Posts Tagged "lady truck"

La storia di Luisa

 

Anche Luisa concorre per il Sabo Rosa 2023, lei non guida i camion ma è impegnata nel settore del turismo.

Questo è il link:

https://www.sabo.it/luisa-carotenuto/

E la sua intervista:

Luisa Carotenuto

Attività: impiegata in ambito trasporti
Residenza: Boscoreale (NA)

Quando hai capito che quello del trasporto sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?

Cinque anni fa, per una serie di combinazioni favorevoli, ho colto l’opportunità di fare il lavoro che ho sempre desiderato, in un modo alternativo al solito. Mi spiego: il mio sogno è da sempre quello di lavorare nel turismo come accompagnatrice, ma dalle nostre parti è molto difficile arrivare al compimento della carriera di guida turistica. Così, grazie all’apertura di un concorso che aspettavo da tempo, ho preso la licenza per driver NCC e oggi mi occupo di accompagnare le persone raccontando loro la storia del territorio che attraversiamo e mostrando le bellezze storiche. Concilio così due cose molto diverse tra loro ma in qualche modo convergenti.

Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?

Ho visto su Facebook il post, mi ha incuriosito e ho deciso così di inviare la mia candidatura. Penso sia una cosa molto interessante per le donne che lavorano nel trasporto.

Quali sono i lati positivi del tuo lavoro e quelli che vorresti cambiare?

La libertà di gestire il mio tempo e il mio spazio è sicuramente uno dei lati positivi più evidenti. Però la cosa più bella in assoluto è poter viaggiare e incontrare persone che vengono da tutto il mondo, con cui scambiare esperienze e idee. Adoro i lavori che permettono il contatto umano e quello che faccio è davvero il massimo. Non mi pesa trascorrere anche un’ora in più del pattuito con qualche cliente che, incuriosito, chiede informazioni. Amo molto la mia professione. Una passione che mi fa sorvolare sul fatto che, lavorando nella costiera amalfitana e salernitana, c’è spesso un gran traffico.

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La storia di Daniela

 

Si sente sempre dire che ci sono tante donne che guidano gli autobus, Daniela è una di loro e anche lei concorre per il Sabo Rosa 2023!

Il link:

https://www.sabo.it/daniela-de-ledda/

 

La sua intervista:

Daniela De Ledda

Attività: autista di autobus
Residenza: Napoli

Quando e come è nata la tua passione per i camion? Quando hai capito che quello dei camion sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?

Da piccola seguivo mio papà in Sicilia seduta in cabina, nel suo camion, ma la mia passione sono sempre stati gli autobus. Circa 15 anni fa, pur avendo due bambini piccoli, mi sono decisa e ho conseguito le patenti professionali. Dopodiché ho cominciato la trafila dei concorsi pubblici. Per diversi anni non è andata bene poi, nel 2018, proprio a Napoli, la mia città, fu pubblicato un nuovo bando di assunzione per autisti di autobus. Partecipai demotivata, dicendomi che quello sarebbe stato l’ultimo tentativo. Invece, fin dai primi test di selezione, le cose andarono per il verso giusto e superai brillantemente tutte le prove. Oggi lavoro per l’Eav, l’azienda di trasporto pubblico della Regione Campania.

Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?

A segnalarmi il Sabo Rosa è stato un mio collega. Leggendo il regolamento ho deciso di candidarmi per onorare noi donne che, in questo settore, siamo ancora poche e, spesso, dobbiamo superare molte difficoltà.

Quali sono i lati positivi del tuo lavoro e quelli che vorresti cambiare?

Amo questo mestiere, un sogno che è diventato realtà. Mi piace rendermi utile, accompagnare le persone a lavorare, a studiare. Mi fa sentire realizzata. Una cosa che non mi piace, invece, è il traffico delle grandi città e la poca tutela nei nostri confronti.

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La storia di Giulia

 

Anche tra le conducenti di autobus ci sono “nipoti d’arte”, Giulia ha ereditato la passione dal nonno, ora concorre anche lei per il Sabo Rosa 2023.

Il link:

https://www.sabo.it/giulia-giommi/

La sua intervista:

Giulia Giommi

Attività: autista di autobus
Residenza: Genova

Quando hai capito che quello dei trasporti sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?

Posso dire di aver respirato il profumo del gasolio fin da piccola. Mio nonno paterno, che lavorava come conducente professionale per l’Acotral, l’azienda consortile trasporti laziali di Roma, mi portava con sé nelle autorimesse, per guardare da vicino gli autobus e i motori. Da lì è nato il mio interesse. Con la patente B mi sono accorta che mi piaceva molto guidare e così ho conseguito anche la C e ho cominciato a lavorare nel trasporto di persone. Oggi sono conducente di autobus da 20 e 30 posti per un’azienda NCC di Genova e faccio viaggi urbani ed extraurbani, anche verso varie parti d’Italia.

La società per cui lavoro ha un parco macchine molto ampio e svolgiamo servizi di ogni genere: dal trasporto scolastico a quello dei lavoratori della MSC Crociere, che portiamo dal porto agli alberghi oppure da Malpensa a Genova per gli imbarchi, fino alle gite di studio universitarie oppure quelle prettamente turistiche verso destinazioni con Portofino, Santa Maria Ligure e altre nella Riviera

Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?

Devo ammettere che quando ho visto l’ammortizzatore rosa mi sono innamorata subito, perché mi piace molto la componentistica dei mezzi pesanti. Poi credo sia una bellissima iniziativa, che dà rilievo alle donne autista nell’ambito del trasporto. C’è davvero molto fermento, in questo momento, e le ragazze alla guida sono sempre di più. Questa cosa mi piace molto ed è interessante lo spazio che il Sabo Rosa dà al movimento.

Quali sono i lati positivi del tuo lavoro e quelli che vorresti cambiare?

Innanzitutto mi piace perché mi permette di lavorare in autonomia, anche se ovviamente sono in contatto con la clientela e i colleghi. Poi guidare mi rilassa molto ed è gratificante quando alcuni clienti che ho servito in passato chiamano in azienda per chiedere che sia io l’autista per il prossimo viaggio. Sui lati negativi devo dire, dal mio punto di vista, che gli autisti sono poco tutelati, a livello di legge. Quando succede qualcosa per strada viene spesso data la colpa al conducente e così scatta subito la sospensione della patente. All’estero c’è un’attenzione diversa per chi lavora alla guida. Poi, purtroppo, gli autisti oggi non sono trattati molto bene e sono figure quasi marginali, soprattutto nel turismo.

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La storia di Nilde

 

Tra le tante colleghe che guidano autobus in concorso per il Sabo Rosa 2023, c’è anche Nilde.

Questo è il link:

https://www.sabo.it/nilde-trulli/

Questa la sua intervista:

Nilde Trulli

Attività: autista di autobus
Residenza: Roma

Quando hai capito che quello dei trasporti sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?

La mia è stata una scelta fatta per necessità, nel 2021. Così, visto che il mio compagno guida gli autobus per i gruppi turistici, in tratte italiane ed europee, ho deciso di provare anch’io, perché è un lavoro sicuro. Guido autobus a lunga percorrenza per Flixbus. La mia tratta è la notturna tra Roma e Bolzano. È un lavoro impegnativo, che mi permette però di far fronte alle spese della famiglia e, durante il giorno, di stare con mio figlio, che ha sette anni.

Ora sono molto contenta ma nell’ultimo anno ho dovuto cambiare un paio di ditte perché non mi sentivo valorizzata. Tendono ad affidarti il mezzo più piccolo, il lavoro meno complicato, pensando che una donna non sia in grado di svolgerlo.

Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?

Ho visto l’annuncio su Facebook e ho deciso di partecipare. Credo che sia un’iniziativa importante, che fa luce sulla nostra categoria, che è un po’ maltrattata. Alla guida ci sono tante ragazze valide, che si fanno valere. Il problema è che non siamo apprezzate a sufficienza, anche dalle ditte per le quali lavoriamo.

Quali sono i lati positivi del tuo lavoro e quelli che vorresti cambiare?

Il lato positivo è certamente quello di avere uno stipendio fisso da portare a casa. Sono separata e con un figlio piccolo, è chiaro che occorre organizzarsi e adattarsi alle circostanze. Per fortuna che c’è una nonna che ci dà una mano. Il lato negativo, nel mio lavoro, è legato al fatto che la qualità dei rapporti si è rovinata a causa del Covid. E così la gestione dei rapporti umani si è fatta complicata. I passeggeri a volte hanno poco rispetto nei nostri confronti e si comportano con maleducazione. Le persone hanno i loro problemi e li scaricano su chi incontrano, non riescono a mettersi nei panni degli altri. I colleghi, invece, sono sempre molto rispettosi.

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La storia di Maria Luisa

 

In concorso per il Sabo 2023 c’è anche Maria Luisa, camionista e conducente di autobus!

Questo è il link:

https://www.sabo.it/maria-luisa-ciurca/

Questa la sua intervista:

 

Maria Luisa Ciurca

Attività: Autista di camion e autobus
Residenza: Nizza Monferrato (AT)

Quando hai capito che quello del trasporto sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?

L’ho capito a 18 anni, quando mi sono fidanzata con mio marito, che ha un’azienda di autotrasporto. Così ho cominciato a viaggiare assieme a lui, oltre i confini nazionali. Da sempre ho la passione per i motori e la meccanica, compravo motorini, motociclette, l’apecar, ma da quel momento l’idea di prendere la patente di guida per i camion ha guadagnato una ragione in più.

Oggi sono conducente di autobus, per la Bus Company di Cuneo, e sono l’unica donna in città che guida un autosnodato, sia nelle tratte urbane sia in quelle extraurbane.

Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?

Ho visto il post su Facebook e mi sono incuriosita. Ho deciso di iscrivermi perché è una bella iniziativa dedicata alle donne autista.

Quali sono i lati positivi del tuo lavoro e quelli che vorresti cambiare?

Ogni lavoro ha i suoi pro e contro. Guidando l’autobus mi piace l’idea di essere in giacca e cravatta e di avere orari certi, cosa che ad esempio non capita quando si guidano i camion. È anche vero che si hanno molte responsabilità, trasportando persone, e ci sono tempi che non è sempre facile rispettare perché si guida nel traffico cittadino. Però è un lavoro che mi gratifica e piace molto.

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Gloria e i suoi sogni!

 

Un altro bel articolo che racconta la storia di Gloria, la nostra amica e collega in concorso per il Sabo Rosa 2023,  i suoi sogni, la  sua passione per i camion, con tante belle fotografie, lo trovate sul Corriere di Romagna.

Questo è il link:

https://www.corriereromagna.it/una-26enne-di-cesena-e-perito-informatico-specialista-nella-cura-delle-unghie-ed-in-corsa-per-il-titolo-di-camionista-dell-anno/

Questa la sua storia:

Una 26enne di Cesena in corsa per il titolo di camionista dell’anno – Gallery

Perito informatico, specialista nella cura e ricostruzione delle unghie e… In corsa per diventare la camionista dell’anno.
Passioni completamente diverse quelle che caratterizzano la cesenate 26enne Gloria Benazzi.
«Passioni che sono nate in ordine inverso rispetto a come si sono sviluppate nella mia vita – racconta al telefono da Conegliano, città dove ora vive col fidanzato – Il mio cuore batte prevalentemente per i camion e per guidarli. Anche perché in mezzo ai Tir sono cresciuta fin da piccola nell’azienda che era gestita da mio padre».
Attualmente la 26enne romagnola è in lizza tra le trenta autotrasportatrici italiane che si giocheranno il “Sabo Rosa”: ovvero il titolo di camionista dell’anno.

Un destino quasi inevitabile finire in questo concorso per lei, donna e amante di un lavoro e di veicoli che storicamente sono più legati al genere maschile.
«In provincia c’è chi ricorderà la Benazzi Trasporti. Era la ditta di mio padre, una ditta che ora non c’è più. Ma è il luogo che fin da piccola mi ha fatto crescere in mezzo ai camion. Inevitabile che mi innamorassi di questo lavoro. I camion e la Romagna, anche se la vita poi mi ha portato per ora altrove, fanno parte costantemente del mio essere. Conosco bene Fabio Vignali (dell’omonima ditta di Bertinoro, ndr) e ci ho già portato “in visita” il mio ragazzo. Fa anche lui l’autotrasportatore e sa già che il nostro futuro sarà all’insegna dei camion in Romagna».

E dire che il cammino di Gloria sembrava essersi avviato in maniera molto diversa. Anche se ancora in un ambiente prevalentemente maschile. «Ho fatto l’Iti al Pascal. Indirizzo informatico. Chiaramente ero l’unica femmina in classe. Una scuola che mi è piaciuta anche se, nel cassetto dei rimpianti, c’è il non aver fatto l’indirizzo elettronico. Magari con i camion mi sarebbe stato più utile rispetto all’informatica. Comunque non sono del tutto a secco di certe tematiche. Se c’è da mettere mano a fili e collegamenti riesco abbastanza bene; e quando serve mi metto all’opera».
Basta guardare le decine di foto sui social network di Gloria Benazzi per notare anche mani davvero molto curate: qui emerge la sua ulteriore passione.
«Ho preso la patente del camion quasi subito, a 21 anni. La ditta di mio padre non c’era più e mi ero trasferita a Bologna dove, con una collega, ho aperto ed abbiamo condiviso un centro estetico. La mia specialità sono i trattamenti alle unghie. Il centro estetico è stato aperto per sei anni. Poi mi si è presentata un’occasione che non potevo rifiutare».

Gloria è risalita in cabina. «In Olanda mi è stato offerto di stare costantemente alla guida dei camion. Per una azienda che si occupa di trasporto fiori e carne. Un’esperienza bellissima che mi ha fatto notare anche quanto sia impegnativa la vita sul camion e le problematiche che si devono affrontare quotidianamente in viaggio».
Gloria è proprietaria anche di uno Scania 143 d’epoca, che coccola come tutti i collezionisti fanno con il loro oggetto più prezioso. «Adesso vivo a Conegliano con il mio fidanzato. Ho riaperto un centro estetico con l’idea di affidarlo comunque ad una dipendente. Perché contemporaneamente faccio il jolly per aziende di autotrasporti che a chiamata mi fanno fare viaggi. Quando c’è bisogno. Ma comunque la mia intenzione è tornare in Romagna. E, come il mio ragazzo, fare costantemente la vita in cabina».

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Cristina guida gli autobus

 

Un’altra candidata al Sabo Rosa, conducente di autobus: lei è Cristina e questo è l’articolo che le ha dedicato “Sondrio Today”:

il link:

https://www.sondriotoday.it/attualita/sabo-rosa-autista-camionista-anno-candidata-valtellinese-greco.html

e l’articolo:

Pioniera del settore dell’autotrasporto in provincia

Camionista e autista dell’anno: candidata anche una valtellinese

Cristina Greco, prima autista degli autobus Perego in quasi 110 anni di storia, concorrerà per questo riconoscimento che sarà assegnato il prossimo 8 marzo

Cristina Greco davanti a un autobus della Perego

C’è anche una valtellinese tra le 30 candidate al “Sabo Rosa 2023” il riconoscimento che verrà assegnato il prossimo 8 marzo dal Roberto Nuti Group, main sponsor dell’iniziativa, alla migliore lavoratrice nella filiera del trasporto pesante (camionista o autista di autobus) proprio per quest’anno.

Si tratta di Cristina Greco che ormai da più di un anno è diventata la prima autista donna delle linee di autobus Perego in provincia di Sondrio: la Greco è una delle cinque candidate lombarde (sono 30 in tutto) con le altre che provengono dalle province di Varese (Beatrice Donghi), Lecco (Jennifer Altilia), Bergamo (Elisabetta Migliorati) e Cremona (Francesca Morrone).

In passato insegnante all’istituto Vallesana, la Greco ha da sempre avuto la passione per i trasporti e gli autobus, tanto che era già in possesso della patente necessaria per poterli guidare. Da anni proprio Cristina Greco aveva in mente di fare diventare questa sua passione un lavoro e il desiderio si è concretizzato nell’ottobre del 2021.

La cerimonia di premiazione si svolgerà martedì 7 marzo nella sede bolognese del Gruppo Roberto Nuti: la “Camionista/Autista dell’anno” riceverà un esemplare unico dell’ammortizzatore Sabo con la livrea rosa.

“Ho deciso di partecipare al Sabo Rosa perché credo sia giusto valorizzare le donne che si lanciano in questo mestiere in Italia – ha raccontato proprio Cristina Greco sul sito internet che raccoglie le storie delle candidate al Sabo Rosa 2023 -, un Paese in cui vi sono ancora parecchi pregiudizi a riguardo. In provincia di Sondrio siamo solo in due a guidare autobus di grandi dimensioni”.

Il premio

Il Sabo Rosa è stato istituito nel 2010 e, finora, è stato consegnato a una campionessa di cronoscalata (nonché autista del camion che ospita la vettura da corsa), una vigile del fuoco autista di autoscale, una conducente di pullman, alla titolare di un’officina meccanica e a otto camioniste: due bolognesi, una livornese, una modenese, una lombarda, una altoatesina e tre provenienti dal Veneto. Chi sarà la prossima a festeggiare l’8 marzo con il prestigioso “esemplare unico” riservato all’autista dell’anno?

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La storia di Marina

 

Anche Marina è candidata al Sabo Rosa 2023, lei per professione guida un furgone sulle strade della Liguria.

Questo il link:

https://www.sabo.it/marina-veskovic/

Questa è la sua intervista:

Marina Veskovic

Attività: autista di furgoni
Residenza: Pietra Ligure (SV)

Quando hai capito che quello dei camion sarebbe stato il tuo lavoro, il tuo mondo?

Fin da quando ero bambina la guida mi è sempre piaciuta. Se devo trovare un responsabile di questa passione, è certamente mio nonno, che mi faceva sedere accanto a lui mentre guidava e mi faceva “dare una mano” quando c’era da fare qualche lavoro al motore. Così ora guido un furgone per le consegne della spesa a domicilio per alcuni supermercati del territorio. Io vivo a Pietra Ligure e la mia zona va da Finale Ligure a Ventimiglia. A volte mi capita di viaggiare da Imperia a Finale anche tre o quattro volte al giorno. Ma è un lavoro che mi piace molto. Nel tempo libero mi dedico al volontariato, guidando un’ambulanza e un’automedica per le emergenze.

Perché hai deciso di partecipare al Sabo Rosa?

Ho visto il post sfogliando Facebook e penso sia un’iniziativa molto bella per l’universo femminile. Fino a pochi anni fa non si parlava delle donne autista. Invece è importante che questa parte del mondo del lavoro emerga perché le donne al volante sono molto brave, attente e precise. Per esempio, quando quattro anni fa sono stata assunta dalla ditta per cui lavoro, ero l’unica donna in servizio. Tanto che all’inizio ci furono scommesse su quanto avrei resistito: quelli più ottimisti mi davano un paio di mesi. Ad oggi ho visto passare tantissimi uomini che hanno rinunciato al lavoro perché troppo pesante e faticoso, mentre io continuo senza problemi. Anche per i capi è stata una sorpresa ma dopo di me hanno iniziato ad assumere altre ragazze.

Quali sono i lati positivi del tuo lavoro e quelli che vorresti cambiare?

Il lato positivo è che non si sta chiusi in un posto e anche se si percorre la stessa strada, si notano sempre cose nuove e si incontrano tantissime persone. I lati negativi non sono tanti e per lo più sono irrilevanti. È chiaro, si lavora in mezzo al traffico e agli imprevisti, ma credo che i problemi nella vita siano altri.

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Antonella e gli autobus!

 

Un’altra concorrente al Sabo Rosa 2023, anche lei conducente di autobus!

Si chiama Antonella e questo è un articolo dedicato a lei!

Il link:

https://www.rainews.it/tgr/puglia/articoli/2023/02/guidare-gli-autobus-passione-di-famiglia-5aa2b46c-79e1-4c29-9af7-9bbfc0ce6283.html

E questo il testo:

 

Guagnano

Guidare gli autobus, passione di famiglia

“Ho provato a fare l’impiegata ma non era la mia vita”, dice Antonella Maci, candidata al premio “Camionista dell’Anno”

 

Sabo

“I grandi pullman mi danno le stesse emozioni che ad altre donne danno i gioielli”, scherza Antonella Maci, di Guagnano (LE). La sua professione la porta ora tra le candidate “Camionista dell’anno”, premio riservato alle lavoratrici del mondo dei trasporti, in vista dell’8 marzo. Giunto alla quattordicesima edizione, il premio “Sabo Rosa” è organizzato da un’azienda del settore e prevede la selezione delle candidate da parte di una giuria di sole donne.
A Lecce Maci guida autobus in servizio urbano ed extraurbano, dopo aver fatto esperienza anche nel nord Italia a partire dai 23 anni di età. Un mestiere di famiglia, “anche mio padre – spiega – conduceva gli autobus e mio fratello ha seguito la stessa strada”.
La candidatura è stata avanzata da un collega, secondo il regolamento. Tra i lati positivi della professione, la possibilità di lavorare in un ambiente aperto, a contatto con tante persone. “Per un certo periodo ho provato a fare l’impiegata ma non era la mia vita. Nel mio lavoro ogni giorno è diverso dall’altro e mi piace proprio per questo”.

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Le trevigiane in concorso!

 

Al concorso per il Sabo Rosa 2023 non sono iscritte solo camioniste ma anche diverse autiste di autobus.

In questo articolo di  Manuela Dona su TREVISO TODAY ecco le concorrenti “trevigiane”!

Il link:

https://www.trevisotoday.it/social/camionista-dell-anno-tre-donne-trevigiane-in-corsa-per-il-titolo.html

 

E l’articolo:

Camionista dell’anno: tre donne trevigiane in corsa per il titolo

Una guida tir, due autobus, macinano migliaia di chilometri l’anno

Sono 30 le lavoratrici nella filiera dei trasporti che si sono candidate alla 14esima edizione del Sabo Rosa. Si tratta del riconoscimento che, in occasione della Festa della Donna, viene conferito alla “Camionista dell’Anno” durante la cerimonia, che si svolgerà martedì 7 marzo

Promotore dell’iniziativa, il Roberto Nuti Group, importante realtà industriale internazionale fondata nel 1962 a Bologna, leader nei ricambi e nei componenti nel settore del veicolo commerciale, ferroviario e agricolo. La “Camionista dell’Anno” riceverà un esemplare unico dell’ammortizzatore Sabo con la livrea rosa.

Sette le venete e tre le autiste trevigiane in corsa per il titolo.

GLORIA BENAZZI
Attività: autista di camion. Residenza: Provincia di Treviso

gloria benazzzi
gloria benazzzi

“Fin da piccola il mio papà mi portava con sé in camion e nella sua azienda di trasporti. Più il tempo passava, più aumentavano i chilometri che facevo con lui, più io mi sentivo nel mio mondo, nella mia isola felice. Quei tre scalini mi portano sempre nella mia isola di pace. Dopo il diploma ho lavorato in ufficio, nella gestione logistica dei viaggi, fino all’età in cui ho potuto prendere le patenti superiori. All’inizio dello scorso anno ho deciso, assieme al mio compagno, di affidarmi a un’impresa che fa trasporti all’estero: abbiamo viaggiato quasi un anno in Germania e Olanda, portando fiori e carne appesa. Un’esperienza che da un lato mi ha permesso di guidare per tantissimi chilometri, ma dall’altro mi ha sconfortato, perché eravamo sempre in giro e spesso ci trovavamo in situazioni di vero disagio. Così ora faccio trasporti giornalieri per aziende del mio territorio. E non rinuncio al sogno di aprire un’azienda di trasporti mia, anche se in tanti mi dicono che oggi non conviene.”

ADRIANA CAVERZAN
Attività: autista di autobus. Residenza: Treviso

adriana caverzan
adriana caverzan

“Quando ero in quinta elementare la maestra ci chiedeva cosa avremmo voluto fare da grandi. Io rispondevo sempre che il mio sogno era di diventare conducente di autobus. E così è stato. Ho sempre avuto una grande passione per i viaggi in pullman e in corriera, tanto che prima dei 21 anni avevo già seguito i corsi di teoria e, non appena ho avuto l’età giusta per fare anche l’esame di guida, ho preso la patente D. Oggi sono conducente di linea urbana a Treviso, per l’azienda Mobilità di Marca, e quando occorre, faccio anche qualche corsa extraurbana.”

LIDIANA RIZZANTE
Attività: Autista di autobus. Residenza: Preganziol (TV)

lidiana rizzante
lidiana rizzante

“Gli autobus mi sono piaciuti fin da bambina. Il mio papà era un autista e, in famiglia, sia io sia mio fratello abbiamo seguito le sue orme. È un lavoro che amo molto, anche se negli ultimi tempi è cambiato rispetto al periodo in cui guidava mio padre, quando l’autista era una figura che si rispettava. Guidare mi piace e lo faccio sempre col sorriso, salutando tutte le persone che salgono a bordos. Bisogna essere positivi e gentili. Io però dico sempre: “Al mattino indossa un sorriso, va sempre di moda”. Da ottobre 2022 sono autista della linea MOM (Mobilità di Marca) urbana ed extraurbana di Treviso, a volte verso i comuni limitrofi e altre guidoi fino a Venezia. È un lavoro molto vario, posso dire che non ci si annoia mai.”

La storia delle candidate

Il premio
Il Sabo Rosa è stato istituito nel 2010 e, finora, è stato consegnato a una campionessa di cronoscalata (nonché autista del camion che ospita la vettura da corsa), una vigile del fuoco autista di autoscale, una conducente di pullman, alla titolare di un’officina meccanica e a otto camioniste: due bolognesi, una livornese, una modenese, una lombarda, una altoatesina e tre provenienti dal Veneto. Chi sarà la prossima a festeggiare l’8 marzo con il prestigioso “esemplare unico” riservato all’autista dell’anno?

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