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Fiorano Modenese, calo significativo degl'incidenti…

Nel 2008 gli incidenti, a Fiorano Modenese, hanno registrato una diminuzione del 24% circa, rispetto ai 181 del 2007, scendendo ciò sotto quota 140.

“E’ una buona notizia – dichiara l’assessore alle politiche della sicurezza Daniela Duca – che premia l’impegno del nostro comune per migliorare la mobilità, affinché sicurezza e scorrevolezza possano andare di pari passo, intervenendo sulla rete viaria, sui flussi di traffico, potenziando il trasporto pubblico, rendendo più sicuri i percorsi pedonali e ciclabili e svolgendo opera di prevenzione ed educazione. Abbiamo intensificato la presenza di pattuglie sulle strade, sia negli orari diurni che serali e notturni, grazie al corpo unico a livello di distretto e al coordinamento con le altre forze dell’ordine”.
“Scorrendo l’elenco delle rotatorie installate, dei semafori eliminati, dei dissuasori di velocità, dei passaggi pedonali rialzati e delle altre soluzioni adottate, ci possiamo rendere conto di come praticamente tutta la viabilità sia stato passata al setaccio e abbia subito sostanziali interventi”.
“L’elenco delle rotatorie realizzate nel corso della legislatura, con contemporaneo superamento del semaforo, chiarisce quanto sia stata trasformata la qualità del traffico. Nel 2004 non c’erano sulla Circondariale le rotatorie della Motta, di Via Ghiarola Vecchia e di Via Santa Caterina, di Via Ghiarola Nuova. Sulla Statale non c’erano la rotatoria di Via Ghiarella, quella di Via Deledda e non c’era la piccola rotonda fra Via Ghiarella e Via Chianca. Sulla Pedemontana non c’erano gli svincoli con cavalcavia della Ghiarola Vecchia e del Canaletto e non c’era la rotatoria alla conclusione della Modena-Fiorano. E’ in fase di costruzione la rotatoria di Ubersetto”.
Sulla Pedemontana sono stati eliminati tutti i semafori, anche all’incrocio con Via Ghiarola Nuova e con Via Cameazzo. Sempre sulla Pedemontana è stato installato un autevelox fisso presegnalato, mentre sulla Circondariale San Francesco, all’altezza del quartiere Braida, l’attraversamento pedonalizzato ha funzioni di limitare la velocità diventando rosso quando si supera la velocità di 50 kmh. Sulla Statale e sulla Statale est sono in funzione due pannelli con indicatori di velocità.
Dossi, passaggi pedonali e incroci rialzati sono stati previsti nei progetti di qualificazione dei quartieri e già ne sono stati posizionati a Crociale, Ubersetto e Braida.
Il centro di Fiorano ha subito la trasformazione più radicale con l’inversione del senso di marcia, la trasformazione in senso unico di Via Fermi e Via Costa, la creazione della terza corsia in un tratto della San Francesco e l’introduzione del divieto di transito per i camion nel tratto del quartiere Braida. In Via Tiziano è stato aperto un collegamento con Sassuolo e a Spezzano, nel Villaggio Artigiano, sono creati sensi unici e realizzata la pista ciclabile. “Sul fronte del trasporto pubblico, che in prospettiva futura costituisce una fondamentale alternativa ambientalmente sostenibile al traffico veicolare, abbiamo potenziato la linea di pullman, introdotte le fermate dell’ospedale, collegato il sistema su gomma con la linea ferroviaria Sassuolo-Modena a sua volta collegata con il sistema nazionale su rotaia – conclude l’assessore Duca – Io credo che un ruolo importante lo abbiano svolto anche le campagne di educazione stradale svolte a scuole, con i lavoratori stranieri, con i giovani delle scuole superiori. I risultati del 2008 ora vanno confermati e ulteriormente miglioratii. Chiediamo ai Fioranesi e a quanti ogni giorno attraversano le nostre strade, di essere anche loro protagonisti di questo obiettivo, con una guida rispettosa del codice della strada, pensando alla sicurezza propria e degli altri”.


Ho preso questo articolo ad esempio perchè parecchi comuni avranno gli stessi dati e le stesse opinioni sulla mobilità… questo lo conosco bene, mi sembra più dell’assessore…. Non si è pubblicato però nessun dato sulla circolazione, secondo me calata di un terzo, con la proiezione in calo dei veicoli circolanti in diminuzione quel dato non è più valido… ci sono altri piccoli particolari… quanto sono aumentati gli incidenti dove sono coinvolte le biciclette? una ciclabile dove due cicli non si possono incrociare senza fermarsi… abbiamo forse restrinto la strada, per tutti gli altri veicoli, per niente?
Gli incidenti non sono calati per niente numericamente sono aumentati, varia l’entità… in rotonda raramente sono più di graffi e sfregature, quindi niente denunce in assicurazione o interventi delle autorità, quindi nessun dato, ma carozzerie strapiene; ai semafori erano sempre "botte da orbi"…. poi la gente ha paura di perdere punti e compila il CID, quando possibile…
I dossi… davvero importanti, ha dimenticato di dire che uno è stato rifatto diverse volte, proiettava i veicoli in cielo… ad esempio un paio in un senso unico, ma nel senso unico parallelo nessuno(che porta a una scuola), non si presume che il traffico sia identico…
Nota di merito per il velox fisso, tarato 20 km sopra il limite e ben segnalato… quindi se uno fa scattare il flash, ha poco da rimpiangere, gli apparecchi istallati per far cassa sono quelli tarati il km sopra la tolleranza…
Chissà in quanti altri comuni ci si vanta di dati relativi… ma si sa che la politica è lontana dalla viabilità….
voi cosa ne pensate???

Una piccola nota di demerito per due vigilesse, intervenute su di un incidente mortale, pochi mesi fa, sabato pomeriggio, strada extraurbana che viene immediatamente chiusa; si deve aspettare l’Autorità competente, loro stanno effettuando le misurazioni, chiacchierano tra di loro e a un certo punto scherzano e ridono… non avevo il cellulare in tasca altrimenti avrei scattato una foto, se sei in divisa, se c’è un ragazzo di ventun anni a terra morto e se sei intelligente, rimandi le risate ad altri momenti, la loro dirigente si è raccomandata spesso di rispettare il cittadino perchè non è a priori un delinquente, qui poi si trattava della dignità umana di chi ha perso la vita viaggiando in moto e andando a sbattere contro un camion. Come le ho viste io, le hanno viste anche la trentina di persone ai bordi della strada… i commenti che i vigili sono tutti stronzi, arroganti e irrispettosi, queste sì, ma non tutti, secondo me.

  BUONA STRADA A TUTTE/I!!!!

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C'è posta per noi… – 9

Mi chiamo Giorgia, ho trent’anni, di professione: autista di camion.

Siamo nel 2009, l’anno della crisi, una crisi economica, politica mondiale, una crisi che è anche la mia. Una crisi che mi ha colpita per il lavoro, ma che ha colpito anche la mia anima, che mi ha bloccato e resa inerme.Una crisi che mi rende schiava di me stessa e delle mie stesse scelte.

Sto pagando e pagherò per questo… pagherò per la mia mediocrità.

Ho inseguito il sogno di fare la camionista fin da piccola e ho raggiunto il mio scopo, con sacrifici, umiliazioni, pur rendendomi conto di non aver una gran attitudine, del resto pur ben che io possa impegnarmi nella vita sono fatta così(in tutto)…. Imbranata, un po’ distratta e po’ un tanto al kilo. Ma non lo faccio apposta, sono proprio così.

Nessuno ha mai avuto delle aspettative su di me, del resto sono una donna, in un mondo di uomini, in più mi devo subire dei rimproveri, delle prediche.

Ho passione per tutto ciò che faccio, ho sempre dei bei rapporti interpersonali, dove vado non ho mai avuto problemi, nel lavoro che svolgo, eppure non basta, non va bene.

Sono e sarò sempre l’ultima ruota del carro e di soddisfazioni non ne avrò mai.

Ho una vita semplice, ma intensa, per gli orari e mentre prima non dovevo rendere conto a nessuno, adesso ho una famiglia e una bambina piccola. Tutti, compresi i miei parenti, facciamo dei sacrifici per il mio lavoro e questi sacrifici a cosa servono???? Mi sono chiesta ultimamente… A chi servono??? A far contenta me??? Il mio capriccio di ragazzina un po’ maschiaccio??? Servono per i soldi???

Non ho risposte…io soffro per l’incomprensione che c’è, per le soddisfazioni che non avrò mai e che mi fanno rendere conto di aver sbagliato tutto, sono scadente come mamma e come autista.

Eppure sono attaccata con le unghie e con i denti al mio lavoro e non riesco a farne a meno.

Nel bene e nel male… professione: camionista.

BUON 2010 a tutti!!!

giorgia

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Maltempo…

Ciao a tutte/i

il maltempo investe tutta l’Italia e crea disagi, fratture e contusi a dismisura… ma era previsto, si parla di stato di allerta da diversi giorni, a parte il fatto che d’inverno è normale che nevichi e ghiacci… mi sembra che tanti l’abbiano dimenticato… pneumatici da neve? Perchè montarli? Nevica tre giorni l’anno. Sale? Non serve a salare l’acqua per la pasta? Pulire i marciapiedi? Meglio aspettare che si sciolga, si può camminare in strada. Autostrade? Perchè usare mezzi spargisale e spazzaneve? Il servizio meteo ha previsto una perturbazione glaciale straordinaria, quindi inutile sprecare risorse,meglio chiuderle; tutte…Cisa, A1,A4,A13, A22 … e tante altre… tanto chi le deve percorrere " sta a pettinà le bambole!!!" Ma statali e provinciali non possono defluire questo traffico… e "qualcuno" si muove per risolvere?!?:

Maltempo: allarme in E-R per arrivo pioggia ghiacciata

(ANSA) – BOLOGNA, 22 DIC – Allarme della Protezione Civile per la ‘pioggia ghiacciata’ che, caduta nella notte, ha reso impraticabile il sistema viario della regione. Il fenomeno si ripetera’ dal pomeriggio di oggi fino a quello di domani e riguardera’ tutta la regione, soprattutto la pianura e le citta’. La Protezione Civile parla di una situazione ”pericolosissima” e invita i cittadini a non mettersi in viaggio per 24 ore. Inoltre suggerisce che le autostrade restino chiuse e che domani lo siano pure le scuole della regione. (ANSA).

Maltempo: Matteoli, nessun rimborso
Ministro, regolamento non ne prevede in caso di calamita’

 

(ANSA) – ROMA, 22 DIC – Il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, esclude la possibilita’ di rimborsi per i disservizi causati dal maltempo di questi giorni. ‘Non ci saranno – fa sapere il ministro intervistato stamani da Radio 24 – Esiste un regolamento a cui bisogna attenersi: quando si tratta di calamita’ come queste non e’ previsto alcun rimborso. Comunque il fatto e’ emergenziale – ha aggiunto Matteoli – La nevicata e’ di proporzioni gigantesche ma e’ tutta l’Europa in queste condizioni’.

Maltempo: Linate operativo ma voli Alitalia dopo le 12

Malpensa resta chiuso per voli fino alle 13

 

(ANSA) – MILANO, 22 DIC – E’ operativo l’aeroporto milanese di Linate, mentre Malpensa resta chiuso per i voli in partenza fino alle 13. Lo ha reso noto la Sea.L’aeroporto di Linate e’ rimasto chiuso dalle 24 alle 7. Al momento e’ operativo, ma Alitalia ha cancellato i voli fino alle 12. Quattrocento persone hanno passato la notte in aeroporto perche’ i loro voli sono stati cancellati o per l’impossibilita’ di raggiungere le proprie destinazioni causa neve. Malpensa e’ chiusa per i voli in partenza fino alle 13.



Maltempo: riaperto l’aeroporto di Genova
Era rimasto chiuso l’intera mattina per la pista ghiacciata

 

(ANSA) – GENOVA, 22 DIC – E’ stato riaperto poco prima delle 13,30 l’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova, rimasto chiuso l’intera mattina per la pista ghiacciata. Il traffico riprendera’ man mano fino a regolarizzarsi nel pomeriggio.

Ieri sera e’ stata riparata la macchina per il de-icing degli aerei, la cui indisponibilita’ aveva provocato ieri ulteriori problemi allo scalo: alcuni voli in arrivo infatti erano stati cancellati proprio per l’impossibilita’ di sghiacciare gli aerei prima del decollo.

 

Maltempo: riaperte autostrade Emilia-Romagna
Rallentamenti su A1 tra Modena e Reggio e su tratto appenninico

 

(ANSA) – BOLOGNA, 22 DIC – Riaperte in mattinata tutte le autostrade della rete che attraversano l’Emilia-Romagna. Al momento la circolazione e’ regolare in A13 sulla Bologna-Padova, la A14 verso le Marche e la A1. Gli unici problemi sono fra Modena sud e Reggio Emilia per un incidente e nel tratto appenninico fra Sasso Marconi e Roncobilaccio per traffico intenso che provoca code a tratti. (ANSA).

Valanghe: in Valle d’Aosta pericolo in aumento

Da moderato salira’ a marcato in tutta la regione

(ANSA) – AOSTA, 22 DIC – In Valle d’Aosta il pericolo valanghe e’ in aumento: per oggi risulta essere ‘marcato’ sul settore nord-occidentale e ‘moderato’ sul resto della regione, mentre domani sara’ ‘marcato’ su tutto il territorio valdostano. E’ quanto riportato nel bollettino neve e valanghe dell’amministrazione regionale. ”Dal pomeriggio di oggi – si legge – e’ prevista una ripresa delle precipitazioni in particolare nel settore nord-occidentale della Regione, con limite neve a 600/800 metri. La nevicata sara’ accompagnata da venti forti sud-orientali, in rotazione verso ovest nella giornata di mercoledi’. Tali condizioni favoriranno l’attivita’ valanghiva spontanea, con scaricamenti di neve fresca e valanghe a debole coesione, prevalentemente di piccole e talora di medie dimensioni oltre 2000-2200 metri. Il distacco provocato e’ possibile anche con debole sovraccarico nelle localizzazioni sede dei nuovi accumuli eolici, principalmente alle esposizioni settentrionali ed orientali oltre il limite del bosco”. (ANSA).

MALTEMPO: PROBLEMI SU RETE FERROVIARIA IN TRENTINO

UN TERZO DEI CONVOGLI REGIONALI NON VIAGGIA
Maltempo: tromba d’aria nel Palermitano
 Sarebbe tutto più semplice, se i camion rimanessero parcheggiati; dove vorranno poi andare, questi pazzi, autolesionisti di camionisti?
Ciao a Tutte/i, guidate con prudenza e BUONA STRADA!!!

 

Ha provocato ribaltamento 2 tir su A19, traffico interrotto

Maltempo: sospesi aliscafi nel golfo di Napoli

Traghetti invece regolari nonostante forte vento e mare forza 5
 

foto 

Maltempo: Italia ancora nel gelo

Disagi in tutto il Paese, problemi ai trasporti

 

(ANSA) – ROMA, 22 DIC – Il maltempo continua a creare disagi in tutta Italia: cancellati molti treni, chiusi alcuni tratti autostradali, voli a singhiozzo. FS fa sapere che le cancellazioni riguardano il 5% dei treni di media-lunga percorrenza ed il 6% dei regionali. A Napoli, sospesi i collegamenti con le Isole del Golfo; a Milano, scuole chiuse e problemi a Linate e Malpensa. Stop alle lezioni anche a Genova dove ci sono ghiaccio e vento forte. Chiuse le autostrade in Emilia Romagna, e tra Firenze e Bologna.


 



 

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Ancora dal web…

Dal web un altro giornale, "Il resto del Carlino" dell’11/12/09  in cui si parla del funerale di Michela.


 
Di solito non scriviamo a due mani i post, ringrazio Rò per l’ospitalità… ho partecipato a questo rito funebre, guardando la foto e rivivendo quell’emozione ho pensato di condividere ciò che avevo scritto, in serata durante l’attesa allo scarico, in solitudine… Mi scuso fin da ora se qualcuno si sente "preso in causa", sono solo riflessioni personali, di cui mi assumo le responsabilità, come noi lady truck siamo solite fare…
Ti amo amamiAncora dal web...
ti penso pensami
ti ho perso ritrovami.
Sono disperata confortami
sono debole dammi la forza
c’è buio intorno a me illuminalo di te
in me c’è il vuoto riempilo
sono sola in questo viaggio…
accompagnami.

mamma io per te ci sarò sempre 
non dimenticarmi
 

 

Tarda mattinata di giovedì, ho scambiato il viaggio con Fabio, cercato di organizzarmi per andare a portare un saluto a Michela, e comincio a rendermi conto che sarò sola… la mia amica che doveva accompagnarmi è stata trattenuta al lavoro… sento che devo andare ugualmente… ma sono riluttante… la Tata, lei che di dolore ne sa fin troppo… e che mi avrebbe accompagnato volentieri ma…mi dice:” Sai che non si sceglie! Se ti senti di andare, DEVI!”. Poche parole, ma vere, non si sceglie mai di andare a dare l’ultimo saluto… pranziamo io e lei, in silenzio, quello che dice tante cose; quando parto mi accompagna in cortile e mi dice:” Stai attenta!” Come quando parto col camion… Durante i 170 km che mi separano da San Mauro Pascoli ricevo diverse telefonate, amici e colleghi, mi chiedono di salutare Michela anche per loro, mi dicono che è giusto che vada, mi dicono che non dovevo andare sola… eppure le altre sono impegnate e il nostro lavoro è anche questo, essere lontano da dove vorresti essere… ma se tanti mi telefonano è perché col pensiero sono anche loro diretti a quella chiesa… Tra domande, riflessioni e tristezza sono arrivata all’ultima area di servizio prima dell’uscita, mi fermo, entro velocemente, diretta alla toilette, nella fretta, travolgo un poliziotto…”:Mi scusi..”, ho solo visto la divisa, chiesto scusa e proseguito, lo rivedrò alla cassa, mentre sto facendo la fila per pagare, mi chiede se sto bene, se è tutto ok? Tutto ok un corno… :”Tutto Ok, sono solo triste!” Riparto sotto lo sguardo attento e fisso suo e del collega, usciti anche loro, allaccio la cintura, accendo i fari… non è proprio giorno da verbale…Un quarto d’ora dopo la slaccio, ho parcheggiato davanti ad una palazzina e si sente il vociare dei condomini… voci di famiglia… io invece sto andando a vederne una che dovrà rimettere insieme ciò che ne è rimasto… una famiglia amputata di un pezzo… mi sforzo per non piangere… non so neanche il perché poi… piangere non è ne delitto, ne debolezza… Camminando verso la chiesa rivedo una cittadina che  anni fa frequentavo, sono cambiate tante cose, ma capisco che Michela abbia scelto di viverci… la immagino seduta al tavolino esterno di un bar, con la figlia a far colazione, invece c’è un signore che sta fumando e mi guarda, so che in questa cittadina si conoscono tutti o quasi e si sta chiedendo chi sono… Vedo un grande albero di Natale, gli scatto una foto, la chiesa eccola lì…a pochi metri e la gente in attesa, espressioni tristi su tutti i volti infreddoliti, increduli e sgomenti… abbiamo tutti la stessa espressione, una tristezza unica… Vorrei sapere tante cose, non conosco nessuno, non conoscevo bene neanche lei… eppure qui siamo in tantissimi, sicuramente tanti colleghi, per essere un giorno feriale… C’è un gruppo di Altamura, hanno stampato un epigrafe diverso da quello della famiglia, ci sono molte persone nella fascia d’età dai 35 ai 45, tanti ragazzi giovani, amici di Jessica… Tante donne, tra loro sicuramente ci sarà qualche autista… la famiglia è di fronte alla bara, la chiesa strapiena, molte persone in piedi, ma un silenzio assordante, di quelli che pesano… perché qui siamo tutti sgomenti… durante l’omelia il parroco ha detto di essersi confrontato diverse volte con Michela su alcuni temi esistenziali, me la immagino a sostenere le sue ragioni, caparbia e determinata come pochi… immagino lei a ribadire le sue convinzioni e lui contrapporre le sue di uomo di fede… quando è successo a me di confrontarmi con lei, ho trovato di fronte una persona che credeva fermamente in ciò che descriveva, quella determinazione figlia  di conoscenza, dedizione e passione per il proprio lavoro, non la pensavamo nello stesso modo, ma la stima è rimasta, ognuna ha proseguito sul percorso prescelto… torno ad ascoltare il parroco e una frase mi ha colpito, ha ammesso di non aver parole per descrivere questa tragedia, dice:”Le supposizioni son come le prediche… tante parole che non portano a nulla; sa Dio cosa è successo e forse…Michela!”. I miei pensieri corrono ancora… spero che non abbia capito che era la Fine! Spero umanamente che non abbia sofferto le pene di quell’inferno sotto al viadotto… spero che non abbia avuto davanti la successione delle immagini a lei più care… spero che… niente, tutte parole e pensieri inutili, una donna giovane e sorridente ci guarda da una foto, tutti… quel sorriso che la famiglia ha scelto è ciò che ne è rimasto. La messa prosegue… Jessica, coraggiosamente, legge al microfono una lettera alla mamma, con naturalezza nelle parole, come forse tante volte ha fatto al telefono, vorrei non entrare in questa intimità… eppure lei è lì a descrivere la sua vita e il legame con la mamma, con quello che gli costa emotivamente chi sono io per non starla ad ascoltare? Sembra un fiore… a cui sono state recise improvvisamente le foglie, recando una sofferenza che sempre si porterà nel cuore. A casa tante di noi hanno figli di quell’età, troppo grandi per essere bambini e troppo piccoli per essere considerati adulti, perché dover crescere in una sola notte?

Ci commuoviamo tutti, lacrime silenziose, compaiono fazzoletti e si sentono vari singhiozzi…qualcuno la abbraccia, quello che avremmo voluto fare tutti… C’è una mamma, una sorella, una figlia… che vediamo, ma tanti altri, che sono riusciti ad essere presenti, altri che sono lontani, soffrono per questa perdita… Lo so per certo, ho ricevuto telefonate, sms, email e commenti sul blog … Alla fine del rito di benedizione le persone non si riversano verso l’uscita, sembra che nessuno la voglia lasciar andare via, si forma un cerchio di persone verso l’altare, sembra un grande abbraccio a questa famiglia che adorava Michela e in un qualche modo aveva accettato il suo lavoro, che per una famiglia è sempre un peso, nel quotidiano. Oggi c’è tanta gente, speriamo che non dimentichino di queste persone, speriamo di non dimenticare Michela… La dignità del pianto dei congiunti è qualcosa di unico. Esco e vedo fuori altrettante persone… la salma andrà a Faenza per la cremazione, altra scelta che personalmente condivido; però adesso… un carro funebre ospita una cassa e parte accompagnato da un applauso, lo stesso vigore di quando Jessica ha diviso con noi il suo dolore e la rabbia di non aver avuto la possibilità di conoscere meglio sua mamma. Un applauso e la tua vita è finita, per sempre! Ricordi che rimarranno nel cuore di tanti, che sono qui… Ma non è giusto, perdere la vita in un minuto… non è giusto morire di lavoro e tu Michela, lo sapevi bene. Fra queste persone ci saranno sicuramente tanti di quelli che hai aiutato col tuo lavoro nel sindacato… ci saranno persone con cui hai viaggiato… ci saranno quelli con cui hai provato un confronto… ci saranno coloro con cui hai gioito di una soddisfazione… persone addolorate e sgomente sul sagrato della chiesa… che non accennano ad andarsene per parecchi minuti… a cosa possono servire le parole, cosa dire ora a tua mamma che circondata da parenti e amici, cerca di vedere chi c’è a consolare tua sorella e tua figlia… dovevate essere proprio una bella famiglia e qui si spezza il cuore… lasciarle sole, dover andar via. Mentre cammino verso la macchina penso che sono stata vigliacca, non ho avuto il coraggio di parlare con nessuna delle tre… penso, mi ero ripromessa di scrivergli una lettera e consegnargliela, oggi, ma non avevo le parole, sarebbe stato tutto banale… sarebbe stato tutto inutile per poter alleviare il loro grande dolore…

Parto… Durante il rientro altre chiamate, domande, ricordi, parole di gente addolorata, le mie colleghe, i nostri amici, i miei amici… domande a cui non so rispondere… tranne:”Come stai?” “Io? Ah.. io bene, sto bene… sono loro che…!?!” Qualsiasi cosa faremo per loro e decideremo insieme, sarà poco, troppo poco e soprattutto Michela non ci sarà più. So bene io, che non si dimenticano i propri congiunti scomparsi prematuramente, che la vita continua e ci si fa una ragione per andare avanti, so bene che nel nostro cuore nessuno prende il posto di nessuno; so bene che si crede di aver superato il dramma e inaspettatamente ti esce la rabbia incontenibile perché al tuo compleanno non ci sarà qualcuno che per te conta molto, ne a questo, ne a nessun altro…

A proposito di compleanno, Michela avrebbe compiuto 38 anni giovedì 17, non sarà tanto, ma credo non sia mai successo in Italia, chi vuole renderle omaggio, si fermerà col camion dalle 15,30 alle 15 e 35… poi chi è dove può farlo e vuole, nell’ultimo minuto il lamento del clacson e trombe… un requiem unico!!! Qualcuno mi ha detto spudoratamente che sono morti anche tanti colleghi uomini e non si è scatenato nulla di simile, io egoisticamente, voglio pensare che sia un piccolo omaggio a Michela, unica, per il suo impegno a difendere il diritto alla dignità sul lavoro, il diritto alla sicurezza sul lavoro, il diritto-dovere al rispetto altrui; lei ci ha investito tanto, in forze, energie, tempo, conoscenza e disponibilità, sicuramente sacrificando del privato… Grazie Michela.

 

Mi rendo conto di aver scritto un romanzo, ma non sapevo cosa eliminare, ogni frase ha il suo valore, ogni particolare mi preme non vada perso, ognuno di noi ha il suo modo di elaborare … ora che sono qui, nella cabina di Titty, al caldo, in pace e solitudine,sto aspettando che scarichino, routine, il mio lavoro, come era il suo…un brivido mi fa ripensare a lei e al suo salto nel vuoto, no non voglio cancellare neanche una parola… scusate.

 

Da oggi ci metteremo in contatto con la famiglia perché abbiamo avviato un’iniziativa per aiutare Jessica, su queste pagine potrete tenervi aggiornati, ringrazio fin da ora chi vorrà unirsi a noi.   

Gisytruck

 

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Giornata mondiale contro la violenza subita dalle donne

Ciao a Tutte/i
vorrei riservare un piccolo spazio per ricordare tutte le donne che hanno subito violenza, solidarietà silenziosa ma sincera. Ci sono tanti numeri oggi nei tg e sulla stampa, sarebbe semplice riportarli qui, io voglio invece ricordare che è il silenzio è complice di chi usa qualsiasi tipo di violenza sulle donne, che sia fisica, psicologica, ricatto e tutte quelle forme di mancanza di rispetto… NON TACERE… MAI!!! e magari offrire una mano tesa.
La_violenza_alle_donne
Buona Strada all’operato di tutte quelle Associazioni di volontariato che si fanno carico di aiutare le donne che decidono d’interrompere il  percorso di  vita "spezzata", "piegata" "gestita"!!!!
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Venerdi 13, amara riflessione di un camionista. Parte seconda




Ciao a tutti,

 torno sull’argomento del post Venerdi 13 per ringraziare chi mi ha risposto e per pubblicare un commento che ho trovato su Truck Italia Forum (anche là è stato pubblicato il video) che mi riguarda direttamente….ero indecisa se metterlo come ero indecisa se rispondere là, ma alla fine lo faccio perché credo in quello che scrivo. E non mi sono mai vergognata dei miei pensieri. Anche perché non mi sembra di aver mai offeso nessuno. Se l’ho fatto chiedo scusa. Questo è il testo:

Aerodyne –  Inviato il 15/11/2009, 21.31

“E si checco, parla da solo nel senso che dice un mucchio di stronzate.Eccheppalle,non se ne puo’ piu’ di questi sfoghi da presunte verginelle.Chi le afferma si qualifica per quello che è,una persona ignorante.Un autista francese o tedesco non si sognerebbe mai di identificarsi in quelle parole.Perchè il francese o il tedesco è un professionista conscio dei propri diritti,l’italiano che si esprime come nel video è un lanzichenecco,non è credibile,ha ancora in testa la mentalità del tira e tasi,del guidare 15 ore al giorno perchè è convinto che cosi’ guadagna di piu’ e non si rende conto che quel modo di pensare da servo e schiavo arricchisce solo il padrone.Che mi frega a me se perdo tempo in giro?Quante volte lo racconto nei miei diari?Puo’ scocciarmi perdere tempo non per colpa mia,ma quando finisco le ore di impegno o di guidanon c’è santo,io mi fermo,anche a mezzora da casa.Di questa mia rigidità il frutto è sempre stato il rispetto da parte del datore di lavoro,sa che sono coerente,non sforo ne per vantaggio suo ne mio,in passato altri colleghi han sempre abbozzato,ma se lo fai una volta devi farlo sempre,che ci trovi a rientrare venerdi notte all’una invece di rientrare il sabato mattina facendo la sosta?Guadagni di meno,riposi di meno e se ti becchi la multa(sacrosanta),te la paghi come è giusto,hai voglia di brontolare.
Nel testo del video l’autore si lamenta di dormire nei parcheggi,sai che professionista,sai che viaggiatore,sarà il solito sguattero da localini in pista dalle 3 alle 22 tutti i giorni fino a ieri,domanda,ma sta gente perchè non fa il concorso per guidare il camion della spazzatura o il bus di città?
Domanda per chiodo,fai i container,lo sai che il lavoro è cosi’,se non ti piace cambia no?
Io son di Genova come te e i container non li ho mai voluti fare ci sarà un motivo no?
Che non lo so che si sta delle mezze giornate fermi al sec alla sanità,al vte,alle dogane,in tangenziale a milano ecc?
Che a pranzo sei fermo in un piazzale sterrato nell’hinterland di milano?
Dici sempre che sei un professionista,che hai un sacco di anni di esperienza,bene se vuoi lavorare in regola cambia genere di lavoro no?
Cosi’ vedi anche un po’ di mondo.
Se poi il discorso non è la mezzora che ti manca per tornare a casa ma il tornare a girare come prima(parlo in generale eh,come tanti containeristi han sempre fatto,lo saprai bene),a fare 2 milano o 3 torino al giorno allora è un altro discorso.”

Questa è la mia risposta:

”Ciao a tutti.

E’ parecchio che non scrivo più nel Forum…e qui ci son capitata per caso…ma visto che mi si tira in ballo penso sia giusto rispondere. Ad Aerodyne. Il testo del video di Chiodo è mio, è pubblicato sul blog Buonastrada…quindi forse dovresti fargli delle scuse per le accuse che gli muovi, visto che lui mi ha chiesto gentilmente se poteva farne un video.

E non sono stronzate da presunte verginelle come ci definisci. Se tutti POTESSIMO fare l’internazionale tutti lo faremmo, forse. Ma esistono anche altre tipologie di trasporto che qualcuno dovrà pur fare. Esistono anche altre situazioni di vita, non tutti sono single senza nessuno nessuno che li aspetta a casa, a volte si sceglie di fare il nazionale proprio per essere a casa alle 6 di sera da moglie, figli, genitori anziani, congiunti invalidi, anche solo cani e gatti. NESSUNO ha difeso chi guida 15/18 ore al giorno, anzi, si parla di chi si è visto elevare verbali per BEN 13 minuti in più: un grave delitto, vero? Ti garantisco che è successo!! E a più di un collega!!

Di certo non si arricchisce il padrone ma lo stato in questo modo. Quello stesso stato che fino a ieri “beveva caffè”…e oggi non può più avere tolleranza nemmeno per un quarto d’ora. Quello stesso stato ASSENTE in tangenziale a Milano quando io son li a far colonna e accumulare minuti, mezzore, ore sul disco e intanto vedo 200 auto sfrecciare tranquillamente in corsia di emergenza…probabilmente tutta gente che ha fretta….e non può far colonna come gli altri…

A te non frega niente perdere tempo in giro, a me si. Si perché ci sono delle sere in cui DEVO essere per forza a casa per motivi di famiglia, ho le mie ore arrivo a Melegnano tutto bene, nessuno che segnala nulla, imbocco la tangenziale e ci sto 3 ore 3…e secondo le leggi mi dovrei fermare a Lainate perché ormai sono fuori. Ti chiedi perché sono fuori: perché tutta quella gente che l’ha intasata la tangenziale HA il diritto alla mobilità, a poter andare a Fiere, partite,concerti ecc…è giusto, ma allora è anche giusto che io possa tornare a casa mia, perchè se nella macchina di fianco al mio camion c’è un operaio che ha lavorato le sue ore a Lodi e abita a Busto come me e ci mette lo stesso tempo ad andare a casa che ci metto io, non rischia niente né quella sera né mai. Questa è solo una questione di giustizia…..non di essere schiavi dei padroni!!!!

E non sono nemmeno una sguattera da localini…facevo il sud con un camion con cabina corta, senza branda, senza riscaldamento autonomo, senza aria condizionata quando ho cominciato e ho dormito dappertutto in Italia, anche in parcheggi sterrati in mezzo al nulla…senza tante storie. E per più di dieci anni. E con un occhio sempre aperto per paura di essere rapinati…forse un po’ di esperienza ce l’ho.

Se tutte le ditte fossero come dici tu, che basta dirgli “io rispetto tutto” per farlo, forse non ci sarebbero in Italia cosi tante ditte con autisti stranieri come dipendenti da sfruttare …evidentemente tanti italiani hanno preferito smettere e hanno ceduto il posto piuttosto che cedere ai ricatti….

Nel video comunque si parla di altre cose, nessuno si lamenta di essere sfruttato dai padroni ma schiacciato dal sistema Italia che non è lo stesso di quello francese o tedesco da come racconti tu….anche se quando leggo i testi su Fieredetreroutier non mi sembra che le loro lamentele siano tanto diverse dalle nostre…per la serie :tutto il mondo è paese!

A volte prima di puntare il dito contro qualcuno e sparare a zero bisognerebbe pensare cosa c’è dietro alle persone, a quali motivi a volte ti obbligano a sforare la mezzora. E ti posso garantire che ce ne sono anche di seri. Basterebbe ascoltare. Basterebbe essere un po’ più umani, le regole servono per una convivenza civile e vanno rispettate, ma non devono diventare disumane. In nessun caso, mai. Perchè anche il camionista è un essere umano come tutti gli altri, e non lo spegni con un giro di chiave insieme al motore del camion.

 

Buona strada a tutti.”

 

Poi  vi aggiungo un video denuncia di un collega austriaco aid2003, si intitola “DAILY NIGHTMARE” (INCUBO QUOTIDIANO) ed è dedicato alla difficoltà di trovare un parcheggio per rispettare le ore di guida, è girato in Italia sull’A4, dove  gli è toccato dormire in piazzola 9 ore…è un po’ lungo ma giustamente la dice lunga sulle condizioni in cui siamo costretti a lavorare…

W W W  l’Italia per l’ennesima volta!!!!

Buona strada a tutti sempre!!



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Tra fantasia e realtà




Ciao…

domenica pomeriggio, cielo grigio e triste…non viene voglia di uscire…

cosi vi segnalo qualche altro video, questa volta sono tutti del nostro amico Chiodo…magari li avete già visti, magari no, io lo faccio soprattutto perché volevo ringraziare Roberto della sorpresa che mi ha fatto trasformando in immagini le parole del mio ultimo post…parole di denuncia di una situazione al limite del paradosso…visto che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e qui si stanno multando i lavoratori nello svolgimento di un loro diritto…mi vien da chiedermi se queste multe non siano “incostituzionali”? …..







Quest’altro è più divertente: la TONITRANS è la ditta di trasporto per cui tutti vorremmo lavorare….cosi non avremmo i problemi denunciati nel video precedente…ovviamente un sogno ad occhi aperti….





Per ultimo un viaggio sulle strade italiane a ritmo di musica, perché la voglia di partire non manca mai!!!





Buona visione e buona strada sempre!!!




















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Meditazioni di una camionista…come dire…perplessa…




VENERDI 13…e un’amara  riflessione…

 

131120099271E’ da poco passata la mezzanotte e mezza quando entriamo dal cancello della scuderia.

Che strano tornare in piazzale dopo due settimane di assenza forzata. Fa freschetto, la luce gialla dei lampioni illumina il terreno, l’autotreno è parcheggiato in ribalta…un giro di chiave e il silenzio è interrotto dal suono del sei cilindri che comincia a girare, guardo il camion venire avanti, sobbalzare su una buca, Stef scende e chiude le porte del rimorchio poi viene verso di me che aspetto vicino alla porta del magazzino, sono pigra, non avevo voglia di attraversare tutto il piazzale a piedi. Salgo in cabina dal lato passeggero, ma la mia mente è già dietro il volante…Si parte.

L’autostrada è deserta, ci fermiamo all’area di servizio di  S. Zenone: voglio guidare!!!!!

131120099284Mi sistemo il sedile, abbasso il volante, sorrido mentre metto la marcia e guardo nello specchio prima di partire. Mi sento già meglio!! Mi immetto sulla grande, raggiungo la velocità di crociera e imposto il cruise.  Quanto mi mancava l’autostrada? Non mi sembra vero essere qui! Mi aspettano chilometri bui in cui posso lasciar scorrere i miei pensieri, è questa la mia vita, qui, nella cabina di un camion che corre nella notte. Non c’è in giro nessuno fino a 131120099288Bologna, mi ero ripromessa di non sforzarmi e di fermarmi alla Cantagallo ma ho tirato dritto…un po’ di appennino, qualche deviazione, colleghi che spuntano come funghi dopo una giornata di pioggia: sono tutti concentrati qui, in questi 80 km di montagna!!! Ma non fa niente, era quello che desideravo, il rimorchio stasera è un po’ ballerino e in salita non è lo stesso che essere con solo la motrice, bisogna scalare in settima e starsene buoni buoni. Arriviamo al deposito che hanno già aperto, sganciamo li il rimorchio e andiamo a dormire davanti al primo cliente. Stef si fa il giro delle consegne, io me ne sto al calduccio in brandina a far telefonate con gli amici. Poco dopo mezzogiorno, dopo aver riagganciato il rimorchio ripartiamo….io fremo ma aspetto fino a Cantagallo, non devo essere impaziente, continuo a ripetermelo, non devo rischiare di farmi male di nuovo!! Com’è diversa l’autostrada di giorno, non c’è tanto tempo per i pensieri, bisogna stare attenti a tutto e a tutti, è impossibile mettere il cruise a Bologna e toglierlo a Milano: c’è sempre qualcuno che per un motivo o l’altro ti obbliga a rallentare. Il cielo è grigio, da tipica giornata di novembre, imbocco la tangenziale Ovest e ne percorro un pezzo, ma poi cedo di nuovo il volante…c’è parecchio traffico, in coda milanesesud sono fermi per parecchi tratti, qualcuno dice che il venerdì è la solita “VIA CRUCIS” questa strada…e tornare a casa è sempre più un problema se si devono rispettare le ore di guida, e questo è un vero tasto dolente visto che ultimamente parecchia gente si è vista elevare verbali per aver sforato anche solo di mezz’ora sul disco e siccome ti controllano i dischi di 28 giorni diventa un vero problema. Son punti che volano e Euro che se ne vanno…nessuno pensa che un’ora buttata nel traffico allucinante di una tangenziale possa condurre a simili conseguenze. LA LEGGE E’ LEGGE, RIBATTERA’ QUALCUNO,  ok, ma provate a dire ad un operaio che ha lavorato le sue ore, ne ha fatta qualcuna di straordinario, che NON PUO’ TORNARE A  CASA A DORMIRE  perché  a quel punto non è più in grado di guidare e che gli toccherà passar la notte negli spogliatoi della ditta. O al venerdì pomeriggio che non può partire per il suo weekend al mare o ai monti ma prima si  DEVE FARE 11 ore di pausa !!! Il paragone non regge? Regge eccome: siamo l’unica categoria multata perché lavora un po’ di più (e non sto parlando di chi esagera guidando 15/18 ore al giorno, ma di chi sfora di poco!!!) in un mondo in cui tanti (a sentire un NOTO MINISTRO) sono fannulloni!!! Mezz’ora in più oggi, un quarto d’ora ieri, una pausa interrotta dieci minuti prima, piccole infrazioni cosi, sommate per 28 giorni e TI RUBANO lo stipendio!!!!! QUESTA NON E’ LEGGE UGUALE PER TUTTI!!!!! Allora dateci una viabilità sostenibile, dateci tempi di attesa umani (non posso aspettare 4 ORE un controllo bolle!!), riducete le attese nei porti, negli stabilimenti, nelle logistiche, fate che arriviamo scarichiamo al volo e ce ne andiamo, togliete i divieti di sorpasso assurdi cosicché io coda in appenninoquando sono vuoto o leggero non debba metterci lo stesso tempo a far gli appennini di uno carico e perderci mezzora!!! Quella mezz’ora che mi potrebbe costare un verbale e 2 punti!!!! Guidare 4 ore e tre quarti per arrivare in tempo in un luogo di scarico e non dover aspettare il pomeriggio non può essere una cosa cosi grave, provate a pensare a un CHIRURGO che durante un’operazione lunga dovesse interrompere il suo lavoro per far la PAUSA!!!! Eppure il suo compito è ben più impegnativo….lui si che ha nelle mani una vita umana!!! Potrei continuare all’infinito a fare esempi ma mi fermo qui se no mi viene il nervoso. Non sono casi isolati quelli di cui parlo, sempre più colleghi ci sono incappati convinti di trovare un po’ di comprensione da parte di chi le leggi le deve far rispettare ma che sa anche in che condizioni siamo costretti a lavorare dal sistema Italia!! Quasi che gli unici criminali in questo strano paese fossero proprio i camionisti…obbligati a dormire in un parcheggio, a volte senza servizi, a mezz’ora da casa per non rischiare punti e multe assurde!! GRAZIE!! E non mi dite che è una legge europea, lo so, come so che chi fa le leggi su un camion non ci è mai salito, e in un parcheggio non ci ha mai dormito, e in un mese guadagna quello che noi forse guadagnamo in un anno, ma lui è pagato per far dannare gli altri…e ci riesce benissimo!!

O forse hanno trovato una nuova mucca da mungere, fino all’ultima goccia di latte….????

Buona strada  (??) a tutti…..




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Il mio…Silenzio!


FOLGORE!!!Martin

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Da

Oggi è stata pubblicata la lettera del figlio di un collega, vittima del lavoro, vittima anche di quel vortice che fa sparire responsabili, lacune ed errori…

Sappiamo bene quante volte compiamo operazioni che non sarebbero nostro compito, quante altre volte vediamo operazioni di carico e scarico che con la sicurezza hanno poco a che fare, in questo momento di crisi poi le migliorie negli stabilimenti sono rare, anzi non si fanno neanche le riparazioni… Non so dove si andrà a finire… abbiamo perso tutti amici e colleghi, su strada è tragico ma negli stabilimenti è ancora più inaccettabile..Voi cosa ne pensate???incidente camion

La lettera del figlio di un uomo ucciso da un carico sistemato male
"Qualcuno deve far cambiare i metodi della Saint Gobain di Pisa"

"Mio padre morto sul lavoro
Dopo tre anni aspettiamo giustizia"

"Dicono che mancano dei dati. Non c’è stata nemmeno l’udienza preliminare"
di MASSIMILIANO PRATELLI

Da Massimiliano Pratelli, figlio di un uomo morto sul lavoro tre anni fa, riceviamo questa lettera e la pubblichiamo.

Sono Massimiliano, figlio di Carlo Pratelli, deceduto sul lavoro in seguito all’incidente nello stabilimento Saint-Gobain di Pisa quel maledetto lunedì 26 giugno del 2006. Mio padre lavorava come autista per la ditta Mancini Attilio s. n. c di Cascina, ditta con la quale aveva trascorso praticamente tutta la vita lavorativa, guidando, aggiustando, soccorrendo altri autisti in panne. Ci sapeva fare mio padre, molto. Verniciava, saldava, un vero tutto fare. Prezioso.

Quel giorno, durante le operazioni di carico, qualcosa è andato storto, alcune casse contenenti lastre di vetro 3 x 2 metri si sono rovesciate proprio dove si trovava lui. Sei tonnellate circa in tutto. Nessuno ha visto nulla, nessuno. L’intera squadra di carico, facente capo ad una cooperativa non si è accorta di nulla.

Dalle prime ricostruzioni del magistrato e dei periti, noi ne abbiamo tre in tutto, un esperto di normative sulla sicurezza, un ingegnere ex progettista della Iveco e un professore universitario docente in materia di sicurezza, sono apparse poco chiare molte cose.

Dico subito una cosa: qualcuno deve fermare i metodi di carico e di lavoro con cui operano nello stabilimento di Pisa della Saint-Gobain: caricano le casse sui rimorchi praticamente in verticale senza fissarle in alto! I concetti di equilibrio si insegnano nei corsi di fisica alle medie! Il caso (diciamo così.) ha voluto che anche il rimorchio che aveva in dotazione mio padre non fosse proprio nuovo, tutt’altro. Aveva
un’inclinazione trasversale del pianale proprio dal lato dove si sono rovesciate le casse.

Mio padre non doveva essere li. Dopo quel giorno la Saint-Gobain ha fatto fare una saletta per gli autisti. Ci voleva la morte di mio padre per capirlo. In alcuni stabilimenti del Nord e all’estero ovviano a questo problema con una semplicissima staffa fatta con un tondino di ferro, neanche tanto spesso, insomma, con pochi euro, veramente pochi si avrebbe avuto un forte incremento di sicurezza.

Ma chi era che aveva fatto il piano di sicurezza?
Chi l’analisi dei rischi? Vorrei i nomi. Pare che agli atti manchino molte cose. Che dire, dopo tre anni, TRE , non si è ancora fatta l’udienza preliminare. Non abbiamo ancora potuto fare la dichiarazione di "parte civile".

Ci sono 9 persone indagate, fior di avvocati. A loro non sembra vero di allungare il brodo. Sperano nella prescrizione che in Italia va tanto di moda. Che schifo. E meno male che i processi per le morti sul lavoro dovevano avere la priorità!

Massimiliano Pratelli
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