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Tolleranza o… intolleranza???

Ciao a tutte/i

mi è successa una cosa strana e mi sono chiesta se lo devo prendere come un caso isolato o devo predisporre la mia mente al fatto che d’ora in poi sarà normale incontrare qualcuno col burka, dico qualcuno perché non ho visto fosse una donna, non ho visto neanche gli occhi ed è rosa biancaaaaaaaaastato inquietante… credevo di non essere l’ultima delle provinciali, ho visto poco estero è vero, ma Italia tanta e cercato anche di non guardarla superficialmente, evidentemente ho ancora molto da vedere e tanto da imparare;  stamattina a 1 km da casa,  nel quartiere dove abita la mia tata, che conosco perfettamente perché ci vado tutti i giorni ho avuto una senzazione di paura, come dico sempre, spaventano solo le cose che non conosci… e così è stato. Stavo trafficando col telecomando del cancello per bloccarlo semi-aperto, dovevo estirpare l’erbacce che crescono tra il marciapiede e il manto stradale, perché danno un aspetto trascurato alla villetta dove abita Graziana, munita di guanti e secchi ho comiciato pazientemente il mio lavoro e alle mie spalle ho sentito l’arrivo di persone, mi sono girata per consentire loro il passaggio sul marciapiede e sono rimasta pietrificata: erano una bambina di Rossa rosacirca due o tre anni e la mamma, no forse la nonna o forse un chiunque conosciuto alla piccola  perché stavano conversando tra loro; il fatto è che questa persona che non so come descrivere si muoveva con passo sicuro nella mia direzione, trascinando leggermente l’esserino più piccolo, non con violenza ma con una certa decisione, era un oggetto monocolore, una figura in movimento color beige. Senza parole… eppure la bambina pareva tranquilla, perché mi sono preoccupata? Perché sono entrata nel cancello mentre passavano? Perché non ho smesso di fissarle? Perché non ho visto gli occhi di quella che penso esser stata una donna? La Signora in questione era buoni 10 cm più alta di me e io non sono piccola, spalle larghe e figura imponente, passo deciso e voce fredda; ho visto tante persone che corrispondevano a questa descrizione, ma a tutte potevo vedere il viso e l’espressione e di conseguenza non mi sono mai spaventata, stamattina sì, per un attimo ho avuto paura, per poco ma l’ho avuta e pensavo che come è venuta se n’è andasse, esattamente come quella figura inquietante, ma non è stato così. Dopo ho chiesto alla tata chi fosse e se l’aveva vista anche lei, mi ha detto che attraversa il parco per raggiungere la scuola materna dove lascia la bambina, ma che l’osserva da lontano perché non le si può vedere il viso e non saluta neanche chi scende dal marciapiede per cederle il passo… Qui si conoscono tutti, se non saluti fanno fatica ad accettarti, ma se hai il viso coperto e le dimensioni di un armadio a due ante non ci proveranno neanche, anzi ti osserveranno attentamente con la convinzione che rappresenti un pericolo per loro e per il loro quartiere… esattamente come me, provano paura vera e palpabile… di cancello in cancello, per tutto il viale…

Ma perché io, cittadina italiana devo entrare nei luoghi pubblici col viso scoperto, perché la legge vieta il contrario, e questa donna può consegnare la figlia alle operatrici dell’asilo e andarsela a riprendere tranquillamente senza dover mostrare il volto… Anni fa tribolai non poco a convincere una maestra, che mia nipotina doveva uscire da scuola con me, perché i genitori avevano avuto burkaun grave contrattempo e non potevano essere presenti all’orario prestabilito e non avevano la possibilità di farmi un’autorizzazione scritta o avvisare la scuola in anticipo… Ora non ditemi che queste maestre sono in grado d’identificare questa donna, che di riconoscibile non ha proprio niente solo stoffa di un colore chiaro in movimento… una sagoma in movimento, senza espressione, senza segni particolari, senza la possibilità di guardarla negli occhi… mi ha rattristato costatare che non sono preparata a questa globalizzazione, sono ancora una piccola provinciale e con mio stupore non mi sento di aver sbagliato, è vero ci spaventa solo ciò che non conosciamo, ma cosa si potrà mai conoscere da un fantasma diurno? Scusate lo sfogo, ma magari voi avete già superato questo momento inquietante e saprete darmi un consiglio. Da Lunedì potrei rifare lo stesso incontro…

Però mi chiedo anche se sia giusto non rispettare le leggi del Paese che si sceglie per viverci?

Buona Strada a tutte voi!!! tutte!!!

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8 Comments

  1. clash75 ha detto:

    Magari lei è piu’ spaventata di te…….credo che cio’ che non si conosce fa paura…quindi se posso darti un consiglio, prova a sforzarti ci conoscerla, magari salutandola con un sorriso…..magari ti rendi conto che anche chi è mussulmano e porta il burka è uguale a noi…

    ciao

  2. ironduckmoni ha detto:

    Ciao Gisy, io mi son sempre posta il problema…dall’altra parte, dalla parte di chi è obbligata ad andare in giro imprigionata in un burka, di quello che può provare una donna a sapere che raggiunta una certa età si dovrà infilare un sacco addosso per poter stare in mezzo alla gente, altrimenti se ne dovrà stare chiusa in casa….a quelli che mi dicono che alcune donne lo fanno per scelta, perchè è la loro cultura rispondo che plagiare una persona fin da piccola non è rispettarne la libertà e la dignità di essere umano…troppe sono ancora le prevaricazioni che ci sono nel mondo, soprattutto sulle donne, e non sarà facile riuscire a risolvere un problema del genere…c’è chi ancora ci considera “creature del demonio”…dimenticando che anche loro sono nati da una donna….non mi spaventa vedere una donna col burka, mi spaventa di più l’intolleranza che c’è dietro a un obbligo del genere e pensare che forse un giorno anche quella bimba che lei teneva per mano sarà obbligata a indossarne uno. Mi spaventa pensare che ci sono esseri umani che si credono migliori di altri, mi spaventa la prevaricazione della libertà, ognuno dovrebbe poter vivere la sua vita LIBERAMENTE,nel rispetto degli altri. Io mi tengo le mie idee e tu le tue, io seguo la mia religione e tu la tua, io rispetto le tue scelte e tu le mie,nessuno è proprietà di nessun altro, tanto meno le mogli o i figli, e devono avere la libertà di scegliere se indossare una velo oppure no, devono avere la libertà di scegliere se seguire una religione oppure no..senza che questo sia l’imposizione di un marito-padre-padrone…ma io credo ancora alle favole…

    buona strada…

    Moni.

  3. SimonaeGuido ha detto:

    Come già scritto per “Maialino…indifeso”(pag.3) e “Olimpiadi della vita” (pag.11), a cui più nessuno ha lasciato un commento dopo il mio, io vado contro corrente.

    Gisy, non hai fatto bene a spaventarti per quello che hai visto, hai fatto benissimo !!!!

    Non esiste che nel 2008 in un Paese “civile” si permetta ad una persona, straniera per di più, di violare così spudoratamente delle leggi. In Italia è vietato circolare mascherati e tu non lo devi fare punto e basta !!! Invece qui i fessi che permettono tutto siamo noi, le nostre forze dell’ordine sono arrivati al punto di fare finta di niente, ma prova tu a circolare magari senza maglietta e ti arrestano per oltraggio al buon costume.

    Sono d’accordo con Mony sul fatto della libertà ed è appunto per questo che, visto che da loro si usa così e non riescono ad uscirne, che quì da noi si deve far rispettare la legge; nel tuo Paese lo puoi (te lo fanno) fare e invece da noi no ! Perciò si cogli l’occasione al volo e questa stupidi usi vengono meno.

    Rispondo anche a Clash 75: io la posso salutare e magari farmela amica ma prima deve essere lei a mettermi in condizione di poterlo fare. Che cosa c’è da nascondere !!

    Io sono così, mi vedi e mi giudichi e allora devo poterlo fare anche con te.

    Vivo anche io come Gisy in un piccolo paese che non cambierei con nessun altro, ma penso che non dipenda da questo; anche nelle grandi città si è arrivati all’esasperazione.

    Mi rispetti, ti rispetto !!

    Chiedo scusa se ho offeso qualcuno, ma questa è la mia opinione.

    Alle donne in cerca di libertà…Buona Strada.

  4. dany67 ha detto:

    Io sono d’accordo con tutti,il guaio è ke noi dobbiamo rispettare le regole e leggi e loro non sanno cosa sono e la cosa nn è giusta. Se fossimo NOI ad andare nel loro paese …. Vabbè ci sarebbe da scrivere un libro .. BUONA STRADA !!!

  5. anonimo ha detto:

    Se fossimo noi ad andare da loro dovremmo rispettare molte regole che purtroppo stanno cercando di farcele diventare anche nostre.

  6. gisytruck ha detto:

    Sono stata la prima a dire che ciò che non si conosce spaventa; ma io non sono poi così lontano dai musulmani, ne frequento tantissimi per lavoro, con molti si è instaurato un bel rapporto e ci scambiamo opinioni oltre che a collaborare per lavorare meglio tutti… alcuni mi hanno chiesto anche consigli per i figli e la famiglia, altri mi dicono che preferiscono il loro modo di vivere ma non disprezzano il nostro, hanno imparato col tempo che anch’io credo in qualcosa e ne discutiamo amichevolmente; con altri l’impatto è stato diverso, non hanno rispetto per me e il mio lavoro e non ho potuto tollerarlo, dopo un paio d’episodi d’intolleranza nei miei confronti ho avvertito i loro superiori:” Io sono qui per fare il mio lavoro, che so fare e non per essere giudicata da loro, pretendo rispetto adesso e tutte le altre volte che mi presento in ribalta, oltre a sentir parlare in italiano.” Problema risolto ma ogni volta che arrivano persone nuove sto sempre all’erta, mi aspetto succeda di nuovo. Una volta mi sono trovata sul cassone un frustino di cuoio, subito pensavo a uno scherzo “erotico” degli altri autisti e giravo per il capannone con questo “giocattolo” in mano, poi uno dei ragazzi con cui parliamo spesso mi ha chiesto preoccupato dove l’avevo preso, gli ho detto dove l’avevo trovato e lui gli ha dato un termine francese spiegandomi che al suo Paese viene usato per addomesticare le donne e i cani irrequieti… “Ma che da che razza di Paese vieni se l’esuberanza e la lLibertà personale vengono repressi in questo modo?” Ha abbassato lo sguardo e mi ha detto che lui non l’ha mai usato ne su sua moglie ne sulle sorelle, ma che non è reato… “Non sarà reato al tuo Paese, qui lo è e un uomo che deve sopraffare la propria compagna non è un uomo ma una Bestia, in Italia e anche al tuo Paese, legge o non legge…” e questo “coso” lo conservo io, per evitare finisca nelle mani di qualcuno che abbia l’intenzione di usarlo…” Ogni volta che lo guardo però mi mette tristezza…

    Dietro quel burka ci sarà una creatura che è stata addomesticata da un affare simile? O sarà una sua libera scelta? E della legge italiana cosa ne facciamo, la riteniamo valida solo per gli italiani? Da ragazza mi ritenevo cittadina del mondo, ero tollerante e desiderosa di scoprire altre realtà ora sono amareggiata nei confronti di chi usa arroganza e prepotenza nel mio Paese, qualunque sia il motivo per cui sia qui. Io ho frequentato poco estero e molta Italia, ma mi sono sempre adattata agli usi e costumi locali, senza giudicarli solo rispettandoli, con la consapevolezza che non farlo avrebbe offeso chi viveva in quel Paese, non è forse un oltraggiare intenzionalmente non farlo?

  7. gisytruck ha detto:

    Porca miseria! Ho scritto già tre volte un commento e non mi viene pubblicato… Intolleranza alle mie parole???Pazienza, non sono opinioni che si cambiano in un giorno, scriverò prossimamente delle mie esperienze sulle ribalte, dove non ci sono solo musulmani ma anche protestanti, ortodossi ecc..ecc per ora Buona Strada!!!

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