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In ricordo… della prima donna camionista

Ciao Lady
un articolo dal Piemonte, dove le donne camioniste hanno percorso kilometri di strade spendendo fatica e sudore, a ricordarla, dopo la sua morte, un raduno, qualche mese fa; leggete anche voi…

http://www.atnews.it/2011/07/16/leggi-notizia/articolo/a-dusino-si-ritrovano-i-camionisti-in-ricordo-di-rita-caranzano.htm

Noi sappiamo di altre donne che hanno cominciato nel dopoguerra… ma non ha importanza chi sia stata la prima in realtà,
ringraziamo tutte per aver percorso la PRIMA STRADA...
gisy

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  1. ironduckmoni ha detto:

    Sempre bello leggere di colleghe che hanno "aperto" la strada del trasporto alle donne…
    Ho trovato on line anche questo articolo, però condivido un pò meno il paragone…per le quote rosa…perchè per guidare un camion non credo siano mai state istituite… ci voleva e ci vuole forza, buona volontà, passione… e purtroppo a volte non bastano perchè c'è ancora del maschilismo… ma piano piano…forza ragazze!

    Valle – "Le pari opportunità e Rita Mecca" – Comunicati stampa – Gruppo Consiliare Il Popolo della Libertà

    Valle – "Le pari opportunità e Rita Mecca"

    Negli ultimi anni le pubbliche amministrazioni e, più in generale, tutta la nostra società, hanno dedicato grande attenzione alla promozione delle pari opportunità. Talvolta anche con qualche esagerazione, almeno a mio avviso, fino a determinare vere e proprie riserve, le famose "quote rosa" per le donne elette (poi abolite) e, più recentemente, per le donne da inserire (obbligatoriamente) nei consigli d'amministrazione delle società quotate.

    Rita Mecca Caranzano, la prima donna camionista d'Italia ricordata con una bella cerimonia domenica 17 luglio a Dusino San Michele, nata sulle nostre colline a Cantarana, è cresciuta in un periodo in cui le pari opportunità non si sapeva bene che cosa fossero. E nonostante questo è riuscita a conquistarsi rispetto e ammirazione nella società, per di più in un mestiere "da uomini". Col suo carattere, il suo piglio, la sua caparbietà di donna forte e al tempo stesso dolce e femminile, si è affermata in un lavoro difficile e impegnativo, con camion che non erano sicuramente modelli di comodità e di sicurezza e con strade che non erano certamente quelle di oggi.

    Non so se Rita Mecca si sia mai soffermata a pensare che cos'erano le pari opportunità e di riscatto della condizione femminile: di certo con la sua storia, che merita di essere raccontata e conosciuta, ha fornito a tutte le donne, in particolare a quelle che si affacciano sulla scena della vita, un esempio concreto da seguire.

    Asti, 18 luglio 2011

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