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Persone di prima necessità

Ci hanno messo un po’ a consegnarlo dopo averlo ordinato, ma alla fine il libro  è arrivato: “PERSONE DI PRIMA NECESSITA’” (Quando la pandemia rese bello il camionista) di Alfonso Santolero (Edito da Federservice – Uomini e Trasporti).

E’ soprattutto un libro fotografico, corredato di testi (in italiano e inglese) a completamento delle situazioni raccontate dalle immagini.

Si divide in due parti: nella prima (Sovraccarico) le fotografie immortalano  gli attimi, quelli nuovi, creati dalla pandemia, nuovi problemi che si sono aggiunti alla quotidianità degli autisti, già problematica di suo con tutto quello che c’è da rispettare in termini di “doveri”, soprattutto quando si arriva a destinazione.

Perché sappiamo bene che in molte aziende già ci veniva negato l’accesso ai servizi (bagni, distributori di bevande, ecc,,,) ancora prima della pandemia,  poi le cose sono peggiorate e ai doveri si è aggiunta la totale negazione dei diritti, anche quelli minimi. E questo nonostante in quei mesi i camionisti venivano chiamati “eroi”, perché non si erano fermati, avevano continuato a trasportare i beni necessari alla popolazione.

Lo spirito di adattamento della categoria ha dovuto superare i problemi: pranzi in cabina, ancora più lunghe attese, distanziamento, sanificazione, nuove burocrazie (autocertificazioni, ecc…) mascherine, solitudine amplificata… il camionista è abituato ad affrontare tutti gli ostacoli che trova sulla sua strada, probabilmente mugugnando ma senza fermarsi…

La seconda parte del libro (Coppie motrici) è una serie di ritratti di autisti e autiste, abbinata alla tipologia di lavoro effettuata e di merce trasportata.

Da amante della fotografia posso dire che mi è piaciuto. L’autore/fotografo racconta di 7000 km di autostrade e 800 miglia nautiche percorsi facendo riprese, incontri e telefonate, giornate a contatto con autisti, responsabili dei trasporti, ecc, nei piazzali e negli uffici delle aziende.

E poi la post produzione, 50 giorni seduto davanti a un computer a scegliere tra le immagini e scrivere testi, per riuscire a comunicare quello che questo progetto voleva trasmettere: la pandemia ha reso bella l’immagine dei camionisti che non si sono mai fermati garantendo il bene comune, ma in realtà gli autotrasportatori hanno sempre avuto questo ruolo nella società solo che non gli è stato mai riconosciuto.

 

https://www.uominietrasporti.it/dopolavoro/persone-di-prima-necessita-un-libro-per-raccontare-lutile-bellezza-dellautotrasporto-2/

 

Buona strada e buona lettura a tutti!

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