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I consigli di una collega e la sua storia: Chiara!

 

Dalla rubrica “Me l’ha detto un camionista” dal sito di “Uomini e trasporti”, la storia della collega Chiara che  ci consiglia la trattoria “La locanda delle noci” a Passo Corese (RI) .

Questo è il link:

https://www.uominietrasporti.it/uet-blog/me-lha-detto-un-camionista/pizzeria-la-locanda-delle-noci-passo-corese-ri/

E questa la prima parte dell’articolo (che continua nella pagina ufficiale di Uomini e Trasporti):

 

La Locanda delle Noci | Passo Corese (RI)

Chiara Belleggia.

Per il ristorante truck del mese ci siamo rivolti a una nostra “vecchia” conoscenza, Chiara Belleggia, che intervistammo qualche tempo fa per la rubrica Anche io volevo il camion (potete andare a leggere l’articolo sul nostro sito). Chiara ha 34 anni ed è nata a Monterotondo, in provincia di Roma. È autotrasportatrice da quando ne aveva 18 ed è figlia d’arte, anzi nipote d’arte visto che anche il nonno, oltre al padre, faceva il camionista. Lavora per la FR Pluriservizi, una ditta di Anzio, con cui trasporta un po’ di tutto, dai frigoriferi alle centine, dall’alimentare all’abbigliamento. La Locanda delle Noci – questo il nome del locale di cui parliamo – Chiara l’ha conosciuta perché si trova vicino al Polo Logistico di Fara Sabina, in provincia di Rieti, un’infrastruttura che spesso attraversa nei suoi viaggi. «Una sera ho provato per curiosità ad andarci a mangiare con un collega – mi racconta – e ci siamo trovati benissimo. É una trattoria/pizzeria di medie dimensioni, un ambiente carino con camerieri giovani e cordiali. Fanno paste favolose della tradizione capitolina, ben condite e cotte al punto giusto, e lo dico da romana doc. Ed è per questo che tanti autotrasportatori lo frequentano».

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I consigli di una collega e la sua storia: La Gio

 

Un altro articolo dalla rubrica “Me l’ha detto un camionista” dal sito di “Uomini e trasporti.

Questa volta è la collega Giovanna, ma noi la conosciamo come “La Gio”, che ci consiglia la trattoria  la “Veranda Barabasca” di Fiorenzuola d’Arda. Un locale storico che ha cambiato gestione da qualche anno.

Il link :

https://www.uominietrasporti.it/uet-blog/me-lha-detto-un-camionista/trattoria-veranda-barabasca-fiorenzuola-darda-pc/

E questa è la prima parte dell’articolo con la sua storia:

Giovanna Rabbiosi, meglio conosciuta come La Gio.

La trasportatrice che ci suggerisce oggi il locale dove sostare per rifocillarsi e rilassarsi un po’ si chiama Giovanna Rabbiosi, anche se tutti la conoscono come “La Gio”. Nata a Morbegno (Sondrio), ha da poco compiuto 57 anni e ha cominciato a fare l’autista di autocarri piuttosto tardi, in età adulta, 18 anni fa. Un mestiere che ha voluto con grande determinazione, fin da quando il padre la portava in giro da piccola con il suo camion. Purtroppo, nella vita di Giovanna c’è anche una tragedia: la scomparsa del fratello maggiore a soli 20 anni, investito proprio da un veicolo pesante. Nonostante il dolore, Giovanna voleva comunque “guidare il camion”, anche se suo padre era contrario. Finite le scuole, sposata a 20 anni e poi separata, Giovanna ha aspettato che le sue due figlie crescessero e poi ha deciso di riprendere il suo percorso, conseguendo la patente C a 39 anni e la E a 48 anni. Ora è riuscita a coronare il suo sogno e lavora per il Gruppo Maganetti di Tirano, in provincia di Sondrio, guidando in compagnia del suo fedele cagnolino.
Tra i tanti ristoranti frequentati da Rabbiosi, la scelta cade sulla trattoria Veranda Barabasca, a Fiorenzuola d’Arda. «É una locanda/albergo che è stata presa in gestione da una famiglia di origine albanese circa due anni fa – mi spiega – L’hanno completamente ristrutturata e oggi è veramente un bel posto, con una grande scelta di piatti e prezzi molto competitivi. È molto comoda perché è attaccata all’autostrada. Lì prendo spesso l’arrabbiata, l’aglio, olio e peperoncino, il pesce. E poi sono gentili, è una famiglia molto unita. Del resto alle 7 di sera è già tutto pieno, qualcosa vorrà dire…».

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I consigli di una collega e la sua storia: Sally!

 

Ho trovato questo articolo, sempre tra le pagine del sito di “Uomini e trasporti” , nella rubrica “Me l’ha detto un camionista”, dedicata ai consigli su trattorie e ristoranti.

Il ristorante è “La locanda della luna” di Riccione e a consigliarlo è la collega Sally di Tradate. Nella speranza di incontrarla prima o poi on the road, vi metto il link:

https://www.uominietrasporti.it/uet-blog/me-lha-detto-un-camionista/locanda-della-luna-riccione-rn/

E l’inizio dell’articolo con la sua storia:

 

Sally Belluccini

 Sally Belluccini è nata 43 anni fa a Tradate, in provincia di Varese. Fino a due anni e mezzo fa aveva un negozio di tatuaggi ed estetica, ma non era del tutto convinta che quella fosse la sua strada. Fin da piccola, infatti, inseguiva un sogno: fare la camionista. Poi, finalmente, è riuscita a entrare come autista in un’azienda di trasporto del suo paese, l’Autotrasporti Pigni, unica donna tra tanti uomini, guidando principalmente un bilico. «È un desiderio che avevo da tanto tempo – mi racconta – una passione che sono riuscita a far diventare realtà». Quando passa dalla Romagna Sally cerca sempre di fermarsi in un ristorante di Riccione, la Locanda della Luna, conosciuto attraverso il passaparola di alcuni colleghi. «È un locale curato, pulito e con personale professionale e simpatico. Ha un menù molto vario, con ingredienti freschissimi e di qualità. Per noi camionisti è ottimo anche perché offre un servizio docce – compreso nel prezzo della cena – e la reception è aperta tutta la notte e quindi ti permette di usufruire dei servizi igienici. Anche il parcheggio, capace di ospitare fino a 30 camion, è bello ampio e dispone anche di una lavanderia a gettoni». Belluccini non nasconde la sua predilezione per i tagliolini allo scoglio e le seppie alla piastra, «a cui non so resistere». «Alla locanda mi sento quasi a casa – confessa Sally – e non conosco altri posti che ti ci fanno sentire».


Il resto dell’articolo, come sempre, lo potete leggere nella pagina ufficiale di Uomini e Trasporti.

 

Buona strada sempre Sally!

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Donne al volante – in America

 

Un altro articolo dedicato alle donne al volante, ma questa volta siamo negli USA e tre autiste veterane di UPS ci danno dei consigli su come condividere la strada con gli altri utenti.

Questo è il link:

https://about.ups.com/it/it/social-impact/diversity-equity-and-inclusion/women-behind-the-wheel.html

 

Donne al volante

Le autiste condividono il loro punto di vista sul lavoro e offrono alcuni consigli su come condividere la strada
Donna al volante - Curry

 

Gli autisti UPS Sylvia Ochoa, Sherry Curry e Renee Garcia, ciascuno con più di un quarto di secolo di esperienza, indossano con orgoglio la loro toppa Circle of Honor. La toppa, assegnata agli autisti di UPS con almeno 25 anni di carriera senza incidenti evitabili, segnala che appartengono a un gruppo scelto di professionisti.

Risultati del genere non si ottengono facilmente. Ecco le loro riflessioni sul raggiungimento del Circle of Honor, le difficoltà di essere donna in una professione prevalentemente maschile e i consigli per guidare in sicurezza. 

Sylvia Ochoa, autista di autoarticolati da Phoenix a Chicago, 27 anni di guida sicura.

Le sue capacità vennero messe alla prova fin dal primo giorno di lavoro… e 37 anni dopo, ha messo a tacere i suoi detrattori. “Non lasciatevi scoraggiare”, afferma Sylvia. “Dateci dentro e mantenete una mentalità positiva”.

Sorride quando ricorda che all’epoca era una delle due uniche autiste. “Gli uomini hanno sempre più bagni di noi”, afferma Sylvia. “Non riuscivo mai a fargli separare le mie uniformi, che finivano regolarmente nello spogliatoio degli uomini”.

Sherry Curry, autista di furgoni, Mesa, Arizona, 30 anni di guida sicura.

Come autista di camion, Sherry dice che per lei la sfida principale è la gestione di pacchi pesanti e fuori misura. “Usa i tuoi strumenti”, sostiene Sherry. “Ho imparato a manovrare i pacchi e usare il carrello invece di sollevarli continuamente”.

Renee Garcia, autista di autoarticolati da Phoenix a Goodyear, in Arizona, 26 anni di guida sicura.

Con i suoi 155 cm, alcuni potrebbero pensare che non sia all’altezza di quei mastodonti. All’inizio della sua carriera, alcuni autisti maschi la sbeffeggiavano dicendole che non era un lavoro da donne. “Se ti ci dedichi anima e corpo, ce la puoi fare”, dice.

Renee, co-presidente sicurezza per UPS, voleva aiutare altre donne. “Voglio che altre donne si sentano a proprio agio, perché all’inizio il lavoro può spaventare”.

Consiglia di mantenere una routine e seguire i protocolli di sicurezza.

Oltre a imparare a muoversi in una professione dominata dagli uomini, queste autiste offrono alcuni consigli di guida sicura per aiutare il pubblico a evitare comportamenti rischiosi in strada.

  • Non guidate accanto a un altro autoarticolato in autostrada. Se lo sorpassate, fatelo in fretta, usando sempre gli indicatori di direzione e assicuratevi di poter vedere l’autista nello specchietto e che possa vedervi. Prima di completare il cambio di corsia, dovete essere in grado di vedere l’intera parte anteriore del camion che state sorpassando nello specchietto retrovisore. 
  • Sorpassate sempre a sinistra per la massima visibilità. Il lato destro è una corsia di immissione. 
  • Se entrate di fronte a un autocarro, lasciate spazio a sufficienza. I camion non possono frenare con la stessa rapidità delle automobili. 
  • State sempre all’erta. Tenete sempre gli occhi aperti, guardando gli altri autisti. 
  • Comunicate sempre con le luci, gli indicatori e il contatto visivo per assicurarvi che le altre persone sappiano cosa state facendo. 
  • Rimanete calmi. 
  • Adattate la guida alle condizioni meteorologiche. 
  • Prima di mettervi al volante, fate un giro per identificare eventuali pericoli o problemi di sicurezza.
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