11 commenti

Siamo degli agenti 007: con licenza di uccidere….

Ciao…

Francesco mi ha segnalato questo articolo de L’Espresso…in edicola…

Io non commento…o forse un pochetto….:22 anni che guido, non ho mai ucciso nessuno perchè andavo a 100 km/h (non ci sono mai andata nemmeno quando usavo il 115) e nemmeno lavorato come ci descrivono nell’articolo…però sono altrettanti anni che la stampa mi ricorda che sono una criminale solo perchè faccio questo lavoro e i camionisti son tutti assassini…mai che i giornalisti vadano a fare un viaggio con i camionisti responsabili che si comportano bene su strada e che al primo dei loro pensieri hanno il rispetto per il prossimo e che l’unico desiderio che hanno è quello di tornare a casa sani e salvi dalla loro famiglia…esistono, forse qualcuno non ci crede ma è cosi!

Magari invece ho frainteso e l’articolo era in nostra difesa….poveri autisti ricattati….

Buona strada e buon weekend….da una stufa di sentirsi descrivere come un mostro cattivo….

 

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Tir-licenza-di-uccidere/2009407//0

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11 Comments

  1. LauraRocatello ha detto:

    29 marzo 2008

    A questo punto, credo sia d’uopo augurare BUON WEEKEND!

    Ciao anche a te, Rò/Pink.

    Zia Lulù

  2. gisytruck ha detto:

    Vi chiedo di leggerlo sul web, se non lo comprate non contribuite ad arricchirli… avevo sempre pensato all’Espresso come un giornale che si occupava dei vari aspetti e delle varie angolazioni di un argomento, nei nostri confronti ha fatto il contrario… BUona Strada a tutti!!!

  3. gisytruck ha detto:

    Scriveva Augusto Daolio dopo un rientro a casa percorrendo la Cisa di notte,

    “…annoiato da una guida solitaria e monotona, solo a tratti movimentata da piccoli duelli per la sopravvivenza con giganteschi e scodinzolanti autocarri…”

    Lui compagno di molti dei nostri viaggi in solitudine, non mi sembra vedesse in noi dei Killer, nonostante valutasse il pericolo di tante tonnellate in movimento…

    In altre occasioni scriveva “camionisti arrabbiati e immusoniti..” perchè percepiva i continui disagi a cui siamo esposti, che invece di diminuire, aumentano…

    “Tutto il mondo a parte me e i camionisti, dormiva.” Altre parole a confermare che sulle nostre strade incontriamo inconsapevoli, anche persone che danno per scontata la nostra presenza e non la vivono come un pericolo. La strada di Augusto è finita troppo presto…, ma io continuo a portarlo con me per le strade che percorro, come amico e so che lo fanno molti altri miei colleghi… alla faccia di chi scrive della minoranza… e non della maggioranza che svolge questo mestiere con responsabilità… Buona strada a tutte/i!!!

  4. gisytruck ha detto:

    Complimenti a Dany e Antonella che sono andate a commentare al Signor Giornalista che ha scritto sull’Espresso. Entrambe senza conoscersi tra loro, hanno lasciato detto di provare a fare un viaggio con loro… sono in sintonia, sicuramente non raccoglierà l’invito: salire con delle potenziali assassine… NO non lo farà, preferisce salire con chi spesso sentiamo dire al cb che può permettersi di strafare perchè facendo il postale la Polizia non lo ferma, che dovesse succedere il giorno dopo qualcuno riparerebbe all’ERRORE…. Io in tre anni che faccio tutte le notte o quasi la stessa tratta, quella dei corrieri, solo una volta ho visto un camion di quelle scuderie fermo con una pattuglia… che sia coincidenza?? Ammiro le colleghe che hanno fatto l’invito, io non mi unisco, le persone che dovrebbero analizzare i vari aspetti di un argomento e lo fanno da una sola angolazione, perchè “fa più Notizia” non mi sembra facciano bene il loro lavoro, quindi perchè devo dimostrargli quanto bene io faccio il mio… e nel caso dovessi farlo, non dalla mia cabina, evito di farci salire gli estranei, figuriamoci uno che scrive con tanta leggerezza, senza verificare se corrisponde a vero ciò che scrive… poi è vero che ci sono dei nomi e le responsabilità andranno a quelle persone che hanno dichiarato determinate cose… quindi il sig. Gatti ne esce “pulito”…

    In futuro rinunci a utilizzare tutti i prodotti che viaggiano su gomma per non incrementare questo ingranaggio di Killer, che non mangiano, non si lavano e tirano coca per star svegli…

    BUONA STRADA all’ESpresso e al suo collaboratore, sperando che non sia la nostra!!!

  5. gisytruck ha detto:

    Ho commentato anch’io l’articolo sull’Espresso, pubblico qui il testo, per alcuni minuti ho avuto il dubbio che mi avessero censurato, invece erano solo tempi lunghi di pubblicazione del commento….

    Ho sempre guardato all’Espresso e ai suoi collaboratori con rispetto, mi davano l’impressione che avessero un modo di approfondire gli argomenti caratterizzato da curiosità e amore per la realtà; dopo aver letto di un argomento che conosco bene e dopo anni di strade percorse, non lo farò più: questo articolo ha dimostrato benissimo come si può screditare con qualche pagina un’intera categoria di lavoratori seri e competenti. Non so se la responsabilità è di chi ha scritto o di chi ha pubblicato senza verificare se si trattava di una minoranza o della totalità del settore, ma evidentemente non interessava farlo, contavano di più le parole d’Effettoooo… e quello c’è stato, operazione riuscita. Se l’intento invece era di dare una visione reale: tutto da rifare, le situazioni limite esistono, ma la maggior parte di chi guida mezzi pesanti lo fa con dignità, responsabilità e nel rispetto di se stessi e delle regole. Se dovete interessarvi a noi in questo modo per favore non fatelo più!!G.

    Inviato da gisytruck il 31 marzo 2008 alle 17:15

  6. FrancescoPatti ha detto:

    Si dice che il mondo è bello perché è vario; e con esso pensieri ed opinioni di ciascuno di noi.

    Io ho interpretato in maniera diversa il servizio di Gatti su L’Espresso. Secondo me l’immagine dei camionisti viene posizionata sotto l’angolazione di chi, suo malgrado, è costretto a ritmi di vita e sotterfugi di cui farebbe volentieri a meno se non avesse sul collo il fiato dello spauracchio di un licenziamento improvviso o di una busta paga più leggera. A me è sembrato che il dito sia stato puntato innanzitutto contro titolari d’azienda che per afferrare qualche soldo in più non esitano a costringere i loro autisti a ritmi di guida completamente fuori dalla ragione. A questo proposito il servizio su “Le Iene” andato in onda il 25 gennaio scorso ricalca lo stesso filo conduttore (http://www.video.mediaset.it/video.html?sito=iene&data=2008/01/25&id=4352&categoria=puntata&from=iene). In secondo luogo va sotto accusa il sistema tipicamente italiano: pavimentazioni d’asfalto che sono la vergogna d’Europa, controlli non sempre peculiari, ampie possibilità di trovare scellerati escamotage. E in mezzo chi c’è?…Loro, i camionisti, che (soprattutto se alle dipendenze di un’azienda) hanno scarsissime opportunità per far valere i sacrosanti diritti della categoria.

    Killer, sì, magari con un certo eccesso, ma giusto per far capire che non dipende da loro, che la committenza vuole risparmiare e il “padrone” vuole guadagnare. Un gioco che sta sull’equilibrio di chi si mette al volante.

    Buona strada a tutte!

  7. ironduckmoni ha detto:

    Ciao Francesco….se il giornalista voleva fare una denuncia non ci dava degli assassini…che esistono queste “situazioni” non lo metto in dubbio, ma ti posso assicurare che autisti di quel tipo di trasporto si “vantano” spesso x CB del fatto di non poter essere fermati dalla Polizia…che sia vero o che siano balle non lo posso verificare…quello che so è che chi è causa del suo mal pianga se stesso, come dice un vecchio proverbio, e se questi autisti sono arrivati a farsi di coca per stare svegli si facciano un esame di coscienza…la maggior parte di noi non viaggia in queste condizioni, facciano i nomi delle ditte e una bella denuncia all’ispettorato del lavoro, ma non criminalizzino i loro colleghi onesti! (Come fece un autista di Ar..se qualche anno fa…). Se nessuno si abbassa a fare queste cose, prima o poi forse le cose cambieranno…o no? Invece di 3000 euro al mese, il collega dell’articolo si accontenti di 2000 e rispetti le regole…! Poi il racconto del viaggio è molto vago….non si capisce bene perchè fa una strada più lunga….un camion di PTT di 35 tonn…non è al massimo del suo peso, gli “autotreni” come li chiama l’autore dell’articolo arrivano per legge fino a 44 tonn…se dietro una curva c’è una fila di macchine ferme basta anche una BM “lanciata” a 130 KM/h per fare un macello…troppi luoghi comuni…i camionisti non hanno più il tempo di fermarsi a mangiare? Io quando resto fuori la sera le trattorie le trovo piene…e non sono marziani! Negli autogrill la notte non c’è posto…perchè un sacco di gente FERMA a dormire e i parcheggi non sono sufficienti…e questo è un VERO problema,ne hanno fatti di nuovi ma non bastano mai…vorrà dire che qualcuno ha il tempo di dormire? Certo chi fa le linee notturne non si ferma, ma dorme di giorno, conosco autisti di corrieri che fan la notte e il giorno riposano…tutti marziani?

    Fare un’inchiesta sullo sfruttamento di una parte degli autisti poteva essere una buona idea se fosse stata fatta rispettando l’altro lato della medaglia del settore: i camionisti onesti!

    Io l’ho interpretato cosi…forse perchè è una realtà che vivo da più di 20 anni…tanti problemi ma anche tanta brava gente…

    Ciao, buona strada a tutti.

    Moni.

  8. Misteriosa ha detto:

    Sono d’accordo, condivido il pensiero di Mony, nn bisogna fare di un’erba un fascio. Certo il problema esiste, è una realtà il fatto che molti autisti sono costretti a macinare km su km, ma il + delle volte sono d’accordo con l’azienda x guadagnare di +. E poi se il sistema fosse diverso, saremmo tutti + contenti, e come ho detto qualche tempo fa, il problema deriva dal governo: se nn ci fossero troppe spese, se il committente pagasse il giusto e alla scadenza, se nn fossimo obbligati a fare i facchini, se ci fossero + posti x poter effettuare i tempi di riposo, se ci fosse anche la possibilità di assumere + personale x darsi il cambio, tutto andrebbe molto meglio. Ed ecco xchè l’autista che fa estero nn vorrebbe + tornare a fare il nazionale: si rispettano le ore, e poi sei anche tu rispettato x il lavoro che fai, almeno all’estero.

    Il mio progetto di andare in Australia nn è un caso, quì ormai nn vedo niente di buono in futuro. Cmq teniamo duro. Una buona strada a tutti, sempre.

  9. anonimo ha detto:

    Aspettate un attimo. Ho acquistato l’Espresso, leggo l’articolo e poi lascierò le mie impressioni.

    Graspa

  10. anonimo ha detto:

    Eccomi. Mi dispiace per Gisy ma mi sono comprato l’Espresso, così mi sono letto l’articolo con calma e evidenziato i punti più discutibili. Già il titolo è discutibile. Poi si usano termini da guerra come in Iraq!! (camion bomba). Ma siamo forse degli estremisti? Una gran confusione con pesi, tare, portate, velocità, ecc. Idee poco chiare e poca conoscenza del settore. Continuando la lettura qualcosa di positivo : la situazione delle strade che “sarebbero la vergogna di qualunque amministrazione europea”. Un dato che si conosce già: l’85% delle merci viaggia su gomma!!! Pensiamo anche a come è configurata l’Italia in confronto a Spagna, Francia e Germania tanto per citare alcuni stati europei. L’Italia è stretta e lunga, percorsa totalmente dagli Appennini ad eccezione della Pianura Padana, mentre gli altri stati sono pù squadrati e meglio serviti da infrastrutture. Si parla di aziende che hanno chiuso di dipendenti licenziati per lasciar posto alla manodopera dell’est, tanto loro hanno la patente estera e quindi “non risciano di rimanere a piedi”. “Sono pagati a cottimo” alla faccia delle tariffe. E poi la rinuncia del riscaldamento del pranzo della pausa per bisogni fisici. Ma cosa vuole rappresentare questo giornalista? Tralascio ciò che riguarda il viaggio del “camionista facchino” e con sorpresa leggo un nome e un cognome e un’associazione che mi avevano interpellato (anche te Gisy) e mi son detto: bel modo di portar avanti i prorpi ideali di lavoro usurante, condizioni di lavoro ecc. Se per ottenere qualcosa bisogna utlizzare la stampa che prima ti getta m…a adosso e poi vorresti che prendesse le tue difese!! Comunque all’interno dell’articolo si parla di infrastrutture, comittenza, controlli ecc. Perchè il giornalista non è partito dall’analizzare da dove partono i problemi (comittenza, mancanza del magazzino perchè per l’azienda è un costo, la situazione economica…) e non prendere chi purtroppo in certe situazioni si deve adeguare al volere altrui??? Facile guarnire l’articolo con foto dell’ultimo sciopero e quelle che riprendono autisti che guardano la tv (a camion fermo per fortuna) oppure si preparano il pranzo perchè ciò capita in qualsiasi area di sosta o piazzale delle ditte. Perchè non si parla di come sono state rinnovate le aree di servizio occupate esclusivamente da camion esteri? Visto che l’85% delle merci viaggia su gomma cosa si è fatto in questi anni per migliorare il trasporto e la condizione degli autisti? Anche il giornalista, come ho letto in un precedente commneto, si trova nella stessa situazione del camionista intervistato. Se non tira m…a su qualcuno non può fare l’articolo che permetterà al suo datore di lavoro di vendere più giornali. Ma si è reso conto che per stampare e consegnare i giornali alle edicole necessita di camion e furgoni? Quindi se percepisce lo stipendio un grazie lo deve rivolgere a chi consegna JUST IN TIME (e con questo termine si dice tanto!!) la carta e nello stesso modo le riviste una volta stampate perchè così se arrivano prima in edicola c’è la possibilità di “fregare” la concorrenza. Questo numero dell’Espresso è accompagnato da una seconda copertina. Che fatalità! La si può utilizzare anche come mini-manifesto! Un’ultima considerazione. Frequento la scuola guida per il conseguimento di una patente superiore e non penso che quei ragazzi che assieme a me ascoltano l’istruttore per prepararsi agli esami domani escano dalla motorizzazione con la “licenza di uccidere”!! Forse in quest’Italia che sta andando a rotoli (questo articolo letto sotto un’altra ottica potrebbe dimostrarlo) è arrivato il momento di fare qualcosa per un settore che tiene unita l’Italia da Nord a Sud e fa funzionare l’economia (scuole professionali, maggior rispetto per la categoria, risoluzione dei problemi infrastrutturali….).

    Graspa

  11. gisytruck ha detto:

    Ciao Graspa e grazie per il tuo commento, anch’io sto prendendo la patente superiore e non sicuramente col prospetto di andare ad ammazzare qualcuno in futuro, anzi credo sia l’incubo di tutti noi!

    Per quanto riguarda il giornalista, sono andata a documentarmi un pò su ciò che ha scritto in passato, molto d’effetto le sue intrusioni in incognito, tante rivelazioni shock, tante realtà che non rendono onore ai Paesi che ha visitato e maggiormente alla nostra bella Italia… Ma se vai a leggere bene, nei dettagli, è un pò fuori del mondo reale: Scrive di un bracciante sottopagato a 3,50€ all’ora… benissimo sappia che è più della tariffa oraria che percepisce un apprendista in fabbrica in Emilia a 18 anni, primo impiego! Poi col tempo e i vari accumuli la busta paga sale ma si parte da lì! Beato lui se non ha avuto figli o nipoti che si lamentavano del basso salario.

    Scrive degli sfruttati-schiavi nelle aziende agricole per la raccolta di frutta e verdura… benissimo, mai andato a vedere perchè molte aziende scelgono di non raccogliere e arare tutto sperando in migliori prezzi l’anno successivo? Mai andato a vedere aziende che affidano il raccolto a pensionati con contratti temporanei perchè altrimenti la frutta viene danneggiata ed è invendibile? Mai andato a vedere che il costo inadeguato dell’energia che fa funzionare le celle frigorifere fa lievitare talmente tanto i prezzi che i trasportatori devono consegnare direttamente alle fabbriche di trasformazione, magari a 700 km di distanza, eliminando quel passaggio? Non voglio fare altri esempi, è un personaggio stra-premiato e stra-riconosciuto, sicuramente i suoi meriti professionali sono stati riconosciuti da persone più qualificate di me, io ho grosse difficoltà con le parole ed è risaputo, ma d’altra parte il mio mestiere è un altro; un detto popolare diceva che taglia più una certa parola che un coltello, mai vero come in questo caso, ci sono persone che usano le parole in un solo senso, quello superficiale, senza verificare i vari lati di una figura poliedrica, avranno i loro buoni motivi, ma non avranno la certezza di aver svolto scrupolosamente il loro lavoro; la maggior parte di noi invece può affermarlo con certezza, anche se non viene premiato da nessuno, anzi magari vieni anche ripreso dal magazziniere perchè deve scaricarti nei 20 minuti che mancano alla fine del suo turno… ma quanto vuoi metterci a scaricare 4 bancali? se sei pagato per altri 20minuti, non perderne nessuno a lamentarti e ti rimane anche il tempo di sistemarli negli scaffali. Forse anche il giornalista che ha scritto, dopo essere stato in giro per l’Italia voleva finire il suo turno alla svelta e ha chiuso senza guardare gli altri lati, se è così speriamo non lo abbia fatto anche in precedenza con gli incarichi che gli hanno dato celebrità. Quando mi chiedevate perchè non vedo di buon occhio i media, vi ho sempre detto che troppe volte ho visto scrivere e raccontare un evento, trasformandolo e travisandolo, questo articolo mi sembra un altra conferma; mancano gli altri lati della figura e qualcuno gli ha omessi intenzionalmente. Comwe sempre Buona Strada!!! gisy

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