“Uno di quelli”
“Uno di quelli” di Massimo Pescara è un bel libro, è stato pubblicato nel 2020, ma io l’ho scoperto solo adesso, è uno di quelli che ho divorato in due sere, uno di quelli che mi hanno emozionato, che mi è piaciuto fino alle lacrime. Uno di quelli che vi voglio consigliare di leggere perché… perché noi che facciamo questo lavoro siamo “uno di quelli” (noi ladies una di quelle 😀 ).
E’ si un romanzo, ma è un romanzo in cui c’è tanta verità sul nostro lavoro, soprattutto su quello che il nostro mestiere era nel secolo scorso. A chi ha vissuto quegli anni risveglierà ricordi, anche se credo che siano cose indimenticabili, a chi non li ha vissuti forse farà capire come stavano realmente le cose, al di là delle mitizzazioni.
A chi camionista non lo è mai stato spero farà aprire gli occhi sul nostro mondo, capire che in ognuno di quei camion che tanto danno fastidio sulle strade c’è “uno di quelli”.
I più pignoli leggendolo si accorgeranno di qualche inesattezza nel descrivere i vecchi modelli di camion (per esempio viene citato il Fiat 681 che non ho mai sentito nominare per quanto mi sforzi di ricordare), ma sono cose di poca importanza. E’ il contenuto che conta, sono gli spunti di riflessione che da, e se chi lo legge da profano del mestiere poi avrà un po’ più di comprensione verso di noi, forse non saremo più soltanto “uno di quelli”, ma persone come tutte le altre, con sogni, aspettative, desideri, problemi da risolvere e chipiùnehapiùnemetta.
Voglio ringraziare l’autore per questo suo romanzo, per me è uno dei più belli che ho letto sul mondo dei camionisti, perché annullando gli stereotipi ci rende persone.
Grazie Massimo Pescara, buona strada sempre!
Un link:
https://www.amazon.it/UNO-QUELLI-Massimo-Pescara/dp/B08BV7JDN2
La trama:
Alberto Landini un giovane aspirante giornalista, insoddisfatto delle scarse opportunità di lavoro offerte dall’ambiente provinciale, decide attraverso l’aiuto di un suo compagno di università, di raggiungere la grande città, quella che non dorme mai, la città da bere e da mangiare.Vi giunge una mattina, in netto anticipo sul suo appuntamento con il compagno di studi, nell’attesa entra in un bar per un caffè.Ed è proprio nel bar che si imbatte in un articolo del Corriere dove viene descritta la dinamica di un incidente stradale. Quell’articolo fa scattare in lui l’idea che non solo potrebbe cambiargli la vita, ma dare anche un senso alle sue aspirazioni personali. Scrivere delle tragedie e delle storie personali legate a questi eventi ed inevitabilmente del mondo dei trasporti visto con gli occhi dei protagonisti, i camionisti.
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