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Senza titolo 7

Scusate ma sono un pò giù. Strano come in pochi minuti una telefonata ti butti giù di morale in questa maniera. xò l’abbiamo detto e stra ripetuto che nel mondo e soprattutto nelle grosse aziende contano solo i numeri: + sei grande + sei considerato, o se nn è questione di quantità è questione di simpatia. Nel mio caso che son sola e seria nel lavoro, nn conta la tua persona e km macinati e anni di onorato servizio. Sei solo un numero che nn conta + di tanto, perchè se ti permetti di dire qualcosa si tratta di lamentela, e se ti permetti di personalizzare il tuo camion si tratta di un pugno nell’occhio. Nn sono + padrona di niente. Scusate lo sfogo.    Comunque la giornata non è finita e col cavolo che mi rovinano la serata!!!!

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  1. FrancescoPatti ha detto:

    Che tristezza…Non conosco i termini della faccenda, ma è uno di quei contesti che mi rimanda allo squallore di chi parla unicamente la lingua dei numeri e rimane lontano dalla poesia del cuore.

    Perdonatemi tanto se mi dilungo con un racconto che mi viene alla mente ogni qual volta vengo a sapere di un episodio simile a quello capitato a Rò. Lo trascrivo subito di seguito.

    Sono appassionato di moto sin dall’adolescenza e questo mi ha portato ad avere un rapporto di amicizia con alcuni concessionari. Tra questi ne ho sempre ammirato uno per la sua passione, la competenza, la cura del dettaglio. Nel settore dal 1975, ha sempre trattato per scelta unicamente marche nazionali. Fra queste ve n’era una che negli anni Ottanta attraversò un periodo di grande crisi. Eppure lui non ebbe mai l’idea di mollare il mandato e portò avanti il marchio con grande tenacia attendendo tempi migliori e rimanendo ancorato ad una solida fedeltà. Qualche anno dopo, passato il periodo buio, questa marca viene ceduta ad un nuovo management, che decide che le concessionarie dovranno essere esclusive, quindi non potranno trattare marchi diversi: solo quello. Un giorno due uomini della nuova dirigenza si presentano in giacca e cravatta da questo amico mio concessionario. Senza tanti giri di parole gli dicono che le cose son cambiate e che la concessione gli sarà revocata a meno che lui non decida di abbandonare tutte le altre Case che tratta (e sulle quali aveva creato un’esclusiva clientela) e dedicarsi unicamente a quella. In più aggiungono che c’è da mettere sul piatto un miliardo di lire senza far troppe chiacchiere (siamo nel 1999). L’amico rimane di sasso, pensa a tutti gli anni di amicizia allacciati con il precedente magament, al “cuore” che c’era allora; ma i tipi in doppio petto non sentono. Gli chiedono il miliardo: prendere o lasciare. Lui, abbandonandosi al sentimento, ribatte:

    «Ma io ho tenuto alta la bandiera del vostro marchio anche nei periodi più neri.»

    «Il miliardo ce l’hai?»

    «Ho creato una clientela di tutto rispetto qui in zona attorno al marchio; sapete bene quali sono i miei numeri di vendita e che riesco egregiamente a piazzare i modelli più prestigiosi della gamma»

    «Il miliardo ce l’hai, sì o no?»

    «No, non ce l’ho…»

    «Allora da domani puoi cominciare a togliere le insegne del marchio. Firma qua la revoca della concessione.»

  2. gisytruck ha detto:

    Solidale con te Rò, credo di aver capito che ti hanno chiesto di spogliare il parabrezza perchè non è in linea con la grafica dell’azienda “Seria e Rinomata”… ma non posso dirti altro che :”Mi dispiace!”… Buona Strada!!!

  3. ironduckmoni ha detto:

    Ciao Rò…mi dispiace veramente tanto…le persone grige vorrebbero sempre “appiattire” il mondo al pari del loro squallore, non capiscono che la bellezza sta nei colori, nella fantasia, nella diversità…è che purtroppo è difficile fargli cambiare idea. Ma spero che tu ci riuscirai. Una targa colorata sul cruscotto non rende meno seria una persona sul lavoro, magari la rende un pò più felice di svolgerlo! Purtroppo capita tante volte di ricevere critiche perchè si è personalizzato un pò il mezzo, ma finchè sono quelle dei colleghi “monocromi” o nelle ditte dove scarichi, passa, il problema è quando sono i tuoi capi a impedirtelo. A volte penso sia solo cattiveria…ce n’è troppa in giro.

    Ciao Rò, buona strada!

    Moni.

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