Posts Tagged "sicurezza"

Donne… in pericolo

Ciao a tutte/i

oggi ho letto questa notizia e sono rimasta ammutolita, come tutte le altre volte che ho verificato che ci sono etnie che pur di non perdere il possesso sulle loro donne, mogli, figlie o sorelle che siano, sono pronti a sopraffarle fisicamente e nei casi più gravi a ucciderle.
Qui finisce la mia democrazia, di violenti ne abbiamo già in abbondanza  indigeni,  se mantieni un atteggiamento violento nei confronti delle donne della tua famiglia, torni subito da dove sei venuto, perchè questo Paese, almeno con le leggi rispetta le donne.
Non vorrei mai leggere che una madre muore per proteggere la figlia dalle "sprangate" dei familiari…

 3/10/2010 (19:13) – LA TRAGEDIA DELL'IMMIGRAZIONE
Uccisa a sassate dal marito pakistano
La figlia rifiutava le nozze combinate

Butthamad Kahn portato via dai carabinieri a Novi (Modena)

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
MODENA
Padre e figlio «puniscono» a sprangate la figlia e sorella che rifiuta un matrimonio combinato, poi con un sasso, usato forse solo dal genitore, mettono a tacere la disperata difesa della madre: la giovane è grave, ma non in pericolo di vita, la mamma è morta sotto i colpi di una storia che ricorda quella di Hina Saleem, la pachistana di 21 anni che voleva vivere «in modo occidentale» e che per questo fu sgozzata il 10 agosto 2006 a Sarezzo (Brescia) nella casa dei genitori.

Una similitudine rovesciata. Là morì la giovane Hina Saleem e la madre di fatto accettò le scelte del padre. Qua è la mamma di Nosheen Butt a pagare il prezzo più alto per una ribellione ritenuta evidentemente oltraggiosa da «morire». È successo nel pomeriggio attorno alle 16.30 nel cortile di un edificio del centro abitato di Novi di Modena, via Bigi Veles 38. In quella casa la famiglia e i cinque figli vivono da alcuni anni e all’interno del giardino si consuma il dramma, ancora tutto da definire e da decifrare. Ma sembra proprio, almeno così si apprende nell’ambiente investigativo, che la ventenne Nosheen si sia ribellata alla decisione familiare di affidarla in sposa a un connazionale. Pare che in casa in quel momento ci siano anche due degli altri tre figli più piccoli che la coppia, Hamad Kahn Butt, operaio di 53 anni, e Begm Shnez, 46, ha generato, mentre la terza, la più grandicella, sarebbe stata fuori. Sembra che a colpire la ragazza, con una spranga che l’ha ridotta in gravi condizioni, sia stato il fratello di 19 anni, Humair Butt, anche lui operaio, aiutato dal padre, che poi avrebbe impugnato una pietra con la quale colpire la moglie, di 46 anni, uccidendola.

Alla scena hanno assistito alcuni vicini, che hanno chiamato i soccorsi. Sono intervenuti il 118, per una corsa verso il grande ospedale di Baggiovara in cui se non altro è stata giudicata non a rischio di morire la figlia «ribelle», e i carabinieri, che sono riusciti a fermare padre e figlio e a portarli in caserma a Novi per un lungo interrogatorio: hanno scelto di fare scena muta, di non rispondere alle domande.

Sono molti gli interrogativi che restano aperti quando è ormai calata la notte sul paesone della ricca provincia modenese che tanta immigrazione ha attirato negli ultimi anni. È grande la comunità pakistana, impiegata soprattutto in agricoltura. Ma sconcerta la somiglianza tra questa storia di cronaca nera e quell’altra di quattro anni fa nei dintorni di Brescia, per la quale Mohamed Saleem, il padre di Hina, è stato condannato a 30 anni di carcere, insieme con i due cognati della vittima per hanno avuto 17 anni a testa per avere aiutato il padre ad occultare il cadavere. A Novi un rifiuto di nozze combinate, a Sarezzo la voglia di vivere liberamente la relazione col proprio fidanzato italiano. In entrambi i casi, la logica del possesso fino alle più estreme conseguenze ha reso spietati assassini due padri. E soggiogate fino alla morte le mogli, le figlie.

Tratto da : La Stampa.it

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Si torna ai contanti…

  

 Ciao a tutte/i
leggendo questo articolo mi è venuta in mente la conversazione telefonica con una collega della settimana scorsa, si torna indietro anzichè andare avanti… avevamo raggiunto le condizioni per viaggiare con poco contante in cabina, tessere, bancomat, carte di credito e telepass ci agevolavano ed ora si dovrebbe tornare a riempire il portafoglio perchè si potrebbe incorrere in una sanzione che prevede il pagamento in contanti; mi tornano in mente le lacrime di rabbia quando in meno di una settimana, con due camion diversi e diversa dinamica ci ho rimesso due borse e parecchie centinaia di euro… la stessa pattuglia che raccolse la denuncia disse che in un momento di crisi, i camionisti rimanevano un facile bersaglio perchè dovendo viaggiare hanno sempre cifre che gli permettano di far fronte alle necessità e i "professionisti" lo sanno bene.
Altro discorso per la merce, che in caso di sequestro del mezzo o semplice ritardo per un fermo di ore,  verrà consegnata in ritardo o avariarsi…;
spesso poi l'autista ha informato l'azienda delle avarie del mezzo ma non sono state eseguite le riparazioni e se rifiuta di partire viene "ricattato" che fuori c'è la fila di altri conducenti pronti a partire…
Senza portare il discorso su rappresentanti dello Stato che hanno infangato la loro categoria "bevendo" caffè più o meno costosi… ;
A voi le considerazioni, su questa parte delle modifiche del codice della Strada in vigora da alcune settimane, ma che portano sempre e solo a colpire i Camion, più controlli possono portare al rispetto delle normative e reprimere le infrazioni, ma lo stesso Ente che legifera dovrebbe anche considerare che se i trasporti venissero retribuiti col giusto ricavo, molte di esse non verrebbero commesse.5banconote[1]

Pagamenti su strada solo in contanti
 
 03 settembre 2010
Il nuovo CdS impone in alcuni casi l'immediato pagamento della sanzione, pena il fermo del camion. Ma la Polizia non ha i Pos per le carte di credito.
 
La riscrittura dell'articolo 39 del Codice della Strada è nata per evitare il mancato pagamento delle sanzioni da parte degli autotrasportatori stranieri, ma può rivelarsi un boomerang per le imprese italiane. Infatti, come rileva TrasportoUnito, la norma vale per tutti i veicoli sanzionati ed in alcuni casi prevede il fermo del camion in caso di mancato pagamento. Pagamento che, però, allo stato attuale deve essere effettuato solo in contanti, perché le Forze di Polizia non sono attrezzate per ricevere pagamenti con moneta elettronica (bancomat o carta di credito).
 
Quindi, gli autisti dovranno tornare a riempire i portafogli di contante, dopo che negli anni scorsi si erano progressivamente "sgonfiati" grazie all'utilizzo delle carte di credito per l'acquisto di carburante e per il pagamento dei pedaggi. Ciò comporta per l'impresa sia un'immobilizzazione di capitale (in un periodo di scarsa liquidità), sia il pericolo di furti e rapine. L'alternativa è dedicare una risorsa aziendale che accorra in tutta la Penisola a sbloccare i veicoli fermati.
 
"Il provvedimento pone anche alcuni dubbi di legittimità", spiega Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito. "Il fermo amministrativo propone una sproporzione fra il valore della sanzione e quello del mezzo posto sotto sequestro ed alle merci che si trovano a bordo. Inoltre, siamo di fronte ad una difformità di trattamento tra chi guida un'autovettura e un veicolo pesante. Tra l'altro, il fermo amministrativo del veicolo, in attesa del pagamento della cauzione in denaro contante, espone l'impresa di autotrasporto anche al rischio d'inadempimento del servizio, del ritardo nella consegna, se non addirittura delle responsabilità per avaria della merce".  

Tratto da: Trasporto Europa
 
 
 
 

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Buona Strada al collega Roberto

  Ciao a tutte/i

molte Lady Truck frequentano il porto di La Spezia, abbiamo anche partecipato ad un'iniziativa di un Ente che si occupa di sicurezza sul lavoro, leggere questa notizia lascia sconcertate, ;mi è stato riferito che non si è fatto un minuto di fermo dopo l'incidente a differenza di quando vittime sono operatori portuali, ci sono diversi articoli in rete, in nessuno ho trovato traccia di iniziative di commemorazione, la vita di un camionista vale veramente poco, anche per i collaboratori quotidiani… non si dovrebbe MAI morire di Lavoro, ma in questo caso bisognerebbe ricevere tutti lo stesso trattamento!!! STOP alle Vittime sul Lavoro!!!

Addio al camionista morto a La Spezia

Si sono svolti venerdì nella chiesa di Santa Maria del Piano i funerali di Roberto Mattioli, l'autotrasportatore di Lesignano, residente a Gaione, vittima dell'incidente sul lavoro al porto di La Spezia avvenuto lunedì notte. Tanti coloro che si sono stretti intorno ai figli nell'ultimo saluto, celebrato dal parroco di Lesignano don Giovanni Bocchi. Una cerimonia semplice e raccolta nel silenzio, come lo stesso Roberto avrebbe voluto. La salma è poi stata tumulata nel cimitero di Monticelli, paese di cui l'uomo era originario.«Ho sentito forte la presenza dei tanti che gli volevano bene – dice la figlia Barbara -. Anche chi non è potuto venire mi ha chiamato e mi ha fatto forza. Resta un vuoto incolmabile, un dolore inguaribile. Ero molto legata a lui, anche perché vivevamo insieme e condividevamo la quotidianità. Anche le mie figlie Giulia e Silvia, che erano abituate alla sua presenza, stanno soffrendo tantissimo questo distacco». Al 59enne, che ha lasciato anche la compagna Angela e i figli Stefano e Ugo, è stata fatale la manovra di caricamento del suo camion: l'uomo è rimasto schiacciato – come ha confermato l'autopsia – fra un container e la portiera del suo tir. Sull'episodio è stata aperta un'inchiesta e c'è un indagato, il gruista che stava eseguendo le manovre di carico al momento dell'incidente. Tuttavia i primi riscontri sembrerebbero escludere una responsabilità di quest'ultimo. La Procura di La Spezia sta aspettando ora i risultati degli esami tossicologici ed istologici dell'autopsia e a breve il fascicolo dell'inchiesta passerà dal magistrato di turno a quello che si occupa di infortuni sul lavoro. L'incidente ha sollevato un forte dibattito a La Spezia sulla sicurezza di portuali e autotrasportatori: fra il 2009 e quest'anno sono stati almeno tre gli incidenti verificatisi nel porto. Il prefetto di La Spezia Giuseppe Forlani ha intensificato il monitoraggio sull'applicazione dei protocolli di sicurezza concordati con autotrasportatori e associazioni di artigiani. Uno dei problemi maggiori sarebbe il sovraffollamento dei terminal e le lunghe attese per il carico delle merci. Roberto Mattioli, infatti, aveva scelto di caricare il camion verso la mezzanotte, nel terminal principale detto «Ravano», perchè – come aveva spiegato alla figlia in una telefonata poco prima dell'incidente – nel pomeriggio l'attesa sarebbe stata troppo lunga.

Mara Varoli

Omicidio colposo: è questa l'i­potesi di reato, per la morte di Roberto Mattioli, l'autotraspor­tatore di Lesignano e residente a Gaione, vittima di un incidente sul lavoro al porto di La Spezia, lunedì notte. Non un fulmine a ciel sereno, piuttosto un atto do­vuto in situazioni come questa.

Il 59enne è rimasto schiaccia­to durante la manovra di cari­camento di un container sul suo camion. E dalla ricostruzione della dinamica dell'incidente, in cui sono presenti ancora diverse ombre, pare che sia comparso anche il nome di un indagato. Le indagini sono comunque affida­te alla Polstrada e alla Polizia di frontiera marittima. Intanto i parenti sono stati chiamati al­l'ospedale di La Spezia dove sta­mane alle 8,30 verrà eseguita l'autopsia sulla salma di Mattio­li, disposta dal pm Claudia Mer­lino

01/09/2010 Gazzetta di Parma.it

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Entrano in vigore le modifiche al codice della strada.

Ciao a tutte/i
dopo mesi che se ne parla, media, camera e senato… un guazzabuglio inestricabile si è giunti a fine Lugflio a una conclusione e oggi parecchie di quelle modifiche entrano in vigore, sarà utile documentarsi… come si dice…
: La Legge non ammette Ignoranza!

http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/notizie/sicurezza_stradale/00903_2010_08_03_circolare_PS_su_nuove_norme_Codice_strada.html

http://www.poliziadistato.it/articolo/19670-Sicurezza_stradale_ecco_le_novita_del_codice

http://www.sicurauto.it/codice-della-strada.htm

non condivido alcuni punti in cui sembra davvero che chi guida debba mantenere lo Stato, sembrano più improntate sulla repressione che non sulla sicurezza, ma è solo la mia opinione personale.
Speriamo che servano a fre BUONA STRADA!!!

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Corsi di guida sicura

Ciao a tutte/i
ognuno di noi ha un bagaglio d'esperienza, diverso da tutti e ne trae insegnamento; ognuno percepisce la strada individualmente e la condivide con gli altri utenti, ma la formazione dei conducenti è uno degli scogli più ardui da superare, almeno nel nostro Paese;  seppur in forma privata, qualcosa si sta muovendo…

http://www.guidarepilotare.com/guidasicura/corsi_aziende_enti/guida_sicura_ecodriving.htm

http://www.guidarepilotare.com/guidasicura/corsi_aziende_enti/scuola_veicoli_industriali.htm

BUONA STRADA a Tutte/i!!!

gisy

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Codice della strada 2010

 

Codice della Strada: le norme subito in vigore

No alcol ai neo patentati e… multe territoriali.
Zero alcol per i neopatentati; decisogiro di vite sulla questione minicar; rateizzazione delle multe superiori a 200 euro per iredditi più bassi; aumento della periodicità dellevisite per il rinnovo della patente degli automobilistipiù anziani; "federalismo stradale" sui proventi da autovelox.
Ecco gli emendamenti sulle novità al Codice della Strada che sono stati approvati, ieri, dalla Commissione Trasporti alla Camera, e che diventerannoimmediatamente operativi. Il provvedimento, ora, è atteso al via libera, prima della lettura al Senato.
Si tratta, per lo più, di provvedimenti più volte indicati, in passato; e per i quali se ne attendeva una ratifica ufficiale, in modo da entrare immediatamente in vigore.

Neopatentati: vietato bere

Confermato iltasso zero per gli automobilisti in possesso di patente dameno di tre anni: non potranno assumere alcolici. Stesso provvedimento per gli autisti professionali, con ripercussioni anche sul lavoro: gliautotrasportatori dipendenti di aziende, che saranno pizzicati con una quantità anche minima di alcol nel sangue, verranno licenziati.
  
Reddito basso, multa a rate
E' stato alzato l'importo minimo per le contravvenzioni che potranno esserepagate a rate dagli automobilisti che denunceranno un reddito basso (fino a 10.628,16 euro): questo, infatti, passada 150 a 200 euro. Quanto alla confisca del veicolo, questa avrà carattere di misura di sicurezza, e non di sanzione accessoria.

Over 80 al volante: visita ogni due anni

Per la questione degli automobilisti più in avanti con l'età, è stato deciso che gli ultraottantenni potranno ottenere il rinnovo della patente solo dopo una visita medica ogni due anni. E' stata portata da 65 a 68 anni, solo dopo l'esito positivo di una visita medica annuale, l'età massima consentita per la guida di automezzi per il trasporto di persone o di cose, autotreni e autoarticolati con massa inferiore a20 tonnellate. Da ricordare che il Senato aveva approvato questa normativa, ma solo per i conducenti di autobus e fino a 70 anni.

Minicar: cinture e… sanzioni per chi le trucca

Ecco il provvedimento relativo ai quadricicli a motore: le minicar che, negli ultimi mesi, sono salite alla ribalta della cronaca. Entra subito in vigore l'inasprimento delle sanzioni per chi produce, mette in commercio o elabora le minicar per far loro raggiungere velocità massimeoltre 45 km/h. Allo stesso modo, entra subito in vigore ildivieto di mettersi alla guida di una minicar (ma anche di un ciclomotore), se la patente è stata revocata. E, dai prossimi giorni, sarà obbligatorio il montaggio e l'utilizzo dellecinture di sicurezza a bordo delle minicar.

Autovelox: via al "federalismo stradale"

L'importo delle multe a carico di chi viene "fotografato" andranno per il 50% al Comune nel cui territorio è montato l'autovelox, e per l'altro 50% alle competenze territoriali dell'Ente proprietario della strada. In pratica, un "federalismo stradale". Sarà, poi, di competenza deiprefetti la decisione su dove posizionare gli autovelox, fuori dai centri abitati. I proventi delle sanzioni, indica un emendamento che è stato approvato, dovranno essere utilizzati dai Comuni per la manutenzione delle strade, la loro messa in sicurezza, l'adeguamento degli impianti e delle infrastrutture, segnaletica, barriere e spese per il personale. "No", dunque, ad arredi urbani e pertinenze.

Test antidroga

Gli accertamenti per stabilire se l'automobilista sottoposto a controllo sia sotto l'effetto di sostanze stupefacenti si faranno sulla saliva e non più sulle mucose. In più, l'aumento di un terzo delle multe commesse fra le 2 di notte e le 6 del mattino, con tasso alcolemico fino a 0,8 g/l è stato cancellato…
Origine: Motori.it
 

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C' posta… non per noi

Ricevuta questa email, la pubblico volentieri; ci uniamo ai Belli & Budelli nel ringraziare DEBORA & TONINO,  per aver riportato in
Veneto, lo spirito vero dei raduni…

 


GRAZIE A TONINO E DEBORA COL LORO TRUCK FESTIVAL A MALO ABBIAMO POTUTO
PROMUOVERE L'INIZIATIVA DEL MONUMENTO AL CAMIONISTA A GRISIGNANO DI ZOCCO IN
MEMORIA DI TUTTI I COLLEGHI GRAZIE ANCHE ALL'AMICO ADRIEN CHE E' VENUTO CON IL
CAMION DAL BELGIO,A PAOLO DA BOLZANO, LUCIANO DA AOSTA,E TUTTI TUTTI GLI AMICI
PRESENTI.
FRANCO B&B 

 

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Da Salerno….

 “L’Aci promuove il diritto alla libera circolazione e favorisce la mobilità per tutti, senza alcuna eccezione e distinzione”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Aci, Enrico Gelpi, intervenendo a Salerno al convegno “Disabilità e mobilità sostenibile”, organizzato dall’Automobile Club di Salerno con l’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili.posto_auto_disabili-235x300
Ai lavori, aperti dal Commissario straordinario dell’Automobile Club di Salerno, Claudio Meoli, hanno partecipato, tra gli altri: l’assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania, Edoardo Cosenza; il presidente della Provincia, Edmondo Cirielli; il prefetto di Salerno, Sabatino Marchione; l’assessore comunale alla Cultura e alle Politiche sociali, Ermanno Guerra; il presidente dell’Autorità portuale, Andrea Annunziata.
“L’impegno dell’Automobile Club d’Italia verso i disabili”, ha sottolineato Gelpi, “si articola oggi in una pluralità di iniziative che danno vita al programma Aci Sociale per l’erogazione di servizi di assistenza, affiancati da specifiche campagne di sensibilizzazione e nuovi prodotti associativi. Tra questi riscuote particolare gradimento il “Pra a domicilio”, già attivo in 52 province italiane, rivolto ai diversamente abili e a tutte le persone che hanno difficoltà a spostarsi in città per il disbrigo delle pratiche automobilistiche. Il servizio non prevede costi aggiuntivi per i cittadini e sarà esteso a tutto il territorio nazionale”.
Il presidente dell’Aci ha inoltre annunciato che partirà a breve la sperimentazione in alcuni uffici provinciali di uno sportello informativo per il disbrigo di ogni pratica amministrativa, non necessariamente legata all’automobile.
Allargando il contesto oltre i confini nazionali, Gelpi – in qualità di vice presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile – ha evidenziato che la salvaguardia del diritto dei disabili alla mobilità è un obiettivo primario della Fia che sta definendo una guida e una pagina web che troveranno spazio sui siti Internet degli Automobile e Touring Club del mondo, tra cui ovviamente l’Aci.
Da tutti i partecipanti del convegno di Salerno è stato poi sottolineata l’esigenza di una battaglia comune contro gli atti di inciviltà stradale (parcheggio sulle strisce pedonali, occupazione dei posteggi riservati ai disabili, ecc.) che sono la prima causa di disagio oltre che di pericolo per gli utenti più deboli della strada. L’obiettivo di una mobilità sostenibile per tutti non può inoltre prescindere dal potenziamento del trasporto pubblico locale che deve tenere conto di tutte le categorie di cittadini, con servizi più confortevoli e accessibili.

Tratto da TG COM Strada facendo

BUONA STRADA A TUTTE/I !!!

 

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Formazione

 Tendenzialmente noi italiani siamo portati a non informarci bene sulle normative, gli strumenti ci sarebbero anche, il web è l’ultima risorsa, ma molti ancora si affidano al sentito dire da colleghi e amici. Negli ultimi giorni ho avuto diversi scambi d’opinione su tre argomenti diversi, ma la conclusione è sempre quella: poca informazione, o chiamiamola poca formazione. Nel nostro settore formazione significa a mio parere anche conoscenza delle norme.img_cat_2
Il primo episodio in un’officina di veicoli industriali, il meccanico mi chiede di guidare un mezzo per un giro di prova dopo una riparazione, brontolo un po’, non mi piace guidare i camion degli altri, soprattutto non mi piacerebbe che qualcuno a mia insaputa guidasse il mio e uso quel metro di misura. Mi faccio convincere, gli spiego che lui può condurre il mezzo, perché dipendente dell’officina, io no, perché l’azienda non è la mia, dibattito aperto e gli chiedo perché non ha la patente, si giustifica dicendo che i corsi CQC li fanno di giorno e lui non può permettersi di mancare dal lavoro. CQC? ma a lui non serve! Due posizioni completamente opposte e forse si è pentito di avermi chiesto il piacere di accompagnarlo, ma se vuole i corsi per la patente, diverse autoscuole li fanno di sera e li può frequentare, per di più mi ha detto che i titolari parteciperebbero ai costi per l’80 %.scania4
Il secondo episodio nel piazzale Cargocity, siamo in diversi autisti a fare conversazione, il tempo che dovremmo impiegare a riposare lo dobbiamo trascorrere così, per assicurarci che i troppo furbi rispettino i turni; l’argomento esce da un conducente che dice di essere stato fermato da una pattuglia e che gli hanno chiesto la scheda di trasporto e lui non sapeva neanche cos’era, ma non per necessità di giustificarsi con i poliziotti, proprio non lo sapeva e a noi chiedeva come facciamo. Come facciamo? Quando necessita, la chiediamo, ma di solito è già pronta e ci viene consegnata insieme alla bolla. Più di mezzora a spiegare che cos’è e chi la deve compilare e quando.
Il terzo episodio riguarda una conversazione in mensa durante il pranzo, camionisti e magazzinieri si confrontano sulle nuove norme in discussione al Parlamento, tutte idee diverse, ma le conclusioni si riducono a poche certezze, con questo clima di confusione a tavola come potremo essere convinti alla guida? Ad un certo punto mi viene chiesto il mio parere, un po’ titubante cerco di spiegare che finchè una norma o una sua modifica non viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, secondo me non è ancora in vigore, mi deride la maggior parte della tavolata dicendomi che i giornali ne parlano da mesi e che sto troppo sul camion e ogni tanto devo scendere.img_cat_1
Sono ignorante in Diritto e qualche dubbio mi è venuto, interpretare le nostre leggi non è facile per chi lo fa di mestiere, sicuramente non lo è neanche per noi che sulle strade ci viaggiamo, ma non lo è neanche per le altre migliaia, milioni di utenti e ciò non è un bene per la sicurezza stradale, secondo il mio parere.
Voi cosa ne pensate?  Sono solo io ignorante in materia? Perché chi ha conseguito la Patente poi tende a non tenersi più aggiornato? La formazione di un autista non è anche questo?

 

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Il 9 Giugno è passato…

Ciao a tutte/i

il 9 Giugno avrebbe dovuto esserci un Tavolo di trattative tra committenza e Associazioni di trasportatori; ad oggiTmp00009 non ho trovato nessuna notizia riguardo, voi ne sapete qualcosa????
 

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