Ciao Lady oggi è una giornata in cui sono triste, Patrizia, sorella di Claudia, lady truck della provincia mantovana ha perso la sua battaglia contro il cancro… proprio con queste parole mi è stato comunicato; e mi tornano in mente tanti ricordi… quando in un supermercato riempivo il carrelli per una comunità e lei mi diceva:" Lo so perchè compri tante cose, perchè ci siamo noi ad aiutarti con i cartoni pesanti… ma si prendi anche questo! " e metteva un cartone da 10 Kg di farina… O quella volta che a una cena in provincia di Vicenza le abbiamo detto che fino a qualche decennio prima la specialità locale era cucinare il gatto e lei scandalizzata si è alzata tra le risate generali e io a rincorrerla a spiegare che in tutte le province italiane la miseria e la fame costringevano a utilizzare tutto ciò fosse commestibile… o l'anno scorso quando al pranzo a Piacenza ha vinto una sciarpa fucsia ed era entusiasta, incredula che fosse lana riciclata e l'avessi confezionata io, e l'indossava anche quando è venuta a trovarmi per il mio compleanno, ho faticato non poco a convincerla a portarsene via anche un'altra… o quando osservando un cavallo si è avvicinata senza timore, perchè lei diceva che dagli animali non c'è nulla da temere, è dalle persone che bisogna guardarsi, ed aveva tutte le motivazioni per dirlo…O quando chiacchierava a tavola col mio papà, rispondendo senza problemi alla tipica curiosità delle persone anziane e facendo i complimenti a mia mamma per i tortellini… vorrei andarla a trovare e invece sono qui ad assistere il mio papà… vorrei averla abbracciata un ultima volta e invece erano settimane non ci sentivamo… vorrei che il tumore non l'avesse scelta e invece se l'è portata via e spero proprio non abbia sofferto… spero non si sia resa conto che era la fine di un viaggio…
CIAO PATRIZIA & Buona Strada per questo ultimo viaggio… veglia su Claudia che ti ama tanto…
quante volte si sentedire, o si pensa che i giovani di oggi non sanno comunicare, che si chiudono in un mondo fatto di elettronica e solitudine, escludendo il resto del mondo… Questo video invece dimostra che un gruppo di amici può esprimere i propri sentimenti, proprio con gli strumenti che hanno a disposizione e che utilizzano nel quotidiano… per ricordare Mattia…musica, parole ed immagini…
Veramente bello, complimenti!!! BUONA STRADA agli Amici di Mattia!!!
Ciao Lady da anni diciamo che in caso di morte il camionista deve essere considerato una VITTIMA del LAVORO e non di un incidente stradale, sembra poca differenza perchè non si ridà la vita a nessuno, ma non è così, l'opinione pubblica e le istituzioni devono riconoscere la differenza e devono cambiare atteggiamento, finirla con la loro indifferenza…
Smettere di lasciar passare il messaggio:" Ma faceva il camionista!!" come se comprendesse un'ipoteca sulla vita!
abbiamo conosciuto tanti amici e i loro familiari in questi anni; oggi purtroppo è venuto a mancare il papà di Manuel, che alcune di noi avevano conosciuto a San Giorgio Piacentino; in questi casi non ci sono mai le parole giuste, un abbraccio silenzioso per essere vicine a chi tante volte ha fatto festa insieme a noi, il nostro modo di fare le condoglianze… sapendo che non potremo essere presenti domani per il funerale.. BUON VIAGGIO…….
Ciao Lady questo è un ragazzo che ha perso la vita in un pomeriggio che stava facendo commissioni per i suoi genitori, era sul suo apecar e un'automobile l'ha tamponato, scappando per sottrarsi alle proprie responsabilità, senza prestargli nessun soccorso, che sarebbe stato inutile, perchè Mattia aveva subito un urto troppo violento per sopravvivere…Responsabile,un pirata della strada, una persona, anzi una bestia, che causa l'uso di stupefacenti ha causato la morte di altre persone in passato e nonostante tutto continua a drogarsi e spezzare vite… qualcuno, oltre a lui non è responsabile di avergli riarmato la mano, ridandogli la patente?
Qualcuno avrebbe potuto fermare questo pericolo pubblico e non l'ha fatto! Un tossicodipendente non dovrebbe guidare nessun mezzo! Scusate lo sfogo personale! Grazie per questa iniziativa allo sci-club. Buona Strada a mattia che non ha avuto il tempo di crescere!!!
Ciao a tutti!!!
Lo SCI & SNOWBOARD CLUB TUTTO BIANCO con cui Mattia ed i suoi amici hanno trascorso bellissimi momenti assieme, per ricordarlo, organizza il 1° MEMORIAL "MATTIA CORRADINI", gara di Sci alpino al Monte Cimone (MO).
Per ulteriori dettagli guardate il link della manifestazione. http://tuttobianco.blogspot.com/
Vi aspettiamo numerosi a vedere la gara e per ricordare un caro amico, Mattia, 1° atleta del ns. Sci club fin dalla sua nascita nel 2003.
Inizia una nuova settimana e ci auguriamo tutti che sia Buona, per noi stessi e per i colleghi… Ripensando a quella appena trascorsa e leggendo un post di Mony, mi pongo una domanda, lo sarà? So che in questi giorni sono pessimista, so anche di avere buoni motivi per esserlo, ma vorrei non trasmettere agli altri questa malinconia… eppure i pensieri corrono, corrono… e non solo a ciò che mi riguarda da vicino, anche a chi affronta un destino avverso… corrono a chi ha perso la vita in solitudine, nella cabina del suo camion, in una posizione in cui avrà riposato tante volte e questa è stata l’ultima… quella scatola di metallo in cui ci sentiamo a nostro agio, che ci ha protegge tante volte, di cui conosciamo ogni centimetro e che per tanti è stata l’ultima cosa che gli occhi hanno visto… ripenso al mio amico Pioppa, che ha perso la vita nel suo 190 Turbostar grigio in Tangenziale a Milano… a Luca rimasto senza ossigeno, causa il riscaldamento autonomo, in una piazzuola direzione Roma una domenica notte e tutti noi della Piastrellawalley siamo passati a fianco ignorando ciò che gli stava succedendo… si poteva svegliare??? A quell’autista di bisarca trovato dopo due giorni in Trentino in un’area di servizio… a quell’autista di una ditta emiliana che il Golfo dei Poeti è stato l’ultima sua meta… e tanti altri…di cui ho sentito parlare o letto,… sicuramente tanti altri di cui non ho mai saputo nulla…
Fabrizio De Andrè ha scritto queste parole, che mi sembrano appropriate per salutare i colleghi:
Quando la morte mi chiamerà
nessuno al mondo si accorgerà che un uomo è morto senza parlare senza sapere la verità che un uomo è morto senza pregare fuggendo il peso della pietà
Cari fratelli dell'altra sponda cantammo in coro giù sulla terra amammo in cento l'identica donna partimmo in mille per la stessa guerra questo ricordo non vi consoli quando si muore, si muore soli questo ricordo non vi consoli quando si muore, si muore soli
Mony ha scritto sul Chiodoblog queste parole esprimendo le sue riflessioni:
Andarsene da soli
Io amo fare questo mestiere. Ne ho parlato spesso delle emozioni che mi danno il viaggiare, la strada, l'orizzonte, il motore che canta sotto di me, il baracchino o la radio che mi tengono compagnia… Tante cose belle. Ma ci sono anche i risvolti negativi. Non parlo della fatica, perché quella riguarda tutti i lavori. Parlo della fine drammatica che purtroppo capita ad alcuni di noi. E anche questa cosa è comune a tanti lavori, a tutti i lavori. Un incidente stradale può coinvolgere chiunque in qualsiasi momento della giornata. E riempie sempre di tristezza anche se è una cosa che teniamo in conto. Anche l'infortunio al momento delle operazioni di scarico/carico, a volte tutte le misure di sicurezza non sono comunque sufficienti a salvarti la vita… perché l'imprevisto è sempre in agguato. Le chiamano morti bianche…per me sono solo morti…sempre. Ma c'è una cosa che mi ha lasciato sempre sgomenta, è quando qualcuno viene ritrovato morto in cabina… in quella cabina che per tante ore è la nostra casa, il luogo dove viviamo, dove a volte mangiamo, dove spesso dormiamo, quel luogo che ci da sicurezza e sembra proteggerci dal mondo fuori. E' notizia di pochi giorni fa di un collega ritrovato morto nel suo camion a Spezia, ma quanti come lui ? Anche amici miei… anche giovani… dal sonno al sonno eterno. Rimangono solo i ricordi e la domanda: avrà capito ? Avrà sofferto ? Lo so che anche queste cose non capitano solo ai camionisti… ma a volte la solitudine non è una bella compagnia e andarsene via cosi, da soli, mi sembra una cosa troppo triste… e oggi sono veramente triste… saranno il cielo grigio e la nebbia che sta calando che mi fanno fare questi pensieri… Buona strada a tutti i colleghi. Sempre.
Scritto da:Ironduckmoni sabato 15 gennaio 2011, h 16:00
Non cerchiamo di dare più valore alle vite di chi fa questo mestiere, solo che passando ore, giorni… sul camion è possibile che il destino ci riservi di passarci anche l'ultima… e potrebbe essere tra l'indifferenza dei passanti, perchè non c'è niente di strano in un camion parcheggiato… e se c'è qualcosa di anomalo, il luogo,l'ora, la posizione del mezzo… tanto…, è solo un Camionista!
Ciao Lady l'anno sta per finire e i camionisti continuano a pagare il loro tributo in fatto di vittime; ieri un collega ha perso la vita durante le operazioni di scarico, cadendo dal mezzo. Troppo banale dire che l'Autista non dovrebbe scaricare. Ogni tipologia di trasporto è diversa, i bisarchisti caricano loro stessi le vetture, come chi trasporta macchinari agricoli, esattamente come chi trasporta animali vivi e il rischio di farsi male, o peggio ancora di morire è sempre alto; ma ci sono tipologie di trasporto in cui non è possibile materialmente parcheggiare il camion e aspettare che qualcun altro si occupi delle fasi di scarico, poi a volte anche rimanere in cabina comporta rischi, qualche anno fa a 5 km da casa mia, un'autista è rimasto schiacciato da una trave di cemento caduta dalla gru e non ha avuto neanche il tempo di rendersi conto dell'accaduto. Tante, troppe le famiglie che piangono un parente che non viene neanche ritenuto: VITTIMA del LAVORO!!! La nostra professione non è solo usurante ma anche pericolosa!!!
Tratto da : Nesw
Cade dal camion e muore sul colpo
Il nocerino Luigi Quatrano ha perso la vita in provincia di Alessandria • alessandria. Un camionista di Nocera Inferiore, Luigi Quatrano, 53 anni, è morto ieri per un incidente sul lavoro che si è verificato poco dopo le 15,30 alla frazione Gerbidi di Sale, in provincia di Alessandria. Quatrano è caduto dal proprio camion da un’altezza di circa un metro e mezzo, ha battuto la testa ed è deceduto sul colpo.
• L’incidente è accaduto alla cascina Ravera, gestita da Davide Ravera, 38 anni, che si trovava alla guida di un carrello elevatore e stava scaricando, insieme a Luigi Quatrano un altro carrello elevatore. Secondo una prima sommaria ricostruzione dei fatti, il camionista di Nocera Inferiore era salito sul mezzo per fare da contrappeso quando, per cause ancora in corso di accertamento, è scivolato ed è caduto.
• Inutili i soccorsi del 118 che sono tempestivamente intervenuti, ma il medico in servizio per le emergenze non ha potuto far altro che constatare il decesso del cinquantatreenne avvenuto per trauma cranico. L’altezza dalla quale è caduto non era certamente proibitiva ma il colpo a terra è stato letale e probabilmente il camionista non ha fatto in tempo ad accorgersi di nulla.
• Sul posto sono arrivati i carabinieri di Sale per i rilievi del caso e per ricostruire la dinamica dell’accaduto. I militari hanno anche provveduto a mettere sotto sequestro tutta l’area della cascina Ravera dove si è verificato l’incidente mortale, il camion ed il muletto utilizzato per scaricare il carrello elevatore. La salma di Luigi Quatrano intanto è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale di Tortona, in attesa della decisione del magistrato incaricato dell’inchiesta, che dovrá valutare se disporre o meno l’esame autoptico
• Luigi Quatrano abitava a Nocera Inferiore insieme alla moglie e lavorava alle dipendenze della figlia Claudia che è titolare di un’a zienda di autotrasporto. Proprio la figlia è stata la prima ad essere avvisata dell’incidente nel quale ha perso la vita il padre I familiari di Quatrano sono subito partiti alla volta di Tortona per il recupero della salma, anche se occorrerá attendere le decisioni del magistrato. La notizia della morte del camionista si è diffusa solo in serata a Nocera, dove tanti conoscevano Quatrano come un gran lavoratore.
Ciao a tutti/e non ci sono mai le parole giuste per affrontare il discorso di queste gravi malattie che possono colpire noi o i nostri affetti, sembra sente lontana la probabilità di essere coinvolti, invece può essere più vicino di quanto pensiamo, troppo vicino per essere indifferenti. Senti dire da un bambino:" NON SO SE DIVENTERO' GRANDE!" lascia senza parole, come sentir dire da un'amica:" Il linfoma si sta riassorbendo e io lo sfido con tutta la mia forza!" Anche le donne forti come noi possono essere colpite dal MALE… Cè ancora domani per comprare, nelle piazze delle nostre città e in molti centri commerciali, le Stelle di Natale il cui ricavato andrà all'AIL.
Ciao a tutte/i oggi, giornata uggiosa, almeno in Piastrellawalley, è primo anniversario della morte di Michela…. vorrei scrivere una bella preghiera, invece mi vengono in mente solo dettagli di quel terribile salto, le notizie sui quotidiani e i racconti di Nadia, nelle nostre conversazioni; Michela amava la vita… dicono le amiche e la mamma…Michela amava la sua famiglia e gli amici…. Michela amava il suo lavoro e non avrebbe dovuto morire, non così presto…. Quando Nadia racconta i viaggi sul camion con Michela e le piccole avventure gli s'illuminano gli occhi e a chi ascolta viene il nodo alla gola, quando parla del suo dolore, non si riesce a trattenersi dalle lacrime… la solitudine di aver perso una figlia e continuare a vivere per crescere la nipote… La solitudine dei ricordi che non ti fanno vedere il futuro, perchè non vuoi dimenticare nulla, perchè non ce ne saranno altri e devi conservarli per sempre… per questo chiedo sempre di scriverle…mi dice sempre:
MICHELA AMAVA LA VITA!!!
e così vogliamo ricordarla… come vuole la sua mamma….
BUONA STRADA Michela!!!
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