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Una collega… dal Friuli.

 

L’autostrada A4 vista da una donna

Daniela Uliana, autotrasportatore, macina chilometri con il suo Scania

Daniela Uliana, 35 anni, residente a Udine, è una delle poche donne autotrasportatore in Friuli Venezia Giulia. Da tre anni, quasi tutti i giorni percorre sul suo Scania R500 (più di sedici metri di lunghezza), l’autostrada A4, e consegna vari tipi di merce per la Movest di Cervignano del Friuli. Destinazione: Lombardia, Toscana e Lazio in particolare.
Un lavoro di fiducia: pezzi e materiali di ogni genere che avranno come punto d’arrivo aziende italiane e internazionali, e la cui consegna non deve sgarrare di un giorno. “Mi hanno affidato questo impegno perché sanno come lavoro, indipendentemente dal fatto che io sia una donna” dice con una punta d’orgoglio.
In Italia non sono molte le donne al volante dei “bisonti” della strada, già in Francia se ne vedono di più, un po’ in tutti i settori merceologici. “Va tenuto presente – dice Daniela – che in Francia o in Germania questo mestiere è più “umano”, rispetto a ore di guida e riposo, carico e scarico non li fa l’autista, le aree di sosta sono numerose, i servizi igienici e le docce sono diffusissimi e sempre puliti. Realtà, queste, che in Italia sono ancora fantascienza”.
Daniela sa il fatto suo: “Paura? E di cosa? L’unico problema, all’inizio, è stato quello di farsi accettare, farsi considerare un collega a tutti gli effetti, una che è perfettamente in grado di fare questo lavoro”. Più complicato superare le diffidenze culturali: “In area cargo oggi – afferma – ci sono tanti extracomunitari, per la maggior parte dei quali le donne, soprattutto di notte, devono stare a casa”. Daniela ha “scoperto” la passione per questo mestiere cinque anni fa, dopo aver provato a svolgere diversi tipi di lavoro, dietro un bancone di un bar o come impiegata in ufficio. “Quella vita mi andava stretta – ammette Daniela -. La mia dimensione l’ho trovata con il camion. Cinque anni fa ho chiesto a un mio amico di provare a guidare il suo camion, e mi sono subito accorta che non era poi così difficile”.
Un mestiere faticoso e impegnativo “per questo – spiega ci vuole la passione. Devi farlo proprio volentieri, altrimenti non riesci a superare le difficoltà che inevitabilmente si presentano”.
Daniela conosce ormai ogni tratto della A4, e non la ritiene un’autostrada particolarmente pericolosa: “Certo, è trafficatissima e ormai inadatta a sostenere i flussi di veicoli che la percorrono. Non solo. A mio parere, e non è un paradosso, sono i divieti di sorpasso a creare gli incidenti. Faccio un esempio: fino a qualche mese fa, sulla tangenziale di Mestre, nonostante i divieti, c’erano incidenti di continuo. Ora, con l’apertura del passante non ce ne sono più. Le nostre sono autostrade costruite quando il traffico di oggi era inimmaginabile. I camionisti sono spesso accusati di essere indisciplinati, ma gli automobilisti non sanno che noi non li vediamo: si infilano tra un camion e l’altro in modo sconsiderato, e basta poco a creare un incidente. Bisognerebbe educare tutti su come guidare in sicurezza e soprattutto essere più attenti quando si è al volante. Questa è forse l’unica ricetta”.
 

Tratto da:

http://www.quiautovie.autovie.it/cms/data/articoli/000030.aspx

Per questa collega e tutte le  altre BUONA STRADA!!!

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