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Un diario di bordo un pò in ritardo….

"Non c'è strada che porti alla felicità: la felicità è la strada."

                                                                                                                                                 – Buddha –

DIARIO DI BORDO  DAL 22 AL 26 FEBBRAIO 2010
 
E’ di nuovo domenica…un’altra settimana è volata via, la vita sembra scorrere ad una velocità incredibile….però se mi giro un istante e ripenso a tutto quello che è successo in questa settimana non è proprio cosi. Lunedì mattina faceva freddo a Varese, una sottile pioggerellina scendeva dal cielo. Le persone arrivavano alla Chiesa per la Messa con un sottile velo di tristezza sul volto. C’erano tutti,  anche mio cugino dalla Francia, e tante tante persone che nemmeno conoscevo. Mia mamma mi ha presentato a delle anziane signore, ho stretto mani, ricambiato sorrisi. Siamo entrati, le parole del Parroco…l’ultimo saluto….fuori faceva ancora più freddo, siamo andati al cimitero. Un altro addio. Eravamo in 5 in auto mentre tornavamo a casa. Una piccola parte della mia grande famiglia.
23022010106 GRAPoi si ricomincia. Pomeriggio a Como a far consegne e prese, si torna, il pieno e via a caricare per Roma. I chilometri scorrono insieme ad un fiume di parole, ricevo un sacco di telefonate, l’argomento è sempre lo stesso: il blog, ripenso alle prime volte che ci scrivevo e non avevo idea di dove ci avrebbe portato. Ma vorrei perdermi nell’oscurità 2302201074 a Roma norddella notte, vorrei concentrarmi solo sulla guida, è questo quello che mi piace fare, alla fine. Un amico mi chiama al baracchino, scambiamo 4 chiacchiere per qualche chilometro, ma poi le nostre strade si dividono. Arriviamo ad Ariccia che è ancora buio. Ci fermiamo davanti al cancello e si dorme. Iniziano presto e per 2302201074 in A 1le otto siamo già in colonna con tutti gli altri in direzione raccordo….e poi sul raccordo in direzione Firenze….è vero che tutte le città sono uguali quando c’è coda, le corsie si moltiplicano come per miracolo!!! Ci vogliono quasi due ore per arrivare a Roma Nord. Sosta colazione e doppia P e si riparte. Era tanto che non passavo più di qui. Mi perdo con 23 02 2010  in A 1lo sguardo nei paesaggi, i ricordi riaffiorano alla mia mente, riportano a galla visi e voci del passato, caffé bevuti in compagnia, non c’è quasi nessuno per strada, è strano visto l’orario. Sono malinconica. Il capo ci ha telefonato di fermarci a caricare a Prato. Dopo Valdarno siamo fermi in coda…un incidente, un collega ha sbandato e tamponato, noi ce la caviamo con una mezzora di colonna, lui spero non si sia fatto male vista la botta alla cabina.
Una sosta alla Bisenzio prima di uscire dalla grande, una telefonata con  Chiodo, anche lui è qui vicino, ma oggi non
2402201010643 sulla Paullesec’è modo di vedersi anche se in linea d’aria siamo a neanche un chilometro, peccato. Ritorno dalla Cisa perché sull’appennino c’è un incidente e tanta coda, la tristezza non mi molla. Mi sento chiamare per baracchino, è AleRibelle che è in direzione sud e mi ha visto passare, ci scambiamo un saluto e un augurio di buona strada. Per le otto siamo in scuderia a completare per domattina. Si va a casa a dormire stasera. Alle sei il motore ricomincia a girare. C’è già traffico in direzione Milano e poi Bergamo, ma si va via comunque bene. Due consegne in val Seriana, poi giù vicino a Segrate, il posto è piccolissimo, dobbiamo fermarci in mezzo 2402201010637 Capoalla strada, per fortuna che non passa nessuno. Il pomeriggio prese in zona, lunghe telefonate con amici mi distraggono, parliamo di altre cose, di vita, di camion…finiamo presto. Sembrava non ci fosse nulla da caricare, andiamo a casa. E invece ci metton su il veneto, partiamo dopo cena, ho bisogno di strada per rilassarmi, dopo Bergamo l’autostrada è tutta mia, non mi accorgo nemmeno dei chilometri che scorrono, ascolto una voce amica che mi racconta tante cose e penso a quanto sarebbe bello se tutti fossero cosi. Parcheggio a 100 m dal cancello del cliente. Tiro le tende e si dorme qui stanotte. Stef si alza e scarica. Io continuo a poltrire fino al momento di ripartire. C’è pochissimo traffico in direzione Milano, è strano, di solito non è cosi libera, solo ai lavori in corso si forma un po’ di colonna, usciamo a Grumello e proseguiamo sulla piccola per un’altra consegna, poi da li prendo la rivoltana per tornare verso Milano per l’ultimo scarico. All’uscita di Cinisello hanno costruito un enorme centro commerciale, mi viene in mente la battuta del Colautti che “conosceva Varsavia meglio di Cinisello Balsamo” mentre cerco di capire da che parte devo andare ora…faccio anche due giri in tondo su una rotonda nuova ma alla fine trovo la mia direzione. Sono aperti, per fortuna. Da li direzione Varese, altri carichi e scarichi, avanti e indietro per le strade dell’alto milanese e poi scuderia. C’è da caricare la toscana. 26022010106 Ste e RobyAndiamo a casa e torniamo dopo, quando è pronto. Quando è tutto libero in 4 ore e poco più riesco ad arrivare a destinazione. Anche stanotte. Piove, le gocce d’acqua che battono sul tetto della cabina sono una dolce ninnananna…e la mattina non migliora, anzi, scrosci d’acqua ci fanno compagnia durante gli scarichi, ma non abbiamo 26022010106 i pupettifretta, possiamo prendercela comoda, aspettare che molla un po’. Il carico di ritorno è pronto al pomeriggio. Una serie di telefonate con Chiodo e decidiamo di trovarci per cena. Lui deve ancora arrivare e scaricare, ci facciamo un giro in un centro commerciale e poi andiamo li vicino dove scarica, i 26022010106 Moni Robycinesi stavolta sono velocissimi, cosi ripartiamo insieme, chilometri e chiacchiere al baracchino, ridiamo con alcuni colleghi che incrociamo, hanno sentito una voce femminile e vogliono parlarci, Roby mi imita…poi li saluto anch’io, ci scambiamo il “buon rientro”, le nostre voci si perdono in lontananza…ci fermiamo a cena al Magra. Troviamo due posti nelle strisce, anche se io ci devo andare in retromarcia. C’è vento. Il tempo scorre veloce, mangiamo, chiacchieriamo, ridiamo di cose stupide, poi fuori mi fa raccontare le barzellette davanti alla telecamera…mi vergogno un po’, ma si, tanto non bisogna prendersi troppo sul serio nella vita. Odio sempre il momento di salutare gli amici…ma si è fatto tardi, “Buona strada e occhiovivo sempre, ciao bbye Roby!!” ci scambiamo il nostro saluto, un bacio e via. Imbocco la Cisa, è deserta, adoro questa autostrada, c’è qualcosa di magico nella sua oscurità, qualcosa che mi fa sempre sognare ad occhi aperti…vorrei non arrivare mai stanotte….e invece mi ritrovo davanti al cancello della scuderia, parcheggio in ribalta, chiudo le porte della cabina….ciao pupetto, ci vediamo lunedì mattina.

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Ciao a tutti, buona strada sempre….:) :D :P

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  1. anonimo ha detto:

    Riecco il diario, bello da leggere come di consueto.
    Anche stavolta in mezzo alle difficoltà, c'è l'amicizia che regala gioie.
    Il video non sono riuscito a vederlo, lo guarderò più avanti.
    Buona strada.
    Marino

  2. FrankBang ha detto:

    Complimenti, sopratutto x la barzelletta! Più terribile di quelle sui carabinieri. Oltretutto quella ERRRRRRE mi fa impazzire!!!  
    Ciao

  3. giannimille ha detto:

    Bello come sempre il tuo diario, la barzelletta poi è da 10+, e dice tutto, che anche in paradiso…………………
    Ciao e Buona Strada,  Gianni.

  4. anonimo ha detto:

    Bello il diario e anche la barzelletta!!! Sarebbe bello incrociarvi sulla strada oltre che sul blog chissà magari prima o poi una sfanalata o un saluto ci scappa!! Buonastrada!!

    Andrea

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