TRENTO. Paola Cestari: quando era piccola e vedeva un camion diceva orgogliosamente che da grande lo avrebbe voluto guidare. Da grande quando osserva il suo “Gangal” (“diavoletto” in dialetto tirolese) la gente le dice: “Ti si illuminano gli occhi come quando un bambino vede il giocattolo preferito”.
Ma per Paola Cestari, 39 anni originaria di Roncafort, realizzare il suo sogno non è stato per nulla facile: è dovuta emigrare. “La C/E l’avrei voluta prendere già nel 2006, ma mi sono trovata di fronte ad una situazione che mi ha fatto rimandare l’iscrizione che ho poi fatto nel 2013. Presa la patente ho iniziato a presentare domande alle aziende di trasporto trentine, ma la risposta più educata che mi sono sentita dare è stata “non ce la sentiamo di assumere una donna””.
Paola non si arrende, anzi: “ All’Interporto c’era un’area di sosta di un’azienda tedesca, ho fatto domanda e mi hanno offerto un lavoro. Non è stato facile decidere, ma alla fine ho lasciato l’Italia ed ho iniziato l’internazionale, che era il mio sogno”. Ma le radici non sono mai state tagliate: “Lavoro dal martedì al sabato, ma quando posso o passo da Trento per lavoro mi fermo. Se lavoro, i miei mi raggiungono all’area di servizio Paganella e si beve un caffè o si mangia qualcosa. Se sono libera vado a casa dei miei genitori a Roncafort”.
(…) continua sul sito ufficiale.
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