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Ciao  a tutte/i
Vi esprimo la mia preoccupazione riguardo quel che è successo in questi giorni in Veneto. Innanzitutto ringrazio chi si è preoccupato di sapere la situazione, fortunatamente la mia zona non è stata soggetta a straripamenti, ma sarà questione di giorni visto che hanno annunciato che tornerà a piovere. Spero solo che si riesca ad affrontare al meglio gli ulteriori aggravamenti visto i precedenti, che sono stati a dir poco disastrosi. In settimana ha portato non poco disagio a noi camionisti come pure i viaggiatori o chi semplicemente si recava al lavoro o a far la spesa. Già lo scorso weekend non era il massimo visto che un mio amico di rientro a Peschiera da Treviso ha rischiato ben 6 volte la vita sabato notte. Poi la pioggia non ha più smesso portando al peggioramento lunedì 1 Novembre. Mi trovavo a Bolzano da Paolo ed ero lontana da quel che stava accadendo vicino casa mia. Arriva una telefonata dai miei per avvisarmi della situazione decidendo così di aspettare di rientrare e rimandare a martedì mattina presto, facendo un percorso alternativo, evitando così la zona devastata dall’allagamento generale. Nel pomeriggio riprendo il lavoro con un trasferimento dove il deposito che dovevo andare a caricare si trovava verso Vicenza proprio prima del blocco ovvero della rotatoria dove la polizia municipale invitava tutti a fare dietro front. Infatti al cb un collega mi chiama per avvisarmi della cosa, ma fortunatamente ero già arrivata. Al contrario lui non sapeva cosa fare visto che doveva andare a est di Vicenza e piuttosto agitato chiedeva informazioni su cosa fare. Il fiume Bisatto era quasi arrivato al ponte, mancava solo un metro e poi… ma questo ha tenuto e così la circolazione ha continuato senza problemi. Nel frattempo mi studio mentalmente il percorso alternativo anch’io visto che dovevo scaricare a Verona e l’autostrada A4 era chiusa da Montebello e Verona est, la statale poi era impraticabile e si poteva prendere la “porcilana” strada parallela alla statale 11 oppure prendere la transpolesana a Legnago e salire,  come pure hanno fatto da chi veniva da Milano e doveva andare direzione Padova e Venezia. Finito di scaricare mi dirigo verso Verona, ma ci mancava il ribaltamento di un camion sulla piccola che ci ha bloccato per un bel pò su una rotonda, trombe e clacson erano all’unisono.  Qualcuno si muove, si riparte, incrocio Davide che mi avvisa che la statale si era liberata, così prendo quella direzione. C’è poco da aspettare, intanto riapre il casello di Soave S.Bonifacio entro e via verso la sede. Che avventura. Scarico e ricarico per l’Alto Adige, qui tutto ok, rientro e ancora colonne allo svincolo dalla Brennero alla A4, la tangenziale è abbastanza incasinata, qualcuno consiglia di prendere per Milano, uscire a Sommacampagna e riprenderla perché comunque direzione Venezia si poteva andare ma fino a Verona est, perché uscita obbligatoria. Da lì poi i camion sono stati dirottati sulla “Porcilana” e non vi dico che razza di convoglio si è formato che sembrava fermo. Non è stato facile in questi giorni, fino a quando giovedì hanno riaperto il tratto autostradale, dal quale si poteva vedere benissimo in che condizioni erano le campagne con i vigneti e le case limitrofe allagate. Perfino l’area di servizio San Lorenzo fra Montebello e Soave è stata invasa che non è ancora accessibile. Intanto si è fatta una stima dei danni di diversi milioni di euro con case danneggiate, auto distrutte, allevamenti massacrati, negozi e fabbriche chiuse e forse per sempre. Ecco un video:

 

Nella speranza che tutto torni presto alla normalità, vi auguro sempre una buona strada!

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  1. anonimo ha detto:

    anche noi lunedi' eravamo a Milano ed appena ho sentito la notizia di allagamenti a Vicenza, ho intrapreso la strada del ritorno e fortunatamente dopo 6 ore eravamo a casa dove siamo rimasti 2 giorni con il fiato sospeso perche' tutto intorno era un disatro i fiumi rompevano gli argini in piu' punti e la gente di colpèo si trovava tutta la casa sott'acqua, ora che forse possiamo dire che ci e' andata bene, penso comunque a chi purtroppo ha perso tuttoo ha avuto danni enormi e tra di loro ci sono nostri colleghi, a loro va tutta la nostra solidarieta' e vicinanza, purtroppo anche noi in passato abbiamo vissuto queste drammatiche situazioni e solo chi le ha vissute sulla propria pelle sa cosa vuol dire acqua…
    acqua non e' quella chiara del rubinetto…..
    acqua e' quella melmosa con oli, grassi, fognature, inquinanti di ogni tipo che impregnano i muri e tutto quello che viene in contatto e dopo un anno che hai buttato tutto ed hai levato pure gli intonaci perche' il muro respiri e si asciughi, invece senti ancora l'odore dell'acqua putrida…..
    un forte e sincero abbraccio a tutti i colleghi-ghe che si sono trovati in questa brutta situazione, a loro dico di non fermarsi a guardare il passato ma bensi' di guardare sempre avanti perche' come tutti sappiamo nessuno ti aiuta e come dice il proverbio : AIUTATI CHE DIO TI AIUTA !!!!!!!
    tanta tanta buonatrada a tutte-i

    Franco, B&B

  2. omega61 ha detto:

    Ciao Rò spero veramente di cuore che la situazione migliori e che torni ad essere una Buona Strada per voi ….

  3. sosladydriver ha detto:

    Anch'io lunedì ero a Milano, fin dall'ora di pranzo la notizia dell'autostrada chiusa mi ha messo in dubbio su come tornare a casa (Venezia).
    La poca acqua alta di Venezia era uno scherzo al confronto al disastro delle campagne trevigiane, padovane e soprattutto vicentine!

    Il treno sembrava l'unica via per tornare a casa, ma anche la tratta ferroviaria era chiusa e così ho preso treno per Bologna, lasciando la bm a milano e mi è andata bene, dalle 20.30 che ero in stazione a milano alle 2 ero a casa! In auto c'erano 6 ore di coda dai racconti di colleghi e amici, altri treni avevano anche 185 minuti di ritardo!

    Possibile che una pioggia di due giorni possa mettere in ginocchio tanta gente?!  Io vivo in una zona spesso soggetta ad allagamenti, ma negli ultimi anni,. grazie ad un lavoro di bonifica, rinzorzo argini, nuove canalizzazioni e pulizia dei canali la situazione è notevolmente migliorata e stavolta non abbiamo avuto disagi. Siamo però incollati al televisore da una settimana, increduli…..anche noi!

    Da questo blog voglio mandare un particolare messaggio di buona strada agli amici di Casalserugo, dove da due anni riceviamo l'invito di partecipazione al raduno dai B&B, zona molto colpita da questi allagamenti! Vedo dalle immagini al telegiornale che tutti sono già al lavoro per cercare di sistemare e ripartire, senza piangersi addosso e consci del fatto che non arriveranno grandi aiuti purtroppo….
    http://mattinopadova.gelocal.it/multimedia/2010/11/03/video/allagamenti-nel-padovana-a-casalserugo-e-ancora-emergenza-di-enrico-ferro-26826755/1
    Forza ragazzi…

  4. gisytruck ha detto:

    Ho sentito diversi racconti, sono rimasta esterefatta che una zona così vasta sia stata sommersa e invasa dall'acqua, e purtroppo in  larga parte lo sia ancora…
    Concordo con Franco, la situazione è terribile, la normalità  lontana… il fango rovina tutto e  per mesi si sentirà un odore di marcio e umidità, nonostante si lavi e ripulisca, dove possibile.
    Compromessa l'attività delle aziende e la vita quotidiana, si spezza in due, il prima e il dopo… e ci si ritrova vittime, di qualcosa che qualcuno poteva prevedere ed evitare.
    Non ci sono parole…

  5. anonimo ha detto:

    Auguro al Veneto di rimettersi quanto prima da questa alluvione; spero anche che chi di dovere si attivi per far sì che non si ripetano questi disastri.
    Marino

  6. giannimille ha detto:

    Auguro agli abitanti delle zone del veneto allagate di riuscire a superare questo difficile momento, e che la situazione torni presto alla normalità.
    Una considerazione però vorrei farla: come mai tutti i media, in generale senza distinzione, hanno dato poca importanza a quello che accadeva nel veneto? nn voglio fare del razzismo, perchè per me l'Italia è una, e la stessa importanza che do al nord la do anche al sud, ma così nn è stata l'informazione.
    Buona strada a tutti/e, Gianni. 

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