Posts Tagged "polemiche"

Sciopero!!!

Ciao a tutte/i

Dopo mesi di costante impegno a mantenere i contatti con le lady truck , i nostri amici e colleghi vediamo in nostro filo conduttore spezzarsi, ci eravamo prefisse un obbiettivo e l’abbiamo sempre perseguito, la meta non era un trofeo, ma il sorriso e le parole di ringraziamento, da parte di chi abbiamo aiutato nel corso di questi anni, senza nessun’ altra pretesa.

Saranno anche piccole cose ma impegnano molto, in termini di tempo e lavoro, anche scrivere su questo blog ci fa sottrarre tempo ad altro, ma ci ha anche arricchito, ci ha regalato nuove conoscenze, persone coerenti col nostro modo di pensare e con lo scopo per cui è stato creato.

Un percorso di tante persone diverse unite in un unico progetto; da oggi non ci crediamo più,  su quella che pensavamo essere la nostra BUONA STRADA,  qualcuno ha indetto una deviazione…

Il punto d’unione era stato deciso, a priori e a maggioranza,  essere la beneficenza, oltre alla socializzazione, ora lo vediamo trasformato in qualcosa di completamente diverso, che disconosciamo.

Gli invitati a nostro parere, sono i benvenuti, finchè non stravolgono l’operato di altri, per questo motivo indiciamo uno SCIOPERO e noi che lo abbiamo fatto fino ad ora, SMETTEREMO di scrivere, scelta dolorosa ma dovuta, l’ipocrisia non fa parte del nostro bagaglio.

Noi abbiamo sempre cercato di dare quella visione del mondo del trasporto che veniva trascurata, per far capire che anche l’autista di mezzi pesanti ha un’anima, un cuore e una famiglia da cui tornare, abbiamo sempre ribadito che le storie personali delle lady truck non c’interessano ma solo la loro voglia di partecipare al gruppo, che non ci saremmo prese carico di cambiare il mondo del trasporto come gruppo, perché ognuna ha la possibilità di farlo privatamente, abbiamo sempre rimarcato che non c’è superiorità in noi, nessuna guerra agli uomini, solo riscatto per la nostra professionalità, non abbiamo mai parlato di quelle problematiche che avrebbero comportato ulteriori divisioni, perché questo blog è nato per unirci, può essere una scelta discutibile, ma è frutto di un’opinione a maggioranza.

Oggi vediamo sfumare ciò in cui abbiamo creduto e per cui abbiamo investito energie, ci prendiamo una pausa di riflessione e facciamo il nostro Sciopero!!!

Buona Strada a tutte/i!!!

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Ci metto la faccia!!!

DSC00205Ci metto la mia faccia

Tante troppe volte ci metto la faccia, sono portavoce di un gruppo, nato spontaneamente e ci metto la mia faccia sempre, anche quando vorrei nasconderla… o almeno sfumarla.

Sono passati anni e affronto ancora gli stessi ostacoli da sempre, non cerchiamo punti di ulteriore divisione ma punti d’incontro e unione, di divisioni ce ne sono anche troppe nel mondo del trasporto e sulla strada. Come diceva un saggio:” La miglior difesa è l’attacco” e qualcuna sta divagando in questo senso, senza rispetto per alcuni e troppa venerazione per altro, adottando un’unità di misura incomprensibile a tutti, una raffica continua di parole a discapito di semplici concetti di base, come il rispetto e l’educazione.

Leggendo le prime pagine del blog e proseguendo in ordine si nota una linea seguente, guidata da tacite norme, come due binari da seguire e che nessuno ha mai dovuto evidenziare fino ad ora. I mesi si succedono e anche i nostri testi, con una logica sciolta ma allo stesso tempo razionale, non abbiamo mai avuto la presunzione di fare informazione, risolvere i problemi delle infrastrutture e mettere in discussione tutto, a priori; con modestia e costanza ci siamo raccontate, informate, sfogate ,divertite e messe in discussione tante volte, ma senza offendere, con educazione e razionalità, anche quando “due parolacce” venivano spontanee… per noi socievolizzare vuol dire questo!

Anche ora mi vengono spontanee altre due parole : : ADESSO BASTA!!!

Ho invitato sempre tutte a scrivere le loro impressioni e i propri racconti di strada, sbagliavo e me ne rendo conto solo ora, dopo un periodo d’assenza dal blog, apro e leggo, andando anche indietro nelle pagine… Non abbiamo aperto un forum perché non approvavamo il “potere” del moderatore, il traffico dei messaggi privati visibile solo ai partecipanti, la possibilità di “revisionare” lo scritto da parte di altri..; credevamo che il blog aperto alle lady per scrivere e a tutti per commentare, fosse il massimo dell’espressione liberale… In oltre due anni non era mai successo che qualcuno a ruota libera sparasse a zero su tutto e tutte, criticando e sentenziando, senza ascoltare e prendere in considerazione le opinioni altrui; predicando a raffica, su tutto questo nostro mondo, senza interessarsi minimamente a come e perché esista questo blog, mancando di rispetto ai 100 lettori quotidiani, che frequentano questo punto d’incontro virtuale e a coloro che da due anni ci mettono faccia e impegno  e senza porre scuse a chi le ha fatto notare che ha sbagliato, senza leggersi una sola pagina del nostro percorso prima del suo arrivo… che può essere discutibile ma è ciò che ci siamo prefisse.

Non siamo ne paladine della sicurezza, ne giudici, ne legislatrici, siamo lavoratrici, appartenenti a una categoria, semplici amiche e colleghe, vogliamo conoscerci e scambiarci esperienze ma senza prevaricare il mondo, senza giudicare tutto sbagliato a priori, qui vogliamo condividere una passione, per il resto, ci sono altri siti, preposti a questo, o semplicemente più indicati… dove persone “esperte”, possono interagire e sentenziare, cosa è meglio o peggio del nostro Paese.

Con questo non dico che non si debba scrivere dei problemi, solo farlo in maniera coerente, esprimendosi senza creare altri pregiudizi, inutili e fuori luogo, come possiamo pretendere di farci rispettare, se per prime non ci portiamo rispetto, tra noi.

Sempre da queste pagine abbiamo difeso il concetto di uguaglianza, di discriminazione e legalità, con le nostre poche conoscenze, con il tono che utilizziamo parlando tra noi, senza salire in cattedra, senza platea, ed è così che vogliamo continuare, quindi togliamo voce a chi non vuol capire, per noi è una sconfitta e chiedo scusa a chi è stato offeso.
Ci metto la mia faccia, che può piacere o no, ma per ora sono io portavoce, che non è una  figura dominante, solo di rappresentanza della opinioni, le raccolgo e cerco di metterle in pratica, nel miglior modo possibile, come ora.
Scusate per la franchezza, ma in poche settimane vedersi cambiare il percorso di anni non è ammissibile; ci sono mille cose che non vanno bene, e ammiro chi si sta impegnando per cambiarle, passo dopo passo, nella legalità e con le modalità del nostro Paese, investendo tempo ed energie nelle diverse associazioni sindacali.
So che manco di diplomazia in questo testo, ma difendo ciò in cui abbiamo creduto essere
la nostra BUONA STRADA!!!
gisella

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Direttive Adr

Ciao a tutte/i
questo blog non è stato creato per dare informazioni, non abbiamo le conoscenze sufficenti e non è il nostro mestiere, qui ci s’incontra per socievolizzare e scambiarsi opinioni; nel caso lo facciamo, però  vogliamo farlo correttamente, c’è già troppa confusione nel mondo del trasporto, non vogliamo alimentarla ulteriormente.
Ringrazio chi mi ha fornito questi documenti provenienti dal Ministero dei Trasporti e Gazzetta Ufficiale, reperibili presso qualsiasi associazione di categoria seria;

MINISTERO DEI TRASPORTI

DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI, PERSONALE,

AFFARI GENERALI E LA PIANIFICAZIONE GENERALE DEI TRASPORTI

Direzione generale per la motorizzazione

C.F.P. per trasporti regime A.D.R.

PRESCRIZIONI E OBBLIGHI

§ Ogni

menzioni riportate sul suo certificato dall’autorità competente o da un

organismo riconosciuto dalla stessa che, durante l’anno precedente la data di

scadenza del suo Certificato di Abilitazione Professionale, ha eseguito un corso

di aggiornamento e superato gli esami corrispondenti ( il nuovo periodo di

validità decorre a partire dalla data di scadenza del certificato)

§ ogni certificato di formazione professionale deve essere di formato della

patente nazionale europea, ovvero un A7 (105 mm X 74 mm) o deve avere la

forma di un foglietto doppio che possa essere piegato in questo formato e deve

essere accettato, durante la sua durata di validità, dalle autorità competenti

degli altri Paesi contraenti all’accordo di riconoscimento;

§ il certificato di formazione professionale deve essere redatto nella

lingua, o in una delle lingue, del paese dell’autorità competente che ha

rilasciato il certificato o riconosciuto l’organismo che lo ha rilasciato.

Con l’entrata in vigore del

Infrastrutture e dei Trasporti “Modifica al decreto ministeriale 15 maggio 1997

” sono state introdotte una serie di prescrizioni considerata la necessità di

adeguare le disposizioni concernenti la formazione professionale dei conducenti

di veicoli che trasportano merci pericolose alle nuove disposizioni e

semplificare le relative procedure.

Per quanto riguarda il Certificato di Formazione professionale (C. F. P.) il D. M.

10 giugno 2004 dispone che:

1. il certificato di formazione professionale è consegnato, al termine

dell’esame di idoneità, all’allievo che ha sostenuto la prova ovvero le prove con

esito positivo;

2. per la circolazione sul territorio italiano su archi di rete stradale aventi

origine, destinazione e sviluppo sullo stesso territorio italiano, sono riconosciuti

i certificati di formazione professionale conseguiti presso Stati appartenenti

all’Unione europea;

3. per la circolazione internazionale di transito sul territorio italiano o per la

circolazione internazionale avente alternativamente per origine o destinazione

il territorio italiano, sono accettati i certificati di formazione professionale

conseguiti presso uno Stato aderente all’accordo internazionale ADR anche non

appartenente all’Unione europea;

4. i cittadini italiani, titolari di patente di guida italiana debbono, in ogni

caso, conseguire il certificato di formazione professionale in Italia od in

alternativa presso uno Stato appartenente all’Unione europea.

(

Gazzetta Ufficiale n. 148 del 26/6/2004)

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Visto il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, che ha approvato il «Nuovo codice della strada» e

successive modificazioni;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, che ha approvato il

«Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada» e successive modificazioni;

Visto il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 4 settembre 1996 ed i relativi allegati A e B,

pubblicati nel supplemento ordinario n. 211 alla Gazzetta Ufficiale n. 282 del 2 dicembre 1996, di attuazione

della direttiva 94/55/CE del Consiglio concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri

relative al trasporto di merci pericolose su strada;

Visto il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 15 maggio 1997, pubblicato nel supplemento

ordinario n. 114 alla Gazzetta Ufficiale n. 128 del 4 giugno 1997, di attuazione della direttiva 96/86/CE della

Commissione che adegua al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE relativa al trasporto di merci pericolose

su strada;

Visto il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 28 settembre 1999, pubblicato nel supplemento

ordinario n. 186 alla Gazzetta Ufficiale n. 249 del 22 ottobre 1999, di attuazione della direttiva 1999/47/CE

della Commissione che adegua per la seconda volta al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE relativa al

trasporto di merci pericolose su strada;

Visto il decreto legislativo 4 febbraio 2000, n. 40, recante attuazione della direttiva 96/35/CE relativa alla

designazione e alla qualificazione professionale dei consulenti per la sicurezza dei trasporti su strada, per

ferrovia o per via navigabile di merci pericolose;

Visto il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 3 maggio 2001, pubblicato nella Gazzetta

Ufficiale n. 129 del 6 giugno 2001, con il quale e’ stata attuata la direttiva 2000/61/CE del Parlamento

europeo e del Consiglio, che modifica la direttiva 94/55/CE concernente il ravvicinamento delle legislazioni

degli Stati membri relative al trasporto di merci pericolose su strada, ed e’ stato abrogato il decreto del

Ministro dei trasporti e della navigazione 4 settembre 1996 ad eccezione degli allegati A e B;

Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 21 dicembre 2001, pubblicato nella Gazzetta

Ufficiale n. 1 del 2 gennaio 2002, di recepimento della direttiva 2001/7/CE della Commissione che adatta per

la terza volta al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE relativa al trasporto di merci pericolose su strada;

Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 20 giugno 2003, pubblicato nella Gazzetta

Ufficiale n. 156 dell’8 luglio 2003, di recepimento della direttiva 2003/28/CE della Commissione che adatta

per la quarta volta al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE relativa al trasporto di merci pericolose su

strada;

Considerata la necessita’ di adeguare le disposizioni concernenti la formazione professionale dei conducenti

di veicoli che trasportano merci pericolose alle nuove disposizioni e semplificare le relative procedure;

Decreta:

Art. 1

Modifiche al decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 15 maggio 1997

1. Nel decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 15 maggio 1997, ogni riferimento alla «Direzione

generale della motorizzazione civile e dei trasporti in concessione», comunque formulato ed ovunque ricorra,

e’ sostituito con «Direzione generale della motorizzazione e della sicurezza del trasporto terrestre». 2. Al

comma 2 dell’art. 2 del decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 15 maggio 1997, in fine, sono

aggiunte le parole «e successive modificazioni ed integrazioni».

3. Al comma 1 dell’art. 3 del decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 15 maggio 1997, le parole

«e’ quello di cui all’allegato 1 del presente decreto che ne costituisce parte integrante» sono sostituite dalle

parole «e’ conforme a quanto previsto negli allegati A e B del decreto del Ministro dei trasporti e della

navigazione 4 settembre 1996 e successive modificazioni ed integrazioni».

4. Al comma 2 dell’art. 4 del decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 15 maggio 1997:

a) dopo le parole «esperienza nel settore», sono aggiunte le parole «del trasporto»;

b) dopo le parole «cinque anni», sono aggiunte le parole «ovvero da almeno tre anni se in possesso del

certificato di formazione professionale per tutte le specializzazioni del trasporto delle merci pericolose,

relativo alla modalita’ stradale, ai sensi del decreto legislativo 4 febbraio 2000, n. 40.».

5. Al comma 4 dell’art. 4 del decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 15 maggio 1997, le parole

«della ex carriera direttiva tecnica» sono soppresse.

6. All’art. 4 del decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 15 maggio 1997, dopo il comma 5 sono

aggiunti i seguenti:

«5-bis. Il certificato di formazione professionale e’ consegnato, al termine dell’esame di idoneita’, all’allievo

che ha sostenuto la prova ovvero le prove con esito positivo.

5-ter. Per la circolazione sul territorio italiano su archi di rete stradale aventi origine, destinazione e sviluppo

sullo stesso territorio italiano, sono riconosciuti i certificati di formazione professionale conseguiti presso Stati

appartenenti all’Unione europea.

5-quater. Per la circolazione internazionale di transito sul territorio italiano o per la circolazione

internazionale avente alternativamente per origine o destinazione il territorio italiano, sono accettati i

certificati di formazione professionale conseguiti presso uno Stato aderente all’accordo internazionale ADR

anche non appartenente alla Unione europea.

5-quinquies. I cittadini italiani, titolari di patente di guida italiana debbono, in ogni caso, conseguire il

certificato di formazione professionale in Italia od in alternativa presso uno Stato appartenente all’Unione

europea.

5-sexies. I cittadini italiani titolari di certificato di formazione professionale, conseguito presso uno Stato non

appartenente alla Unione europea, devono, entro un anno, convertirlo presso un ufficio periferico della

direzione generale della motorizzazione e della sicurezza del trasporto terrestre.».

7. Il comma 5 dell’art. 5 del decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 15 maggio 1997, e’

sostituito dal seguente: «5. I corsi di formazione possono essere svolti a cura di uno dei seguenti organismi

legalmente costituiti:

a) autoscuole abilitate alla effettuazione di corsi per tutti i tipi di patenti di guida o consorzi di autoscuole

riconosciuti ai sensi dell’art. 123, comma 7 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive

modificazioni ed integrazioni;

b) enti di diritto pubblico operanti nel settore della formazione professionale o istituzioni da essi direttamente

delegati, a condizioni che il loro statuto preveda lo svolgimento dell’attivita’ di formazione nel campo del

trasporto di merci pericolose;

c) istituti di formazione o societa’ di servizi, di diretta emanazione o partecipazione di associazioni di

categoria rappresentanti aziende di produzione e trasporto di merci pericolose, a condizione che il loro

statuto preveda lo svolgimento dell’attivita’ di formazione nel campo del trasporto di merci pericolose.».

8. L’allegato 1 al decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 15 maggio 1997 e’ soppresso.

9. Al punto 2) dell’allegato 2 al decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 15 maggio 1997 sono

aggiunte le parole «e successive modificazioni ed integrazioni».

10. Al punto 3) dell’allegato 2 al decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 15 maggio 1997 le

parole «con almeno 15 giorni di anticipo» sono soppresse.

11. Al punto 5) dell’allegato 2 al decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 15 maggio 1997, le

parole «con almeno quindici giorni di anticipo e comunque non prima che siano trascorsi quindici giorni dalla

fine dello svolgimento del corso» sono soppresse.

Il presente decreto sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 10 giugno 2004

Il Ministro: Lunardi

N.B.:

i commi tolti dal Decreto 12/10/2005 seguente sono stati barrati.

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

DECRETO 12 ottobre 2005

Modifica al decreto 10 giugno 2004, recante: «Attuazione della direttiva 96/86/CE del Consiglio

dell’Unione europea, che adegua al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE in materia di trasporto di

merci pericolose».

(

Gazzetta Ufficiale n. 295 del 20/12/2005)

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Visto il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, che ha approvato il codice della strada e successive

modificazioni;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, che ha approvato il regolamento

di esecuzione e di attuazione del codice della strada e successive modificazioni;

Vista la legge 12 agosto 1962, n. 1839 e successive modificazioni ed integrazioni, con la quale e’ stato

ratificato l’accordo europeo, relativo al trasporto internazionale di merci pericolose su strada;

Visto il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 4 settembre 1996 ed i relativi allegati A e B di

attuazione della direttiva 94/55/CE del Consiglio concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati

membri relative al trasporto di merci pericolose su strada;

Visto il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 15 maggio 1997 di attuazione della direttiva

96/86/CE della Commissione che adegua al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE relativa al trasporto di

merci pericolose su strada;

Visto il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 28 settembre 1999 di attuazione della direttiva

1999/47/CE della Commissione che adegua per la seconda volta al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE

relativa al trasporto di merci pericolose su strada;

Visto il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 3 maggio 2001 con il quale e’ stata attuata la

direttiva 000/61/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, che modifica la direttiva 94/55/CE concernente

il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al trasporto di merci pericolose su strada, ed e’

stato abrogato il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 4 settembre 1996 ad eccezione degli

allegati A e B;

Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 21 dicembre 2001 di recepimento della direttiva

2001/7CE della Commissione che adatta per la terza volta al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE relativa

al trasporto di merci pericolose su strada;

Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 20 giugno 2003 di recepimento della direttiva

2003/28/CE della Commissione che adatta per la quarta volta al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE

relativa al trasporto di merci pericolose su strada;

Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 10 giugno 2004 di modifica al decreto

ministeriale 15 maggio 1997 recante «Attuazione della direttiva 96/86/CE del Consiglio dell’Unione europea

che adegua al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE, in materia di trasporto di merci pericolose»;

Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 12 aprile 2005 di modifica ai decreti ministeriali

15 maggio 1997 e 10 giugno 2004, recanti «Attuazione della direttiva 96/86/CE del Consiglio dell’Unione

europea, che adegua al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE»;

Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 2 agosto 2005 di recepimento della direttiva

2004/111/CE del 9 dicembre 2004 che adatta per la quinta volta al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE

del Consiglio concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al trasporto di merci

pericolose su strada;

Vista la normativa concernente il trasporto di merci pericolose su strada in ambito comunitario che

contempla i medesimi riferimenti tecnici dell’accordo europeo relativo al trasporto internazionale su strada di

merci pericolose di cui alla legge 12 agosto 1962, n. 1839;

Considerata l’opportunita’ di semplificare le procedure per il conseguimento del certificato di formazione

professionale dei conducenti di veicoli che trasportano merci pericolose su strada;

Decreta:

Art. 1

Modifiche al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 10 giugno 2004

1. I punti 5-quinquies e 5-sexies del comma 6 dell’art. 1 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei

trasporti 10 giugno 2004 sono abrogati.

Il presente decreto sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 12 ottobre 2005

Il Ministro: Lunardi

Registrato alla Corte dei conti il 30 novembre 2005

Ufficio di controllo atti Ministeri delle infrastrutture ed assetto del territorio, registro n. 9, foglio n. 211.

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

DECRETO 12 ottobre 2005

 

Modifica al decreto 10 giugno 2004, recante: «Attuazione della direttiva 96/86/CE del Consiglio

dell’Unione europea, che adegua al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE in materia di

trasporto di merci pericolose».

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Visto il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, che ha

approvato il codice della strada e successive modificazioni;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992,

n. 495, che ha approvato il regolamento di esecuzione e di attuazione

del codice della strada e successive modificazioni;

Vista la legge 12 agosto 1962, n. 1839 e successive modificazioni

ed integrazioni, con la quale e’ stato ratificato l’accordo europeo,

relativo al trasporto internazionale di merci pericolose su strada;

Visto il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione

4 settembre 1996 ed i relativi allegati A e B di attuazione della

direttiva 94/55/CE del Consiglio concernente il ravvicinamento delle

legislazioni degli Stati membri relative al trasporto di merci

pericolose su strada;

Visto il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione

15 maggio 1997 di attuazione della direttiva 96/86/CE della

Commissione che adegua al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE

relativa al trasporto di merci pericolose su strada;

Visto il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione

28 settembre 1999 di attuazione della direttiva 1999/47/CE della

Commissione che adegua per la seconda volta al progresso tecnico la

direttiva 94/55/CE relativa al trasporto di merci pericolose su

strada;

Visto il decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione

3 maggio 2001 con il quale e’ stata attuata la direttiva 000/61/CE

del Parlamento europeo e del Consiglio, che modifica la direttiva

94/55/CE concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati

membri relative al trasporto di merci pericolose su strada, ed e’

stato abrogato il decreto del Ministro dei trasporti e della

navigazione 4 settembre 1996 ad eccezione degli allegati A e B;

Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

21 dicembre 2001 di recepimento della direttiva 2001/7CE della

Commissione che adatta per la terza volta al progresso tecnico la

direttiva 94/55/CE relativa al trasporto di merci pericolose su

strada;

Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

20 giugno 2003 di recepimento della direttiva 2003/28/CE della

Commissione che adatta per la quarta volta al progresso tecnico la

direttiva 94/55/CE relativa al trasporto di merci pericolose su

strada;

Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

10 giugno 2004 di modifica al decreto ministeriale 15 maggio 1997

recante «Attuazione della direttiva 96/86/CE del Consiglio

dell’Unione europea che adegua al progresso tecnico la direttiva

94/55/CE, in materia di trasporto di merci pericolose»;

Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

12 aprile 2005 di modifica ai decreti ministeriali 15 maggio 1997 e

10 giugno 2004, recanti «Attuazione della direttiva 96/86/CE del

Consiglio dell’Unione europea, che adegua al progresso tecnico la

direttiva 94/55/CE»;

Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

2 agosto 2005 di recepimento della direttiva 2004/111/CE del

9 dicembre 2004 che adatta per la quinta volta al progresso tecnico

la direttiva 94/55/CE del Consiglio concernente il ravvicinamento

delle legislazioni degli Stati membri relative al trasporto di merci

pericolose su strada;

Vista la normativa concernente il trasporto di merci pericolose su

strada in ambito comunitario che contempla i medesimi riferimenti

tecnici dell’accordo europeo relativo al trasporto internazionale su

strada di merci pericolose di cui alla legge 12 agosto 1962, n. 1839;

Considerata l’opportunita’ di semplificare le procedure per il

conseguimento del certificato di formazione professionale dei

conducenti di veicoli che trasportano merci pericolose su strada;

Decreta:

Art. 1.

Modifiche al decreto del Ministro delle infrastrutture e dei

trasporti 10 giugno 2004

1. I punti 5-quinquies e 5-sexies del comma 6 dell’art. 1 del

decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 10 giugno

2004 sono abrogati.

Il presente decreto sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della

Repubblica italiana.

Roma, 12 ottobre 2005

Il Ministro: Lunardi

Registrato alla Corte dei conti il 30 novembre 2005

Ufficio di controllo atti Ministeri delle infrastrutture ed assetto

del territorio, registro n. 9, foglio n. 211

Scusate per le dimensioni di questo post, ho riportato i testi originali per non aver altre discussioni; Sono la prima a riconoscere che il Diritto italiano è complicato, d’interpretazione difficile, ma era importante chiarire che per il trasporto nazionale di merce in regime ADR serve il corso e esame con esito "idoneo", quindi relativo"patentino" verde, rilasciato dai Paesi della comunità europea; ho costatato che  possono variare anche di molti € i costi, è relativo all’organizzazione dei corsi.                        

BUONA STRADA A TUTTE/I!!!!!

Gazzetta Ufficiale N. 295 del 20 Dicembre 2005

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

DECRETO 10 giugno 2004

Modifica al decreto ministeriale 15 maggio 1997, recante «Attuazione della direttiva 96/86/CE del

Consiglio dell’Unione europea che adegua al progresso tecnico la direttiva 94/55/CE, in materia di

trasporto di merci pericolose».

cinque anni il conducente deve potere dimostrare, medianteD.M. 10 giugno 2004 del Ministero delle

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Maltempo…

Ciao a tutte/i

il maltempo investe tutta l’Italia e crea disagi, fratture e contusi a dismisura… ma era previsto, si parla di stato di allerta da diversi giorni, a parte il fatto che d’inverno è normale che nevichi e ghiacci… mi sembra che tanti l’abbiano dimenticato… pneumatici da neve? Perchè montarli? Nevica tre giorni l’anno. Sale? Non serve a salare l’acqua per la pasta? Pulire i marciapiedi? Meglio aspettare che si sciolga, si può camminare in strada. Autostrade? Perchè usare mezzi spargisale e spazzaneve? Il servizio meteo ha previsto una perturbazione glaciale straordinaria, quindi inutile sprecare risorse,meglio chiuderle; tutte…Cisa, A1,A4,A13, A22 … e tante altre… tanto chi le deve percorrere " sta a pettinà le bambole!!!" Ma statali e provinciali non possono defluire questo traffico… e "qualcuno" si muove per risolvere?!?:

Maltempo: allarme in E-R per arrivo pioggia ghiacciata

(ANSA) – BOLOGNA, 22 DIC – Allarme della Protezione Civile per la ‘pioggia ghiacciata’ che, caduta nella notte, ha reso impraticabile il sistema viario della regione. Il fenomeno si ripetera’ dal pomeriggio di oggi fino a quello di domani e riguardera’ tutta la regione, soprattutto la pianura e le citta’. La Protezione Civile parla di una situazione ”pericolosissima” e invita i cittadini a non mettersi in viaggio per 24 ore. Inoltre suggerisce che le autostrade restino chiuse e che domani lo siano pure le scuole della regione. (ANSA).

Maltempo: Matteoli, nessun rimborso
Ministro, regolamento non ne prevede in caso di calamita’

 

(ANSA) – ROMA, 22 DIC – Il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, esclude la possibilita’ di rimborsi per i disservizi causati dal maltempo di questi giorni. ‘Non ci saranno – fa sapere il ministro intervistato stamani da Radio 24 – Esiste un regolamento a cui bisogna attenersi: quando si tratta di calamita’ come queste non e’ previsto alcun rimborso. Comunque il fatto e’ emergenziale – ha aggiunto Matteoli – La nevicata e’ di proporzioni gigantesche ma e’ tutta l’Europa in queste condizioni’.

Maltempo: Linate operativo ma voli Alitalia dopo le 12

Malpensa resta chiuso per voli fino alle 13

 

(ANSA) – MILANO, 22 DIC – E’ operativo l’aeroporto milanese di Linate, mentre Malpensa resta chiuso per i voli in partenza fino alle 13. Lo ha reso noto la Sea.L’aeroporto di Linate e’ rimasto chiuso dalle 24 alle 7. Al momento e’ operativo, ma Alitalia ha cancellato i voli fino alle 12. Quattrocento persone hanno passato la notte in aeroporto perche’ i loro voli sono stati cancellati o per l’impossibilita’ di raggiungere le proprie destinazioni causa neve. Malpensa e’ chiusa per i voli in partenza fino alle 13.



Maltempo: riaperto l’aeroporto di Genova
Era rimasto chiuso l’intera mattina per la pista ghiacciata

 

(ANSA) – GENOVA, 22 DIC – E’ stato riaperto poco prima delle 13,30 l’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova, rimasto chiuso l’intera mattina per la pista ghiacciata. Il traffico riprendera’ man mano fino a regolarizzarsi nel pomeriggio.

Ieri sera e’ stata riparata la macchina per il de-icing degli aerei, la cui indisponibilita’ aveva provocato ieri ulteriori problemi allo scalo: alcuni voli in arrivo infatti erano stati cancellati proprio per l’impossibilita’ di sghiacciare gli aerei prima del decollo.

 

Maltempo: riaperte autostrade Emilia-Romagna
Rallentamenti su A1 tra Modena e Reggio e su tratto appenninico

 

(ANSA) – BOLOGNA, 22 DIC – Riaperte in mattinata tutte le autostrade della rete che attraversano l’Emilia-Romagna. Al momento la circolazione e’ regolare in A13 sulla Bologna-Padova, la A14 verso le Marche e la A1. Gli unici problemi sono fra Modena sud e Reggio Emilia per un incidente e nel tratto appenninico fra Sasso Marconi e Roncobilaccio per traffico intenso che provoca code a tratti. (ANSA).

Valanghe: in Valle d’Aosta pericolo in aumento

Da moderato salira’ a marcato in tutta la regione

(ANSA) – AOSTA, 22 DIC – In Valle d’Aosta il pericolo valanghe e’ in aumento: per oggi risulta essere ‘marcato’ sul settore nord-occidentale e ‘moderato’ sul resto della regione, mentre domani sara’ ‘marcato’ su tutto il territorio valdostano. E’ quanto riportato nel bollettino neve e valanghe dell’amministrazione regionale. ”Dal pomeriggio di oggi – si legge – e’ prevista una ripresa delle precipitazioni in particolare nel settore nord-occidentale della Regione, con limite neve a 600/800 metri. La nevicata sara’ accompagnata da venti forti sud-orientali, in rotazione verso ovest nella giornata di mercoledi’. Tali condizioni favoriranno l’attivita’ valanghiva spontanea, con scaricamenti di neve fresca e valanghe a debole coesione, prevalentemente di piccole e talora di medie dimensioni oltre 2000-2200 metri. Il distacco provocato e’ possibile anche con debole sovraccarico nelle localizzazioni sede dei nuovi accumuli eolici, principalmente alle esposizioni settentrionali ed orientali oltre il limite del bosco”. (ANSA).

MALTEMPO: PROBLEMI SU RETE FERROVIARIA IN TRENTINO

UN TERZO DEI CONVOGLI REGIONALI NON VIAGGIA
Maltempo: tromba d’aria nel Palermitano
 Sarebbe tutto più semplice, se i camion rimanessero parcheggiati; dove vorranno poi andare, questi pazzi, autolesionisti di camionisti?
Ciao a Tutte/i, guidate con prudenza e BUONA STRADA!!!

 

Ha provocato ribaltamento 2 tir su A19, traffico interrotto

Maltempo: sospesi aliscafi nel golfo di Napoli

Traghetti invece regolari nonostante forte vento e mare forza 5
 

foto 

Maltempo: Italia ancora nel gelo

Disagi in tutto il Paese, problemi ai trasporti

 

(ANSA) – ROMA, 22 DIC – Il maltempo continua a creare disagi in tutta Italia: cancellati molti treni, chiusi alcuni tratti autostradali, voli a singhiozzo. FS fa sapere che le cancellazioni riguardano il 5% dei treni di media-lunga percorrenza ed il 6% dei regionali. A Napoli, sospesi i collegamenti con le Isole del Golfo; a Milano, scuole chiuse e problemi a Linate e Malpensa. Stop alle lezioni anche a Genova dove ci sono ghiaccio e vento forte. Chiuse le autostrade in Emilia Romagna, e tra Firenze e Bologna.


 



 

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Ancora dal web…

Dal web un altro giornale, "Il resto del Carlino" dell’11/12/09  in cui si parla del funerale di Michela.


 
Di solito non scriviamo a due mani i post, ringrazio Rò per l’ospitalità… ho partecipato a questo rito funebre, guardando la foto e rivivendo quell’emozione ho pensato di condividere ciò che avevo scritto, in serata durante l’attesa allo scarico, in solitudine… Mi scuso fin da ora se qualcuno si sente "preso in causa", sono solo riflessioni personali, di cui mi assumo le responsabilità, come noi lady truck siamo solite fare…
Ti amo amamiAncora dal web...
ti penso pensami
ti ho perso ritrovami.
Sono disperata confortami
sono debole dammi la forza
c’è buio intorno a me illuminalo di te
in me c’è il vuoto riempilo
sono sola in questo viaggio…
accompagnami.

mamma io per te ci sarò sempre 
non dimenticarmi
 

 

Tarda mattinata di giovedì, ho scambiato il viaggio con Fabio, cercato di organizzarmi per andare a portare un saluto a Michela, e comincio a rendermi conto che sarò sola… la mia amica che doveva accompagnarmi è stata trattenuta al lavoro… sento che devo andare ugualmente… ma sono riluttante… la Tata, lei che di dolore ne sa fin troppo… e che mi avrebbe accompagnato volentieri ma…mi dice:” Sai che non si sceglie! Se ti senti di andare, DEVI!”. Poche parole, ma vere, non si sceglie mai di andare a dare l’ultimo saluto… pranziamo io e lei, in silenzio, quello che dice tante cose; quando parto mi accompagna in cortile e mi dice:” Stai attenta!” Come quando parto col camion… Durante i 170 km che mi separano da San Mauro Pascoli ricevo diverse telefonate, amici e colleghi, mi chiedono di salutare Michela anche per loro, mi dicono che è giusto che vada, mi dicono che non dovevo andare sola… eppure le altre sono impegnate e il nostro lavoro è anche questo, essere lontano da dove vorresti essere… ma se tanti mi telefonano è perché col pensiero sono anche loro diretti a quella chiesa… Tra domande, riflessioni e tristezza sono arrivata all’ultima area di servizio prima dell’uscita, mi fermo, entro velocemente, diretta alla toilette, nella fretta, travolgo un poliziotto…”:Mi scusi..”, ho solo visto la divisa, chiesto scusa e proseguito, lo rivedrò alla cassa, mentre sto facendo la fila per pagare, mi chiede se sto bene, se è tutto ok? Tutto ok un corno… :”Tutto Ok, sono solo triste!” Riparto sotto lo sguardo attento e fisso suo e del collega, usciti anche loro, allaccio la cintura, accendo i fari… non è proprio giorno da verbale…Un quarto d’ora dopo la slaccio, ho parcheggiato davanti ad una palazzina e si sente il vociare dei condomini… voci di famiglia… io invece sto andando a vederne una che dovrà rimettere insieme ciò che ne è rimasto… una famiglia amputata di un pezzo… mi sforzo per non piangere… non so neanche il perché poi… piangere non è ne delitto, ne debolezza… Camminando verso la chiesa rivedo una cittadina che  anni fa frequentavo, sono cambiate tante cose, ma capisco che Michela abbia scelto di viverci… la immagino seduta al tavolino esterno di un bar, con la figlia a far colazione, invece c’è un signore che sta fumando e mi guarda, so che in questa cittadina si conoscono tutti o quasi e si sta chiedendo chi sono… Vedo un grande albero di Natale, gli scatto una foto, la chiesa eccola lì…a pochi metri e la gente in attesa, espressioni tristi su tutti i volti infreddoliti, increduli e sgomenti… abbiamo tutti la stessa espressione, una tristezza unica… Vorrei sapere tante cose, non conosco nessuno, non conoscevo bene neanche lei… eppure qui siamo in tantissimi, sicuramente tanti colleghi, per essere un giorno feriale… C’è un gruppo di Altamura, hanno stampato un epigrafe diverso da quello della famiglia, ci sono molte persone nella fascia d’età dai 35 ai 45, tanti ragazzi giovani, amici di Jessica… Tante donne, tra loro sicuramente ci sarà qualche autista… la famiglia è di fronte alla bara, la chiesa strapiena, molte persone in piedi, ma un silenzio assordante, di quelli che pesano… perché qui siamo tutti sgomenti… durante l’omelia il parroco ha detto di essersi confrontato diverse volte con Michela su alcuni temi esistenziali, me la immagino a sostenere le sue ragioni, caparbia e determinata come pochi… immagino lei a ribadire le sue convinzioni e lui contrapporre le sue di uomo di fede… quando è successo a me di confrontarmi con lei, ho trovato di fronte una persona che credeva fermamente in ciò che descriveva, quella determinazione figlia  di conoscenza, dedizione e passione per il proprio lavoro, non la pensavamo nello stesso modo, ma la stima è rimasta, ognuna ha proseguito sul percorso prescelto… torno ad ascoltare il parroco e una frase mi ha colpito, ha ammesso di non aver parole per descrivere questa tragedia, dice:”Le supposizioni son come le prediche… tante parole che non portano a nulla; sa Dio cosa è successo e forse…Michela!”. I miei pensieri corrono ancora… spero che non abbia capito che era la Fine! Spero umanamente che non abbia sofferto le pene di quell’inferno sotto al viadotto… spero che non abbia avuto davanti la successione delle immagini a lei più care… spero che… niente, tutte parole e pensieri inutili, una donna giovane e sorridente ci guarda da una foto, tutti… quel sorriso che la famiglia ha scelto è ciò che ne è rimasto. La messa prosegue… Jessica, coraggiosamente, legge al microfono una lettera alla mamma, con naturalezza nelle parole, come forse tante volte ha fatto al telefono, vorrei non entrare in questa intimità… eppure lei è lì a descrivere la sua vita e il legame con la mamma, con quello che gli costa emotivamente chi sono io per non starla ad ascoltare? Sembra un fiore… a cui sono state recise improvvisamente le foglie, recando una sofferenza che sempre si porterà nel cuore. A casa tante di noi hanno figli di quell’età, troppo grandi per essere bambini e troppo piccoli per essere considerati adulti, perché dover crescere in una sola notte?

Ci commuoviamo tutti, lacrime silenziose, compaiono fazzoletti e si sentono vari singhiozzi…qualcuno la abbraccia, quello che avremmo voluto fare tutti… C’è una mamma, una sorella, una figlia… che vediamo, ma tanti altri, che sono riusciti ad essere presenti, altri che sono lontani, soffrono per questa perdita… Lo so per certo, ho ricevuto telefonate, sms, email e commenti sul blog … Alla fine del rito di benedizione le persone non si riversano verso l’uscita, sembra che nessuno la voglia lasciar andare via, si forma un cerchio di persone verso l’altare, sembra un grande abbraccio a questa famiglia che adorava Michela e in un qualche modo aveva accettato il suo lavoro, che per una famiglia è sempre un peso, nel quotidiano. Oggi c’è tanta gente, speriamo che non dimentichino di queste persone, speriamo di non dimenticare Michela… La dignità del pianto dei congiunti è qualcosa di unico. Esco e vedo fuori altrettante persone… la salma andrà a Faenza per la cremazione, altra scelta che personalmente condivido; però adesso… un carro funebre ospita una cassa e parte accompagnato da un applauso, lo stesso vigore di quando Jessica ha diviso con noi il suo dolore e la rabbia di non aver avuto la possibilità di conoscere meglio sua mamma. Un applauso e la tua vita è finita, per sempre! Ricordi che rimarranno nel cuore di tanti, che sono qui… Ma non è giusto, perdere la vita in un minuto… non è giusto morire di lavoro e tu Michela, lo sapevi bene. Fra queste persone ci saranno sicuramente tanti di quelli che hai aiutato col tuo lavoro nel sindacato… ci saranno persone con cui hai viaggiato… ci saranno quelli con cui hai provato un confronto… ci saranno coloro con cui hai gioito di una soddisfazione… persone addolorate e sgomente sul sagrato della chiesa… che non accennano ad andarsene per parecchi minuti… a cosa possono servire le parole, cosa dire ora a tua mamma che circondata da parenti e amici, cerca di vedere chi c’è a consolare tua sorella e tua figlia… dovevate essere proprio una bella famiglia e qui si spezza il cuore… lasciarle sole, dover andar via. Mentre cammino verso la macchina penso che sono stata vigliacca, non ho avuto il coraggio di parlare con nessuna delle tre… penso, mi ero ripromessa di scrivergli una lettera e consegnargliela, oggi, ma non avevo le parole, sarebbe stato tutto banale… sarebbe stato tutto inutile per poter alleviare il loro grande dolore…

Parto… Durante il rientro altre chiamate, domande, ricordi, parole di gente addolorata, le mie colleghe, i nostri amici, i miei amici… domande a cui non so rispondere… tranne:”Come stai?” “Io? Ah.. io bene, sto bene… sono loro che…!?!” Qualsiasi cosa faremo per loro e decideremo insieme, sarà poco, troppo poco e soprattutto Michela non ci sarà più. So bene io, che non si dimenticano i propri congiunti scomparsi prematuramente, che la vita continua e ci si fa una ragione per andare avanti, so bene che nel nostro cuore nessuno prende il posto di nessuno; so bene che si crede di aver superato il dramma e inaspettatamente ti esce la rabbia incontenibile perché al tuo compleanno non ci sarà qualcuno che per te conta molto, ne a questo, ne a nessun altro…

A proposito di compleanno, Michela avrebbe compiuto 38 anni giovedì 17, non sarà tanto, ma credo non sia mai successo in Italia, chi vuole renderle omaggio, si fermerà col camion dalle 15,30 alle 15 e 35… poi chi è dove può farlo e vuole, nell’ultimo minuto il lamento del clacson e trombe… un requiem unico!!! Qualcuno mi ha detto spudoratamente che sono morti anche tanti colleghi uomini e non si è scatenato nulla di simile, io egoisticamente, voglio pensare che sia un piccolo omaggio a Michela, unica, per il suo impegno a difendere il diritto alla dignità sul lavoro, il diritto alla sicurezza sul lavoro, il diritto-dovere al rispetto altrui; lei ci ha investito tanto, in forze, energie, tempo, conoscenza e disponibilità, sicuramente sacrificando del privato… Grazie Michela.

 

Mi rendo conto di aver scritto un romanzo, ma non sapevo cosa eliminare, ogni frase ha il suo valore, ogni particolare mi preme non vada perso, ognuno di noi ha il suo modo di elaborare … ora che sono qui, nella cabina di Titty, al caldo, in pace e solitudine,sto aspettando che scarichino, routine, il mio lavoro, come era il suo…un brivido mi fa ripensare a lei e al suo salto nel vuoto, no non voglio cancellare neanche una parola… scusate.

 

Da oggi ci metteremo in contatto con la famiglia perché abbiamo avviato un’iniziativa per aiutare Jessica, su queste pagine potrete tenervi aggiornati, ringrazio fin da ora chi vorrà unirsi a noi.   

Gisytruck

 

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Venerdi 13, amara riflessione di un camionista. Parte seconda




Ciao a tutti,

 torno sull’argomento del post Venerdi 13 per ringraziare chi mi ha risposto e per pubblicare un commento che ho trovato su Truck Italia Forum (anche là è stato pubblicato il video) che mi riguarda direttamente….ero indecisa se metterlo come ero indecisa se rispondere là, ma alla fine lo faccio perché credo in quello che scrivo. E non mi sono mai vergognata dei miei pensieri. Anche perché non mi sembra di aver mai offeso nessuno. Se l’ho fatto chiedo scusa. Questo è il testo:

Aerodyne –  Inviato il 15/11/2009, 21.31

“E si checco, parla da solo nel senso che dice un mucchio di stronzate.Eccheppalle,non se ne puo’ piu’ di questi sfoghi da presunte verginelle.Chi le afferma si qualifica per quello che è,una persona ignorante.Un autista francese o tedesco non si sognerebbe mai di identificarsi in quelle parole.Perchè il francese o il tedesco è un professionista conscio dei propri diritti,l’italiano che si esprime come nel video è un lanzichenecco,non è credibile,ha ancora in testa la mentalità del tira e tasi,del guidare 15 ore al giorno perchè è convinto che cosi’ guadagna di piu’ e non si rende conto che quel modo di pensare da servo e schiavo arricchisce solo il padrone.Che mi frega a me se perdo tempo in giro?Quante volte lo racconto nei miei diari?Puo’ scocciarmi perdere tempo non per colpa mia,ma quando finisco le ore di impegno o di guidanon c’è santo,io mi fermo,anche a mezzora da casa.Di questa mia rigidità il frutto è sempre stato il rispetto da parte del datore di lavoro,sa che sono coerente,non sforo ne per vantaggio suo ne mio,in passato altri colleghi han sempre abbozzato,ma se lo fai una volta devi farlo sempre,che ci trovi a rientrare venerdi notte all’una invece di rientrare il sabato mattina facendo la sosta?Guadagni di meno,riposi di meno e se ti becchi la multa(sacrosanta),te la paghi come è giusto,hai voglia di brontolare.
Nel testo del video l’autore si lamenta di dormire nei parcheggi,sai che professionista,sai che viaggiatore,sarà il solito sguattero da localini in pista dalle 3 alle 22 tutti i giorni fino a ieri,domanda,ma sta gente perchè non fa il concorso per guidare il camion della spazzatura o il bus di città?
Domanda per chiodo,fai i container,lo sai che il lavoro è cosi’,se non ti piace cambia no?
Io son di Genova come te e i container non li ho mai voluti fare ci sarà un motivo no?
Che non lo so che si sta delle mezze giornate fermi al sec alla sanità,al vte,alle dogane,in tangenziale a milano ecc?
Che a pranzo sei fermo in un piazzale sterrato nell’hinterland di milano?
Dici sempre che sei un professionista,che hai un sacco di anni di esperienza,bene se vuoi lavorare in regola cambia genere di lavoro no?
Cosi’ vedi anche un po’ di mondo.
Se poi il discorso non è la mezzora che ti manca per tornare a casa ma il tornare a girare come prima(parlo in generale eh,come tanti containeristi han sempre fatto,lo saprai bene),a fare 2 milano o 3 torino al giorno allora è un altro discorso.”

Questa è la mia risposta:

”Ciao a tutti.

E’ parecchio che non scrivo più nel Forum…e qui ci son capitata per caso…ma visto che mi si tira in ballo penso sia giusto rispondere. Ad Aerodyne. Il testo del video di Chiodo è mio, è pubblicato sul blog Buonastrada…quindi forse dovresti fargli delle scuse per le accuse che gli muovi, visto che lui mi ha chiesto gentilmente se poteva farne un video.

E non sono stronzate da presunte verginelle come ci definisci. Se tutti POTESSIMO fare l’internazionale tutti lo faremmo, forse. Ma esistono anche altre tipologie di trasporto che qualcuno dovrà pur fare. Esistono anche altre situazioni di vita, non tutti sono single senza nessuno nessuno che li aspetta a casa, a volte si sceglie di fare il nazionale proprio per essere a casa alle 6 di sera da moglie, figli, genitori anziani, congiunti invalidi, anche solo cani e gatti. NESSUNO ha difeso chi guida 15/18 ore al giorno, anzi, si parla di chi si è visto elevare verbali per BEN 13 minuti in più: un grave delitto, vero? Ti garantisco che è successo!! E a più di un collega!!

Di certo non si arricchisce il padrone ma lo stato in questo modo. Quello stesso stato che fino a ieri “beveva caffè”…e oggi non può più avere tolleranza nemmeno per un quarto d’ora. Quello stesso stato ASSENTE in tangenziale a Milano quando io son li a far colonna e accumulare minuti, mezzore, ore sul disco e intanto vedo 200 auto sfrecciare tranquillamente in corsia di emergenza…probabilmente tutta gente che ha fretta….e non può far colonna come gli altri…

A te non frega niente perdere tempo in giro, a me si. Si perché ci sono delle sere in cui DEVO essere per forza a casa per motivi di famiglia, ho le mie ore arrivo a Melegnano tutto bene, nessuno che segnala nulla, imbocco la tangenziale e ci sto 3 ore 3…e secondo le leggi mi dovrei fermare a Lainate perché ormai sono fuori. Ti chiedi perché sono fuori: perché tutta quella gente che l’ha intasata la tangenziale HA il diritto alla mobilità, a poter andare a Fiere, partite,concerti ecc…è giusto, ma allora è anche giusto che io possa tornare a casa mia, perchè se nella macchina di fianco al mio camion c’è un operaio che ha lavorato le sue ore a Lodi e abita a Busto come me e ci mette lo stesso tempo ad andare a casa che ci metto io, non rischia niente né quella sera né mai. Questa è solo una questione di giustizia…..non di essere schiavi dei padroni!!!!

E non sono nemmeno una sguattera da localini…facevo il sud con un camion con cabina corta, senza branda, senza riscaldamento autonomo, senza aria condizionata quando ho cominciato e ho dormito dappertutto in Italia, anche in parcheggi sterrati in mezzo al nulla…senza tante storie. E per più di dieci anni. E con un occhio sempre aperto per paura di essere rapinati…forse un po’ di esperienza ce l’ho.

Se tutte le ditte fossero come dici tu, che basta dirgli “io rispetto tutto” per farlo, forse non ci sarebbero in Italia cosi tante ditte con autisti stranieri come dipendenti da sfruttare …evidentemente tanti italiani hanno preferito smettere e hanno ceduto il posto piuttosto che cedere ai ricatti….

Nel video comunque si parla di altre cose, nessuno si lamenta di essere sfruttato dai padroni ma schiacciato dal sistema Italia che non è lo stesso di quello francese o tedesco da come racconti tu….anche se quando leggo i testi su Fieredetreroutier non mi sembra che le loro lamentele siano tanto diverse dalle nostre…per la serie :tutto il mondo è paese!

A volte prima di puntare il dito contro qualcuno e sparare a zero bisognerebbe pensare cosa c’è dietro alle persone, a quali motivi a volte ti obbligano a sforare la mezzora. E ti posso garantire che ce ne sono anche di seri. Basterebbe ascoltare. Basterebbe essere un po’ più umani, le regole servono per una convivenza civile e vanno rispettate, ma non devono diventare disumane. In nessun caso, mai. Perchè anche il camionista è un essere umano come tutti gli altri, e non lo spegni con un giro di chiave insieme al motore del camion.

 

Buona strada a tutti.”

 

Poi  vi aggiungo un video denuncia di un collega austriaco aid2003, si intitola “DAILY NIGHTMARE” (INCUBO QUOTIDIANO) ed è dedicato alla difficoltà di trovare un parcheggio per rispettare le ore di guida, è girato in Italia sull’A4, dove  gli è toccato dormire in piazzola 9 ore…è un po’ lungo ma giustamente la dice lunga sulle condizioni in cui siamo costretti a lavorare…

W W W  l’Italia per l’ennesima volta!!!!

Buona strada a tutti sempre!!



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Tra fantasia e realtà




Ciao…

domenica pomeriggio, cielo grigio e triste…non viene voglia di uscire…

cosi vi segnalo qualche altro video, questa volta sono tutti del nostro amico Chiodo…magari li avete già visti, magari no, io lo faccio soprattutto perché volevo ringraziare Roberto della sorpresa che mi ha fatto trasformando in immagini le parole del mio ultimo post…parole di denuncia di una situazione al limite del paradosso…visto che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e qui si stanno multando i lavoratori nello svolgimento di un loro diritto…mi vien da chiedermi se queste multe non siano “incostituzionali”? …..







Quest’altro è più divertente: la TONITRANS è la ditta di trasporto per cui tutti vorremmo lavorare….cosi non avremmo i problemi denunciati nel video precedente…ovviamente un sogno ad occhi aperti….





Per ultimo un viaggio sulle strade italiane a ritmo di musica, perché la voglia di partire non manca mai!!!





Buona visione e buona strada sempre!!!




















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Meditazioni di una camionista…come dire…perplessa…




VENERDI 13…e un’amara  riflessione…

 

131120099271E’ da poco passata la mezzanotte e mezza quando entriamo dal cancello della scuderia.

Che strano tornare in piazzale dopo due settimane di assenza forzata. Fa freschetto, la luce gialla dei lampioni illumina il terreno, l’autotreno è parcheggiato in ribalta…un giro di chiave e il silenzio è interrotto dal suono del sei cilindri che comincia a girare, guardo il camion venire avanti, sobbalzare su una buca, Stef scende e chiude le porte del rimorchio poi viene verso di me che aspetto vicino alla porta del magazzino, sono pigra, non avevo voglia di attraversare tutto il piazzale a piedi. Salgo in cabina dal lato passeggero, ma la mia mente è già dietro il volante…Si parte.

L’autostrada è deserta, ci fermiamo all’area di servizio di  S. Zenone: voglio guidare!!!!!

131120099284Mi sistemo il sedile, abbasso il volante, sorrido mentre metto la marcia e guardo nello specchio prima di partire. Mi sento già meglio!! Mi immetto sulla grande, raggiungo la velocità di crociera e imposto il cruise.  Quanto mi mancava l’autostrada? Non mi sembra vero essere qui! Mi aspettano chilometri bui in cui posso lasciar scorrere i miei pensieri, è questa la mia vita, qui, nella cabina di un camion che corre nella notte. Non c’è in giro nessuno fino a 131120099288Bologna, mi ero ripromessa di non sforzarmi e di fermarmi alla Cantagallo ma ho tirato dritto…un po’ di appennino, qualche deviazione, colleghi che spuntano come funghi dopo una giornata di pioggia: sono tutti concentrati qui, in questi 80 km di montagna!!! Ma non fa niente, era quello che desideravo, il rimorchio stasera è un po’ ballerino e in salita non è lo stesso che essere con solo la motrice, bisogna scalare in settima e starsene buoni buoni. Arriviamo al deposito che hanno già aperto, sganciamo li il rimorchio e andiamo a dormire davanti al primo cliente. Stef si fa il giro delle consegne, io me ne sto al calduccio in brandina a far telefonate con gli amici. Poco dopo mezzogiorno, dopo aver riagganciato il rimorchio ripartiamo….io fremo ma aspetto fino a Cantagallo, non devo essere impaziente, continuo a ripetermelo, non devo rischiare di farmi male di nuovo!! Com’è diversa l’autostrada di giorno, non c’è tanto tempo per i pensieri, bisogna stare attenti a tutto e a tutti, è impossibile mettere il cruise a Bologna e toglierlo a Milano: c’è sempre qualcuno che per un motivo o l’altro ti obbliga a rallentare. Il cielo è grigio, da tipica giornata di novembre, imbocco la tangenziale Ovest e ne percorro un pezzo, ma poi cedo di nuovo il volante…c’è parecchio traffico, in coda milanesesud sono fermi per parecchi tratti, qualcuno dice che il venerdì è la solita “VIA CRUCIS” questa strada…e tornare a casa è sempre più un problema se si devono rispettare le ore di guida, e questo è un vero tasto dolente visto che ultimamente parecchia gente si è vista elevare verbali per aver sforato anche solo di mezz’ora sul disco e siccome ti controllano i dischi di 28 giorni diventa un vero problema. Son punti che volano e Euro che se ne vanno…nessuno pensa che un’ora buttata nel traffico allucinante di una tangenziale possa condurre a simili conseguenze. LA LEGGE E’ LEGGE, RIBATTERA’ QUALCUNO,  ok, ma provate a dire ad un operaio che ha lavorato le sue ore, ne ha fatta qualcuna di straordinario, che NON PUO’ TORNARE A  CASA A DORMIRE  perché  a quel punto non è più in grado di guidare e che gli toccherà passar la notte negli spogliatoi della ditta. O al venerdì pomeriggio che non può partire per il suo weekend al mare o ai monti ma prima si  DEVE FARE 11 ore di pausa !!! Il paragone non regge? Regge eccome: siamo l’unica categoria multata perché lavora un po’ di più (e non sto parlando di chi esagera guidando 15/18 ore al giorno, ma di chi sfora di poco!!!) in un mondo in cui tanti (a sentire un NOTO MINISTRO) sono fannulloni!!! Mezz’ora in più oggi, un quarto d’ora ieri, una pausa interrotta dieci minuti prima, piccole infrazioni cosi, sommate per 28 giorni e TI RUBANO lo stipendio!!!!! QUESTA NON E’ LEGGE UGUALE PER TUTTI!!!!! Allora dateci una viabilità sostenibile, dateci tempi di attesa umani (non posso aspettare 4 ORE un controllo bolle!!), riducete le attese nei porti, negli stabilimenti, nelle logistiche, fate che arriviamo scarichiamo al volo e ce ne andiamo, togliete i divieti di sorpasso assurdi cosicché io coda in appenninoquando sono vuoto o leggero non debba metterci lo stesso tempo a far gli appennini di uno carico e perderci mezzora!!! Quella mezz’ora che mi potrebbe costare un verbale e 2 punti!!!! Guidare 4 ore e tre quarti per arrivare in tempo in un luogo di scarico e non dover aspettare il pomeriggio non può essere una cosa cosi grave, provate a pensare a un CHIRURGO che durante un’operazione lunga dovesse interrompere il suo lavoro per far la PAUSA!!!! Eppure il suo compito è ben più impegnativo….lui si che ha nelle mani una vita umana!!! Potrei continuare all’infinito a fare esempi ma mi fermo qui se no mi viene il nervoso. Non sono casi isolati quelli di cui parlo, sempre più colleghi ci sono incappati convinti di trovare un po’ di comprensione da parte di chi le leggi le deve far rispettare ma che sa anche in che condizioni siamo costretti a lavorare dal sistema Italia!! Quasi che gli unici criminali in questo strano paese fossero proprio i camionisti…obbligati a dormire in un parcheggio, a volte senza servizi, a mezz’ora da casa per non rischiare punti e multe assurde!! GRAZIE!! E non mi dite che è una legge europea, lo so, come so che chi fa le leggi su un camion non ci è mai salito, e in un parcheggio non ci ha mai dormito, e in un mese guadagna quello che noi forse guadagnamo in un anno, ma lui è pagato per far dannare gli altri…e ci riesce benissimo!!

O forse hanno trovato una nuova mucca da mungere, fino all’ultima goccia di latte….????

Buona strada  (??) a tutti…..




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Lady Driver

 

 IL PASSEGGERO INVISIBILE

Lo si poteva vedere tutti i giorni alle dieci e dieci prendere sempre lo stesso autobus, sia col sole che con la pioggia, era fermo ad aspettare poggiato sul suo bastone. Due corse in silenzio, non una parola, non un sorriso. Seduto nella parte anteriore, vicino al vetro, quello era il suo posto, che nei giorni di calca si accaparrava man mano che scendevano gli altri passeggeri.

Il vecchio aveva il volto disteso, pochi capelli che copriva con un cappello nero, la barba rasata tutti i giorni, ma con qua e là ciuffi sfuggiti al rasoio.

Il vestito, scuro anch’ esso, logorato dal tempo, ma mai acciuffato.

Camminava a stento, quasi trascinando le gambe, ma rifiutava ogni tipo di aiuto da parte degli altri passeggeri nel salire a bordo.

Passava tre ore del suo tempo guardando attraverso il vetro dell’ autobus, sia stato esso sporco di polvere o bagnato dalla pioggia.

Successe in una giornata d’ inverno, una di quelle che sembra uguale alle altre, che, al ritorno dalla seconda corsa, salì a bordo una persona, una donna sulla settantina, ma impegnata a nascondere bene la sua età.

Una di quelle con pelliccia di ratto e posizione bene eretta sui tacchi, le labbra rosso fuoco ed uno spesso strato di cipria insinuata tra le rughe della pelle.

Notai il vecchio scrutarle il volto e chiederle: <<Vive qua? Io sono nato in quella casa laggiù!>>

Nel giro di pochi attimi prese vita un discorso fatto di ricordi, di palazzi che non esistevano e campi di grano che non esistono più, di amici che non avrebbero più rivisto e di altri che ancora troppo giovani se n’ erano andati, di chi era rimasto solo con i figli lontani e di chi si sentiva solo anche con la famiglia in casa.

Ascoltai attenta, quasi a voler cogliere dal loro discorso il vero senso della vita; sentii passarmi accanto l’ intera esistenza di una persona che in dieci minuti la stava ripercorrendo tutta.

Eravamo spettatori di un cinema dove lo schermo era il vetro di un autobus.

Si potevano percepire le forti emozioni del vecchio dal tono della voce, mentre lei rispondeva alle domande in maniera essenziale e si specchiava sul vetro rimettendosi in ordine con veloci passate di mano la permanente color mogano.

Due vite diverse, due modi diversi di reagire al passare degli anni: lui con un vestito ormai sciupato, lei con una gonna che quasi le strozzava la vita; l’ una con una borsetta firmata, l’ altro con le tasche della giacca rammendate; lui con un cappello ormai infeltrito, lei con una messa in piega fresca di parrucchiera.

Arrivammo alla fermata dove la signora era diretta, dieci minuti sono pochi per tornare a vivere e li sentii mettersi d’ accordo per rivedersi il giorno seguente. << A domani allora>>, <<si, a domani>> rispose lei.

Il vecchio entrò nell’ autobus l’ indomani alle dieci e dieci con un entusiasmo nuovo, un altro vestito, sempre scuro, ma riesumato dall’ armadio, con scolpiti i segni delle crucce alle quali per chissà quanti anni era rimasto appeso.

Pochi istanti dopo che mi era passato accanto sentii la scia di un profumo pungente, un misto di acqua di colonia e fragranza di pino, di chi ha coperto l’ odore della pelle con il profumo.

 

 

Arrivati alla fermata dell’ appuntamento, non c’era nessuno.

Fece anche la terza corsa quel giorno, ma man mano che scorrevano le fermate, cresceva la malinconia per un passato ormai perso.

Tre giri per tornare al punto di partenza.

Arrivammo a pochi metri dalla fermata dove tutti i giorni saliva a bordo e lo sentii borbottare con voce cupa: << signorina!>> con tono di domanda.

Non gli diedi peso, l’ autobus era colmo e la sua richiesta troppo comune.

<<Autista!>> disse con voce più alta.

<<Si>> risposi io.

<<Mi può scendere alla prossima per cortesia?>>.

Calisti Simona

Questo è il racconto di una Lady Driver, secondo il mio parere stupendo, lei è un’autista di pulmann, che ho trovato navigando, è stata protagonista di uno spiacevole episodio di discriminazione…
ho pensato di rendervi partecipi, cosa ne pensate? ;

http://file.bastia.it/giornali/corriere/2006/perugia-240506.pdf

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Senza titolo 35

Diverse volte nell’arco del periodo, che mi vede portavoce di questo gruppo, ho avuto modo di ascoltare e apprezzare le parole di tutte quelle Lady Truck che s’impegnano italia_fioriper migliorare il mondo del trasporto, in tutte le sue sfaccettature, entrando a far parte di un sindacato o un’associazione; non conta fare i nomi, si parlerebbe di Trasporto Unito e Assotir, come di Cna e tanti altri… non è nominandoli che esprimerei meglio il concetto… In un momento di crisi economica grave, la tanto nominata ripresa non è arrivata, anzi nella mia zona si precipita più di prima… è un segnale positivo che ci siano colleghe che hanno voglia d’investire il loro tempo e le loro energie per migliorare il settore, crederci è un vero segnale di speranza e il Gruppo non può che ammirarle e fargli i complimenti; quello che non vogliamo fare, per questo siamo state criticate in passato e sicuramente lo saremo in futuro, è prendere una posizione appoggiandone uno a discapito dell’altro; ma soprattutto non è lo scopo per cui questo gruppo si è formato, cioè Socievolizzare… conoscere le colleghe, autiste e/o Camion_rossopadroncine, senza distinzioni di nessun tipo… belle o brutte,giovani o più anziane, antipatiche o simpatiche, sincere o false, eterosessuali o omosessuali, estroverse o introverse, loquaci o timide, realiste o sognatrici… ognuna di noi ha una storia legata ai camion e la passione per essi ci unisce, poi, chi ha buone qualità viene apprezzata di più di altre, questo è vero, ma è una selezione naturale, come sono nate Amicizie sincere si sono verificati anche casi d’insofferenza, come nel quotidiano, come nella vita e in questo periodo di malcontento generale anche le piccole incomprensioni tendono ad espandersi… camion5Riconoscere la targa sul parabrezza è sempre piacevole e sorridere viene naturale, come chiedersi chi è, se non la si conosce già; il nostro punto d’incontro maggiore è condividere la passione per i camion, piccoli o grandi non ha importanza come non ne hanno la tipologia di trasporto, la marca, l’età, le tratte percorse… non ci dobbiamo misurare, solo conoscerci, perché ognuna di noi è una Lady Truck , ognuna di noi ha esperienze e cultura diversa, convinzioni ed idee, come è giusto che sia… le nostre attività sono finalizzate solo alla beneficenza e a dare al mondo esterno una visione del “mondo dei camion” diversa da quella che è luogo comune; sappiamo esserci mille argomenti e problematiche di settore, li conosciamo bene, ma a priori camion1sappiamo misurare le nostre forze e le nostre possibilità e vogliamo  essere coerenti col nostro obbiettivo iniziale… Potrei fare l’esempio delle Lady che hanno seguito le orme del papà con caparbietà e ora possono vantare esperienza e professionalità, una delle quali è stata premiata come “giovane imprenditrice”, ma che si unita al gruppo esattamente come chi è autista, con una modestia singolare, portando solo idee per la crescita nostra e del gruppo… potrei parlare di un’altra Lady e della sua disperazione il giorno che mi ha telefonato piangendo, la ditta a gestione familiare era al tracollo e licenziare un autista le dava l’impressione di mandar via di casa un figlio… oppure di quella che dopo la gravidanza ha lottato con denti e unghie per trovare un camion 4camion da guidare, il titolare durante la maternità l’aveva sostituita e in seguito ha venduto il mezzo, licenziandola…Tante esperienze a confronto, tante vite diverse e la consapevolezza di avere poco tempo e altre priorità, di questo è formato il nostro gruppo e la maturità di riconoscerlo… la stessa che ci fa allontanare, subito, chi sale in cattedra a dirci cosa, quando e come dovremmo fare le cose… Entrare in polemica non vale la pena, disperdere energie a spiegare a chi non vuol sentire neanche… c’è stata chi mi ha criticato per non aver informato le Lady di una proposta di legge che vorrebbe presentare, di non aver voluto aiutare a raccogliere firme ma essa stessa non ha voluto sentir parlare delle nostre iniziative per beneficenza, dicendo di avere cose più importanti a cui pensare, forse invece solo troppo piccole e sconosciute al mondo… avrebbe potuto spiegare lei stessa, avvicinandole una per una, come facciamo noi quando incontriamo una nuova collega…mettendoci la faccia!!!

Buona Strada!!! 

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