Tendenzialmente noi italiani siamo portati a non informarci bene sulle normative, gli strumenti ci sarebbero anche, il web è l’ultima risorsa, ma molti ancora si affidano al sentito dire da colleghi e amici. Negli ultimi giorni ho avuto diversi scambi d’opinione su tre argomenti diversi, ma la conclusione è sempre quella: poca informazione, o chiamiamola poca formazione. Nel nostro settore formazione significa a mio parere anche conoscenza delle norme. Il primo episodio in un’officina di veicoli industriali, il meccanico mi chiede di guidare un mezzo per un giro di prova dopo una riparazione, brontolo un po’, non mi piace guidare i camion degli altri, soprattutto non mi piacerebbe che qualcuno a mia insaputa guidasse il mio e uso quel metro di misura. Mi faccio convincere, gli spiego che lui può condurre il mezzo, perché dipendente dell’officina, io no, perché l’azienda non è la mia, dibattito aperto e gli chiedo perché non ha la patente, si giustifica dicendo che i corsi CQC li fanno di giorno e lui non può permettersi di mancare dal lavoro. CQC? ma a lui non serve! Due posizioni completamente opposte e forse si è pentito di avermi chiesto il piacere di accompagnarlo, ma se vuole i corsi per la patente, diverse autoscuole li fanno di sera e li può frequentare, per di più mi ha detto che i titolari parteciperebbero ai costi per l’80 %. Il secondo episodio nel piazzale Cargocity, siamo in diversi autisti a fare conversazione, il tempo che dovremmo impiegare a riposare lo dobbiamo trascorrere così, per assicurarci che i troppo furbi rispettino i turni; l’argomento esce da un conducente che dice di essere stato fermato da una pattuglia e che gli hanno chiesto la scheda di trasporto e lui non sapeva neanche cos’era, ma non per necessità di giustificarsi con i poliziotti, proprio non lo sapeva e a noi chiedeva come facciamo. Come facciamo? Quando necessita, la chiediamo, ma di solito è già pronta e ci viene consegnata insieme alla bolla. Più di mezzora a spiegare che cos’è e chi la deve compilare e quando. Il terzo episodio riguarda una conversazione in mensa durante il pranzo, camionisti e magazzinieri si confrontano sulle nuove norme in discussione al Parlamento, tutte idee diverse, ma le conclusioni si riducono a poche certezze, con questo clima di confusione a tavola come potremo essere convinti alla guida? Ad un certo punto mi viene chiesto il mio parere, un po’ titubante cerco di spiegare che finchè una norma o una sua modifica non viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, secondo me non è ancora in vigore, mi deride la maggior parte della tavolata dicendomi che i giornali ne parlano da mesi e che sto troppo sul camion e ogni tanto devo scendere. Sono ignorante in Diritto e qualche dubbio mi è venuto, interpretare le nostre leggi non è facile per chi lo fa di mestiere, sicuramente non lo è neanche per noi che sulle strade ci viaggiamo, ma non lo è neanche per le altre migliaia, milioni di utenti e ciò non è un bene per la sicurezza stradale, secondo il mio parere. Voi cosa ne pensate? Sono solo io ignorante in materia? Perché chi ha conseguito la Patente poi tende a non tenersi più aggiornato? La formazione di un autista non è anche questo?
8 marzo: storia di Rosa, camionista ai Mercati generali di Bolzano
"Ho seguito le orme di mio padre come sognavo da bambina"
BOLZANO. Nel giorno della loro festa, ecco la storia di una donna che ha saputo imporsi in uno degli alvei lavorativi più maschilisti dell’immaginario comune: gli autotrasportatori. Lei è Rosa Di Gregorio, camionista fin da ragazzina, nata ad Orziano nel Vicentino, e bolzanina d’adoazione. Tutti i giorni, ma sarebbe meglio dire tutte le notti da dieci anni a questa parte, Rosa fa la spola con il suo camion tra Verona e Bolzano portando principalmente pollame ai Magazzini Generali o all’ Aspiag. Il petto di pollo che arriva sulla nostra tavola si è sicuramente fatto un viaggio in compagnia di “Gringhella”. Mentre le compagne di scuola sognavano di fare la parrucchiera o la ballerina, Rosa aveva già deciso: «I miei genitori – racconta – possiedono la ditta di trasporti “Trans Royal” e fin da ragazzina sapevo che ci sarebbe stato bisogno di me una volta finiti gli studi». Chi pensa a un’imposizione, però, è fuori strada: «Ho cominciato a fare da “seconda” a mio padre in Francia, dandogli il cambio e accompagnandolo, poi ho preso la strada in autonomia. Al di là di tutto, comunque, dietro a questo lavoro c’è una passione che ti spinge a viaggiare, scoprire posti nuovi e sentire altre realtà come la tua casa: io la chiamo “camionite”».
Rosa, in un solo colpo, sconfigge il tabù delle autotrasportatrici e quello anacronistico che vuole le donne al volante meno dotate. «Già – ride – però all’inizio non è stato per niente facile. I colleghi maschi mi hanno sempre guardato con una buona dose di scetticismo e le difficoltà di manovra dell’autotreno, impegnative anche per un uomo, a me pesavano di più. Credo che sia stato un atteggiamento figlio della nostra mentalità, in altri paesi è diverso. Con gli anni, comunque, le cose sono cambiate, hanno imparato a conoscermi e noi donne del settore siamo leggermente aumentate». Con le colleghe ha fondato un blog e un’associazione che si chiama “Lady Truck”, con il motto “Buona Strada”, che organizza eventi benefici, ma anche incontri cui partecipano camioniste di altri Paesi come l’Olanda o gli Stati Uniti. «Quando siamo vicine ci vediamo tra di noi, ci si sente con il Cb e ci conosciamo tutte. Non è difficile, non siamo mica centinaia». Proprio il Cb, a volte, è il sistema più classico per le avance dei colleghi: «Superato lo smarrimento di trovarsi al cospetto di una signora qualcuno ci prova», racconta divertita. ‹‹Scatta la più classica tempesta di domande, ma se diventano invasive taglio corto. Ho scelto il nome di “Gringhella” proprio per non lasciare adito a dubbi: con me non si scherza». Il carattere è bello forte, ma ha mai avuto paura? «No, mi capita spesso di dormire per strada, ma sinceramente non ho mai avuto timori particolari. Certo, Bolzano è uno dei posti più tranquilli e sicuri dove passare la nottata». In chiusura c’è spazio per una riflessione sull’A22 che in pochi conoscono come Rosa. «E’ davvero tranquilla, peccato per il divieto di sorpasso…».
Un’ Associazione Ligure ci informa che è in essere l’allarme meteo che prevede dalla serata neve forte su rilievi liguri oltre 200 mt e a quote bassissime tra Genova e Savona nella notte.
Pertanto la Prefettura di Genova ha convocato le associazioni dell’autotrasporto per le ore 16.30 odierne. La riunione tenutasi in Prefettura ha considerato l’evento eccezionale che le previsioni meteo hanno dato prevedibile nelle prossime ore e pertanto nella provincia di Genova dalle h. 6,00 di domani Venerdì 8 Gennaio è interdetta la circolazione ai veicoli superiori alle 7,5 Ton.
Ciao a tutti… a volte le immagini trasmettono meglio il senso delle cose, più di tante parole e di interminabili discorsi….
Questo è l’ultimo video di Chiodo.….
secondo me è BELLISSIMO!!!
Questo è il commento che lo introduce: "The trucker is not a criminal, he is only a person that have choose a work like a style of life as a free spirit. But lately it’s remain only the spirit, the freedom they have take out us with a lot of rules!
domenica pomeriggio, cielo grigio e triste…non viene voglia di uscire…
cosi vi segnalo qualche altro video, questa volta sono tutti del nostro amico Chiodo…magari li avete già visti, magari no, io lo faccio soprattutto perché volevo ringraziare Roberto della sorpresa che mi ha fatto trasformando in immagini le parole del mio ultimo post…parole di denuncia di una situazione al limite del paradosso…visto che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e qui si stanno multando i lavoratori nello svolgimento di un loro diritto…mi vien da chiedermi se queste multe non siano “incostituzionali”? …..
Quest’altro è più divertente: la TONITRANS è la ditta di trasporto per cui tutti vorremmo lavorare….cosi non avremmo i problemi denunciati nel video precedente…ovviamente un sogno ad occhi aperti….
Per ultimo un viaggio sulle strade italiane a ritmo di musica, perché la voglia di partire non manca mai!!!
E’ da poco passata la mezzanotte e mezza quando entriamo dal cancello della scuderia.
Che strano tornare in piazzale dopo due settimane di assenza forzata. Fa freschetto, la luce gialla dei lampioni illumina il terreno, l’autotreno è parcheggiato in ribalta…un giro di chiave e il silenzio è interrotto dal suono del sei cilindri che comincia a girare, guardo il camion venire avanti, sobbalzare su una buca, Stef scende e chiude le porte del rimorchio poi viene verso di me che aspetto vicino alla porta del magazzino, sono pigra, non avevo voglia di attraversare tutto il piazzale a piedi. Salgo in cabina dal lato passeggero, ma la mia mente è già dietro il volante…Si parte.
L’autostrada è deserta, ci fermiamo all’area di servizio di S. Zenone: voglio guidare!!!!!
Mi sistemo il sedile, abbasso il volante, sorrido mentre metto la marcia e guardo nello specchio prima di partire. Mi sento già meglio!! Mi immetto sulla grande, raggiungo la velocità di crociera e imposto il cruise. Quanto mi mancava l’autostrada? Non mi sembra vero essere qui! Mi aspettano chilometri bui in cui posso lasciar scorrere i miei pensieri, è questa la mia vita, qui, nella cabina di un camion che corre nella notte. Non c’è in giro nessuno fino a Bologna, mi ero ripromessa di non sforzarmi e di fermarmi alla Cantagallo ma ho tirato dritto…un po’ di appennino, qualche deviazione, colleghi che spuntano come funghi dopo una giornata di pioggia: sono tutti concentrati qui, in questi 80 km di montagna!!! Ma non fa niente, era quello che desideravo, il rimorchio stasera è un po’ ballerino e in salita non è lo stesso che essere con solo la motrice, bisogna scalare in settima e starsene buoni buoni. Arriviamo al deposito che hanno già aperto, sganciamo li il rimorchio e andiamo a dormire davanti al primo cliente. Stef si fa il giro delle consegne, io me ne sto al calduccio in brandina a far telefonate con gli amici. Poco dopo mezzogiorno, dopo aver riagganciato il rimorchio ripartiamo….io fremo ma aspetto fino a Cantagallo, non devo essere impaziente, continuo a ripetermelo, non devo rischiare di farmi male di nuovo!! Com’è diversa l’autostrada di giorno, non c’è tanto tempo per i pensieri, bisogna stare attenti a tutto e a tutti, è impossibile mettere il cruise a Bologna e toglierlo a Milano: c’è sempre qualcuno che per un motivo o l’altro ti obbliga a rallentare. Il cielo è grigio, da tipica giornata di novembre, imbocco la tangenziale Ovest e ne percorro un pezzo, ma poi cedo di nuovo il volante…c’è parecchio traffico, in sud sono fermi per parecchi tratti, qualcuno dice che il venerdì è la solita “VIA CRUCIS” questa strada…e tornare a casa è sempre più un problema se si devono rispettare le ore di guida, e questo è un vero tasto dolente visto che ultimamente parecchia gente si è vista elevare verbali per aver sforato anche solo di mezz’ora sul disco e siccome ti controllano i dischi di 28 giorni diventa un vero problema. Son punti che volano e Euro che se ne vanno…nessuno pensa che un’ora buttata nel traffico allucinante di una tangenziale possa condurre a simili conseguenze. LA LEGGE E’ LEGGE, RIBATTERA’ QUALCUNO, ok, ma provate a dire ad un operaio che ha lavorato le sue ore, ne ha fatta qualcuna di straordinario, che NON PUO’ TORNARE A CASA A DORMIRE perché a quel punto non è più in grado di guidare e che gli toccherà passar la notte negli spogliatoi della ditta. O al venerdì pomeriggio che non può partire per il suo weekend al mare o ai monti ma prima si DEVE FARE 11 ore di pausa !!! Il paragone non regge? Regge eccome: siamo l’unica categoria multata perché lavora un po’ di più (e non sto parlando di chi esagera guidando 15/18 ore al giorno, ma di chi sfora di poco!!!) in un mondo in cui tanti (a sentire un NOTO MINISTRO) sono fannulloni!!! Mezz’ora in più oggi, un quarto d’ora ieri, una pausa interrotta dieci minuti prima, piccole infrazioni cosi, sommate per 28 giorni e TI RUBANO lo stipendio!!!!! QUESTA NON E’ LEGGE UGUALE PER TUTTI!!!!! Allora dateci una viabilità sostenibile, dateci tempi di attesa umani (non posso aspettare 4 ORE un controllo bolle!!), riducete le attese nei porti, negli stabilimenti, nelle logistiche, fate che arriviamo scarichiamo al volo e ce ne andiamo, togliete i divieti di sorpasso assurdi cosicché io quando sono vuoto o leggero non debba metterci lo stesso tempo a far gli appennini di uno carico e perderci mezzora!!! Quella mezz’ora che mi potrebbe costare un verbale e 2 punti!!!! Guidare 4 ore e tre quarti per arrivare in tempo in un luogo di scarico e non dover aspettare il pomeriggio non può essere una cosa cosi grave, provate a pensare a un CHIRURGO che durante un’operazione lunga dovesse interrompere il suo lavoro per far la PAUSA!!!! Eppure il suo compito è ben più impegnativo….lui si che ha nelle mani una vita umana!!! Potrei continuare all’infinito a fare esempi ma mi fermo qui se no mi viene il nervoso. Non sono casi isolati quelli di cui parlo, sempre più colleghi ci sono incappati convinti di trovare un po’ di comprensione da parte di chi le leggi le deve far rispettare ma che sa anche in che condizioni siamo costretti a lavorare dal sistema Italia!! Quasi che gli unici criminali in questo strano paese fossero proprio i camionisti…obbligati a dormire in un parcheggio, a volte senza servizi, a mezz’ora da casa per non rischiare punti e multe assurde!! GRAZIE!! E non mi dite che è una legge europea, lo so, come so che chi fa le leggi su un camion non ci è mai salito, e in un parcheggio non ci ha mai dormito, e in un mese guadagna quello che noi forse guadagnamo in un anno, ma lui è pagato per far dannare gli altri…e ci riesce benissimo!!
O forse hanno trovato una nuova mucca da mungere, fino all’ultima goccia di latte….????
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