niente sosta caffé questa notte, siamo un po’ scazzati, parliamo di cose serie e l’umore non migliora di certo…chissà perché certe notti non viene voglia di scherzare?
In Romagna ricomincia a piovere, aumenta la tristezza…Ste passa dritto all’uscita di Senigallia…forza dell’abitudine, ma stavolta la meta era diversa…io mi inc…zo un po’, usciamo – come sempre – ad Ancona nord e torniamo indietro alcuni km, va bè, non cambia di molto. Un sonnellino fino alle 8 e poi si scarica. Piove, neanche il mare è allegro oggi. Una “puntatina” all’estero: Repubblica di S.Marino per la seconda consegna. La terza è vicino all’uscita di Rimini nord, cosi telefono alla mia Betty per vedere se è in zona e se riusciamo a vederci. Le dico il nome della ditta dove dobbiamo andare e ci diamo appuntamento li, non abbiamo molto tempo, giusto per un saluto e un abbraccio. Ma non è giornata…Lei va dove era PRIMA la sede di quella ditta, io non sapevo che si fosse trasferita…non la vedo arrivare, provo a telefonarle ma il suo cellulare risulta irraggiungibile…mannaggia!! Provo a chiamarla almeno 50 volte ma niente, è sempre spento, un po’ mi preoccupo pure, proviamo ad andare verso il casello…dopo una decina di minuti dobbiamo imboccare la grande, purtroppo “la tabella è sacra” (Colautti insegna). Poi mi chiama lei, è tornata a casa e ha sentito il mio msg in segreteria…scopriamo perché non ci siamo trovate e siamo dispiaciute, in più le si era scaricata la pila del cellulare e non aveva dietro il cavetto. Giornata no, pazienza. Il cielo è sempre più grigio. A Imola incrociamo e salutiamo
Romy
La strada dove dobbiamo scaricare è chiusa per lavori, per fortuna però si arriva alla ditta, per uscire mi tocca un bel pezzo in retro perché non c’è posto per girarsi ma non è un problema.
Oggi il capo non ci chiama….si vede che non ha bisogno, lo chiamiamo noi dopo PC, ci dice di andare in scuderia domani mattina che per stasera non c’è niente. La tangenziale ovest di Milano stasera è libera, non sembra vero. E’ tornato anche il sole… Per le 8 parcheggio davanti a casa. Ora ci aspetta una bella pausa.
Martedì, fa freddo stamattina:
Mi telefona Gisy e mi legge un articolo denuncia CONTRO i camionisti apparso qualche giorno fa su una nota testata (che siamo i soliti criminali ecc…). Nel frattempo che l’ascolto siamo fermi a un semaforo, le BM di fronte a noi sono incanalate su due corsie: in quella di destra “devono” andare obbligatoriamente a destra, in quella di sinistra devono venire dritte verso di noi. Scatta il verde e ne conto 7/8 che hanno “sbagliato” corsia e da quella di destra vengono dritte creando situazioni pericolose… Dove sono i giornalisti, DOVE????? Ah, già! Queste sono solo “piccole” infrazioni, non fanno testo, non fanno numero, non fanno scoop, non è gente che lavora su un camion….
La giornata scorre tranquilla tra prese e consegne e per le 5 andiamo a caricare un completo per la toscana. Partiamo diretti, all’area di servizio di Rho non c’è neanche un buco per fermarsi per una doppia P: entro ed esco sconsolata (per fortuna che non dovevo fare il quarto d’ora di legge…) (e io le bottiglie del latte non le posso usare…) vado a S. Zenone e qui va meglio. Decidiamo di farci una buona pizza a Piacenza, ci fermiamo a “
Poco prima di Fiorenzuola la sorpresa: un cartello di divieto (per i camion!) a proseguire dritto e l’obbligo di entrare in autostrada!! GGRRRRRR!!!!! C’è qualcuno che mi può dire che ho visto male? Che non è vero? Milly, tu che passi spesso di li, dimmi che ho frainteso la segnaletica….che non è possibile che hanno vietato un’altra STRADA STATALE!! Rientro in A 1 e accendo la radio su Isoradio, c’è Paolo Uggè in onda, parlano di sicurezza stradale…nomina un articolo apparso sulla Stampa un po’ di tempo fa – che avevo letto pure io – e fa la stessa considerazione che avevo fatto io: l’autore, prima di scriverlo si deve essere guardato il film “Duel” e ha preso spunto…Una volta tanto la pensiamo allo stesso modo. Ci sono troppi “luoghi comuni” contro i camionisti. Imbocco
Mercoledì, ci sveglia il sole col suo sorriso luminoso, Facciamo il giro e ritorniamo in su sempre dalla Cisa. Una breve discussione per baracchino con alcuni colleghi, interrotta da parte mia perché sono veramente STUFA che ogni volta tirano in ballo sempre le stesse sporche cose. Che schifo. Sull’A 1 incrocio uno Scania che mi lampeggia e mi suona: è il mio amico Claudio Pastina!! Ma ciao!!! Finalmente un bell’incontro, peccato che riusciamo a scambiarci solo i saluti. Scarichiamo e torniamo in scuderia. Si riparte.
Giovedì mattina, le ore scorrono lente mentre aspettiamo che scaricano e controllano la merce. Poi due consegne veloci. Sono fiacca oggi anche se stanotte ho dormito, capita. Una zanzara mi ha beccato sotto un occhio e ora è tutto gonfio…uff. All’ultima consegna tocca aspettare che finiscono la pausa…poi si rientra. Asfalto e traffico, chilometri e pensieri, la strada scorre, è quasi sera quando arriviamo in scuderia (ma la sera a che ora comincia? Alle 5? Alle 6? Non l’ho mai capito…). Non si sa niente, intanto che aspettiamo faccio merenda alla macchinetta: tè e sfogliatine sarde. Alle 7 rientra un collega che fa il locale: non ha fatto una presa urgentissima e la linea parte per le 8…e non ha avvisato…indovinate a chi tocca correre? Rientro dal cancello alle
Venerdi. Dopo 11 ore torniamo in piazzale, metto il camion in ribalta e si carica un giro di consegne. All’ultima telefona il capo di andare a prendere un completo pronto alle 14.00. Arriviamo davanti alla ditta alle 12.10, c’è il parcheggio di una trattoria di fronte al cancello…ci guardiamo in faccia e decidiamo di andare a mangiare “da Renata”…mi viene sempre strano quando sono l’unica donna in una sala piena di uomini, seduti ai tavoli, chi solo, alcuni in due, altri in quattro. Per fortuna c’è Ste. E le due cameriere. Niente musica di sottofondo, solo rumore di posate nei piatti e poche parole dei commensali, qui parlano tutti in varesotto, e anche questo mi sembra strano, abituata a fermarmi in locali dove si sentono accenti di tutte le regioni d’Italia e non solo. Ma l’importante è che si mangia bene! Dopo pranzo andiamo a suonare al campanello della ditta e aspettiamo nel loro piazzale che venga pronta la merce. Il giro del pomeriggio sembra una “punizione”, tutti posti stretti…ma anche oggi è arrivata sera e siamo rientrati. Il camion è pulito, rifornito e carico per domenica sera.
Buon weekend a tutti e buona strada sempre!
Moni.
Leggo sempre con piacere i report di Monica. Danno l’effettiva idea del viaggio in cabina e di tutto il contesto che si muove intorno.
In questo racconto mi ha colpito ancor di più quanto sia difficile essere donna all’interno dell’ambiente dei trucks.
Le zozzerie al baracchino, ritrovarsi come unica donna in una trattoria….insomma, tutti elementi che contribuiscono (in negativo) a marcare una differenza di cui non c’è proprio alcuna necessità….
Saluti.
A me nn piace l’autunno, è il periodo dell’anno in cui comincia a far freddo, piove, e solo pensare che dovremmo accendere il riscaldamento in cabina, metterci il giubbotto x uscire, affrontare la nebbia o le strade bagnate mi dà malinconia. Poi se si mettono i colleghi a rompere… x fortuna che nn sempre è così, ci si parla anche con gente positiva che ti fa tornare il sorriso!
Ciao Fra, ciao Rò, in effetti i colleghi maleducati sono una gran seccatura, soprattutto perchè quando sono in torto risolvono sempre la questione con le solite trite e ritrite battute a sfondo sessuale di pessimo gusto…almeno si potesse fare una discussione costruttiva…penso che sia perchè certi uomini non accettano una critica che arriva da una donna anche se sanno di avere sbagliato e tra di loro c’è molto spirito di gruppo…peccato. Per le trattorie con “soli uomini”, non è colpa loro!! Scherzo, naturalmente, è che in quei casi sono io che rispolvero la mia “timidezza” infantile…ma è solo il primo impatto, poi ognuno pensa a quello che ha nel piatto!
Un abbraccio e buona strada, e speriamo che l’autunno sia un pò mite…non ho proprio voglia di nebbia e freddo…
Ciao, Moni.
Buonasera Monica, se non ho capito male il divieto di cui parlavi sulla via emilia e’ quello del ponte sul PO tra pc nord e pc sud?
No Gianpiero, quello ormai sono decenni che c’è! L’hanno messo da Fiorenzuola verso Fidenza, quindi se arrivi da Pc sei obbligato a entrare in autostrada a Fiorenzuola…spero solo di aver capito male la segnaletica, visto che quello è un tratto di via Emilia che purtroppo si fa spesso per evitare colonne varie…Ciao, buona strada!
Moni.
ERRATA CORRIGE
…ieri sera ho fatto di nuovo la via emilia, perchè mi era rimasto il dubbio, e per fortuna stavolta devo dire di aver sbagliato! Il divieto ad andare dritti in centro c’è…ma è perchè prima dello svincolo dell’autostrada c’è lo svincolo per una circonvallazione che taglia fuori tutta Fiorenzuola. meno male! L’altra volta non me ne ero accorta. Mi scuso per l’informazione sbagliata che avevo dato.
Ciao buona strada!
moni.