Nessun
commento

Jasmine, la nostra giovane collega!

 

Abbiamo già pubblicato qualche articolo dedicato a Jasmine, la nostra giovane collega, ma è proprio perchè è giovane e appassionata di camion che ci piace!! In un settore in cui il ricambio generazionale sembra non esserci quasi più è bello leggere storie di giovani ragazze che diventano camioniste! Chissà, magari il futuro dell’autotrasporto non sarà tutto in rosa, ma almeno un tocco qua e là è assicurato!

Buona strada sempre Jasmine!

Questo è il link dell’articolo su “Il Mattino di Padova” :

https://mattinopadova.gelocal.it/regione/2023/04/03/news/personaggi_veneto_jasmine_pojana_camionista_regina-12735386/

Inizia cosi:

Jasmine Pojana, 25 anni, la camionista che si sente una regina: «Al volante assaporo la mia libertà»

Padovana di Fontaniva, sin da piccolissima viaggiava in cabina seduta accanto al padre autotrasportatore. «Grazie a lui quando sono nella cabina di un camion mi sento su un trono»

Enrico Ferro

Da piccola sedeva sul sedile del passeggero accanto al padre camionista, amava guardare il mondo dal quel trono con le ruote, altissimo rispetto a tutte le altre macchine. Vent’anni dopo Jasmine Pojana è diventa la regina del quel trono.

È una camionista. «Essere passeggera è un conto, ma guidare il camion è tutt’altra storia», dice con l’entusiasmo di una bambina che stringe tra le mani il suo giocattolo.

Come è nata l’idea di fare questo lavoro?

«Io praticamente sono nata in camion, perché mio papà ha sempre fatto questo mestiere. Prima era dipendente, poi si è messo in proprio.

Sono sempre andata con lui, dall’età di 3 anni. Con il tempo la passione per questi camion grandi è cresciuta, finché mi sono fatta la patente. Volevo lavorare in questo settore, o almeno provare. Ed eccomi qua».

Come funziona il suo lavoro?

«La nostra sede è a Fontaniva, dove abito. Io parto la mattina, vado a Padova e Venezia, carico il cassone con il transpallet e prendo verso Milano. In genere scarico a Pavia o Cremona. Faccio le consegne e torno. Il mio è un lavoro giornaliero, la notte non resto fuori. In genere entro le 21 sono a casa, ma non è scontato».

Cosa le piace del suo lavoro?

«Salire in cabina di guida, accendermi la radio e partire: mi porta in un altro mondo. Mi sento libera. È questo che mi piace.

Ci sono tante insidie e anche momenti non facili: il meteo, le rotture, gli incidenti. Ma a me piace e mi dà soddisfazione.

Poi non è così scontato vedere arrivare un ragazza giovane alla guida di un camion. Tutti mi fanno complimenti e a me fa piacere. Mi sento una regina».

Ha mai avuto la sensazione di essere discriminata in questo ambiente così maschile?

«Non ho mai trovato un muro davanti a me. Se ho avuto bisogno di un consiglio, ho sempre trovato persone disposte ad aiutarmi».

Qualche fischio molesto?

«Nel mazzo qualcosa sì, qualcuno magari si avvicina e fa di tutto per attaccare bottone. Ma io metto subito in chiaro le cose, non mi piace quando le persone fraintendono e non ho problemi a tenerli al loro posto».

 


 

(…) il resto dell’articolo sulla pagina ufficiale del Mattino di Padova

 

About The Author

No Comments

Leave A Reply